Tuber rufum

specie di fungo

Tuber rufum subsp. rufum (Picco, Melethemata inauguralia de fungorum generatione et propagatione, Editura Ioan. Mich. Briolus, Augustae Taurinorum (Torino) 1788, p. 80 [1]) è un fungo ipogeo facilmente riconoscibile per colore rossiccio.

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Tuber rufum
Tuber rufum
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoFungi
DivisioneAscomycota
SottodivisionePezizomycotina
ClassePezizomycetes
OrdinePezizales
FamigliaTuberaceae
GenereTuber
SpecieT. rufum
Nomenclatura binomiale
Tuber rufum
Pollini, 1816[1][2]
Tuber rufum
Caratteristiche morfologiche
Cappello
no
Imenio
liscio
Lamelle
no
Sporata
marrone
Velo
ND
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
non commestibile

«Tuber rufum. Membrana rufescenti obductum, laeve, odore vix a praecedenti distinguitur, parenchimate interno rufo, venulis lividis intertextum, gravis saporis; adeo despictum abiicere solent ipsi lucri avidi tuberum venatores hanc speciem.»

Descrizione della specie

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Carpoforo

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0,5–4 cm in diametro, globoso irregolare o tuberiforme, a volte con la base appianata, coriaceo, leggermente vellutato.

Peridio
spesso fino a 0,3 mm, duro, da giallo ocra a rosso-bruno, prima liscio poi ruvido, costituito da minute verruche poligonali, spesso fessurato, ben differenziato dalla gleba.

Prima bianca e molle, poi dura, beige, infine bruno-rossastra, percorsa da venature biancastre, ramificate e numerose.

Odore
forte e nauseante nel fungo adulto.

Microscopia

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Spore
18-38 x 15-26 µm (esclusi gli aculei), ellissoidali o subglobose, con aculei lunghi fino a 4 µm, giallo-rossastre in massa.
Aschi
claviformi, ellissoidi o piriformi con un lungo peduncolo, con numero di spore da 1 a 6.

Habitat

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Fungo micorrizico ipogeo piuttosto comune, cresce tutto l'anno in boschi di latifoglia (faggio, roverella, nocciolo), .

Commestibilità

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Non è considerato commestibile per l'odore nauseante e la consistenza tenace della carne.

Nomi comuni

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  • Tartufo rosso, Rossetto; Trifula rusa (Piemonte)

Etimologia

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Dal latino rufus = biondo-rosso, per il colore del peridio.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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