Tulle
Tulle (in occitano Tula) è un comune francese del Sud-Ovest della Francia, prefettura del dipartimento della Corrèze, nella regione Nuova Aquitania. Soprannominata la città dei sette colli, Tulle ha costruito la sua fama sullo sviluppo della sua industria e del suo artigianato: è diventata una capitale del merletto (col suo festival internazionale), delle armi (manifattura) e della fisarmonica (fabbricante Maugein). Distesa su più di tre chilometri nella stretta e tortuosa valle della Corrèze, i vecchi quartieri di Tulle sono stati costruiti al fianco delle colline che dominano il fiume. Il centro storico della città si trova alla confluenza della Corrèze con la Solane dove fu edificata la cattedrale di Nostra Signora.
Tulle comune | |
---|---|
(dettagli)
| |
Localizzazione | |
Stato | Francia |
Regione | Nuova Aquitania |
Dipartimento | Corrèze |
Arrondissement | Tulle |
Cantone | Tulle |
Amministrazione | |
Sindaco | Bernard Combes (PS) dal 2008 |
Territorio | |
Coordinate | 45°16′N 1°46′E |
Altitudine | 212, 185 e 460 m s.l.m. |
Superficie | 24,45 km² |
Abitanti | 14 323 (2013) |
Densità | 585,81 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 19000 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice INSEE | 19272 |
Nome abitanti | Tullistes |
Motto | Sint rupes virtutis iter
(Negli ostacoli si trova la virtù) |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Storia
modificaAntichità e toponimia
modificaLe origini della città sono ancora oggi soggette a dibattito ma sembrerebbe che l'attuale Puy Saint-Clair, uno sperone roccioso alle pendenze dirupate che separano la valle della Corrèze di quella della Solane, abbia costituito un'area ideale per lo stabilimento di un oppidum gallico. La città era, prima dell'epoca romana, un incrocio importante sulla strada tra Armorica e Mediterraneo e su quelle tra Aquitania e Massiccio centrale che tutti due attraversavano la Corrèze per un guado in questo luogo.
Dopo la conquista romana, la città si spostò a valle nell'odierno quartiere di Trech. I Romani costruirono un tempio alla dea Tutela, protettrice delle persone, delle proprietà e dei luoghi. Dal suo nome deriverebbe quello della città. Ma il reale polo della regione si sarebbe spostato ad una decina di chilometri al nord, sul sito de Tintignac sul comune di Naves durante il primo secolo d.C.
Medioevo
modificaNel periodo dei Merovingi avrebbe visto la cristianizzazione della città e lo stabilimento di tre luoghi di culto dedicati a San Martino, San Piero e San Giuliano. La città solo entra ufficialmente nella storia con la trasformazione al VII secolo della chiesa dedicata a San Martino in un monastero sotto l'impulso di Calminio, già fondatore del monastero di Mozat in Alvernia. Intorno ai luoghi di culto cominciano a raggrupparsi gli abitanti del paese e Tulle ridiviene un polo urbano, uno statuto perso dalla conquista romana.
La città è saccheggiata a più riprese dai vichinghi, sebbene situata a parecchie centinaia di chilometri del mare, ed è in occasione di uno di questo saccheggi, in 846 che il primo monastero è distrutto. Per avvertire gli abitanti della città dell'arrivo dei vichinghi, una stazione di sorveglianza è costruita su un promontorio roccioso a Cornil, ad alcuni chilometri nella valle del Corrèze. Il luogo era considerato tuttavia come sicuro per molte chiese della costa atlantica che avevano mandato le loro reliquie per preservarli dei saccheggi, particolarmente queste di San Chiaro, di San Laudo o di San Baumard. Il monastero è ricostruito in seguito ma sparisce all'XI secolo. Nel 1989, dei scavi intrapresi sotto la navata dell'attuale cattedrale hanno permesso di scoprire le orme di un'abside che data dell'epoca carolingia così come un portale di influenza mozarabo.
Delle nuove costruzioni sono intraprese per l'abbazia, convertita oramai alla regola benedettina all'XI secolo. In visita a Tulle in 1095, il papa Urbano II gli accorda la sua protezione. La prima pietra della nuova chiesa abbaziale è posta in 1130 ma l'edificio fu finito solamente due secoli più tardi. La guglia del XII secolo culmina ad un'altezza di 75 metri, la più alta del Limosino. Nel 2005, dei scavi hanno permesso la scoperta del muro nord della chiesa medievale di San Giuliano e di un cimitero. Si può ammirare peraltro, sempre il chiostro gotico, il solo conservato in Limosino.
In 1317, il papa Giovanni XXII crea la diocesi di Tulle staccando cinquantadue parrocchie della diocesi di Limoges e la chiesa abbaziale diventa cattedrale. Durante la guerra dei Cent'anni, gli inglesi prendono la città in 1346 prima di essere cacciati un mese dopo per il conte di Armagnac, subendo due sedi provate al corso dai quali gli abitanti sono ridotti alla carestia. In 1370, la città prende il partito del re di Francia, Carlo V, ciò che gli vale un'esenzione di tasse e la nobilitazione di parecchie famiglie borghesi. Ma in 1373, il duca di Lancastre si presenta davanti alla città ed esiga che le porte sia aperte e nell'assenza di qualsiasi comando, è un'assemblea rappresentativa della popolazione che è riunita e che decido di ubbidire per premunirsi di un nuovo saccheggio. Il perdono del re di Francia per questo tradimento ha luogo in 1375.
La peste nera tocca la città in 1348 e, la sera del 23 giugno, nella disperazione, le autorità della città decidono di sfilare dietro una statua di San Giovanni per fare cessare ciò che era considerato come un flagello divino. La peste cessa poco dopo, ed i Tullistes promisero di rinnovare questa processione ogni anno. È perpetuata ancora oggi ed è chiamata processione della Lunade.
All'inizio del XV secolo, la città è vittima di quelli che sono chiamati i routiers, dei briganti come Jean de la Roche che incendiò la città in 1426 o Rodrigue de Villandrando a cui la città dovuta versare di un forte riscatto per essere risparmiata in 1436. In 1430, il vescovo riconosce il potere di trentaquattro borghesi chiamati boniviri e dotati di poteri militari e finanzieri ma che si occupavano in realtà degli affari della comunità in modo ufficiosa dal XIII secolo. In 1443, Carlo VII riunisce a Tulle gli stati generali del Basso Limosino.
Epoca moderna
modificaL'abbazia è disabilitata praticamente con la secolarizzazione di 1514. Il vescovo si fa costruire un castello ed il refettorio diventa la sede del tribunale. In 1566, il re Carlo X dota la città di un municipio e di un consolato che riducono definitivamente il potere del vescovo.
Durante le Guerre di religione, Tulle si schierò con i cattolici; la città resiste una prima volta agli ugonotti in 1577, ma le truppe del visconte di Turenne prendono un'insanguinata rivincita in 1585. Devastano totalmente la città, un assalto che il poeta protestante Aggripa d'Aubigné ha raccontato.
Al XVI secolo, i nobili e borghesi di Tulle si dedicano ad una vera competizione architettonica di cui rimane oggi degli edifici alle facciate finemente ingegnerizzato in uno stile Rinascimento come il hôtel de Lauthonye (1551), il hôtel de Ventadour o la maison Loyac descritta da Prosper Mérimée in 1838. Al XVI secolo, un collegio fosse creato ed in 1620, l'insegnamento fosse confidato ai Gesuiti. In 1670, la città fosse dotata di un ospedale generale.
Numerose congregazioni religiose si installano nella città, i recolletti (1601), le clarisse (1605), i foglianti (1615), le orsoline (1618), le bernardine (1622), le isitandine ed i carmelitani (1644) e le benedettine in 1650. In 1705, Marcelline Pauper fondò a Tulle una casa della congregazione delle Sorelle della Carità di Nevers, per alleggerire la miseria del popolo ed imparare a leggere ai bambini.
A partire dal XVII secolo, delle nuove attività economiche appaiono, i mulini sulla Corrèze e sulla Solane utili così a produrre della carta per esempio. L'artigianato del merletto si sviluppa ed il "poinct de Tulle" diventa di fama mondiale, il tulle essendo utilizzato frequentemente per gli abiti di spose. È anche l'inizio dell'industria dell'armamento a Tulle con lo stabilimento di una manifattura in 1691 risultante della collaborazione tra il achibugiere Pauphile ed il finanziario Fénis de Lacombe. La fabbrica di armi da fuoco diventerà manifattura reale in 1777.
Le mutilazioni della cattedrale e degli edifici abbaziali saranno molto importanti durante la Rivoluzione perché, converti ne manifattura di armi, tutti i ferramento, ivi compreso i ferri di sostegno della cupola, sono strappati per recupero, ciò che provoca il cedimento della cupola, del capezzale, del transept e della galleria nord del chiostro in 1796. Il palazzo episcopale, due chiese parrocchiali e parecchie cappelle nei sobborghi sono anche distrutte durante la Rivoluzione. La chiesa è riaperta al culto nel 1803 ma non ritroverà il suo titolo di cattedrale che nel 1823 mentre la cupola non sarà ricostruita mai, la navata essendo chiusa semplicemente.
Epoca contemporanea
modificaTra il 1917 e il 1922 Tulle fu al centro delle cronache nazionali: oltre 100 lettere anonime furono inviate ai giornali denunciando tutti i segreti degli abitanti. L'autrice era Angel Laval, una donna disprezzata e squilibrata.
Questo fatto ispirà Henri-Georges Clouzot per il film Il Corvo e Jean Cocteau per l'opera teatrale La Machine à écrire.
Seconda guerra mondiale
modificaTulle fu liberata dai Partigiani l'8 giugno 1944 dopo due giorni di duri scontri che costarono la vita ad una trentina di soldati tedeschi. Il giorno stesso l'Alto Comando tedesco fece intervenire la 2. SS-Panzer-Division "Das Reich" delle Waffen SS, che procedendo su tre direttive rioccupò la città senza problemi, in quanto i partigiani si erano ritirati sulle alture nell'impossibilità di contrastare l'avanzata dei carri armati.
Il mattino del giorno dopo, si consumò l'eccidio: 5 000 uomini tra i sedici e i sessanta anni abitanti di Tulle, furono concentrati dalle SS nel cortile della fabbrica d'armi e 99 di questi furono impiccati ai balconi ed ai lampioni della piazza, mentre 150 furono deportati in Germania in campi di lavoro; di questi, 101 non tornarono più.
Due giorni dopo la stessa unità si sarebbe macchiata dell'orribile strage di Oradour-sur-Glane (642 vittime).
I corpi degli impiccati furono inumati dai tedeschi in un campo ai lati della Route Nationale 89, utilizzato fino allora come deposito d'immondizie. Nel luogo fu innalzato un memoriale a ricordo degli impiccati e degli internati morti in Germania.
Sulla lapide commemorativa dell'eccidio di Tulle è stato scritto :
«Au soir du 9 JUIN 1944
dans ce coin de terre à jamais sacré
mais qui n'était alors qu'un dépôt
d'immondices furent ignominieusement
enfouis 99 jeunes hommes sauvagement
pendus par les SS de la division DAS REICH
sur l'ordre du général LAMMERDING
auprès d'eux ont été pieusement rapportées
quelques cendres de leurs 101 camarades
déportés sans retour dans les camps de la mort
RECUEILLE-TOI
SOUVIENS-TOI»
«La sera del 9 GIUGNO 1944
in questo angolo di terra per sempre consacrato
ma che non era che un deposito
d'immondizie furono ignominiosamente
seppelliti 99 giovani selvaggiamente
impiccati dalle SS della divisione DAS REICH
su ordine del generale LAMMERDING
accanto a loro sono state piamente riportate
alcune ceneri dei loro 101 compagni
deportati senza ritorno nei campi della morte
RACCOGLITI
RICORDATI»
Guerra d'Algeria
modificaDopo il putsch dei generali del 21 aprile 1961, la prigione di Tulle accolse i quattro generali golpisti: Raoul Salan, Edomond Jouhaud, Maurice Challe e André Zeller. Essi erano contrari alla politica del presidente Charles De Gaulle favorevole all'abbandono dell'Algeria. Salan, l'ultimo occupante, fu amnistiato il 15 giugno 1968 da De Gaulle in seguito agli avvenimenti nel '68.
Dopo gli anni '70
modificaNel 1979 fu creato un Museo delle armi dagli impiegati della manifattura.
Nel corso degli '80 Tulle era il maggiore polo occupazionale del Limosino, ma oggi la produzione di armi è terminata.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti
Amministrazione
modificaSindaci di Tulle
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1925 | 1942 | Jacques de Chammard | Radical | Deputato | |
1944 | 1947 | Jules Lafue | Sindaco | ||
1947 | 1949 | Clément Chausson | PCF | Deputato | |
1949 | 1959 | Jean Massoulier | Sindaco | ||
1959 | 1971 | Jean Montalat | SFIO | Sindaco | |
1971 | 1977 | Georges Mouly | RPR | Sindaco | |
1977 | 1995 | Jean Combasteil | PCF | Deputato | |
1995 | 2001 | Raymond-Max Aubert | RPR | Sindaco | |
2001 | 2008 | François Hollande | PS | Deputato | |
2008 | Bernard Combes | PS | Sindaco |
Cantoni
modificaFino al 2014, il territorio comunale della città di Tulle era ripartito in due cantoni:
Tulle era inoltre capoluogo di due cantoni, pur non facendone parte:
A seguito della riforma approvata con decreto del 24 febbraio 2014[2], che ha avuto attuazione dopo le elezioni dipartimentali del 2015, il territorio comunale della città è stato riunito in un unico cantone:
- Cantone di Tulle
Nessun altro comune è incluso nel cantone.
Gemellaggi
modifica- Schorndorf
- Errenteria
- Bury
- Lousada
- Smolensk
- Dueville, dal 2008
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaEconomia
modificaIndustria e artigianato
modifica- Merletti di Tulle (Tulle (tessuto)
- Manifattura di fisarmoniche della fabbrica Maugein.
- Borg-Warner: fabbricante automobile americano installato sullo ZAC del Montane.
- Manifattura di armi nel quartiere di Souilhac.
Trasporti
modificaLa stazione di Tulle costituiva fino nel 1970 un incrocio locale importante con la linea tra Lione, Clermont-Ferrand, Brive-la-Gaillarde e Bordeaux; la partenza della linea verso Argentat, Treignac ed Uzerche e la partenza della linea verso Neuvic ed Ussel.
Oggi, restano le linee di treno verso Brive-la-Gaillarde ed Ussel e dell'autobus verso Limoges ed Uzerche. La rete di autobus di città è composta di 4 linee e si chiama TUT (Trasporti Urbani Tullistes).
La città è collegata dalla strada con l'A89 (Lione-Bordeaux) a 10 km e l'A20 (Parigi-Tolosa, a 30 km).
Curiosità
modificaLa stazione ferroviaria di Tulle ed alcuni scorci delle vie e piazze circostanti compaiono nel film Il giorno dello sciacallo (1973) di Fred Zinnemann
Note
modifica- ^ Fotografia del memoriale Archiviato il 17 dicembre 2008 in Internet Archive.
- ^ (FR) Décret n° 2014-228 du 24 février 2014 portant délimitation des cantons dans le département de la Corrèze, su legifrance.gouv.fr, http://www.legifrance.gouv.fr/, 24 febbraio 2014. URL consultato il 18 giugno 2015.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tulle
Collegamenti esterni
modifica- (FR) Sito ufficiale, su ville-tulle.fr.
- (EN) Tulle, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 145426044 · SBN PARL003437 · LCCN (EN) n81071178 · GND (DE) 4061189-9 · BNF (FR) cb12400943w (data) · J9U (EN, HE) 987007566716305171 |
---|