Uovo dello zarevic
L'Uovo dello zarevic è una delle uova imperiali Fabergé, un uovo di Pasqua gioiello che l'ultimo Zar di Russia, Nicola II donò a sua moglie la Zarina Aleksandra Fëdorovna Romanova.[2]
Uovo dello zarevic | |
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Anno | 1912 |
Primo proprietario | Aleksandra Fëdorovna Romanova |
Attuale proprietario | |
Istituzione o individuo | Museo di belle arti della Virginia |
Acquisizione | 1947 |
Fabbricazione | |
Mastro orafo | Henrik Wigström |
Marchi | Fabergé, iniziali del capomastro, numero inventario 17547. |
Caratteristiche | |
Materiali | lapislazzuli, oro, diamanti. |
Altezza | 12,5 cm |
Diametro | 8,9 cm |
Sorpresa | |
Portaritratti a forma di aquila imperiale bicipite russa (9,5 × 5,7 cm) con una miniatura dello zarevic Aleksej | |
Materiali | diamanti, oro, platino o argento,[1] lapislazzuli, acquerello su avorio. |
Fu fabbricato a San Pietroburgo nel 1912 sotto la supervisione di Henrik Wigström, per conto del gioielliere russo Peter Carl Fabergé,[2] della Fabergé.
Proprietari
modificaDurante la Rivoluzione russa, nel 1917, l'uovo fu confiscato dal Governo provvisorio con molti altri tesori imperiali, Armand Hammer lo acquistò nel 1930 dall'Antikvariat, insieme con altre nove uova imperiali. Tra il 1933 e il 1934 fu venduto dalle Hammer Galleries di New York alla moglie di John Lee Pratt, Lillian Thomas Pratt che alla sua morte nel 1947 lasciò l'uovo al Virginia Museum of Fine Arts di Richmond[2] ove è esposto.[1][3]
Descrizione
modificaL'uovo è alto 12,5 cm.[2] e ha un diametro di 3 5⁄8 pollici (9,2 cm),[1] il guscio è costituito da sei sezioni di lapislazzuli blu.
L'esterno è decorato con fregi d'oro in stile Luigi XV raffiguranti due aquile imperiali bicipiti, cherubini, baldacchini, volute floreali, conchiglie, cesti di fiori e ghirlande[3] che, coprendo ogni giuntura lo fanno apparire come se fosse scolpito in un unico blocco.
L'uovo è sormontato da un grande diamante rettangolare, tagliato come una lastra sottile, che mostra il monogramma coronato della zarina Aleksandra Fëdorovna (AF) e l'anno 1912; un grande diamante è incastonato alla base.[4]
Il supporto originale, probabilmente, è rimasto in Russia quando l'uovo fu acquistato da Armand Hammer.[3]
Sorpresa
modificaLa sorpresa all'interno è un ritratto in miniatura dello zarevic Aleksej in una cornice di platino a forma di aquila imperiale bicipite russa[4] sormontata dalla corona e con il globo e lo scettro dei Romanov negli artigli, tempestata su entrambi i lati con 2.000 diamanti taglio-rosetta.
L'elaborato portaritratti poggia su una base di lapislazzuli e può essere rimosso dall'interno dell'uovo, dove invece riposa su un disco d'oro con inciso un rosone.[3]
Il ritratto mostra Aleksej in divisa da marinaio, una delle favorite dello zarevic; l'originale miniatura ad acquerello, a doppia faccia, è ancora nella collezione del Virginia Museum of Fine Arts ma ha subito dei danni ed è stata sostituita con una foto d'archivio.
Contesto storico
modificaL'emofilia che minacciava grandemente la vita dello zarevic Aleksej condizionò in maniera profonda la vita della famiglia reale e aprì le porte all'influenza di Rasputin. A un certo punto lo zarevic fu così vicino alla morte che alla Corte imperiale russa era già stato redatto il comunicato che ne annunciava la morte; quando sopravvisse Fabergé, che sapeva della malattia ancorché tenuta nascosta a tutti, volle celebrare il miracolo con l'uovo destinato alla madre di Aleksej, la zarina Aleksandra Fedorovna.[2][5]
Note
modificaBibliografia
modifica- (EN) Toby Faber, Fabergé's Eggs: The Extraordinary Story of the Masterpieces That Outlived an Empire, Random House, 2008, ISBN 978-1-58836-707-5.
- (EN) Christopher Forbes, Johann Georg Prinz von Hohenzollern, Fabergé, the imperial eggs, Prestel, 1990, ISBN 978-0-937108-09-3.
- (EN) Will Lowes, Christel Ludewig McCanless, Fabergé Eggs: A Retrospective Encyclopedia, Scarecrow Press, 2001, ISBN 0-8108-3946-6.
- (EN) Abraham Kenneth Snowman, Carl Faberge: Goldsmith to the Imperial Court of Russia, Gramercy, 1988, ISBN 0-517-40502-4.
- (EN) David Park Curry, Fabergé: Virginia Museum of Fine Arts, Virginia Museum of Fine Arts, 1995.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Uovo dello zarevič
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Imperial Czarevich Easter Egg, su VMFA, Virginia Museum of Fine Arts. URL consultato il 29 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2008).
- (EN) 1912 Tsarevich Egg (Czarevich Egg), su Mieks Fabergé Eggs, 13 novembre 2008. URL consultato l'11 settembre 2011.
- (EN) Imperial Czarevich Egg, su Fabergé Imperial Easter Eggs - Index, Matt & Andrej Koymasky, 24 luglio 2004. URL consultato l'11 settembre 2011.
- (EN) Fabergé Eggs: Fragile Remembrances, su pbs.org, PBS.org. URL consultato il 16 settembre 2011.
- (EN) The Lilian Thomas Pratt Archives and Fabergé at VMFA, su VMFA, Virginia Museum of Fine Arts. URL consultato il 2 gennaio 2019.
- (EN) Imperial Tsesarevich Easter Egg, su YouTube, VMFA, a 01 min 03 s. URL consultato il 17/09/2011.