Palazzo Fibbioni, citato talvolta come Palazzo Fibbioni Lopez, è un palazzo storico dell'Aquila, dal 2015 sede del municipio.
Era il palazzo principale dell'omonima famiglia il cui capostipite, Bertolomeo del Secco, si trasferì all'Aquila nel XVI secolo dalla provincia di Novara ricevendo qui il soprannome di Fibbione. La famiglia si è estinta sul finire del XIX secolo e le ultime eredi, Teodora ed Agnese Fibbioni, decisero nel 1899 di istituire un'apposita fondazione per la gestione e la tutela della struttura.
L'edificazione del palazzo è riconducibile agli ultimi anni del XVI secolo (Giambattista Fibbioni, figlio di Bartolomeo vi abitava già nel 1578) ed è considerato uno dei primi esempi di architettura civile aquilana di stampo rinascimentale.
Nella città e in tutto il territorio comunale dell'Aquila è presente un considerevole numero di chiese, tra cui una Cattedrale metropolitana e tre basiliche minori.
È sede di un giubileo annuale, il primo della storia, istituito con la Bolla del Perdono del 29 settembre 1294 e noto con il nome di Perdonanza Celestiniana; pertanto, è caratterizzata dalla presenza di una Porta Santa sulla facciata laterale.
Piazza Duomo, o del Mercato, è la maggiore e la più importante delle piazze dell'Aquila. È il centro sociale e culturale della città, punto d'incontro degli aquilani e sede dei principali eventi cittadini. Cuore del potere religioso, in antitesi a Piazza Palazzo sede del potere politico, ospita dal 1303 il mercato cittadino. Le sue dimensioni, 140 metri sul lato lungo e 70 metri su quello corto, per un totale di circa un ettaro d'ampiezza, la rendono una delle piazze più grandi d'Italia.
Corso Vittorio Emanuele (II), più semplicemente il Corso, è la principale strada del centro storico dell'Aquila. Cardo dell'impianto urbanistico rinascimentale, attraversa la città longitudinalmente dalla Fontana luminosa fino a Piazza del Duomo, dove si immette in viale Federico II. Affiancata per un lungo tratto da portici ed interamente zona pedonale, è meta di passeggio e shopping.
Per le sue differenti caratteristiche nella parte settentrionale (stretta e priva di portici) e meridionale (più larga e porticata) è d'uso comune distinguere i due tratti con i nomi di corso stretto e corso largo.