La vela al terzo o da trabaccolo è un tipo di vela aurica, con il lato superiore inferito a una antennella e la mura bordata o sulla prua o a piè d'albero.

Diagramma che mostra i nomi delle parti di una randa al terzo.

Inoltre è una vela di taglio e come tale il vento può lavorare su entrambe le facce. Rispetto alle più comuni vele dell'armamento marconi, il bordo d'entrata del vento si divide in due tratti: uno superiore (di sopra) e uno inferiore (da terra o mura).

Il nome deriva dal modo in cui la drizza è data volta rispetto all'estremità prodiera dell'antennella, appunto un terzo della lunghezza totale del lato superiore della vela.

La scotta viene bordata o in murata o a un boma.

Origini della vela al terzo

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Storicamente, i primi esemplari di vela al terzo di cui siamo a conoscenza, sono quelli delle giunche cinesi. La differenza più vistosa con le vele occidentali è sicuramente l'uso delle caratteristiche stuoie irrigidite da stecche di bambù disposte in senso più o meno orizzontale. Le imbarcazioni armate con queste vele furono documentate anche da Marco Polo nel Milione.

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