William Holman Hunt
William Holman Hunt, nome d'arte di William Hobman Hunt (Londra, 2 aprile 1827 – Londra, 7 settembre 1910), è stato un pittore inglese, cofondatore della Confraternita dei Preraffaelliti[1][2].
Biografia
modificaWilliam Hobman Hunt - solo dopo l'artista cambiò il suo secondo nome in Holman[3] - nacque a Londra il 2 aprile 1827. Inizialmente venne avviato alla pratica commerciale; resosi conto della propria vocazione artistica, tuttavia, abbandonò il mondo del commercio per dedicarsi agli studi pittorici alla National Gallery e al British Museum. Nel 1844 fu ammesso alla scuola della Royal Academy, dove strinse amicizia con Dante Gabriel Rossetti e John Everett Millais; in accordo con essi, fondò la confraternita dei preraffaelliti nel 1848. Il gusto preraffaellita emerge in una delle sue primissime opere, Rienzi, esposta nel 1849 alla Royal Academy.[4]
Le opere di Hunt non ottennero immediatamente successo e, al contrario, vennero ferocemente attaccate dalla critica che le considerava stucchevoli nel messaggio e mal realizzate nella tecnica e nella composizione. Da questo compatto schieramento di detrattori, il pittore iniziò a strappare qualche consenso solo con le opere a carattere naturalistico, per l'acuto spirito di osservazione sia delle scene rurali che di quelle urbane: tra questi suoi primi successi, figurano le tele Il pastore mercenario e The Awakening Conscience. Tuttavia, il successo di pubblico e critica gli venne dalle sue opere a soggetto religioso, come The Light of the World (La luce del mondo) la cui presenza venne richiesta in numerose esposizioni sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti. A seguito di questa nuova vena artistica, con la volontà di riscoprire le terre bibliche e di conferire ai propri dipinti religiosi il contesto geografico e antropologico autentico, Hunt si spinse fino in Terra santa e in Egitto; lì effettuò alcuni rilievi topografici, etnografici e naturalistici, e ne tornò con numerosi bozzetti che si trasformarono nel giro di due anni nei dipinti The Scapegoat, The Finding of the Saviour in the Temple e The Shadow of Death, oltre a dare origine ad alcune vedute paesaggistiche. Tra i soggetti favoriti di Hunt, oltre alle tematiche religiose, l'illustrazione di poemi medievali come Isabella e The Lady of Shalott.[5]
Le opere di Hunt, nonostante l'iniziale diffidenza, vennero elogiate dal gruppo dei preraffaelliti per la grande attenzione al dettaglio,[1] l'uso vivace del colore e il loro complesso simbolismo: profondamente colpiti soprattutto da quest'ultimo aspetto furono John Ruskin e Thomas Carlyle, critici ufficiali del movimento pittorico, secondo i quali Hunt riusciva efficacemente a dar voce al principio secondo il quale tutto l'esistente è un simbolo che sottende ad un significato profondo. Hunt sposò in toto questa linea di pensiero, arrivando a dichiarare che nelle sue intenzioni l'unico scopo dell'arte era quello di rivelare la corrispondenza tra il segno e l'essenza, e rimanendo fedele al pensiero dei preraffaelliti fino alla fine della propria vita e della propria carriera, nonostante la morte o l'allontanamento degli altri membri.
Ormai vecchio, dopo il fallimento del suo fidanzamento con la modella Annie Miller, il matrimonio con Fanny Waugh e la morte di quest'ultima, e il secondo matrimonio clandestino con Edith Waugh (sorella di Fanny), Hunt dovette abbandonare la pittura a causa della progressiva perdita della vista, che non gli consentiva più di raggiungere quell'elevato livello di dettaglio che desiderava:[4] le ultime opere, tra cui una nuova versione di The Lady of Shalott e il modello ingrandito de La luce del mondo, furono completate con l'aiuto del suo assistente Edward Robert Hughes.
William Holman Hunt morì infine il 7 settembre 1910; sinceramente pianto dai suoi contemporanei, fu sepolto nella cattedrale di San Paolo a Londra.[6]
Opere
modifica- Self-portrait at the Age of 14, (1841), Ashmolean Museum, Oxford.
- Love at First Sight (1846).
- F. G. Stephens (1847), Tate Britain, Londra.
- Christ and the Two Marys or The Risen Christ with the Two Marys in the Garden Of Joseph of Aramathea (1847 & 1897), Art Gallery of South Australia, Adelaide[7].
- The Escape of Madeline and Porphyro during the drunkenness attending the revelry (The Eve of St. Agnes) (1848), Guildhall Art Gallery, Londra.
- Rienzi vowing to obtain justice for the death of his young brother, slain in a skirmish between the Colonna and the Orsini factions (1848–49).
- The Haunted Manor (1849), Tate Britain, Londra.
- Cornfield at Ewell (1849), Tate Britain, Londra.
- A Converted British Family Sheltering a Christian Missionary from the Persecution of the Druids (1849–50), Ashmolean Museum, Oxford.
- Claudio and Isabella (1850–53), Tate Britain, Londra.
- Il pastore mercenario (1851), Manchester Art Gallery.
- The Awakening Conscience (1851–53), Tate Britain, Londra.
- Our English Coasts (1852), Tate Britain, Londra.
- The Light of the World (1853-4), Keble College, Oxford.
- The Great Pyramid (1854).
- The Finding of the Saviour in the Temple (1854–60), Birmingham Museum & Art Gallery.
- The Afterglow in Egypt (1854–63), Ashmolean Museum, Oxford.
- The Scapegoat (1854–56), Lady Lever Art Gallery, Port Sunlight.
- The School-girl's Hymn (1858–59), Ashmolean Museum, Oxford.
- London Bridge on the Night of the Marriage of the Prince and Princess of Wales (1863-4), Ashmolean Museum, Oxford.
- The Festival of St. Swithin (The Dovecot) (1865–66), Ashmolean Museum, Oxford.
- Il Dolce Far Niente (1866), Forbes Magazine Collection.
- Isabella and the Pot of Basil (1868), Laing Art Gallery, Newcastle upon Tyne.
- The Shadow of Death (1870–73), Manchester Art Gallery.
- The Ship (1875).
- The Plain of Esdralon from the Heights above Nazareth (1877), Ashmolean Museum, Oxford.
- Sunset at Chimalditi
- The Triumph of the Innocents (1883–84), Tate Britain, Londra.
- The Bride of Bethlehem (1884-5).
- The Lady of Shalott (con Edward Robert Hughes) (1886–1905), Ella Gallup Sumner and Mary Catlin Sumner Collection, Wadsworth Atheneum, Connecticut.
- May Morning on Magdalen Tower (1888–91), Lady Lever Art Gallery, Port Sunlight.
- The Nile Postman (1892).
- The School of Nature (1893), Ponce Museum of Art, Porto Rico.
- Christ the Pilot (ca. 1894).
- The Importunate Neighbour (1895).
- The Miracle of the Holy Fire (1892–99), Fogg Art Museum, Harvard University.
- The Beloved (1898).
- John Hunt (senza data), Tate Britain, Londra.
- John Key (senza data), Tate Britain, Londra.
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ a b Hilton, pp.12, 31.
- ^ Dizionario di termini artistici (Michelangelo Masciotta, Le Monnier, 1967, pag. 153).
- ^ (EN) Anne Clark Amor, William Holman Hunt: the True Pre-Raphaelite, Londra, Constable, 1989, p. 15, ISBN 0094687706.
- ^ a b Biografia e vita di Hunt William Holman (Inghilterra 1827-1910), su settemuse.it. URL consultato il 13 giugno 2016.
- ^ Artur Popham, HUNT, William Holman, in Enciclopedia Italiana, 1933.
- ^ (EN) William Holman Hunt, in Find a Grave.
- ^ Christ and Two Marys
Bibliografia
modifica- Timothy Hilton, I preraffaeliti, traduzione di Nicoletta Gentili, Milano, Gabriele Mazzotta editore, 1981, ISBN 88-202-0455-X, OCLC 797651602.
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a William Holman Hunt
- Wikiquote contiene citazioni di o su William Holman Hunt
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su William Holman Hunt
Collegamenti esterni
modifica- Hunt, William Holman, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Arthur Popham, HUNT, William Holman, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.
- (EN) William Holman Hunt, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di William Holman Hunt, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di William Holman Hunt, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere di William Holman Hunt, su Progetto Gutenberg.
- (EN) Bibliografia di William Holman Hunt, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- Birmingham Museums and Art Gallery's Pre-Raphaelite Online Resource, su preraphaelites.org. URL consultato il 19 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2010).
- 'The Scapegoat' (1854) presso la Lady Lever Art Gallery, Port Sunlight
- William Holman Hunt's The Scapegoat: Rite of Forgiveness/Transference of Blame, su english.uwosh.edu. URL consultato il 19 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2006).
- William Holman Hunt in the "History of Art" Archiviato il 23 luglio 2012 in Internet Archive., articolo di Albert Boime pubblicato originariamente in "The Art Bulletin" 84 n.1 - 2002.
- Phryne's list of pictures by Hunt, su phryne.com. URL consultato il 19 marzo 2014 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2008).
- The Pre-Raph Pack, su pre-raphs.bmagonline.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 220946936 · ISNI (EN) 0000 0000 8393 9822 · BAV 495/372469 · CERL cnp00588353 · Europeana agent/base/147338 · ULAN (EN) 500001633 · LCCN (EN) n83227381 · GND (DE) 118775332 · BNE (ES) XX995899 (data) · BNF (FR) cb121116779 (data) · J9U (EN, HE) 987007262933305171 · CONOR.SI (SL) 206107747 |
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