Ynglingar
Gli Ynglingar (nell'Heimskringla), Scylfings (nel Beowulf e nell'Ynglingatal) oppure Figli di Freyr (nel Gesta Danorum e nell'Ynglingatal) appartennero ad una dinastia scandinava che le fonti mitologiche pongono come originaria dello Svealand[1].
Ynglingar | |
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Stato | Svealand |
Titoli | Re di Svezia Re a Uppsala |
Fondatore | Yngvi-Freyr |
Ultimo sovrano | Ingjaldr in Svezia Harald Bellachioma in Norvegia |
Data di fondazione | I sec. a.C. circa |
Data di estinzione | 872 circa |
Etnia | Sueoni |
Rami cadetti | Dinastia Bellachioma Dinastia di Munsö |
Origini
modificaPrima dell'VIII secolo è difficile ricostruire una linea di successione precisa. Sebbene gli antichi testi pervenuti (come l'Ynglingatal, gesta dei Yngling, o l'Ynglinga saga, la saga dei Yngling) riportino una genealogia i cui primi re sono corrispondenti, andando indietro nei secoli più le gesta descritte si mischiano con il mito.
La dinastia "storica" discende da una linea di successione di re, semi-leggendari o leggendari, che inizia nel I secolo a.C. col dio Yngvi (Yngvi-Freyr), da cui deriva il nome Yngling (Yngvi-ing, dove -ing significa "discendente").
I primi appartenenti a questa linea dinastica utilizzavano titolo di re a Uppsala, importante centro culturale e religioso nell'attuale Svezia, il cui tempio, secondo il mito, era stato costruito dal dio Yngvi-Freyr. Ci sarebbe da osservare che Snorri Sturluson, nell'Ynglinga saga, se da un lato indica come primo sovrano svedese l'antico Gylfi, dall'altro riporta che solo da Dyggvi in poi si cominciò ad usare l'appellativo konungr (che lo fa derivare da "Kon Ungr", Kon il Giovane), poiché i suoi predecessori erano chiamati dróttinn (condottieri)[2]. Tuttavia la figura del kuningaz era presente anche nelle culture protogermaniche almeno dai tempi di Tacito (I secolo d.C.). Pertanto risulta arduo stabilire quando i signori di Uppsala cominciarono ad essere effettivamente definiti come re.
La mancanza soluzione di continuità nella genealogia dei primi re può essere attribuita al fatto che i primi documenti scritti risalgono a diversi secoli dopo, quindi fu ricostruita successivamente, o partendo da altri scritti ormai non più esistenti, o influenzandosi a vicenda. Tra l'altro i decessi dei primi quattro re (Fjölnir, Sveigðir, Vanlandi e Vísburr sono connessi ciascuno con uno dei quattro elementi di Empedocle), caratteristica che negli anni '90 ha fatto avanzare l'ipotesi che l'Ynglingatal fosse in realtà successivo al Ynglinga saga (XII secolo d.C.) ed entrambi intenzionati a far risalire le origini dei regnanti all'epoca della loro compilazione direttamente al dio Freyr.[3]
Persi gli iniziali possedimenti in Uppland, Svezia, attorno al VII secolo, la linea dinastica riuscì a sopravvivere e conquistare diversi regni in Norvegia, unificandola una prima volta nell'872 circa (assumendo il nome di dinastia Bellachioma). Un supposto ramo degli Ynglingar (poi nota come dinastia di Munsö), riuscì a tornare a regnare nei territori svedesi originali nel X secolo.
I re storici
modificaLa distinzione tra re semi-leggendari e storici degli Ynglingar è basata sulla conferma dell'esistenza dei componenti da fonti non riconducibili solamente alle saghe norrene come lo Ynglingatal (o l'anglosassone Beowulf). Una possibile linea di demarcazione la si può individuare ponendo come fondatore degli Ynglingar "storici" Gudrød il Cacciatore (Gudrød Halfdansson Veidekonge), re di Vestfold, in seguito alla conquista del regno di Agder[1].
Un'altra tradizionale linea di demarcazione è la Battaglia di Hafrsfjord (circa nell'872), con la quale molti piccoli regni furono unificati dal nipote di Gudrød il Cacciatore, Harald Bellachioma, cui gesta sono descritte nel Haraldskvæði e nel Glymdrápa di Þorbjörn Hornklofi. Con l'estensione dei suoi domini in seguito a tale battaglia, si dette il titolo di re di Norvegia, dando inizio alla dinastia Bellachioma. Considerando però la successiva dinastia come separata, allora tutti i membri degli Yngling sarebbero da indicare come mitologici o semi-mitologici.
Una data più recente in cui si suppone che abbiano regnato non è garanzia di una loro maggiore conferma storica. Per alcuni di essi, come Ongenþeow, Ohthere, Onela e Aðils, vi sono citazioni e menzioni[4] considerate più affidabili a quelle relative a membri ben più tardi come Ólafr o Rögnvaldr.
Le liste dei re
modificaMettendo assieme le liste dei re dei principali testi pervenuti, si può ricostruire questa tabella di raffronto:
Beowulf
VIII d.C.-X d.C. |
Ynglingatal
tardo IX d.C. |
Íslendingabók
primo XII d.C. |
Historia Norvegiæ
tardo XII d.C |
Ynglinga saga
circa 1225 |
Hversu Noregr byggðist
1387 | |
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Dei | Burri | |||||
Burr | ||||||
(Gylfi) | Óðinn Ásakonungr | |||||
Yngvi Tyrkjakonungr | Ingui | (Óðinn) | Freyr | |||
Njörðr Svíakonungr | Neorth | Njörðr | Njörðr | |||
Freyr | Froyr | Yngvifreyr | Freyr | |||
Re mitologici | Fjölnir | Fjölnir | Fiolnir | Fjölnir | Fjölnir | |
Sveigðir | Svegðir | Swegthir | Svegðir | Sveigðir | ||
Vanlandi | Vanlandi | Wanlanda | Vanlandi | Vanlandi | ||
Vísburr | Visburr | Wisbur | Vísburr | Vísburr | ||
Dómaldi | Dómaldr | Domald | Dómaldi | Dómaldi | ||
Dómarr | Dómarr | Domar | Dómarr | Dómarr | ||
Dyggvi | Dyggvi | Dyggui | Dyggvi | Dyggvi/Tryggvi | ||
Dagr Spaka (Dag il Saggio) |
Dagr | Dagr | Dagr Spaka | Dagr | ||
Agni | Alrekr | Alricr | Agni | Agni Skjálfarbóndi | ||
Alrekr e Eiríkr | Agni | Hogni | Alrekr e Eiríkr | Alrekr | ||
Yngvi e Álfr | Yngvi | Ingialdr | Yngvi e Álfr | Yngvi | ||
- | - | - | Hugleikr | - | ||
Jörundr | Jörundr | Jorundr | Jörundr ed Eiríkr | Jörmunfróði/Jörund | ||
Aun (il Vecchio) |
Aun inn gamli | Auchun | Aun hinn gamli | Áni/Aunn inn gamli | ||
Re semi-mitologici | Ongenþeow | Egill | Egill Vendilkráka | Eigil Vendilcraca | Egill Tunnudólgr | Egill Tunnadólgr |
Ohthere e Onela | Óttarr | Óttarr | Ottarus | Óttarr Vendilkráka | Óttarr Vendilskráka | |
Eadgils e Eanmund | Aðils | Aðísl at Uppsölum | Adils/Athisl | Aðils | Aðils at Uppsölum | |
Eysteinn | Eysteinn | Eustein | Eysteinn | Eysteinn | ||
Ingvarr | Yngvarr | Ynguar | Yngvarr | Yngvarr inn hári | ||
Önundr (lo Spianaterra) |
Braut-Önundr | Broutonundr | Brautönundr | Braut-Önundr | ||
Ingjaldr (il Malgovernante) |
Ingjaldr inn illráði | Ingialdr | Ingjaldr hinn illráði | Ingjaldr inn illráði | ||
Óláfr Trételgja (il Tagliaboschi) |
Óláfr trételgja | Olavus tretelgia | Óláfr trételgja | Óláfr trételgja | ||
Hálfdan Hvitbeinn (Zampabianca) |
Hálfdan hvítbeinn
Upplendingakonungr |
Halfdan hwitbein | Hálfdan hvítbeinn | Hálfdan hvítbeinn | ||
Eysteinn | Eustein | Eysteinn | Eysteinn | |||
Hálfdan (il Mite) |
Halfdan | Hálfdan hinn mildi | Hálfdan inn mildi | |||
Re storici | Guðröðr (il Cacciatore) |
Goðröðr | Guthrodr | Guðröðr veiðikonungr | Guðröðr veiðikonungr | |
Ólafr (l'Elfo di Geirstad) |
Óláfr | - | Ólafr | - | ||
Rögnvaldr (l'Alto-Una-Montagna) |
- | - | Rögnvaldr heiðum hæra | - | ||
- | - | Halfdan Niger (il Nero) |
Hálfdan svarti | Hálfdan svarti | ||
- | Helgi | Haraldus | Haraldr inn hárfagr | Haraldr inn hárfagri (Harald Bellachioma) |
Continuazione del casato
modificaLa dinastia degli Ynglingar conflui nella menzionata dinastia Bellachioma, quale sua continuazione nonché ramo norvegese:
Oltre al ramo norvegese, il Gesta Danorum considera appartenente ai Ynglingar anche la dinastia di Munsö, che regnò dapprima in Svezia, poi in Danimarca:
Note
modifica- ^ a b (EN) Yngling family, su genealogy.euweb.cz, Genealogy CZ, 26 febbraio 2003. URL consultato il 25 marzo 2014.
- ^ (EN) Snorri Sturluson, Stanza 17. Dauði Dyggva, in Ynglinge-saga, 1225.«La madre di Dyggvi fu Drótt, una figlia di Re Danp, il figlio di Ríg, che era all'inizio chiamato konungr ["re"] nella lingua danese [l'antico norreno]. I suoi discendenti ebbero tutti lo stesso titolo di konungr, il titolo di maggior dignità. Dyggvi fu il primo della sua famiglia ad essere chiamato konungr, poiché i suoi predecessori erano chiamati dróttinn ["condottiero"] e le loro mogli dróttning, e la loro corte drótt ["banda di guerra"]. Ogni appartenente a quella famiglia era chiamato Yngvi o Ynguni e l'intera famiglia era chiamata Ynglingar. La regina Rótt era una sorella di re Dan Mikilláti, da cui la Danimarca prese il nome.»
- ^ Krag, pp.55-56.
- ^ A titolo di esempio, la più antica e probabilmente la meno conosciuta citazione di Ongenþeow avviene al verso 32 del poema anglosassone Widsith, del VI o VII secolo, assieme ad una lunga lista di re:
«Wald [regnò] sui Woing, Wod sui Turingi,
Saeferth sui Sycg, Ongenþeow sui Sueoni,
Sceafthere sugli Umber, Sceafa sui Longobardi,»
Bibliografia
modifica- Fonti primarie
- Beowulf, VIII d.C.-X d.C.
- Ynglingatal, tardo IX d.C.
- Íslendingabók, primo XII d.C.
- Historia Norvegiæ, tardo XII d.C
- Ynglinga saga, circa 1225
- Hversu Noregr byggðist
- Saga di Hervör
- Fonti moderne
- Walter Åkerlund, Studier över Ynglingatal, Lund, Ohlsson, 1939, OCLC 458387732.
- Claus Krag, Ynglingatal og ynglingesaga: en studie i historiske kilder, Oslo, Rådet for humanistisk forskning, NAVF, 1991, ISBN 978-82-00-21130-3.
- Christopher D. Sapp, Dating Ynglingatal: Chronological Metrical Developments in Kviðuháttr, Skandinavistik, 2000, pp. 85-98.
Voci correlate
modifica- Storia della Norvegia
- Storia della Svezia
- Elenco di monarchi svedesi
- Re leggendari svedesi
- Re semi-leggendari svedesi
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