Pinna

organo di locomozione di molte specie animali acquatiche
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Le pinne sono gli organi di locomozione di molte specie animali acquatiche.

Nei pesci

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Lampanyctodes hectoris
(1) pinne pettorali, (2) pinne ventrali, (3) pinna dorsale, (4) pinna adiposa, (5) pinna anale[1] (6) pinna caudale
 
Pinna di una carpa comune (Cyprinus carpio) al microscopio

I pesci sono gli animali che hanno fatto delle pinne il mezzo di locomozione per eccellenza in ambienti acquatici. La loro specializzazione, dovuta a milioni di anni di adattamenti, ha portato a una grandissima varietà di forme e di tecniche di locomozione.

Disposizione, numero e conformazione delle pinne sono caratteri fondamentali per la tassonomia dei pesci.

Esse sono costituite da una membrana di pelle sostenuta da un'intelaiatura di raggi collegata a dei muscoli all'attaccatura del corpo. I raggi possono essere molli, se flessibili, oppure spinosi o spiniformi quando sono rigidi e spesso robusti e pungenti.

Le pinne sono classificate come "pari" e "impari".

Le pinne impari (o mediane), cioè quelle situate al centro della sezione mediana del corpo, sono:

Le pinne pari (o accoppiate), cioè quelle a coppie, sono:

Alcune specie presentano inoltre altre pinne supplementari, come la pinna adiposa una piccola pinna costituita solo da pelle (adipe) dietro la pinna dorsale, oppure più di una pinna dorsale o anale o ancora delle piccole pinnule sul peduncolo caudale.

Le pinne pari degli Osteitti (pesci ossei) possono essere divise in quelle degli Actinopterigi, con scarsa muscolatura (di solito) attaccata ai raggi ossei, e in quelle dei Sarcopterigi con pinna muscolosa (carnosa appunto).

Ogni pinna è responsabile di un movimento nel pesce: la pinna caudale dà la spinta in avanti, le pinne ventrali sono una sorta di timone, le pinne pettorali sono stabilizzatrici e permettono anche i movimenti all'indietro, la pinna anale e quella dorsale hanno una funzione stabilizzatrice.

Nei mammiferi

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Pinna caudale di una Megattera

I mammiferi che si sono adattati alla vita in acqua hanno trasformato le loro zampe in pinne, più o meno rudimentali. I mammiferi che possiedono pinne simili a quelle dei pesci sono ovviamente i cetacei in cui gli arti posteriori sono scomparsi. Hanno invece sviluppato una pinna caudale all'estremità della colonna vertebrale, posizionata orizzontalmente (e non verticalmente ai fianchi, come nei pesci) e composta da tessuti molli. Gli arti anteriori si sono trasformati in pinne analoghe alle pinne pettorali dei pesci.

La superfamiglia dei Pinnipedia (foche, leoni marini, trichechi, otarie) presenta arti posteriori e anteriori trasformati in rudimentali pinne, grazie alle quali si muovono agevolmente in acqua e goffamente in superficie.

L'ordine dei Sirenia (dugonghi e lamantini) invece ha attuato la stessa strategia dei cetacei, atrofizzando il cinto pelvico e gli arti posteriori, e sviluppando la coda come una pinna caudale, anch'essa orizzontale.

Zampe palmate

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Alcune specie animali, pur non possedendo pinne, hanno sviluppato una particolare forma di zampa che presenta del tessuto adiposo tra le varie dita: ciò permette una maggior spinta quando l'animale è nell'acqua. È questo il caso di mammiferi acquatici come le lontre, di cani come i Labrador Retriever, di uccelli come gli Anatidae e di molte specie di anfibi.

  1. ^ a b La distinzione tra i due nomi avviene anche in base al posizionamento delle stesse.

Bibliografia

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