Zelo (Giacciano con Baruchella)
Zelo è una frazione del comune di Giacciano con Baruchella. Si trova 4,71 km a sud rispetto alla casa comunale.
Zelo frazione | |
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Zelo, il campanile della chiesa parrocchiale di Sant'Andrea apostolo e, sullo sfondo, il ponte sul fiume Tartaro. | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Rovigo |
Comune | Giacciano con Baruchella |
Territorio | |
Coordinate | 45°02′56.94″N 11°24′38.34″E |
Altitudine | 13 m s.l.m. |
Abitanti | 356[1] (2001) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 45020 |
Prefisso | 0425 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | zelesi |
Patrono | sant'Andrea Apostolo |
Cartografia | |
Geografia fisica
modificaIl territorio della frazione è pianeggiante e si sviluppa a cavallo del Tartaro-Canalbianco tra il comune di Castagnaro, le frazioni di Baruchella e Giacciano a nord, il comune di Trecenta a est, il comune di Ceneselli a sud-ovest. Anche l'abitato di Zelo si sviluppa a cavallo del fiume e le due parti del centro sono collegate dallo storico ponte costruito nel periodo asburgico.
Storia
modificaIl fondo di Zelo, Gelo o Zelle è già nominato in documenti del X secolo come possedimento del monastero di Sant'Andrea in Ravenna. Un primo nucleo abitato è nominato per la prima volta nel 1017 come "San Martino di Zelo"; aggregato a Trecenta, si trova sotto l'abbazia della Vangadizza ed è nominato fino al 1228. In seguito, questo nucleo originario fu distrutto da una delle tante disastrose alluvioni che hanno colpito la zona; per diversi secoli si parla della "Valle di Zelo".[2]
Il nucleo originale dell'odierno abitato di Zelo si è sviluppato quando il territorio faceva parte della Transpadana Ferrarese all'interno dello Stato Pontificio.[3] Il 14 aprile 1434 è documentata nuovamente l'esistenza di un abitato, segno che il fondo era riemerso dalla valle.[2]
La prima chiesa viene nominata per la prima volta il 10 settembre 1591; situata sul Tartaro, era un semplice oratorio che, a seguito della rotta della Malopera, si veniva spesso a trovare sommerso dalle acque nei periodi di piena; per questo motivo nel 1596 l'oratorio fu demolito e la nuova chiesa, elevata a parrocchia, fu costruita in un luogo più elevato. Una nuova chiesa fu costruita nel 1698 che venne ampliata a più riprese durante il XVIII secolo e ricostruita in stile rinascimentale con influenze barocche. Il campanile, alto 33,15 m, è del 1724.[2]
Durante il periodo napoleonico Zelo entrò a far parte del dipartimento del Basso Po: nei confini della Repubblica Cisalpina dal 1797, della Repubblica Italiana dal 1802 e del Regno d'Italia dal 1805. In seguito al Congresso di Vienna del 1815 la Transpadana Ferrarese passò nel Regno Lombardo-Veneto, compresa la zona di Zelo che entrò a far parte della provincia di Rovigo.
Il 1º gennaio del 1859 Zelo si unì con Giacciano e Baruchella (quest'ultima aveva fatto parte del Polesine di Rovigo, territorio della Repubblica di Venezia) in un unico comune.[3] Nel periodo asburgico fu costruito anche il ponte sul Tartaro.
Dal 1866, in seguito alla conquista del Veneto al termine della terza guerra di indipendenza, Zelo è passata sotto l'amministrazione italiana.
A causa della presenza del ponte sul Tartaro, Zelo venne bombardata dagli alleati il 21 marzo 1945 durante la seconda guerra mondiale; il bombardamento provocò 10 morti e la distruzione completa della chiesa rinascimentale-barocca; si salvò solo il campanile. Una nuova chiesa fu costruita tra il 1963 e il 1967 su progetto di Orlando Veronese.[2]
Nel 2001 fu necessario innalzare il ponte sul Tartaro per rendere completamente navigabile l'idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco.[4]
Base missilistica NATO
modificaA partire dagli anni sessanta il centro ha avuto un impulso alla crescita a seguito della presenza della vicina base logistica, area lancio e area controllo, dove aveva sede il 79º Gruppo IT (Intercettori Teleguidati), comunemente conosciuta come "base missilistica di Zelo"[5]. All'interno dell'area lancio era collocata una piccola installazione militare statunitense, destinata a contenere le teste nucleari dei missili Nike Hercules ospitati nella stessa e che erano custodite da un reparto dello US Army, ovvero lo 3/47th USAAD (United States Army Artillery Detachment)[6].
L'area in cui ricadeva la base è in realtà nel territorio del vicino comune di Ceneselli; la successiva disattivazione della base nel 1998 ha interrotto la crescita e provocato una recessione economica.
Nel tentativo di superare questa recessione, che ha colpito non solo Zelo ma anche i territori limitrofi, alcune associazioni e alcuni politici polesani avevano suggerito di riattivare l'ex base missilistica, per esempio come alternativa al controverso ampliamento della caserma Ederle di Vicenza.[7]. Dopo anni di totale abbandono, nel 2011 si è dapprima ipotizzato di realizzare un centro espositivo artistico-culturale[8], sostituendolo poi con un Centro di identificazione ed espulsione (CIE) per stranieri[9]; infine nel 2013 sono iniziati i lavori per realizzare una centrale fotovoltaica da 12 megawatt[10].
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- Chiesa Sant'Andrea Apostolo, ricostruita negli anni '60 su progetto dell'architetto Orlando Veronese, dopo che la precedente era stata demolita dai bombardamenti aerei nel 1944-45. Il campanile, unica struttura superstite della chiesa vecchia, è stato costruito nel 1724 su progetto dell'architetto Vincenzo Santini, ed è alto 33,15 metri. Ospita 4 campane a sistema veronese, di nota solb3 lab3 sib3 si3, fuse in origine dalla fonderia Colbachini Padova nel 1838 e inceppate a slancio; di queste, la campana maggiore e la piccola sono state requisite nel 1943 e restituite dalla stessa fonderia nel 1947. Sono ferme dal 2019, in attesa di fondi per il restauro del campanile.
- Oratorio Beata Vergine Immacolata
Note
modifica- ^ Dati ISTAT.
- ^ a b c d Gabrielli, pp. 472-475.
- ^ a b Tramarin.
- ^ [senza firma], Regione continua ad investire nella navigazione interna, in Veneto Globale, anno VIII - numero 1, gennaio 2005. URL consultato l'8 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2008).
- ^ :: Radicali.it ::, su old.radicali.it. URL consultato il 15 agosto 2024.
- ^ Quando comandavo la base di Zelo - il mattino di Padova, su Archivio - il mattino di Padova, 24 agosto 2010. URL consultato il 15 agosto 2024.
- ^ [senza firma], Progetto Polesine suggerisce Zelo per ospitare la nuova base Usa [collegamento interrotto], in Il Resto del Carlino - Rovigo, 4 maggio 2008. URL consultato l'8 luglio 2009.
- ^ La ex Base missilistica di Zelo diventa un polo artistico-espositivo, su sermidiana.com.
- ^ Scelto il Centro clandestini È un'ex base militare a Zelo, su Corriere del Veneto.
- ^ Ceneselli - Centrale fotovoltaica nell'ex base Nato di Zelo, su sermidiana.com.
Bibliografia
modifica- Maurizio Tramarin, Giacciano con Baruchella: tre paesi, un comune, Giacciano con Baruchella, Cassa rurale ed artigiana, 1992.
- Alberino Gabrielli, Comunità e chiese nella diocesi di Adria-Rovigo, Roma, Ciscra, 1993.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Zelo
Collegamenti esterni
modifica- Sito istituzionale del comune di Giacciano con Baruchella, su comune.giacciano.ro.it. URL consultato l'08-07-2009.