Ansonica Costa dell'Argentario

vino DOC toscano

L'Ansonica Costa dell'Argentario è una DOC riservata ad alcuni vini la cui produzione è consentita nella provincia di Grosseto.[1]

Ansonica Costa dell'Argentario
Disciplinare DOC
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Toscana
Data decreto28 aprile 1995
Tipi regolamentati
Fonte: politicheagricole.it[1]

Il vino è ottenuto dall'omonimo vitigno autoctono presente nella zona del Monte Argentario e all'Isola del Giglio dove assume la suddetta denominazione. Il medesimo vitigno è presente anche all'Isola d'Elba, in alcune aree della Sardegna e in Sicilia, dove viene chiamato Inzolia: in queste tre zone, il vino prodotto assume altre denominazioni.

L'Ansonica esige per una corretta maturazione caratteristiche microclimatiche particolari, con intenso soleggiamento, temperature elevate e precipitazioni nulle o scarsissime, in particolar modo durante la fase vegetativa. I territori comunali dove è prevista dal disciplinare la produzione dell'Ansonica Costa dell'Argentario DOC sono quelli di Manciano, Orbetello, Monte Argentario, Capalbio e Isola del Giglio.

Zona di produzione

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La zona di produzione comprende:

l'intero territorio dei comuni:

Provincia di Grosseto

Solo parte del territorio dei comuni di:

Provincia di Grosseto

Il vitigno Ansonica potrebbe essere originario della Francia, diffuso in epoca normanna nel Mediterraneo orientale. Altre ipotesi, meno accreditate e che non trovano riscontri certi, ne collocano l'origine nel medio oriente. L'unica certezza è che già in epoca antica, l'Ansonica ha trovato la sua diffusione in Italia meridionale, in Sardegna, nell'isola d'Elba e nella costa della Toscana meridionale, in Maremma.[2]

Tecniche di produzione

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Nella designazione dei vini Ansonica Costa dell'Argentario DOC può essere menzionata la dizione Vigna purchè sia seguita dal relativo toponimo. Sulle etichette di ciascuna tipologia di vino è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.[3]

Disciplinare

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L'Ansonica Costa dell'Argentario DOC è stato istituito con DM 28 aprile 1995 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 1995.[1]

Successivamente è stato modificato con:

  • DM 24 novembre 2011 GU 280 – 1 dicembre 2011
  • DM 30 novembre 2011 GU 295 – 20 dicembre 2011
  • DM 12 luglio 2013 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP
  • La versione in vigore è stata approvata con DM 7 marzo 2014 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza Vini DOP e IGP[1]

Tipologie

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Ansonica Costa dell'Argentario

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uvaggio Ansonica minimo 85%

Uve a bacca bianca massimo 15%

titolo alcolometrico minimo 11,50% vol.
acidità totale minima 4,5 g/l.
estratto secco minimo 15,00 g/l
resa massima di uva per ettaro 110 q.
resa massima di uva in vino 70 %

Caratteristiche organolettiche

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  • colore: giallo paglierino più o meno intenso
  • odore: caratteristico, leggermente fruttato, con sentori di macchia mediterranea
  • sapore: asciutto, morbido, vivace e armonico

Abbinamenti consigliati

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Per le sue caratteristiche, l'Ansonica Costa dell'Argentario va servito a temperature di 8-10 °C ed è abbinabile in generale a tutti i piatti a base di pesce (antipasti e insalate di mare, primi e secondi) e a zuppe di verdura; recentemente, è stato riconosciuto ottimo anche l'abbinamento con il sushi. Inoltre, risulta molto indicato con i frutti di mare e con le ostriche, con le quali si abbina ancor meglio rispetto allo champagne (l'abbinamento ostriche-champagne è un'esaltazione della tradizione e della poesia ma l'effervescenza tipica dello champagne si adegua ad alimenti più grassi e succulenti delle ostriche).

  1. ^ a b c d DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA DEL VINO "ANSONICA COSTA DELL'ARGENTARIO", su catalogoviti.politicheagricole.it. URL consultato il 24 ottobre 2024.
  2. ^ Vitigno Ansonica, su consorziovinimaremma.it. URL consultato il 24 ottobre 2024.
  3. ^ Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Ansonica Costa dell'Argentario, su assovini.it. URL consultato il 12 dicembre 2024.

Collegamenti esterni

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