Apsopelix
L'apsopelice (gen. Apsopelix) è un pesce osseo estinto, appartenente ai crossognatiformi. Visse nel Cretaceo superiore (Turoniano, circa 90 - 94 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Nordamerica, Europa e Asia.
Apsopelix | |
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Fossile di Apsopelix sp. | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Crossognathiformes |
Famiglia | Crossognathidae |
Genere | Apsopelix |
Descrizione
modificaSolitamente questo pesce non superava di molto i 30 centimetri di lunghezza, e possedeva un corpo slanciato. La testa era allungata e fornita di un muso appuntito e occhi piccoli. La pinna dorsale, di forma triangolare, era posta a circa metà del corpo e pressoché opposta alle pinne pelviche, di forma appuntita. La pinna anale era bassa, dotata di una base larga e posta nella parte posteriore del corpo. Le pinne pettorali erano lunghe e strette, mentre la pinna caudale era profondamente biforcata e dotata di due lobi larghi. Le scaglie erano di forma romboidale.
Classificazione
modificaApsopelix è un membro dei crossognatiformi, un gruppo di pesci teleostei tipici del Mesozoico; in particolare, sembra che il più stretto parente di Apsopelix fosse Crossognathus, leggermente più antico; entrambi questi generi sono stati classificati nella famiglia Crossognathidae.
Il genere Apsopelix venne descritto per la prima volta da Edward Drinker Cope nel 1871, sulla base di resti fossili ritrovati in Kansas; la specie tipo è Apsopelix sauriformis. A questo genere sono state ascritte anche altre specie, come A. anglicus dell'Europa e del Nordamerica, A. agilis e A. berycinus del Nordamerica e A. miyazakii del Giappone. Una specie risalente al Cretaceo inferiore (A. berlinensis), conosciuta solo per otoliti e di dubbia attribuzione, è stata ritrovata in Germania e in Israele.
Paleoecologia
modificaApsopelix era probabilmente un pesce gregario ce si cibava di piccole prede nelle acque calde e basse dei mari del Cretaceo.
Bibliografia
modifica- O. P. Hay. 1902. Bibliography and Catalogue of the Fossil Vertebrata of North America. Bulletin of the United States Geological Survey 179:1-868
- Wenz S. 1965. Les poissons albiens de Vallentigny (Aube). Annales de Paléontologie (Vertébrés) 51 (1): 3-23.
- Patterson C. & Rosen D. E. 1977. Review of Ichthyodectiform and other Mesozoic Teleost Fishes and the Theory and Practice of Classifying Fossils. Bulletin of the American Museum of Natural History 158 (2): 83-172.
- Teller-Marshall S. & Bardack D. 1978. The morphology and relationships of the Cretaceous Teleost Apsopelix. Fieldiana Geology 41 (1): 1-35.
- Yoshitaka Yabumoto; Yoshinori Hikida; Takanobu Nishino (2012). Apsopelix miyazakii, a New Species of Crossognathid Fish (Teleostei) from the Upper Cretaceous of Hokkaido, Japan. Paleontological Research. 16 (1): 37–46. doi:10.2517/1342-8144-16.1.037.
- Werner Schwarzhans (2018). "A review of Jurassic and Early Cretaceous otoliths and the development of early morphological diversity in otoliths". Neues Jahrbuch für Geologie und Paläontologie - Abhandlungen. 287 (1): 75–121. doi:10.1127/njgpa/2018/0707.