Benjamin Taliaferro
Benjamin Taliaferro, a volte reso anche come Tolliver (Contea di Amherst, 1750 – Contea di Wilkes, 3 settembre 1821), è stato un politico e generale statunitense.
Benjamin Taliaferro | |
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Membro della Camera dei rappresentanti per la Georgia | |
Durata mandato | 4 marzo 1799 – 1802 |
Predecessore | Abraham Baldwin |
Successore | David Meriwether |
Collegio | At-large |
Dati generali | |
Partito politico | Federalista (1799-1801) Democratico-Repubblicano (1801-1802) |
Professione | Militare |
Benjamin Taliaferro | |
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Nascita | Contea di Amherst, 1750 |
Morte | Contea di Wilkes, 3 settembre 1821 |
Cause della morte | Cause naturali |
Dati militari | |
Paese servito | Stati Uniti |
Forza armata | Esercito continentale Milizia della Georgia |
Anni di servizio | 1774-1783 |
Grado | Capitano (esercito) Maggior generale (milizia) |
Comandanti | Henry Lee III |
Guerre | Guerra d'indipendenza americana |
Battaglie | Battaglia di Trenton Battaglia di Princeton Battaglia di Saratoga Assedio di Charleston |
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Gli è dedicata la contea di Taliaferro in Georgia.
Biografia
modificaNativo della Virginia e discendente di una famiglia dalle lontane origini italiane, combatté nella guerra d'indipendenza americana, venendo promosso capitano.[1] Nel 1780 venne catturato dai britannici durante l'assedio di Charleston, e rimase loro prigioniero fino alla fine della guerra[2] (anche se in realtà gli fu permesso di tornare in Virginia per sposarsi).[1]
Nel 1784, convinto dal conoscente George Mathews, si trasferì in Georgia, stabilendovisi definitivamente.[2] Creò una grande piantagione di tabacco e acquistò molti schiavi afroamericani, diventando un ricco piantatore.[1] Entrato in politica come federalista, suoi alleati erano gli influenti John Milledge e Lachlan McIntosh, che riuscirono a farlo eleggere al Senato della Georgia.[1]
Durante lo scandalo dello Yazoo fu uno strenuo oppositore degli speculatori, e fu quindi uno dei pochi federalisti a non risentire dell'impopolarità causata al partito dall'affare.[1] Non fu comunque a sua volta esente da accuse, e ricorse quindi almeno in un'occasione a un duello per difendere il proprio onore.[1] Nel 1799 venne eletto alla Camera dei Rappresentanti; riconfermato nel 1801, si associò ai democratico-repubblicani, ma l'anno successivo si dimise per motivi di salute e tornò in Georgia.[1][2]
Ormai in permanenti cattive condizioni di salute, fu costretto a rifiutare una candidatura al Senato degli Stati Uniti d'America nel 1813.[1] Morì nel 1821.[1][2]
Note
modificaControllo di autorità | VIAF (EN) 75136973 · ISNI (EN) 0000 0000 2194 292X · LCCN (EN) n79129142 |
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