Break My Stride
Break My Stride è un singolo del cantante statunitense Matthew Wilder, pubblicato nell'agosto 1983 come primo estratto dal primo album in studio I Don't Speak the Language.
Break My Stride singolo discografico | |
---|---|
Artista | Matthew Wilder |
Pubblicazione | agosto 1983 |
Durata | 3:05 |
Album di provenienza | I Don't Speak the Language |
Genere[1] | New wave Reggae Synth pop |
Etichetta | Columbia |
Produttore | Peter Bunetta, Rick Chudacoff, Bill Elliot |
Formati | 7", 12" |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Australia[2] (vendite: 35 000+) Canada[3] (vendite: 50 000+) Danimarca[4] (vendite: 45 000+) |
Dischi di platino | Regno Unito[5] (vendite: 600 000+) |
Matthew Wilder - cronologia | |
Singolo precedente
— |
Tracce
modificaTest e musiche di Matthew Weiner e Greg Prestopino.
- 7"
- Break My Stride – 3:05
- Break My Stride (Instrumental) – 3:05
- 12"
- Break My Stride (Remix/Club Version) – 5:10
- Break My Stride (Dub Version) – 4:02
Successo commerciale
modificaSi tratta del più grande successo del cantante sia in patria che oltre oceano: negli Stati Uniti ha debuttato al numero 94 della Billboard Hot 100 nella pubblicazione del 17 settembre 1983, raggiungendo come picco la 5ª posizione nella sua diciannovesima settimana di permanenza, diventando la sua unica top five. Ha trascorso un totale di ventinove settimane nella classifica.[6] Nel Regno Unito ha raggiunto la quarta posizione della Official Singles Chart, trascorrendo dodici settimane totali nella graduatoria britannica. Inoltre i successivi singoli di Wilder non sono riusciti ad eguagliare i risultati di Break My Stride, rendendo il brano una one-hit wonder.[7]
Nel gennaio 2020 il brano ha riscoperto popolarità grazie ad una challenge virale su TikTok; in seguito a ciò è riuscita a fare una breve riapparizione nella classifica britannica il 30 gennaio 2020 al numero 100.[7][8]
Cover
modificaCol passare del tempo la canzone è stata oggetto di numerose cover: le più popolari sono quella del gruppo austriaco Unique II del 1996, successo eurodance che raggiunse le prime posizioni in Europa, Canada e Oceania, e quella del gruppo tedesco Blue Lagoon, tormentone estivo del 2004 che svettò le classifiche in alcuni paesi dell'Europa centrale.
Classifiche
modificaClassifica (1983-2020) | Posizione massima |
---|---|
Australia[9] | 6 |
Austria[10] | 8 |
Belgio (Fiandre)[10] | 3 |
Canada[11] | 5 |
Finlandia[10] | 18 |
Germania[10] | 7 |
Irlanda[12] | 3 |
Norvegia[10] | 1 |
Nuova Zelanda[10] | 3 |
Paesi Bassi[10] | 5 |
Regno Unito[13] | 4 |
Repubblica Ceca[14] | 53 |
Stati Uniti[15] | 5 |
Svezia[10] | 14 |
Svizzera[10] | 22 |
Note
modifica- ^ (EN) Break My Stride, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'11 maggio 2021.
- ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2020 Singles, su aria.com.au, ARIA Charts. URL consultato l'11 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2020).
- ^ (EN) Break My Stride – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 22 maggio 2023.
- ^ (DA) Break My Stride, su IFPI Danmark. URL consultato il 17 agosto 2021.
- ^ (EN) Break My Stride, su British Phonographic Industry. URL consultato il 15 giugno 2024.
- ^ (EN) "Break My Stride" Song by Matthew Wilder, su musicchartsarchive.com, Music Charts Archive. URL consultato l'11 maggio 2020.
- ^ a b (EN) Jack White, Tik Tok challenge to Matthew Wilder's Break My Stride sends 80s classic back into the charts, su officialcharts.com, Official Charts Company, 30 gennaio 2020. URL consultato l'11 maggio 2020.
- ^ (EN) Mark Savage, Break My Stride singer 'thrilled' by TikTok revival, su bbc.com, BBC News, 30 gennaio 2020. URL consultato l'11 maggio 2020.
- ^ (EN) ARIA Charts: National Top 100 Singles 1984, su australian-charts.com. URL consultato l'11 maggio 2020.
- ^ a b c d e f g h i (NL) Matthew Wilder - Break My Stride, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato l'11 maggio 2020.
- ^ (EN) RPM 50 Singles - February 18, 1984, su bac-lac.gc.ca, RPM. URL consultato l'11 maggio 2020.
- ^ (EN) Break My Stride, su irishcharts.ie. URL consultato il 31 luglio 2020.
- ^ (EN) Break My Stride - Full Official Chart History, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato l'11 maggio 2020.
- ^ (CS) CZ - SINGLES DIGITAL - TOP 100 - MATTHEW WILDER - Break My Stride, su hitparada.ifpicr.cz, ČNS IFPI. URL consultato l'11 maggio 2020.
- ^ (EN) Matthew Wilder - Chart history (Hot 100), su Billboard. URL consultato l'11 maggio 2020.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Break My Stride, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Break My Stride, su SecondHandSongs.