Bura
Bura è un sito archeologico situato nella regione di Tillabéri, dipartimento di Téra, nel Niger sudoccidentale. Deve il suo nome alla cultura di Bura che abitò questa zona nel I millennio.
Bura | |
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Civiltà | cultura di Bura |
Utilizzo | necropoli |
Epoca | I millennio |
Localizzazione | |
Stato | Niger |
Dipartimento | Téra |
Dimensioni | |
Superficie | 1 000 m² |
Scavi | |
Data scoperta | 1975 |
Date scavi | 1983 |
Amministrazione | |
Ente | Ministero della Cultura, Arte e Comunicazione - Dir. Beni Culturali e Musei |
Bene protetto dall'UNESCO | |
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Bura | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | Culturale |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2006 |
Scheda UNESCO | (EN) Bura (FR) Site archéologique de Bura |
Descrizione
modificaIl sito di Bura è composto da molte necropoli le cui bare sono sormontate da statuette di terra cotta. La principale necropoli ha un diametro di circa un chilometro. Tumuli funerari, altari religiosi ed antiche abitazioni sono sparsi su un'area molto vasta. Nel 1983 fu scavato un sito di 25 x 20 metri.
Manufatti e saccheggio
modificaDopo la scoperta del 1975 e gli scavi del 1983 effettuati presso il sito di Bura, ma soprattutto dopo che la mostra Bura-Asinda girò la Francia negli anni novanta, le antiche statuette in terracotta di Bura divennero molto preziose tra i collezionisti.[1]
Le teste antropomorfe in argilla e pietra della cultura antica e medievale di Bura furono ricercate per la loro insolita astrazione e semplicità.[2]
Questa domanda commerciale è stata seguita da un aumento del saccheggio e del contrabbando che ha colpito buona parte dei siti archeologici Bura.[3] Secondo Le Monde il "90% dei siti Bura del Niger sono stati danneggiati" da saccheggiatori e vandali a partire dal 1994.[4]
Altri manufatti Bura sono i grandi vasi funerari in terra cotta (sia tubolari che ovoidali) e numerose ceramiche funerarie. Gli 834 siti Bura della valle del fiume Niger, secondo l'UNESCO, hanno fornito le più antiche statue equestri in argilla.[5]
Più recentemente, molte punte di lancia dell'età del ferro fatte con pesci topo sono entrate nei mercati dei collezionisti euro-americani.[6]
Patrimonio dell'umanità
modificaIl sito fu proposto come nuovo patrimonio dell'umanità dell'UNESCO il 26 maggio 2006, per la sua importanza culturale.[7]
Note
modifica- ^ Watson e Todeschini (2007) p344
- ^ Vedere la mostra della Hamill Gallery Archiviato il 7 agosto 2011 in Internet Archive. e della Barakat Gallery
- ^ Peter Watson, Cecilia Todeschini, The Medici Conspiracy: The Illicit Journey of Looted Antiquities, from Italy, PublicAffairs, 2007, p. 30, ISBN 1-58648-438-9.
- ^ LeMonde in inglese
- ^ The Bura Archeological Site, UNESCO World Heritage Centre
- ^ Corrispondenza del 2009 con John M. Parker Sr., Riverside Company, a Dandridge, Tennessee
- ^ Sito archeologico di Bura - UNESCO World Heritage Centre