Complesso parrocchiale di Guimiliau
Il complesso (o recinto) parrocchiale di Guimiliau (in francese "enclos paroissial de Guimiliau") è un tipico complesso parrocchiale (enclos paroissial) bretone, che si trova nella località di Guimiliau, nel dipartimento del Finistère, e che è stato realizzato in gran parte in stile gotico fiammeggiante bretone[1] tra il XVI secolo e il XVII secolo[1][2][3][4][5] (ovvero nel periodo in cui la località godeva dei proventi derivati dal commercio del lino[4]).
Complesso parrocchiale di Guimiliau Enclos paroissial de Guimiliau | |
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Guimiliau (Finistère, Bretagna): il complesso parrocchiale | |
Stato | Francia |
Regione | Bretagna |
Località | Guimiliau |
Indirizzo | rue du Calvaire |
Coordinate | 48°29′18.24″N 3°59′51.68″W |
Religione | cattolica di rito romano |
Diocesi | Quimper-Léon |
Stile architettonico | gotico fiammeggiante bretone, rinascimentale, barocco |
Inizio costruzione | XVI secolo |
Completamento | XVII secolo |
Annoverato nella lista dei monumenti storici (dal 1992)[6] e considerato tra i più notevoli complessi parrocchiali bretoni (insieme a quello di Lampaul-Guimiliau e a quello di Saint-Thégonnec)[7], presenta una chiesa dedicata a san Milio e risalente al XVI secolo-XVII secolo[3][8] e il secondo calvario più grande della Bretagna[7] (risalente al 1581-1588[3][4][7][8][9][10][11][12][13])
Arco trionfale
modificaL'arco trionfale che segna l'ingresso al complesso parrocchiale fu realizzato nel 1669.[8]
È sormontato da tre croci[8] e da due cavalieri[2].
Chiesa
modificaLa chiesa del complesso parrocchiale di Guimiliau, dedicata a san Milio, re di Cornovaglia (Francia)[8], fu eretta nel corso del XVI secolo[2][3][8][14][15], ma fu in seguito ricostruita in stile gotico fiammeggiante e rinascimentale[14][15] all'inizio del XVII secolo[2][3][8][14][15].
Della costruzione originaria rimane solo la campana, risalente al 1530.
La chiesa è costituita da cinque cappelle laterali e da un battistero.[1]
Gli interni, a due navate[1], sono decorati da arredi barocchi[8] e presentano una volta in stucco[3].
Vi si trovano, tra l'altro, un organo[1][9] e tra pale d'altare[1], tra cui una pala d'altare dedicata a San Giuseppe[9][15], una pala d'altare dedicata a San Miliau[2][15] e una pala d'altare dedicata a Maria[15].
Esterni
modificaPortico meridionale
modificaSul fianco destro dell'edificio si trova un portico eretto in stile gotico e rinascimentale[2] tra il 1606 e il 1617[2][3][8].
Il portico, sorretto da due colonne ioniche e da due colonne corinzie[2] , è dominato da una statua raffigurante San Miliau[2][3][14] ed è ornato da rosoni e da statue raffiguranti gli Apostoli e scene dell'Antico e del Nuovo Testamento[8][14]
Le statue raffigurano le seguenti scene[2]: la tentazione di Eva, Eva partoriente e Adamo al lavoro, sacrifici di Caino e Abele, l'angelo dell'annunciazione, Natività di Gesù, l'Adorazione dei Magi, la Fuga in Egitto (sul lato sinistro), la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso, Il crimine di Caino e l'Arca di Noè, Noè nella vigna, la Vergine durante l'Annunciazione, la Visitazione di Maria, Angeli e pastori durante la Natività, Circoncisione di Cristo (sul lato destro).
In alto, sono poi raffigurati alcuni personaggi che recano gli arnesi correlati alla Passione di Cristo.[2]
Sagrestia
modificaLa sagrestia della Chiesa di San Miliau risale al 1683[2] ed è provvista di una cupola rotonda con tetto conico, affiancata da quattro semi-cupole[2].
Interni
modificaBattistero
modificaIl battistero della chiesa di San Miliau è stato realizzato in stile barocco[1] nel 1675[1][2][3][8][14][15] in legno di quercia[3][14][15].
Pulpito
modificaIl pulpito, realizzato in legno[8] risale al 1677[2][8][14].
Agli angoli, è ornato da quattro statue raffiguranti alcune sibille.[14]
Coro
modificaNel coro sono raffigurati san Michele e il drago e statue degli Apostoli.[2]
È chiuso da una balaustrata risalente al XVII secolo[14] e presenta una vetrata centrale risale al 1599[2][14].
Vi si trovano la pala d'altare di San Miliau, la pala d'altare del Rosario e la pala d'altare di San Giuseppe.[14]
Pala d'altare di San Miliau
modificaLa pala d'altare dedicata a San Milio (bret.: Miliav) è databile tra il 1580 e il XVII secolo.[3]
Reca delle raffigurazioni di episodi della vita del santo.[2]
Pala d'altare del Rosario
modificaQuesta pala d'altare, dedicata a Maria e a Santa Caterina di Sienne[2], risale al XVII secolo[2].
Pala d'altare di San Giuseppe
modificaLa pala d'altare di San Giuseppe è stata realizzata nello stile di Laval[non chiaro]. [9]
Viono raffigurati San Ivo e San Hervé in compagnia del suo lupo.[14]
Vi sono raffigurati anche Sant'Anna e San Lorenzo.[2]
Organo
modificaL'organo fu realizzato nel 1677[1] da Thomas Dallam[9] e fu restaurato nel 1989 da Gérard Guillemin[2].
Nell'organo è raffigurato Re Luigi XIV su un carro.[1][2]
Presenta inoltre tre bassorilievi che raffiguranom il Trionfo di Alessandro, San Davide mentre suona l'arpa e Santa Cecilia che suono l'organo.[2][14]
Calvario
modificaIl calvario di Guimiliau, il secondo calvario più grande della Bretagna[7], fu realizzato tra il 1581 e il 1588[3][4][7][8][9][10][11][12][13] almeno da due artisti diversi[4] (si possono infatti distinguere almeno due stili differenti[4]).
Fu restaurato nel 1912 da Yann Larc'hantec.[4]
Caratteristiche
modificaIl calvario, realizzato in granito[2], è di forma ottagonale, è sorretto da quattro contrafforti ed è orientato da est ad ovest.
Decorato su due livelli[3], è ornato da circa 200 figure[1][3][4][8][9][10][11][12][16], che vanno a formare circa 25 scene a soggetto religioso, tra cui 17 scene della Passione di Cristo[10][11][12] in ordine non cronologico[17] e altre scene tratte dal Vangelo e della Bibbia[8][9][12] (tra queste - unico caso tra i calvari monumentali bretoni -, vi è anche la scena dei pellegrini di Emmaus[4]),oltre alla leggenda di Katel Kollet o Katell Golet ("Caterina la perduta")[3][4][12][18] (raffigurata anche nel calvario del complesso parrocchiale di Plougastel-Daoulas[18]).
Nel livello inferiore, sono rappresentate l'infanzia di Gesù e le prime fasi della Passione, mentre nel livello superiore sono rappresentate le fasi finali della Passione.
Le figure assumono delle pose "grottesche"[8] e sono scolpite in modo tale da dare quasi l'impressione di "movimento"[4]
La cima del calvario è sormontata da una sola croce[3][4][10][12], "sorretta" da Maria, San Giacomo, San Pietro e San Ivo[3][12], mentre alle estremità dei contrafforti si trovano i quattro Evangelisti[4][12], raffigurati tramite i loro simboli (l'aquila, il leone, il bue e l'angelo)[4].
Il calvario è provvisto di una piattaforma per la celebrazione di messe[4], alla quale i sacerdoti potevano accedere attraverso una scala[4].
Facciata ovest
modifica- Entrata a Gerusalemme
- Ultima Cena
- Resurrezione di Cristo
- Pietà
- Leggenda di Katell Kollet (che viene raffigurata nuda[18] e trafitta dal tridente del diavolo[19], mentre viene trascinata all'Inferno, simboleggiato dalle fauci spalancate di un mostro[2])
Facciata nord
modifica- San Pietro taglia l'orecchio a Malchus
- Arresto di Gesù
- Agonia di Gesù
- Presentazione di Gesù
- Flagellazione di Gesù
- Gesù con le mani legate
Facciata est
modifica- Pilato sul trono
- Sepoltura di Gesù (è raffigurata Maria mentre contempla il viso di Gesù senza vita[2])
- Sante donne (è raffigurata, tra le altre, Maria Stuarda[2])
- Fuga in Egitto
- Natività di Gesù
- I Re Magi
Facciata sud
modifica- Visitazione di Maria
- Lavanda dei piedi
- Annunciazione
- Gesù porta la croce
- Battesimo di Gesù
- Discesa nel Limbo
- Santa Veronica e il Volto Santo
Cappella funeraria
modificaLa cappella funeraria del complesso parrocchiale di Guimiliau, che si trova sul fianco sinistro del portico[2] e costruita in kersantite[2], è stata eretta nel 1648[3][8][14] in stile rinascimentale[3][8][14].
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i j k Bagadoo.tm.fr: Patrimoine Breton > Les enclos > Enclos paroissial de Guimiliau
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae Info Bretagne: Enclos paroissial de Guimiliau
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Info Bretagne: Circuit des Enclos de Bretagne
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p 7 calvaires monumentaux de Bretagne: Guimiliau Archiviato il 23 giugno 2013 in Internet Archive.
- ^ Finistère Tourisme: Enclos paroissial de Guimiliau
- ^ http://www.culture.gouv.fr/public/mistral/merimee_fr?ACTION=CHERCHER&FIELD_1=REF&VALUE_1=PA00089998
- ^ a b c d e Patitz, Alex, Bretagna [Bretagne], Mairs Geographischer Verlag, Ostfildern - De Agostini, Novara, 1999
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s A.A.V.V., Francia Nord, Touring Club Italiano, Milano, 2003
- ^ a b c d e f g h A.A.V.V., Bretagna, Dorling Kindersley, London, 2003 - Mondadori, Milano, p. 138
- ^ a b c d e A.A.V.V., La Guida Verde Michelin - Bretagna, Michelin Italiana, 2009, p. 144
- ^ a b c d Petit Patrimoine: Calvaire de Guimiliau à Guimiliau
- ^ a b c d e f g h i Voyage ViaMichelin.fr: Calvaire de l'nclos parossial de Guimiliau Archiviato il 28 ottobre 2012 in Internet Archive.
- ^ a b Tifoni, Jasmina, La passione di pietra, in: Bretagna, Meridiani, Anno XXII, Nr. 181, Agosto-Settembre 2009, p. 60
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p A.A.V.V., Guida Verde Michelin - Bretagna, p. 145
- ^ a b c d e f g h Voyage ViaMichelin.fr : L'église de l'Enclos paroissial de Guimiliau Archiviato il 28 ottobre 2012 in Internet Archive.
- ^ Binicaise: Enclos paroissial de Guimiliau
- ^ A.A.V.V., Guida Verde Michelin - Bretagna, pp. 144-145
- ^ a b c Tifoni, Jasmina, art. cit., p. 62
- ^ Tifoni, Jasmina, art. cit., pp. 62-63
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Complesso parrocchiale di Guimiliau
Collegamenti esterni
modifica- (FR) Enclos paroissial de Guimiliau su Info Bretagne
- (FR) Calvaire de Guimiliau su Les 7 calvaires monumentaux de Bretagne
- (FR) Croix et calvaires du Finistère: Guimiliau, su croix-finistere.com. URL consultato il 12 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2015).
- (FR) Immagini del Complesso parrocchiale di Guimiliau, su Binicaise.
- (EN) Immagini del Calvario di Guimiliau su Lessing Photo Archive