Cannabinoidi

sostanze chimiche di origine naturale e biochimicamente classificati come terpenofenoli. Sono composti accomunati dalla capacità di interagire con i recettori cannabinoidi.
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I cannabinoidi o cannabinoli sono sostanze chimiche di origine naturale e biochimicamente classificati come terpenofenoli. Sono composti accomunati dalla capacità di interagire con i recettori cannabinoidi.

Tipologie

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Fitocannabinoidi

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I fitocannabinoidi sono terpenoidi bioattivi trovati in alcune piante angiosperme, piante epatiche e funghi. Inizialmente si pensava che fossero solo presenti nella Cannabis sativa ma successivamente è stata scoperta la presenza nella specie Rhododendron, in alcuni legumi, nel genus Radula delle piante epatiche e in alcuni funghi[1]. A tutt'oggi sono stati identificati oltre un centinaio di tali composti, molti dei quali ancora poco studiati o artefatti d'ossidazione.[2][3][4]

Per quanto riguarda la Cannabis sativa, i più importanti sono:

In Italia, dal 30 aprile 2013 è autorizzato Sativex, un medicinale contente estratti a base di Cannabis sativa, a contenuto standardizzato di fitocannabinoidi: in ogni 100 microlitri di prodotto sono presenti 2,7 mg di THC e 2.5 mg di CBD. Sativex è indicato come trattamento per alleviare i sintomi in pazienti adulti affetti da spasticità da moderata a grave dovuta alla sclerosi multipla (SM) che non hanno manifestato una risposta adeguata ad altri medicinali antispastici e che hanno mostrato un miglioramento clinicamente significativo dei sintomi associati alla spasticità nel corso di un periodo di prova iniziale della terapia.[5][6]

Cannabinoidi sintetici

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Cannabinoidi sintetici.

Il termine fu coniato per differenziare una famiglia di composti che ricalca le caratteristiche dei cannabinoidi naturali, alcuni di questi sono stati realizzati in laboratorio a scopo terapeutico e di ricerca includendo le qualità degli endocannabinoidi per venire metabolizzate nei recettori CB1 e CB2 ma senza la stessa efficacia che possiedono i cannabinoidi naturali, altri (che poco hanno a che vedere con i primi se non che condividono la caratteristica di essere tutti sintetici) non hanno mai trovato il loro scopo in medicina, destinati prevalentemente a mercati illeciti, con conseguente assenza di studi sulla salute, mirati ad agire solo sul nostro sistema endocannabinoide ma con effetti molto più intensi anche su altri recettori.[7]

Questi nuovi cannabinoidi sintetici oltre ad un'elevata tossicità, sono anche causa di infarti, ictus e forte dipendenza in quanto più paragonabili ad altre droghe sintetiche che alla cannabis terapeutica, vengono prodotti unicamente per soddisfare la popolazione al solo fine ludico, vengono spesso spruzzati su miscele di erbe e commercializzati come legali sostituti della cannabis, nei casi in cui siano destinati a mercati illeciti vengono spruzzati su infiorescenze di canapa senza THC e applicati anche aromi spray simili a quelli dei terpeni delle inflorescenze di canapa naturale al fine di ingannare gli acquirenti.

I governi di tutto il mondo hanno iniziato a vietare queste sostanze chimiche, ma essendo “designer drugs”, ogni qualvolta una struttura chimica viene dichiarata illegale, ne emergono 3 nuove legali, con effetti ancora più sconosciuti sul cervello e corpo umano. Queste miscele pericolose sono in continua circolazione, specialmente nei luoghi in cui le leggi sulla cannabis sono più severe.

Si pensa che siano stati prodotti più unici cannabinoidi sintetici di quelli che si possano trovare in natura e la lista sia in continua espansione[8][9]

Cannabinoidi endogeni (endocannabinoidi)

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Endocannabinoidi.

Con il termine endocannabinoidi, coniato nel 1995 dagli italiani Di Marzo e Fontana[12][13], si identifica una nuova classe di messaggeri lipidici accomunati dalla capacità di interagire con i recettori cannabinoidi. Questi composti organici si generano nel proprio corpo e si processano a livello del sistema nervoso centrale o nel sistema nervoso periferico. A livello del sistema nervoso centrale, gli endocannabinoidi sono metabolizzati nei recettori CB1 e a livello del sistema nervoso periferico sono invece metabolizzati nei recettori CB2.

Gli endocannabinoidi al momento conosciuti sono:

Uso terapeutico dei cannabinoidi

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Uso medico della cannabis.

Le terapie alternative come quelle a base di cannabinoidi esistono principalmente come analgesici ed anti-convulsivi.

Principali patologie per il trattamento a base di cannabinoidi
Insonnia Cefalea Dolore Mestruale Stress
Dolore Cronico Cancro Epilessia Fibromialgia
Endometriosi Depressione Sclerosi Multipla Parkinson
Diabete HIV/AIDS Alzheimer Nausea e Vomito
Malattia di Crohn Schizofrenia Psoriasi Asma
Glaucoma Malattia Autoimmune Sindrome di Tourette Spasticità

L'utilizzo dei cannabinoidi per il trattamento delle sopracitate patologie non implica una guarigione; infatti la loro funzione nel trattamento è principalmente palliativa, ossia svolge il compito di alleviare o comunque di contrastare gli effetti collaterali che la maggior parte delle terapie tradizionali portano con sé, nel tentativo di curare queste patologie o condizioni mediche.

I cannabinoidi, agendo insieme ai terpeni[14] e flavonoidi, sono gli elementi base tra le caratteristiche terapeutiche della cannabis. Esistono altri cannabinoidi di cui però ancora non hanno alle spalle ricerche che determinano chiaramente il loro uso terapeutico.

Il Cannabidiolo

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Cannabidiolo.

Il Cannabidiolo[15], meglio conosciuto come CBD, è uno dei cannabinoidi più conosciuto della pianta di Cannabis Sativa L. Insieme al THC, è uno dei componenti più presenti nella pianta di Cannabis essiccata, circa il 40% dei cannabinoidi estraibili dalla Cannabis Sativa L.

Il CBD non ha effetti psicotropici indesiderati e per la Corte di giustizia europea , dal 2020, non è classificabile come stupefacente anche se estratto dalla Cannabis sativa classificata come stupefacente.

Il CBD è riconosciuto da varie autorità sanitarie come principio attivo di farmaci anti-convulsivanti per 2 forme rare di epilessia.[16][17] Studi e sperimentazioni per altre potenziali proprietà terapeutiche sono stati avviati.

Queste sono alcune delle putative proprietà terapeutiche del cannabidiolo:

  • Analgesico
  • Rilassante
  • Antinfiammatorio
  • Antiemetico
  • Antitumorale
  • Ansiolitico
  • Antiossidante

Il Delta-9-tetraidrocannabinolo (THC)

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Delta-9-tetraidrocannabinolo.

Il tetraidrocannabinolo (THC)[18] è uno dei principali cannabinoidi che si trovano nella pianta di Cannabis Sativa L.

Una delle caratteristiche più conosciute del THC è che si tratta di un componente psicoattivo della cannabis. A parte questo, il tetraidrocannabinolo presenta alcune proprietà terapeutiche:

  • Allevia il dolore: gli effetti analgesici del THC è uno dei principali utilizzi terapeutici della cannabis.
  • Allevia nausea[19] e vomito: dal 1980 esistono pillole per pazienti con cancro che contengono THC e riducono gli effetti secondari della chemioterapia, come nausea e vomito.
  • Aiuta a dormire[20]: il THC è parzialmente responsabile dell'effetto induttore del sonno che presenta la cannabis terapeutica.
  1. ^ (EN) Thies Gülck e Birger Lindberg Møller, Phytocannabinoids: Origins and Biosynthesis, in Trends in Plant Science, vol. 25, n. 10, 6 luglio 2020, DOI:10.1016/j.tplants.2020.05.005. URL consultato il 31 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2022).
  2. ^ Fitocannabinoidi - introduzione, su SICAM - Società Italiana Canapa Medica, 21 settembre 2018. URL consultato il 29 aprile 2024.
  3. ^ (EN) Lumír Ondřej Hanuš, Stefan Martin Meyer e Eduardo Muñoz, Phytocannabinoids: a unified critical inventory, in Natural Product Reports, vol. 33, n. 12, 23 novembre 2016, pp. 1357–1392, DOI:10.1039/C6NP00074F. URL consultato il 29 aprile 2024.
  4. ^ Thies Gülck e Birger Lindberg Møller, Phytocannabinoids: Origins and Biosynthesis, in Trends in Plant Science, vol. 25, n. 10, 2020-10, pp. 985–1004, DOI:10.1016/j.tplants.2020.05.005. URL consultato il 29 aprile 2024.
  5. ^ Autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso umano «Sativex». (13A03504) (GU Serie Generale n.100 del 30-04-2013 - Suppl. Ordinario n. 33), su gazzettaufficiale.it, 31 gennaio 2022.
  6. ^ Sativex - RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO (PDF), su farmaci.agenziafarmaco.gov.it, 31 gennaio 2022.
    «Ogni singola applicazione spray da 100 microlitri contiene: 2,7 mg di delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) e 2,5 mg di cannabidiolo (CBD) da Cannabis sativa»
  7. ^ Cannabinoidi e il loro ruolo, su bioteca.eu.
  8. ^ Approfondimento cannabinoid sintetici di lab57 pubblicato il 31 marzo 2021 per la giornata mondiale drugchecking, su lab57.indivia.net.
  9. ^ Droga: sulla piazza torinese si diffonde marijuana light addizionata con un cannabinoide sintetico, su ansa.it.
  10. ^ a b c d e f g : Governo Italiano :. Pagina interna atta alla stampa
  11. ^ it.drugchecking.ch, https://it.drugchecking.ch/pdf.php?p=2141.
  12. ^ (EN) V. Di Marzo e A. Fontana, Anandamide, an endogenous cannabinomimetic eicosanoid: ‘Killing two birds with one stone’, in Prostaglandins, Leukotrienes and Essential Fatty Acids, vol. 53, n. 1, 1995-07, pp. 1–11, DOI:10.1016/0952-3278(95)90077-2. URL consultato il 25 aprile 2024.
  13. ^ Anandamide, an endogenous cannabinomimetic eicosan... [Prostaglandins Leukot Essent Fatty Acids. 1995] - PubMed result
  14. ^ Le proprietà dei terpeni nella cannabis medicinale, su www.kalapa-clinic.com. URL consultato l'8 agosto 2017.
  15. ^ Tutto quello che devi sapere sul cannabidiolo - Kalapa Clinic | Plataforma especializada en tratamientos con cannabinoides, su www.kalapa-clinic.com. URL consultato l'8 agosto 2017.
  16. ^ (EN) Office of the Commissioner, FDA Approves First Drug Comprised of an Active Ingredient Derived from Marijuana to Treat Rare, Severe Forms of Epilepsy, su FDA, 27 marzo 2020. URL consultato il 20 gennaio 2022.
  17. ^ EMA: Epidyolex, su ema.europa.eu.
  18. ^ 5 benefici terapeutici del THC | Kalapa Clinic, su www.kalapa-clinic.com. URL consultato l'8 agosto 2017.
  19. ^ (EN) Edgar Soria-Gómez, Luigi Bellocchio e Leire Reguero, The endocannabinoid system controls food intake via olfactory processes, in Nature Neuroscience, vol. 17, n. 3, March 2014, pp. 407–415, DOI:10.1038/nn.3647. URL consultato l'8 agosto 2017.
  20. ^ 5 Ways Marijuana Affects Your Sleep, su Leaf Science, 25 novembre 2013. URL consultato l'8 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2017).

Bibliografia

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Voci correlate

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