Carpineto Romano
Carpineto Romano è un comune italiano di 4 218 abitanti[1] della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.
Carpineto Romano comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Stefano Cacciotti (lista civica Progetto Carpineto) dal 23-6-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 41°36′N 13°05′E |
Altitudine | 550 m s.l.m. |
Superficie | 86,29 km² |
Abitanti | 4 218[1] (31-8-2020) |
Densità | 48,88 ab./km² |
Comuni confinanti | Bassiano (LT), Gorga, Maenza (LT), Montelanico, Norma (LT), Roccagorga (LT), Sezze (LT), Supino (FR) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 00032 |
Prefisso | 06-97 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 058020 |
Cod. catastale | B828 |
Targa | RM |
Cl. sismica | zona 3A (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona D, 2 063 GG[3] |
Nome abitanti | carpinetani |
Patrono | sant'Agostino |
Giorno festivo | 28 agosto |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaTerritorio
modificaIl paese è situato nel cuore dei Monti Lepini, ai confini con le province di Latina e Frosinone. Il territorio di Carpineto Romano è prevalentemente composto da catene montuose che hanno nei 1536 metri del Monte Semprevisa la loro cima più elevata. Nel territorio comunale si elevano anche il Monte Capreo, il Monte Gemma, il Monte Erdigheta, il Monte Perentile, il Monte Malaina, Cima Mandrini, Colle la Costa, Colle Riai, Costa Pecci e Monte Pizzone.
Il centro abitato si snoda su due colline alle pendici di Monte Capreo (1421 m s.l.m.), sulla cui sommità papa Leone XIII (al secolo Vincenzo Gioacchino Pecci), nativo della cittadina lepina, fece porre una croce commemorativa nel 1901.
Come tutto il resto del comprensorio lepino, il territorio è interessato da fenomeni carsici di notevole interesse speleologico. Tra i boschi di faggio non è raro imbattersi in doline (che nel dialetto locale vengono chiamate "ousi") e grotte tra le più profonde di tutta l'Italia centrale. Il comune di Carpineto Romano con le sue 264 grotte (14%) è il comune del Lazio con il maggior numero di cavità. A maggio 2011 sono inserite a catasto 1858 grotte.
Orografia
modifica- Monte Semprevisa
- Monte Capreo
- Monte Gemma
- Monte Erdigheta
- Monte Perentile
- Monte Malaina
- Cima Mandrini
- Colle Femili
- Colle la Costa
- Colle Riai
- Costa Pecci
- Monte Pizzone
Clima
modifica- Classificazione climatica: zona D, 2063 GR/G
Storia
modificaEtà antica
modificaIl territorio di Carpineto Romano fu abitato in epoca preromana dai Volsci, popolazione italica stanziata nella zona compresa tra i Colli Albani e i Monti Aurunci.
Età medievale
modificaIl centro abitato odierno affonda le sue origini nell'alto Medioevo, le prime tracce scritte dell'esistenza di Carpineto risalgono al 1077, anno in cui i Canonici Lateranensi concedettero in affitto il feudo carpinetano alla potente famiglia dei De Ceccano. A questi ultimi si avvicendarono nel 1299 i Caetani, famiglia del pontefice anagnino Bonifacio VIII.
Altre famiglie della nobiltà laziale possedettero il feudo di Carpineto, fino a quando alla fine del XVI secolo fu acquistato dal cardinale Pietro Aldobrandini, nipote di papa Clemente VIII. Donna Olimpia Aldobrandini, sorella del cardinal Pietro, ne fece il suo "bello stato", accorpando i territori dei vicini comuni di Montelanico, Gorga, Gavignano e Maenza.
Durante quel periodo Carpineto diventò un ducato e conobbe il suo periodo di maggior fioritura artistica e culturale, con artisti come Caravaggio che contribuirono ad abbellire la cittadina lepina con chiese e opere di pregio, come il San Francesco in meditazione per secoli custodito nella sacrestia della chiesa di San Pietro Apostolo.
Età moderna
modificaNel Cinquecento un ramo delle senese famiglia Pecci, che vantava vari ecclesiastici, commercianti e notabili, s'installò a Carpineto nel Castello che fu dei de Ceccano, ampliandolo durante i secoli e nel quale nascerà il futuro Leone XIII.
Agli inizi del XIX secolo conobbe l'avanzata delle truppe di Napoleone ed entrò con il resto del Lazio nel Primo Impero francese. In quel tempo nacque Gioacchino Pecci, destinato a diventare papa Leone XIII qualche decennio più tardi. Durante l'invasione napoleonica e negli anni successivi, Carpineto vide il nascere il triste fenomeno del brigantaggio. L'ascesa al soglio pontificio di Leone XIII cambiò il volto della cittadina lepina, che ebbe una nuova fioritura artistica e si arricchì di chiese, statue e fontane pubbliche.
Età contemporanea
modificaDurante la seconda guerra mondiale fu bombardata e occupata dalle truppe tedesche, arrecando gravi danni alla popolazione. Tra gli episodi più vivi nella memoria collettiva di quel periodo ci sono sicuramente i soprusi delle truppe coloniali francesi, le cosiddette marocchinate, a danno della cittadinanza carpinetana[4].
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[5]
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Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture religiose
modifica- Chiesa Collegiata del Sacro Cuore
- Chiesa di S.Pietro Apostolo con convento
- Chiesa di S.Agostino con convento
- Chiesa di San Leone Magno
- Chiesa di Santa Maria del Popolo
- Chiesa di San Sebastiano Martire
- Chiesa di San Michele Arcangelo
- Chiesa di San Giacomo Maggiore
- Chiesa di San Giovanni
- Chiesa SS.ma Annunziata
- Chiesa di San Nicola (Sconsacrata, adesso Museo Cimeli di Leone XIII)
Architetture civili
modifica- Palazzo Pecci
- la reggia dei Volsci
- Palazzo reale di San Giacomo
Fontane
modifica- Fontana del Tripisciano
Monumenti
modifica- Monumento ai Caduti
- Parco Martiri del '44
Musei
modifica- Museo la Reggia dei Volsci
- Museo Cimeli di Leone XIII
- Mostra di Arte Sacra Simulacrum
- Museo Agropastorale le Capanne
Economia
modificaArtigianato
modificaTra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali, come l'arte della ceramica e della terracotta.[6]
Amministrazione
modificaNel 1872 Carpineto cambia denominazione in Carpineto Romano.
Sindaci
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 13 giugno 1999 | Quirino Briganti | PDS | Sindaco | |
13 giugno 1999 | 12 giugno 2004 | Quirino Briganti | lista civica | Sindaco | |
13 giugno 2004 | 6 giugno 2009 | Emilio Cacciotti | lista civica | Sindaco | |
7 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Quirino Briganti | lista civica | Sindaco | |
25 maggio 2014 | 23 giugno 2019 | Matteo Battisti | lista civica Democratici per Carpineto | Sindaco | |
23 giugno 2019 | in carica | Stefano Cacciotti | lista civica Progetto Carpineto | Sindaco |
Altre informazioni amministrative
modifica- Fa parte della XVIII Comunità dei Monti Lepini.
Gemellaggi
modificaSport
modificaHa sede a Carpineto Romano la società di calcio SSD Semprevisa, nata nel 1931, militante nel campionato laziale di Serie D.
Note
modifica- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Jean Vaugien, Jean Albouy, Carnets et lettres de guerre. Campagnes d'Italie, de Provence et des Vosges (janvier-novembre 1944), édités par Gauthier Langlois, Lavauzelle, Panazol, 2015, 234 p.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 19.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carpineto Romano
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su carpinetoromano.it.
- Carpinéto Romano, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 168181360 · LCCN (EN) nr90016405 · GND (DE) 4216233-6 · J9U (EN, HE) 987007538158305171 |
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