Cladonia convoluta
Cladonia convoluta (Lam.) Cout. (1913) è una specie di lichene appartenente al genere Cladonia, dell'ordine Lecanorales.
Cladonia convoluta | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Divisione | Ascomycota |
Classe | Lecanoromycetes |
Ordine | Lecanorales |
Famiglia | Cladoniaceae |
Genere | Cladonia |
Sottogenere | Cladonia |
Specie | C. convoluta |
Nomenclatura binomiale | |
Cladonia convoluta (Lam.) Cout., 1913 | |
Sinonimi | |
Cladonia endiviaefolia auct. p.p. |
Il nome proprio deriva dal latino convolutus, che significa avvolto, raccolto in se stesso, arrotolato, per la forma delle squamule del tallo.[1]
Descrizione
modificaIl tallo primario è ricoperto da squamule lunghe fino a 4 centimetri, più grandi di quelle della C.foliacea, non densamente accorpate in cuscinetti abbastanza consistenti, poco legati al substrato o addirittura liberi. I podezi sono piuttosto irregolari, caliciformi, di dimensioni ridotte e spesso del tutto assenti; il bordo delle squamule merita un'osservazione ravvicinata con lente d'ingrandimento: si potranno notare piccolissimi filamenti biancastri, peculiarità di poche specie di Cladonia. Il suo aspetto fogliaceo, ad un esame superficiale, la rende comunque confondibile con altre simili, in particolare Cladonia foliacea.[2] Il fotobionte è principalmente un'alga verde delle Trentepohlia.[3]
Distribuzione e habitat
modificaLa specie è abbastanza diffusa, ed è stata rinvenuta nelle seguenti località:
- Germania (Baviera, Baden-Württemberg, Sassonia-Anhalt, Renania Settentrionale-Vestfalia, Sassonia, Turingia, Renania-Palatinato, Brandeburgo, Essen);
- Spagna (Castiglia e León, Cantabria);
- Iran (Mazandaran);
- Albania, Algeria, Austria, Cipro, Creta, Estonia, Isole Azzorre, Isole Canarie, Israele, Marocco, Mauritania, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Siria, Svezia, Tunisia, Turchia, Ungheria.
In Italia è fra le specie di Cladonia più diffuse:
- Trentino-Alto Adige, da comune nelle valli a non presente sulle montagne
- Valle d'Aosta, da comune nelle valli a non presente sulle montagne
- Piemonte, non presente sui monti dell'arco alpino, molto comune nel resto della regione
- Lombardia, non presente nelle zone alpine e di confine col Trentino; molto comune nella fascia centrale, molto rara nelle zone padane
- Veneto, da comune ad abbastanza raro nelle zone di confine col Trentino, estremamente rara nelle zone padane
- Friuli, da abbastanza rara nelle zone alpine a comune nella fascia mediana pedemontana; estremamente rara nella fascia meridionale
- Emilia-Romagna, comune nelle zone appenniniche, molto rara in quelle padane
- Liguria, da abbastanza comune a comune in tutta la regione
- Toscana, da abbastanza comune nelle zone costiere a comune nell'entroterra
- Umbria, comune in tutta la regione
- Marche, comune in tutta la regione
- Lazio, da abbastanza comune nelle zone costiere a comune nell'entroterra
- Abruzzi, da comune nelle zone costiere ad abbastanza rara nell'entroterra
- Molise, comune in tutta la regione
- Campania, da molto comune nel casertano e nel napoletano a comune in quasi tutte le zone delle altre province
- Puglia, comune nel barese, parte del foggiano e Gargano, comune nel Salento, in macchie e garighe lungo la costa
- Basilicata, abbastanza rara nel Metaponto, rara nelle zone al confine con la Campania, comune nel resto della regione
- Calabria, comune lungo tutto lo sviluppo costiero, rara sui rilievi
- Sicilia, abbastanza rara nelle zone costiere meridionali e occidentali; comune nel messinese, abbastanza comune nel resto della regione
- Sardegna, da molto comune sul versante occidentale ad abbastanza rara su quello orientale.[3]
Questa specie necessita di clima mite e temperato, si rinviene principalmente su terreni calcarei asciutti. Ritrovata spesso insieme a C. foliacea, con la quale condivide il substrato. Predilige un pH del substrato con valori intermedi fra subneutro e basico fino a basico puro. Il bisogno di umidità varia da mesofitico a xerofitico.[3]
Tassonomia
modificaQuesta specie fino a pochi decenni fa era incorporata in Cladonia foliacea; oggi, specie a sé stante, è attribuita alla sezione Cladonia;[4] a tutto il 2008 sono state identificate le seguenti forme, sottospecie e varietà:
- Cladonia convoluta f. convoluta (Lam.) Cout. (1913).
- Cladonia convoluta f. phyllocephala (Malbr.) Oxner (1937).
- Cladonia convoluta f. sessilis (Wallr.) Oxner (1968).
- Cladonia convoluta var. convoluta (Lam.) Cout. (1913).
- Cladonia convoluta var. vagans Follmann (1975).
Note
modificaBibliografia
modifica- Italico Boiti, Cesare Lasen e Tea Saffaro Boiti, La vegetazione della Val Venegia, collana naturalistica, Manfrini Editori, 1989, ISBN 88-7024-403-2.
- Hans Martin Jahns, Felci, muschi e licheni d'Europa, collana scienze naturali, Franco Muzzio & C. Editore, 1992, ISBN 88-7021-619-5.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cladonia convoluta
- Wikispecies contiene informazioni su Cladonia convoluta
Collegamenti esterni
modifica- Index Fungorum URL consultato il 25 marzo 2009, su indexfungorum.org.
- sito dell'ITALIC, database dei licheni italiani URL consultato il 2 aprile 2009 [collegamento interrotto], su dbiodbs.univ.trieste.it.
- Funet - Sito tassonomico finlandese URL consultato il 29 marzo 2009, su funet.fi.
- Lista dei licheni dell'Islanda URL consultato il 7 marzo 2009, su floraislands.is. URL consultato il 2 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2008).
- Lista dei licheni norvegesi dell'Università di Oslo URL consultato il 25 marzo 2009, su toyen.uio.no. URL consultato il 18 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2007).
- Lista dei licheni australiani dell'ABRS URL consultato il 15 marzo 2009, su anbg.gov.au. URL consultato il 3 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2009).
- Licheni del New York Botanical Garden URL consultato il 28 febbraio 2009, su nybg.org.
- Liste di licheni di tutto il mondo, sito tedesco URL consultato il 16 marzo 2009, su biologie.uni-hamburg.de. URL consultato il 2 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2008).
- Specie di Cladonia su Wikispecies URL consultato il 7 marzo 2009, su species.wikimedia.org.