Cladonia lepidophora
specie di fungo della famiglia Cladoniaceae
Cladonia lepidophora Ahti & Kashiw. (1984), è una specie di lichene appartenente al genere Cladonia, dell'ordine Lecanorales.
| Cladonia lepidophora | |
|---|---|
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| Classificazione scientifica | |
| Dominio | Eukaryota |
| Regno | Fungi |
| Divisione | Ascomycota |
| Classe | Lecanoromycetes |
| Ordine | Lecanorales |
| Famiglia | Cladoniaceae |
| Genere | Cladonia |
| Sottogenere | Cocciferae |
| Specie | C. lepidophora |
| Nomenclatura binomiale | |
| Cladonia lepidophora Ahti & Kashiw., 1984 | |
Il nome proprio deriva dal greco λεπίς, -ίδος, cioè lepìs, -ìdos, che significa squama, scaglia, e φορὸς, cioè phoròs, che significa che porta, che reca con sé, ad indicare la presenza di squamule ben visibili lungo i podezi.[1]
Caratteristiche fisiche
modificaIl fotobionte è principalmente un'alga verde delle Trentepohlia.[2]
Habitat
modificaLocalità di ritrovamento
modificaLa specie è stata rinvenuta nelle seguenti località:
Tassonomia
modificaQuesta specie appartiene alla sezione Cocciferae;[3] a tutto il 2008 non sono state identificate forme, sottospecie e varietà.
Note
modifica- ^ Etimologie di nomi botanici
- ^ sito dell'ITALIC, database dei licheni italiani, su dbiodbs.univ.trieste.it. URL consultato il 6 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2007).
- ^ Phylogeny of the Genus Cladonia s.lat. (Cladoniaceae, Ascomycetes) Inferred from Molecular, Morphological, and Chemical Data
Collegamenti esterni
modifica- Index Fungorum, su indexfungorum.org. URL consultato il 5 ottobre 2009.
- sito dell'ITALIC, database dei licheni italiani, su dbiodbs.univ.trieste.it. URL consultato il 5 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2007).
- Funet - Sito tassonomico finlandese, su funet.fi. URL consultato il 2 ottobre 2009.
- Liste di licheni di tutto il mondo, sito tedesco, su biologie.uni-hamburg.de. URL consultato il 5 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2008).
- Specie di Cladonia su Wikispecies, su species.wikimedia.org. URL consultato il 5 ottobre 2009.
