Amiga CD32

console
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Il Commodore Amiga CD32, comunemente chiamato Amiga CD32 o CD32, è una console per videogiochi da tavolo prodotta dalla Commodore International tra il 1993 ed il 1994, basata sulla piattaforma informatica Amiga e sull'uso del CD-ROM come supporto di memoria.

Commodore Amiga CD32
console
ProduttoreCommodore International
TipoDa tavolo
GenerazioneQuinta
In venditasettembre 1993
Dismissionemaggio 1994
Unità vendute100 000
PredecessoreCommodore CDTV
Successore-
Caratteristiche tecniche
Supporto di
memoria
CD-ROM
Dispositivi
di controllo
joypad
CPUMotorola 68EC020
RAM totale2 MB
GPUAGA

Insieme al precedente Commodore CDTV, del quale è in grado di leggere gran parte del software su CD-ROM per esso sviluppato, l'Amiga CD32 rappresenta il tentativo di Commodore International di conquistare uno spazio nel settore dell'elettronica di consumo non strettamente legato all'informatica. era pubblicizzato come "The world's first 32-bit CD games console", la prima console a 32 bit con CD-ROM. In realtà fu Fujitsu che a partire da febbraio 1993, anche se esclusivamente in Giappone, commercializzò la prima vera console a 32-bit con lettore CD-ROM, l'FM Towns Marty[1].

 
Il Joypad della console

Tra la fine degli anni 1980 e gli anni '90 del Sega Mega Drive prima e del SuperNES decretò l'inizio di una nuova epoca caratterizzata dalle alte prestazioni grafiche e sonore, mandando in crisi la diffusione degli home computer. Commodore International, grande produttrice di computer ad uso domestico decise di creare con la tecnologia dei suoi computer Amiga una console, per poter fare concorrenza nel settore e per non perdere la nuova fetta di mercato, che potesse sfruttare il parco giochi già esistente per questa piattaforma, nacque così l'Amiga CD32.

La nuova macchina venne presentata il 16 luglio 1993 al Museo della Scienza di Londra e commercializzata dal settembre 1993, ma era tuttavia una console basata sulla piattaforma hardware Amiga 1200 già prodotta e venduta qualche tempo prima, a cui erano stati aggiunti essenzialmente un lettore CD-ROM e un nuovo chip (Akiko). Inoltre la scarsezza tecnologica, la penuria di titoli che sfruttassero le peculiarità della macchina (Akiko e CDROM), le difficoltà economiche di Commodore International, la competitività dei concorrenti non permisero alla macchina di imporsi, decretando in poco tempo la sua scomparsa; venne infatti commercializzata - ottenendo un discreto successo commerciale, anche se non sufficiente a salvare la Commodore - fallimento di quest'ultima nell'aprile 1994.

Caratteristiche

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Le porte presenti dietro alla console

Il CD32 è una macchina priva di reale supporto hardware per la grafica tridimensionale (grafica 3D), la quale nel periodo di uscita di questa console si stava diffondendo rapidamente nel fiorente mercato videoludico. Bisogna considerare che oltre al mercato delle console con grafica 3D, anche il mercato PC si dirigeva verso una medesima tecnologia, rendendo standard un tipo di organizzazione della memoria grafica più idonea al disegno di poligoni, la cosiddetta grafica chunk.

L'architettura Amiga, ideata negli anni '80, era invece stata progettata con in mente una gestione efficiente della grafica 2D (la grafica planare). Disegnare un poligono su Amiga richiedeva così molte più istruzioni e accessi in memoria proprio a causa di questo tipo di organizzazione grafica.

Il CD32 possedeva un chip custom particolare denominato Akiko deputato alla conversione hardware tra grafica planare e grafica chunk. Questo permetteva un disegno efficiente dei poligoni e scaricava la CPU dall'onere della conversione che comunque occupava banda e memoria. Akiko è dunque una soluzione parziale e a basso costo all'inadeguatezza tecnologica del chipset AGA per ciò che concerne la grafica 3D degli anni '90. Il sistema CD32 era privo di supporto hardware per il decoding di filmati MPEG-1, sebbene riuscisse a mostrare su schermo filmati a 24 bit 320x256 ad una velocità accettabile di circa 15 o 17 frame al secondo, e fino a 25 frame al secondo se si ottimizzava il caricamento e la gestione della memoria e usando versioni modificate dei file IFF-ANIM di Amiga. Tuttavia questo non era sufficiente a mostrare filmati MPEG. Per ottenere il full motion video MPEG-1 fu quindi messo a disposizione sul mercato un modulo aggiuntivo da comprare a parte e montare nell'apposito slot di espansione posteriore, il Commodore Full Motion Video[2], in grado di trasformare l'Amiga CD32 in un lettore di Video CD, il primo supporto digitale per l'home video della storia, il quale, negli anni '90, ha fatto concorrenza al VHS con scarso successo (il suo successore, il DVD-Video, è riuscito invece nell'intento di soppiantare il VHS). L'Amiga CD32 è dotata di porte per tastiera e mouse (non compresi con l'Amiga CD32), e, con un'apposita docking station è trasformabile in un home computer comparabile all'Amiga 1200.

Specifiche tecniche

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Videogiochi

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Vennero regolarmente pubblicati meno di 200 giochi per CD32[3]. Gran parte di essi erano porting di giochi per i computer Amiga 500 o Amiga 1200, con poco altro di originale[4]. Secondo una selezione fatta dalla rivista Retro Gamer, i dieci più grandi giochi per Amiga CD32 sono Diggers, Worms, Flink (unico dell'elenco non uscito anche per computer), Banshee, Guardian, Beneath a Steel Sky, Alien Breed: Tower Assault, D/Generation, Simon the Sorcerer, Zool[5].

Elenco approssimativamente completo dei giochi pubblicati professionalmente, esclusi gli homebrew più recenti:[3]

  1. ^ Home Page, su Video Game Console Library. URL consultato il 28 marzo 2015.
  2. ^ (EN) Commodore: CD32 FMV - Full Motion Video, su amiga-hardware.com. URL consultato il 6 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2006).
  3. ^ a b Hall of Light; ne elenca oltre 230, ma include anche prototipi non pubblicati.
  4. ^ Retro Gamer 33, p. 26.
  5. ^ Retro Gamer 33, pp. 24-25.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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