Coppa FIRA 1995-1997

31º campionato europeo di rugby a 15 e 32º torneo internazionale FIRA di rugby a 15

La Coppa FIRA 1995-97 (in francese Trophée européen FIRA 1995-97), anche Coppa Europa 1995-97, fu il 31º campionato europeo di rugby a 15 organizzato dalla FIRA (32º torneo assoluto FIRA incluse le edizioni non valide come campionato europeo) nonché il 18º e ultimo con tale denominazione. Si tenne dal 21 ottobre 1995 al 22 marzo 1997 tra 10 squadre che si affrontarono con la formula dei due gironi e finale unica tra le prime classificate di ciascuno di essi. A laurearsi campione fu per la prima volta l'Italia che, nella finale tenutasi a Grenoble, batté 40-32 la Francia in quella che è ricordata come la prima vittoria assoluta di sempre degli Azzurri sui loro rivali transalpini.

Coppa FIRA 1995-1997
Competizione Coppa FIRA
Sport Rugby a 15
Edizione 31ª
Organizzatore Rugby Europe[1]
Date dal 21 ottobre 1995
al 22 marzo 1997
Luogo Europa
Partecipanti 10
Formula fase a gironi + incontro di finale
Sede finale Stadio Lesdiguières (Grenoble)
Risultati
Vincitore Italia (bandiera) Italia
(1º titolo)
Finalista Francia (bandiera) Francia
Statistiche
Incontri disputati 21
Cronologia della competizione

La Coppa cadde in un momento particolarmente significativo del rugby mondiale: poco prima dell'inizio del torneo, il 25 agosto 1995, l'International Rugby Football Board aveva ufficializzato il passaggio al professionismo del rugby a 15[2]; la stessa FIRA era oramai in corso di trasformazione nella filiale europea dell'IRB, con l'adesione delle squadre britanniche (che tuttavia non presero parte alle competizioni), e il progressivo distacco delle squadre extraeuropee, destinate alle proprie organizzazioni continentali di riferimento.

Alla prima divisione dell'edizione in oggetto presero parte le tre squadre del campionato europeo che avevano partecipato alla Coppa del Mondo 1995 (Francia, Italia e Romania) e che, di conseguenza, nella stagione precedente non si impegnarono in tornei organizzati dalla FIRA, più le migliori sette squadre emerse dal torneo preliminare che si tenne in luogo del campionato europeo (nell'ordine Spagna, Russia, Portogallo, Polonia, Tunisia, Marocco e Belgio). Il campionato non ebbe né promozioni né retrocessioni: le successive due edizioni, senza assegnazione di titolo, servirono come fase qualificatoria alla Coppa del Mondo 1999 e come preliminare per la riassegnazione delle squadre nazionali, senza più la presenza di Francia e Italia, quest'ultima ammessa al Cinque Nazioni, alle varie fasce di merito in vista del nuovo campionato europeo che prese il via dalla stagione sportiva 1999-2000.

Il valore delle marcature, come stabilito dall’IRFB nel 1992, era: 5 punti per ciascuna meta (7 se trasformata), 3 punti per la realizzazione di ciascun calcio piazzato, idem per il drop[3].

Avvenimenti

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Il francese Georges Coste, C.T. dell'Italia dal 1993 al 1999

Italia e Francia, le due nazionali più forti del torneo, erano impegnate in altri progetti sportivi; in particolare l'Italia, agli ordini del C.T. Georges Coste, cercava l'ammissione al Cinque Nazioni e le Home Nations, oltre alle squadre dell'Emisfero Sud, avevano iniziato a concederle il test match; già nell'edizione precedente della Coppa FIRA gli Azzurri avevano battuto la selezione A francese, prima volta di sempre, in assoluto e nel torneo[4], e nel 1994 in un tour avevano onorevolmente perso a Brisbane contro l'Australia per 20-23[5]; nella primavera del 1995 batterono a Treviso l'Irlanda per 22-12[6] e nella Coppa Latina di quell'anno anche la Francia tornò a concedere il test match dopo 28 anni in cui ai "cugini" transalpini la FFR aveva sempre inviato al massimo la squadra A[7].

Nella citata Coppa Latina, torneo quadrangolare ospitato a Buenos Aires e che vedeva di scena, oltre ai padroni di casa dell'Argentina, anche la Romania, proprio l'incontro tra quest'ultima e l'Italia fu valido per la classifica del girone B della Coppa FIRA[8]; per gli altri incontri, sia la federazione italiana che quella francese inviarono in campo la nazionale militare e quella A nei rispettivi gironi.

Fu l'ultima volta che le citate due squadre parteciparono al torneo: dopo di esso la FIRA, in procinto di diventare il ramo europeo dell'IRFB con il nome di FIRA - AER, ristrutturò il torneo rinominandolo Campionato europeo per Nazioni.

Italia e Francia vinsero a punteggio pieno i propri gironi, terminati a maggio 1996, ma solo dieci mesi più tardi trovarono una data utile in calendario per disputare la finale, a torneo FIRA successivo ancora in corso, anche se quest'ultimo non era valido per il titolo europeo ma solo per le qualificazioni alla Coppa del Mondo 1999.

La finale

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Per la prima volta dopo 30 anni le due nazionali si affrontarono in un test match valido per la Coppa FIRA, e per la prima e unica volta nella storia del torneo fu l'Italia a vincere, 40-32, primo torneo ufficiale per gli Azzurri e prima loro vittoria di sempre contro i transalpini.

Alla finale l'Italia si presentava con una vittoria, ottenuta il 4 gennaio 1997, a Dublino contro l'Irlanda per 37-29, mentre invece la Francia aveva concluso il Cinque Nazioni con il Grande Slam; la partita di Coppa FIRA era prevista per il sabato 22 marzo 1997, una settimana dopo la fine del Torneo. L'allora presidente della FFR, Bernard Lapasset, per via di una promessa fatta tempo prima al suo collega neopresidente della FIR Dondi, concesse per il match la squadra migliore e riconobbe l'incontro come test ufficiale[9]. Per il gioco dell'alternanza delle sedi, quell'anno l'incontro si tenne in casa dei francesi, lo stadio Lesdiguières di Grenoble.

Andando contro pronostico[10], fu l'Italia a imporsi con un 40-32 che a sei minuti dalla fine era ancora un 40-20[11], frutto di quattro mete di quattro marcatori diversi: Ivan Francescato, Paolo Vaccari, Julian Gardner e Giambattista Croci[12]. La vittoria fu determinante per convincere il comitato esecutivo del Cinque Nazioni ad ammettere l'Italia nel torneo dal 2000[13][14]: qualche anno più tardi, sulle colonne di Repubblica, Corrado Sannucci ricordò l'importanza di tale incontro per la crescita del rugby nazionale e, nel descrivere la coralità di gioco che portò alla marcatura di Giambattista Croci che dava all'Italia il temporaneo vantaggio per 25-20 sui francesi, parlò di «[meta] che ha strappato il rugby italiano dalle parrocchie per consegnarlo alla BBC»[15].

Squadre partecipanti

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1ª divisione 2ª divisione
Girone A Girone B Girone A (titolo) Girone B (targa) Girone C Girone D Girone E
  Francia   Belgio   Danimarca   Andorra   Lettonia   Austria   Croazia
  Marocco   Italia   Georgia   Bulgaria   Lituania   Ungheria   Israele
  Russia   Polonia   Germania   Jugoslavia   Moldavia   Slovenia   Lussemburgo
  Spagna   Portogallo   Paesi Bassi   Ucraina
  Tunisia   Romania   Rep. Ceca

1ª divisione

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Girone A

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Data Incontro Risultato Sede
19-11-1995 Francia MilitareRussia 33-12 Le Blanc-Mesnil
10-12-1995 TunisiaMarocco 11-20 Susa
6-1-1996 MaroccoFrancia Militare 8-22 Casablanca
16-3-1996 MaroccoSpagna 3-24 Casablanca
16-3-1996 Francia MilitareTunisia 58-0 Albertville
31-3-1996 SpagnaFrancia XV 9-81 Barcellona
14-4-1996 SpagnaRussia 52-6 Madrid
RussiaTunisia 6-0 per forfait
SpagnaTunisia 6-0 per forfait
11-5-1996 MaroccoRussia 10-13 Safi
Classifica G V N P PF PS PT
    Francia 4 4 0 0 194 29 +165 12
  Spagna 4 3 0 1 91 90 +1 10
  Russia 4 2 0 2 37 95 -58 8
  Marocco 4 1 0 3 41 70 -29 6
  Tunisia 4 0 0 4 11 78 -67 2

Girone B

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Data Incontro Risultato Sede
21-10-1995 ItaliaRomania 40-3 Buenos Aires
28-10-1995 PoloniaBelgio 30-10 Łódź
2-3-1996 PortogalloItalia 3-64 Lisbona
16-3-1996 BelgioPortogallo 18-29 Bruxelles
13-4-1996 RomaniaPortogallo 92-0 Bucarest
19-4-1996 Romania ABelgio 83-5 Bucarest
27-4-1996 PortogalloPolonia 38-3 Lisbona
12-5-1996 PoloniaRomania 9-40 Sochaczew
24-5-1996 BelgioItalia A 10-38 Bruxelles
25-5-1996 Italia APolonia 107-19 Udine
Classifica G V N P PF PS PT
    Italia 4 4 0 0 249 35 +214 12
  Romania 4 3 0 1 218 54 +164 10
  Portogallo 4 2 0 2 70 177 -107 8
  Polonia 4 1 0 3 61 195 -134 6
  Belgio 4 0 0 4 43 180 -137 4
Grenoble
22 marzo 1997, ore 15 UTC+1
Francia  32 – 40
referto
  ItaliaStadio Lesdiguières (15 000 spett.)
Arbitro:   David McHugh

2ª divisione

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Girone A (titolo)

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Data Incontro Risultato Sede
23-9-1995 GermaniaRep. Ceca 29-17 Hannover
15-10-1995 GeorgiaGermania 14-3 Tbilisi
29-10-1995 DanimarcaPaesi Bassi 20-20 Copenaghen
GeorgiaDanimarca 3-0 per forfait
24-11-1995 Paesi BassiGeorgia 55-3 Castricum
30-3-1996 Rep. CecaPaesi Bassi 3-26 Říčany
12-4-1996 GeorgiaRep. Ceca 20-3 Kutaisi
21-4-1996 Paesi BassiGermania 6-5 Hilversum
27-4-1996 Rep. CecaDanimarca 39-6 Říčany
12-5-1996 GermaniaDanimarca 16-11 Hannover
Classifica G V N P PF PS PT
  Paesi Bassi 4 3 1 0 107 31 +76 11
  Georgia 4 3 0 1 40 61 -21 10
  Germania 4 2 0 2 52 48 +4 8
  Rep. Ceca 4 1 0 3 62 80 -18 6
  Danimarca 4 0 1 3 37 75 -38 4

Girone B (targa)

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Data Incontro Risultato Sede
24-3-1996 JugoslaviaAndorra 30-12 Vršac
20-4-1996 AndorraBulgaria 13-8 Andorra
18-5-1996 BulgariaJugoslavia 9-39 Gabrovo
Classifica G V N P PF PS PT
  Jugoslavia 2 2 0 0 69 21 +48 6
  Andorra 2 1 0 1 25 38 -13 4
  Bulgaria 2 0 0 2 17 52 -35 2

Girone C

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Data Incontro Risultato Sede
8-10-1995 LituaniaUcraina 8-27 Pakruojis
10-10-1995 LettoniaUcraina 3-19 Riga
28-10-1995 UcrainaMoldavia 38-0 Kiev
4-5-1996 LituaniaMoldavia 10-15 Panevėžys
11-5-1996 LettoniaLituania 32-20 Riga
21-10-1996 LettoniaMoldavia 13-5 Riga
Classifica G V N P PF PS PT
  Ucraina 3 3 0 0 84 11 +73 9
  Lettonia 3 2 0 1 50 44 +6 7
  Moldavia 3 1 0 2 20 61 -41 5
  Lituania 3 0 0 3 38 76 -38 3

Girone D

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Data Incontro Risultato Sede
5-11-1995 AustriaUngheria 8-21 Vienna
28-4-1996 SloveniaAustria 12-10 Lubiana
7-5-1996 UngheriaSlovenia 34-11 Kecskemét
Classifica G V N P PF PS PT
  Ungheria 2 2 0 0 55 19 +36 6
  Slovenia 2 1 0 1 23 44 -21 4
  Austria 2 0 0 2 18 33 -15 2

Girone E

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Data Incontro Risultato Sede
28-10-1995 LussemburgoCroazia 12-16 Lussemburgo
7-4-1996 IsraeleLussemburgo 20-12 Tel Aviv
27-4-1996 CroaziaIsraele 21-6 Spalato
Classifica G V N P PF PS PT
  Croazia 2 2 0 0 37 18 +19 6
  Israele 2 1 0 1 26 33 -7 4
  Lussemburgo 2 0 0 2 24 36 -12 2
  1. ^ All’epoca sotto il nome di F.I.R.A.
  2. ^ (EN) Rugby to turn professional, in The Canberra Times, 28 agosto 1995, p. 24. URL consultato il 21 dicembre 2021. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
  3. ^ (EN) Rugby Rules Changed for Faster Game, in The Canberra Times, 17 aprile 1992, p. 18. URL consultato il 15 dicembre 2021. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
  4. ^ Remo Musumeci, Rugby Italia non ha più mete proibite (PDF), in l'Unità, 13 novembre 1993, p. 30. URL consultato il 17 settembre 2021.
  5. ^ (EN) Gregan, Lynagh hurt as Wallabies survive Italian charge, in The Canberra Times, 19 giugno 1994, p. 15. URL consultato il 18 settembre 2021. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
  6. ^ Michele Ruggiero, L'ltalia di Coste fa sognare: battuta l'Irlanda (PDF), in l'Unità, 7 maggio 1995, p. 36. URL consultato il 18 settembre 2021.
  7. ^ (FR) Pascal Céaux, La Coupe latine de rugby tente son premier essai, in le Monde, 14 ottobre 1995. URL consultato il 7 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2021).
  8. ^ Coppa Latina: riscatto degli azzurri, in Corriere della Sera, 23 ottobre 1995. URL consultato il 12 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2015).
  9. ^ Ravagnani, pag. 363.
  10. ^ (FR) Rémy Fiere, L'Italie toute jeu, la France toute flemme. Les rugbymen transalpins ont créé la sensation samedi à Grenoble, in Libération, 24 marzo 1997. URL consultato il 27 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2016).
  11. ^ Emanuele Rossano, Storica meta, l’Italia insegna rugby ai francesi, in Corriere della Sera, 23 marzo 1997. URL consultato l'11 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2009).
  12. ^ Che impresa, vecchio rugby, in la Repubblica, 23 marzo 1997. URL consultato il 25 dicembre 2017.
  13. ^ (EN) Italy scale peak in Grenoble, in The Guardian, 24 marzo 1997, p. 22.
  14. ^ Michele Ruggiero, Il tempio del rugby apre le porte all’Italia: Azzurri accettati tra i grandi dell’ovale (PDF), in l'Unità, 17 gennaio 1998, p. 16. URL consultato il 19 settembre 2021.
  15. ^ Corrado Sannucci, Le storie, in la Repubblica, 10 aprile 2005. URL consultato il 22 dicembre 2021.

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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