Corte Franca

comune italiano
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Corte Franca (Córte Frànca in dialetto bresciano) è un comune italiano sparso di 7 184 abitanti[1] della provincia di Brescia nella Franciacorta poco lontano dalla sponda meridionale del lago d'Iseo, in Lombardia. È nato nel 1928 dalla fusione delle frazioni di Borgonato, Colombaro, Nigoline e Timoline. La sede comunale è stata a Nigoline dal 1928 agli anni novanta, quando è stata trasferita a Timoline.

Corte Franca
comune
Corte Franca – Stemma
Corte Franca – Bandiera
Corte Franca – Veduta
Corte Franca – Veduta
Vista sull'antico borgo di Zenighe e sulla chiesetta di Santa Maria
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoAnna Becchetti (lista civica) dal 22-9-2020
Data di istituzione1928
Territorio
Coordinate45°38′N 9°59′E
Altitudine220 m s.l.m.
Superficie13,97 km²
Abitanti7 184[1] (31-7-2024)
Densità514,24 ab./km²
FrazioniBorgonato, Colombaro, Nigoline Bonomelli, Timoline (sede comunale)
Comuni confinantiAdro, Cazzago San Martino, Iseo, Passirano, Provaglio d'Iseo, Capriolo (Italia)
Altre informazioni
Cod. postale25040
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017062
Cod. catastaleD058
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 537 GG[3]
Nome abitanticortefranchesi
Patronosanti Cosma e Damiano
Giorno festivo26 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Corte Franca
Corte Franca
Corte Franca – Mappa
Corte Franca – Mappa
Posizione del comune di Corte Franca nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Il 30 settembre 2003 il consiglio comunale di Corte Franca ha deliberato il gemellaggio con Aberdour (Scozia)[4].

Geografia fisica

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Corte Franca è situata nell'anfiteatro morenico del Basso Sebino, Franciacorta. Ben si adatta alla descrizione di Gabriele Rosa della Franciacorta: «Quell'ondata di colline succedentesi variamente alle falde degli estremi lembi delle Alpi Retiche verso il piano tra Brescia e l'Oglio».[5]

Confina a nord con il comune di Iseo, ad est con i comuni di Provaglio d'Iseo e Passirano e a sud con i comuni di Adro e Cazzago San Martino. Il suo territorio è delimitato ad ovest dall'altura calcarea del Monte Alto (confinando qui con Capriolo) dove è situato anche il punto di elevazione più alto a 651 s.l.m. Il punto più basso invece si trova nelle torbiere del Sebino a un'altezza di 185 s.l.m. Al di fuori dell'altura del Monte Alto il territorio comunale è compreso tra i 350 e i 185 s.l.m. con pendenze per lo più medio-collinari o medio-pianeggianti. Il comune è caratterizzato da suoli di vario tipo, come quelli fluvido-glaciali, morenico profondi e sottili ed altri di origine morenica, con punti sparsi di formazioni calcaree. Depositi di argille, torbe e sabbie sono comuni (i più puri stati estratti in cave sono ora tombate e sostituite con terra da riporto o riempite dall' acqua). Le successioni geologiche partono dai depositi marini del Pliocene italiano fino alle cerchie collinari delle varie glaciazioni (la più antiche, la Glaciazione Donau e la Glaciazione Gunz, hanno lasciato poche tracce, piú evidenti rimangono le tracce della Glaciazione Mindel, della Glaciazione del Riss e della recente Glaciazione Würm). La profondità erosiva delle epoche glaciali era condizionata dall'andamento dell' ghiaccio della Valtellina che influenzava direttamente le portate del ghiaccio della Val Camonica.

La regione climatica è quella subalpina, con clima temperato, inverni ed estati con temperatura non particolarmente eccessive (ad eccezioni di gelate tardive o eventi ciclonici caldi). Precipitazioni più abbondanti in autunno e primavera. La vicinanza al lago e la conformazione può mitigare le temperature e la presenza di nebbie.

Idrografia

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Non presenta corpi idrici maggiori, al di la delle torbiere, ma il suo territorio è caratterizzato da numeroso sorgive (Loc. Paiole), zone umide (Loc. Budrio) e corpi idrici minori come fossi (antropici di bonifica) a regime costante (fosso delle Pissine) o ruscelli a regime torrentizio (torrenti Longerone e Broccaglio).[6][7]

Origini del nome

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Il toponimo Corte Franca indica corti monastiche affrancate da imposizioni tributarie: "corti franche", appunto. Tale significato trova maggior riscontro nelle frazioni di Borgonato e Timoline esplicitamente nominate in documenti antichissimi come corti monastiche.[8]

L'area del comune di Corte Franca, è stata abitata da tempi molto antichi e via nelle fasi successive dello sviluppo della civiltà. Grazie agli scavi per l'estrazione della Torba nella zona dell'attuale Riserva naturale Torbiere, sono state trovate punte di freccia mesolitiche e neolitiche, pugnali dell'età del Rame e armi (tra cui un elmo) dell'età del Ferro.

A Timoline è stata trovata una necropoli risalente al periodo Gallo-Romano.

All'epoca romana risalgono anche una fornace e una villa trovate in località Fornaci Quattrovie (comune di Adro, ma a pochi metri dal confine con Borgonato). Inoltre nel castello di Borgonato è stata trovata una moneta del III secolo d.C.

Dall'alto medioevo inizia la storia dei primi nuclei che poi si sono evoluti nelle attuali quattro frazioni: Borgonato, Nigoline e Timoline sono citate per la prima volta nel periodo longobardo-carolingio (VIII-IX secolo) in documenti del monastero di San Salvatore di Brescia. Numerose tracce architettoniche sono state lasciate nel corso dei secoli successivi nelle quattro frazioni, anche se un occhio inesperto oggi fatica a riconoscerle. Per maggiori dettagli rimando alle pagine specifiche di ogni paese.

Dal XV secolo ad oggi i quattro comuni costituenti Corte Franca hanno seguito la storia amministrativa di Brescia:


Simboli

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Lo stemma del Comune di Corte Franca è stato ufficialmente concesso con decreto del presidente della Repubblica del 9 aprile 2008.[13] Sin dalla fine degli anni settanta il comune utilizza uno stemma ed un gonfalone che esplicitamente esaltano e sintetizzano l'unione dei vecchi comuni con simboli riferiti alle singole realtà.[14]

«Inquartato: il primo d'azzurro, alla banda ondata d'argento; il secondo e il terzo di rosso, al castello torricellato di un pezzo, di argento, murato di nero, merlato alla guelfa, la torre di tre, il fastigio di cinque, esso castello chiuso di nero, finestrato nella torre dello stesso, fondato in punta; il quarto d'azzurro, alla ruota da molino di sedici pale d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»

La banda ondata rappresenta il torrente Longherone che scorre nella frazione di Nigoline mentre la ruota idraulica è quella dell'antico mulino di Colombaro. I castelli sono un richiamo alle fortificazioni medioevali che caratterizzano il territorio. Nel secondo e nel terzo inquartato dello stemma i castelli si riferiscono rispettivamente alle frazioni di Borgonato e Timoline.

Il gonfalone è un drappo di bianco.[13]

Monumenti e luoghi di interesse

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Architetture religiose

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Palazzi storici

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  • Palazzo Monti della Corte (frazione di Nigoline Bonomelli). Il palazzo nella sua forma attuale risale al 1600. Durante l'Ottocento fu sede di cenacoli di intellettuali e politici italiani. Tra le figure più influenti Cesare Arici e Ugo Foscolo[15]. Oggi ospita eventi esclusivi come matrimoni, cene di gala e concerti.
  • Palazzo Torri (frazione di Nigoline Bonomelli). Villa nobiliare fortificata del Seicento dove ebbero luogo cenacoli culturali che videro la partecipazione di figure illustri come Giosuè Carducci e Giovanni Pascoli[16]. Oggi sede di eventi e manifestazioni culturali.
  • Palazzo Pizzini (frazione di Timoline). Il palazzo risale al Seicento. Il corpo più recente caratterizzato da ambienti rustici fu aggiunto nell'Ottocento.
  • Palazzo Lana - Ragnoli (frazione di Colombaro). Il palazzo Ragnoli nacque per volontà dei Conti Lana. Nell'angolo nord-ovest si conserva la cappella gentilizia eretta nel 1683 dedicata alla madonna di Tirano.[17]
  • Palazzo Lana (frazione di Borgonato). L'aspetto attuale risale al 1500. Al primo piano si trovano affreschi settecenteschi.

Aree naturali

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  • Parco pubblico del Conicchio. Nei pressi della sede comunale.
  • Riserva delle Torbiere del Sebino. Situata sulla sponda meridionale del lago di Iseo. È la zona più significativa per estensione ed importanza ecologica della provincia di Brescia[18].
  • Monte Alto (Culma in dialetto), detto anche monte di Colombaro, monte di Nigoline, monte di Capriolo, monte di Clusane. È caratterizzato nel lato verso Corte Franca da boschi termofili (lato sud) che presentano molte specie vegetali classiche come: carpino (bianco e nero), erica arborea, faggio, ontano, bagolaro, biancospino, ciliegio selvatico, sambuco, corniolo. Il castagno e il leccio, così come tardivamente anche la robinia, benché molto presenti, sono di introduzione umana. Tra la macro fauna presente si registrano volpi, donnole, conigli nani e selvatici, serpenti, rospi, raganelle e salamandre, tassi, varia avifauna. Di recente introduzione è il cinghiale, il quale se non contenuto può portare a infestazione. Gli accessi e i sentieri lato Corte Franca verso il Monte sono molteplici, i più usati sono quelli da S. Eufemia, dalla Santella delle Gambe, dal castello di Colombaro o zona Zenighe.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[19]

Infrastrutture e trasporti

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Il territorio comunale è attraversato dalla strada provinciale IX Rovato-Iseo.

A ovest dell'abitato di Borgonato, passa la ferrovia Brescia-Iseo-Edolo: a servizio della frazione è presente la Borgonato-Adro, attiva dal 1911. Tra il 1901 e il 1932 era presente un'altra fermata sul vecchio tracciato della ferrovia passante per Monterotondo.

Tra il 1897 e il 1915, la provinciale IX era percorsa in sede promiscua dalla tranvia Iseo-Rovato-Chiari. In centro a Timoline era presente una fermata, mentre altre due fermate erano presenti agli incroci con le strade per Nigoline Bonomelli e Borgonato[20].

Amministrazione

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Podestà nominati dal governo (1928-1945)
Periodo Primo cittadino Carica
13 settembre 1928 10 giugno 1929 Arturo Bersi[21] Podestà
10 giugno 1929 15 giugno 1934 Giovanni Locatelli Podestà
15 giugno 1934 26 aprile 1945 Nicola Barboglio De gaioncelli Commissario prefettizio
Sindaci nominati dal Comitato di Liberazione Nazionale
Periodo Primo cittadino Carica
26 aprile 1945 2 aprile 1946 Iginio Buffoli[22] Sindaco
Repubblica italiana
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
02 aprile 1946 02 marzo 1947 Paolo Gatti DC Sindaco Dimissioni proprie[23]
02 marzo 1947 02 febbraio 1948 Giulio Pizzini[24] DC Sindaco [25]
08 febbraio 1948 09 dicembre 1959 Paolo Gatti DC Sindaco Dimissioni proprie [26]
09 dicembre 1950 22 marzo 1953 Vigilio Archetti DC Sindaco Dimissioni sindaco e caduta giunta[27]
1 aprile 1953 10 giugno 1956 Luigi Foresti DC Sindaco [28]
10 giugno 1956 19 novembre 1960 Giovanni Battista Pezzotti DC Sindaco [29]
19 novembre 1960 26 giugno 1961 Luigi Nulli DC Sindaco deceduto in carica[30]
9 luglio 1961 settembre 1963 Pietro Nembrini DC Sindaco Dimissioni amministrazione comunale e quindi breve periodo commissariale[31]
28 novembre 1963 14 maggio 1978 Lucio Amodeo DC Sindaco [32]
14 maggio 1978 7 giugno 1993 Italo Renato Barbieri DC Sindaco [33]
7 giugno 1993 28 aprile 1997 Giuseppe Pinelli Lista civica Sindaco [34]
28 aprile 1997 29 maggio 2006 Pasquale Pelli Lega Nord Sindaco [35][36]
29 maggio 2006 16 maggio 2011 Giuseppe Fogazzi Lista civica (FI) Sindaco [37]
16 maggio 2011 6 giugno 2016 Giuseppe Foresti Lista civica (PD) Sindaco [38]
6 giugno 2016 12 novembre 2019 Giampietro Ferrari Lega Nord Sindaco [39][40]
13 novembre 2019 22 settembre 2020 Beaumont Bortone Comm. pref. [41]
22 settembre 2020 in carica Anna Becchetti Lista civica (PD) Sindaco [42]
  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2024 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Gabriele Milzani, Dieci anni di gemellaggio con Aberdour, in Filo Diretto (Periodico di Informazione del Comune di Corte Franca), n. 1, 2014, p. 19.
  5. ^ La Francia Corta - Notizie, Tipografia Mazzoleni, Bergamo, 1852.
  6. ^ Zonazione Franciacorta | Consorzio per la tutela del Franciacorta, su Franciacorta. URL consultato il 30 dicembre 2023.
  7. ^ Corte franca in enciclopedia bresciana, su enciclopediabresciana.it.
  8. ^ Donni Giovanni e Fappani Antonio, Corte Franca, Editrice La Rosa, 1992.
  9. ^ Regio Decreto 21 ottobre 1926, n. 1890, art. 1
  10. ^ Donni Giovanni e Fappani Antonio, Corte Franca, Editrice La Rosa, 1992.
  11. ^ D.R. 14 luglio 1928 n° 1837, su normattiva.it.
  12. ^ Comune di corte franca beni culturali, su lombardiabeniculturali.it.
  13. ^ a b Corte Franca (Brescia) D.P.R. 09.04.2008 concessione di stemma e gonfalone, su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2008. URL consultato il 1º marzo 2021.
  14. ^ Comune di Corte Franca, su comune.cortefranca.bs.it.
  15. ^ Palazzo Monti della Corte, su palazzomonti.it.
  16. ^ Palazzo Torri, su palazzotorri.it.
  17. ^ Palazzo Lana-Ragnoli, su fondoambiente.it.
  18. ^ Torbiere del Sebino, su torbieresebino.it.
  19. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  20. ^ Claudio Mafrici, I binari promiscui. Nascita e sviluppo del sistema tramviario extraurbano in provincia di Brescia (1875-1930), in Quaderni di sintesi, n. 51, novembre 1997.
  21. ^ Sindaco Italo Renato Barbieri (a cura di), Comune di Corte Franca - Foglio informazione comunale N°2 - del 1978 (PDF).
  22. ^ Sindaco Italo Renato Barbieri (a cura di), Comune di Corte Franca - Foglio informazione comunale N°2 - del 1978 (PDF).
  23. ^ Sindaco Italo Renato Barbieri (a cura di), Comune di Corte Franca - Foglio informazione comunale N°2 - del 1978 (PDF).
  24. ^ Pizzini, famiglia, su cultura.trentino.it.
  25. ^ Sindaco Italo Renato Barbieri (a cura di), Comune di Corte Franca - Foglio informazione comunale N°2 - del 1978 (PDF).
  26. ^ Sindaco Italo Renato Barbieri (a cura di), Comune di Corte Franca - Foglio informazione comunale N°2 - del 1978 (PDF).
  27. ^ Sindaco Italo Renato Barbieri (a cura di), Comune di Corte Franca - Foglio informazione comunale N°2 - del 1978 (PDF).
  28. ^ Sindaco Italo Renato Barbieri (a cura di), Comune di Corte Franca - Foglio informazione comunale N°2 - del 1978 (PDF).
  29. ^ Sindaco Italo Renato Barbieri (a cura di), Comune di Corte Franca - Foglio informazione comunale N°2 - del 1978 (PDF).
  30. ^ Sindaco Italo Renato Barbieri (a cura di), Comune di Corte Franca - Foglio informazione comunale N°2 - del 1978 (PDF).
  31. ^ Sindaco Italo Renato Barbieri (a cura di), Comune di Corte Franca - Foglio informazione comunale N°2 - del 1978 (PDF).
  32. ^ Sindaco Italo Renato Barbieri (a cura di), Comune di Corte Franca - Foglio informazione comunale N°2 - del 1978 (PDF).
  33. ^ Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e territoriali, Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato il 24 febbraio 2017.
  34. ^ Ministero dell'Interno - Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 24 febbraio 2017.
  35. ^ Ministero dell'Interno - Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 24 febbraio 2017.
  36. ^ Ministero dell'Interno - Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 24 febbraio 2017.
  37. ^ Ministero dell'Interno - Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 24 febbraio 2017.
  38. ^ Ministero dell'Interno - Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 24 febbraio 2017.
  39. ^ Ministero dell'Interno - Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 24 febbraio 2017.
  40. ^ Decaduto in seguito alle dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali.
  41. ^ Corte Franca: il commissario straordinario è il viceprefetto Bortone
  42. ^ Ministero dell'Interno - Eligendo [collegamento interrotto], su elezioni.interno.gov.it. URL consultato il 22 settembre 2020.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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