Diocesi di Diocesarea di Palestina
La diocesi di Diocesarea di Palestina (in latino Dioecesis Diocaesariensis in Palaestina) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
Diocesarea di Palestina Sede vescovile titolare Dioecesis Diocaesariensis in Palaestina Patriarcato di Gerusalemme | |
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Vescovo titolare | sede vacante |
Istituita | XVII secolo |
Stato | Israele |
Diocesi soppressa di Diocesarea di Palestina | |
Suffraganea di | Scitopoli |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
Storia
modificaDiocesarea di Palestina, corrispondente alla città di Zippori (Saffūrïyeh) nell'odierno Israele[1], è un'antica sede vescovile della provincia romana della Palestina Seconda nella diocesi civile d'Oriente. Faceva parte del patriarcato di Gerusalemme ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Scitopoli.
Sono solo due i vescovi attribuibili con certezza a questa antica diocesi bizantina: Marcellino, che sottoscrisse nel 518 la lettera sinodale di Giovanni di Gerusalemme contro Severo di Antiochia e i monofisiti; e Ciriaco, che firmò gli atti del sinodo del 536 convocato dal patriarca Pietro contro Antimo di Costantinopoli e che vide riuniti assieme i vescovi delle Tre Palestine.
A questa sede Raymond Janin, basandosi sulle indicazioni riportate da Giovanni Domenico Mansi[2] assegna a Diocesarea anche il vescovo Doroteo, che prese parte al concilio di Calcedonia nel 451. Tuttavia nell'edizione critica degli atti del concilio il vescovo è menzionato come titolare della sede di Neocesarea nel Ponto Polemoniaco.[3]
In epoca crociata furono edificate a Diocesarea (chiamata Sepphoris) una grande basilica a tre navate ed un castello dei Templari.
Dal XVII secolo Diocesarea di Palestina è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 26 maggio 1964.
Cronotassi
modificaVescovi greci
modificaVescovi titolari
modificaI vescovi di Diocesarea di Palestina appaiono confusi con i vescovi di Diocesarea di Isauria, perché nelle fonti citate le cronotassi delle due sedi non sono distinte.
- Gregorio Carbonelli, O.M. † (24 ottobre 1611 - ? deceduto)
- Ferdinando Boschetti † (maggio 1622 - ?)[4]
- Georg Hammer † (26 maggio 1629 - 7 settembre 1639 deceduto)
- Martin Paul Kemlick † (7 febbraio 1667 - ?)
- Aeneas Chisholm † (11 maggio 1804 - 31 luglio 1818 deceduto)
- Jerzy Jeschke (Feschker) † (19 giugno 1856 - 7 novembre 1881 deceduto)
- Antonio Caff † (3 luglio 1882 - 12 ottobre 1895 deceduto)
- Simeón Pereira y Castellón † (2 dicembre 1895 - 30 luglio 1902 succeduto vescovo di León en Nicaragua)
- Karl Augustin † (10 marzo 1910 - 16 settembre 1919 deceduto)
- Giovanni Pranzini † (13 giugno 1921 - 18 novembre 1924 nominato vescovo di Carpi)
- Louis-Joseph Kerkhofs † (18 dicembre 1924 - 17 luglio 1927 succeduto vescovo di Liegi)
- Simone Lorenzo Salvi, O.S.B. † (30 settembre 1927 - 26 maggio 1964 deceduto)
Note
modifica- ^ The Princeton Encyclopedia of Classical Sites.
- ^ (LA, EL) Conciliorum nova et amplissima collectio, vol. VI, col. 1091, E.
- ^ ACO II, 6 : Prosopographia et Topographia actorum Chalcedonensium et encyclicorum, indices, Berlin-Boston, 1962, p. 20.
- ^ Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. IV, pp. XIV e 126 (nota 6).
Bibliografia
modifica- (FR) Raymond Janin, v. 2. Diocésarée, Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. XIV, Paris, 1960, coll. 493-494
- (LA) Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi, 1740, Tomo III, coll. 713-714
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Graz, 1957, p. 454
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 4, p. 175
- Giorgio Fedalto, Liste vescovili del patriarcato di Gerusalemme. II. Palestina seconda e Palestina terza, Orientalia christiana periodica, vol. 49, 1983, p. 262
Collegamenti esterni
modifica- (EN) La sede titolare nel sito di www.catholic-hierarchy.org
- (EN) La sede titolare nel sito di www.gcatholic.org