Dubino
Dubino (Dübìgn in dialetto valtellinese) è un comune italiano di 3 734 abitanti[1] della provincia di Sondrio in Lombardia.
Dubino comune | |
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La piccola stazione che ha dato notorietà a Dubino fra gli appassionati di modellismo ferroviario. | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Sondrio |
Amministrazione | |
Sindaco | Emanuele Nonini (lista civica Esperienza e Rinnovamento - Dubino Nuova) dal 25-5-2014 (3º mandato dal 9-6-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 46°09′N 9°27′E |
Altitudine | 223 m s.l.m. |
Superficie | 13,24 km² |
Abitanti | 3 734[1] (31-5-2022) |
Densità | 282,02 ab./km² |
Frazioni | Nuova Olonio |
Comuni confinanti | Andalo Valtellino, Cino, Delebio, Gera Lario (CO), Mantello, Novate Mezzola, Piantedo, Sorico (CO), Verceia |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 23015 |
Prefisso | 0342 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 014027 |
Cod. catastale | D377 |
Targa | SO |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 386 GG[3] |
Nome abitanti | Dubinesi/Dubinat |
Patrono | san Pietro, sant'Andrea |
Giorno festivo | 29 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Dubino nella provincia di Sondrio | |
Sito istituzionale | |
Fa parte della comunità montana della Valtellina di Morbegno. È inoltre il primo comune della Valtellina e della Valchiavenna arrivando da Como, e primo a ovest della Costiera dei Cech.
Storia
modificaIl paese fu teatro della battaglia di Dubino, combattuta tra i Grigioni e Gian Giacomo Medici detto "il Medeghino" nel corso delle Guerre di Musso per il controllo dell'alto Lario.
Nei pressi del ponte del Passo fino al Medioevo si trovava il vecchio nucleo di Olonio, già sede plebana. L'abitato sorgeva sulla via Regina, ma nel 1432 fu travolto dalle acque dell'Adda e definitivamente abbandonato. Il titolo della pieve di Olonio passò a Sorico.
Nel 1520, un'altra alluvione comportà una variazione del corso dell'Adda:[4] fino ad allora il fiume aggirava lo sperone di Monastero,[4] si dirigeva verso nord,[4] e sfociava nel lago di Mezzola[4] in località Bocca, poco più a nord dell'attuale ponte del Passo.
Nel 1900, Luigi Guanella avviò un'opera di bonifica di una zona paludosa situata all'imbocco della Valchiavenna, nell'area del Pian di Spagna. La bonifica portò alla fondazione del villaggio di Nuova Olonio.[5]
Simboli
modificaLo stemma è stato concesso con regio decreto del 12 marzo 1931.[6]
«Troncato: nel 1º d'azzurro, a tre spighe di frumento d'oro, poste in palo, una accanto all'altra; nel 2º di rosso, al vitello d'argento, passante sopra un terrazzo di verde. Ornamenti esteriori da Comune.[7]»
il gonfalone, concesso con DPR del 16 gennaio 1995[6], è un drappo troncato di rosso e di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaIl nucleo di Dubino conserva case con ballatoi di legno e forni per la cottura del pane.[8] La via principale porta alla chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Andrea, ricostruita nel 1675[9]. All'interno della chiesa si conservano opere pittoriche del caronese Giuseppe Petrini[9] e del talamonese Giovanni Gavazzeni[9].
A Mezzomanico si trova la chiesa della Madonna della Cintura, che si raggiunge salendo una lunga scalinata che si snoda attraverso un percorso lungo cui sono disposte dieci[4] cappelle della Via Crucis[8].[4] Ulteriori quattro cappelle popolano il sagrato della chiesa.[4] Le cappelle della Via Crucis sono dotate di rispettivi dipinti, eseguiti in sostituzione di opere analoghe attribuite a Cesare Ligari[9] o al pittore sondriese Lavizzari.[4] Ciò che resta degli antichi dipinti si trova nella chiesa posta in cima alla scalinata,[9] edificio dotato di numerosi affreschi.[4]
Monastero ospita la chiesa dell'Immacolata, ricostruita a partire dal 1698[9] in sostituzione di un precedente edificio religioso del XIII secolo[4]. All'interno spicca un fonte battesimale con copertura in stile barocco.[9]
Isolati nel bosco sono invece i resti della chiesa di San Giuliano, [8] situati non lontano da una calcara e in corrispondenza di uno strapiombo su un antico punto di attraversamento dell'Adda via barca.[4] Di fatto, la chiesa di San Giuliano si trovava in posizione dominante sia sulla Valchiavenna sia sulla Valtellina[4].
Una zona pedemontana non lontano dall'antico corso dell'Adda ospita la chiesa dei santi Quirico e Giulitta, risalente al XVII secolo[9].
A Nuova Olonio, lungo la strada statale dello Spluga, si trova la chiesa di San Salvatore, costruita su impulso di san Luigi Guanella in stile neoromanico tra il 1903[8] e il 1904[5],[9] in sostituzione di una chiesetta di legno edificata qualche anno prima[5]. Nel 1942 la chiesa divenne un Santuario, intitolato alla Madonna del lavoro;[5] ciononostante, non è contemplata nell'elenco ufficiale dei Santuari e templi votivi della Diocesi di Como[10]. Il campanile è del 1925[11].
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[12]
Etnie e minoranze straniere
modificaSecondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 308 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
- Marocco 143 40,3%
Geografia antropica
modificaNuclei abitati
modificaDubino, Mezzomanico, Monastero, Rogola, Dosso, Careciasca, Nuova Olonio, Colombaio, Spinida, Casello 7.
Il nucleo di Dubino è il più antico tra quelli che formano l'attuale comune.[8]
Mezzomanico è un paesino situato in mezzo ai boschi ed ai vigneti.[8]
Monastero deve il suo nome al monastero degli Umiliati soppresso nel 1571 dal papa Pio V.[4][8]
Il nucleo di Nuova Olonio fu fondato da San Luigi Guanella per creare un istituto a favore dei giovani e degli anziani in difficoltà: il centro si sviluppò e divenne un villaggio[8] che, dalla fine del 1928, è ufficialmente parte del comune di Dubino[11].
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2006 | 2011 | Rosa Barri | lista civica | Sindaco | [13] |
2011 | 2013 | Stefano Barri | lista civica | Sindaco | [13] |
2013 | 2014 | Salvatore Angieri | commissario prefettizio | [13] | |
2014 | 2019 | Emanuele Nonini | lista civica | Sindaco | [13] |
2019 | 2024 | Emanuele Nonini | lista civica | Sindaco | [13] |
2024 | in carica | Emanuele Nonini | lista civica | Sindaco | [13] |
Note
modifica- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2022 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ a b c d e f g h i j k l m Nonsolobanca.popso.it, Monastero di Dubino e l'insediamento perduto di San Giuliano, su nonsolobanca.popso.it. URL consultato il 21 gennaio 2025.
- ^ a b c d Punti Guanelliani - casa e santuario della Madonna del lavoro, su calendariovaltellinese.com.
- ^ a b Dubino, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 3 gennaio 2025.
- ^ Marco Foppoli, Gli stemmi dei comuni di Valtellina e Valchiavenna, Bormio, Alpinia, 1999.
- ^ a b c d e f g h Comune di Dubino, su www.comune.dubino.so.it. URL consultato il 21 gennaio 2025.
- ^ a b c d e f g h i Comune di Dubino, su www.comune.dubino.so.it. URL consultato il 20 gennaio 2025.
- ^ Santuari diocesani e templi votivi – Santuari Diocesani, su santuari.diocesidicomo.it. URL consultato il 23 novembre 2023.
- ^ a b presentazione del sito, su casamadonnadellavoro.it, 3 novembre 2011. URL consultato il 22 gennaio 2025.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ a b c d e f Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.gov.it. URL consultato il 13 maggio 2023.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dubino
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.dubino.so.it.
- Dubino, su sapere.it, De Agostini.