Fiamma olimpica dei XX Giochi olimpici invernali
La fiamma olimpica dei XX Giochi olimpici invernali è stata accesa a Olimpia, in Grecia, il 27 novembre 2005 con la cerimonia rituale che precede ogni edizione delle Olimpiadi.
La torcia olimpica
modificaLa torcia olimpica, progettata e costruita da Pininfarina, è in acciaio, con una forma che ricorda contemporaneamente uno sci e la Mole Antonelliana. Alta 770 mm e larga 105, pesa 1,9 kg. Ha un guscio esterno in lega di alluminio fuso in conchiglia, mentre la parte funzionale interna è in acciaio, rame e tecnopolimeri. L'esterno presenta una verniciatura resistente alle alte temperature.
Le torce delle Olimpiadi di Torino bruciano grazie a un brevetto, firmato Cavagna Group, di un componente indispensabile: la fiamma, infatti, è alimentata da una miscela di idrocarburi (40% propilene, 60% butano) contenuta in una bombola di alluminio su cui è stato installato un regolatore per la riduzione della pressione, sviluppato e prodotto da Cavagna Group. Il regolatore ha la funzione di controllare la pressione del gas contenuto nella bombola, anche in caso di corsa molto veloce del tedoforo e di raffiche di vento da 120 km/h. Anche il colore giallo-arancione e una particolare consistenza della fiamma, necessari per motivi di immagine e resa televisiva, sono frutto dello studio e della messa a punto della tecnologia del regolatore da parte di Cavagna Group[1].
La fiaccola ha un'autonomia di 12 minuti e funziona ad un'altitudine che va dal livello del mare fino a 5000 m, con temperature comprese tra −20 °C e 25 °C.
La staffetta olimpica
modificaLa fiamma è stata accesa all'altare del tempio di Estia ad Olimpia il 27 novembre 2005: dopo essere sfilata davanti al monumento a Pierre de Coubertin, è stata consegnata al primo tedoforo, il saltatore con l'asta Konstadínos Filippídis. Dopo alcuni giorni di staffetta in Grecia, è stata ufficialmente consegnata al comitato organizzatore dei Giochi torinesi durante la tradizionale cerimonia allo stadio Panathinaiko di Atene il 7 dicembre seguente.
La fiamma è arrivata in Italia il giorno dopo, 8 dicembre, data in cui il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi l'ha consegnata, dopo una cerimonia nella piazza del Quirinale, al primo tedoforo italiano, Stefano Baldini, che ha dato inizio ad un viaggio per tutte le province del paese. La destinazione finale della fiamma era lo stadio Olimpico di Torino, dove nel corso della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi, il 10 febbraio 2006, sarebbe stato acceso il braciere olimpico.
Il percorso della staffetta olimpica ha attraversato tutti i capoluoghi di provincia italiani e numerose altre località. La fiamma olimpica è stata portata anche all'estero, con brevi passaggi in tutti i paesi che confinano con l'Italia: Città del Vaticano (dove la fiaccola ha ricevuto la benedizione del papa Benedetto XVI), Malta, San Marino, Slovenia, Austria, Svizzera e Francia (dove la fiamma ha transitato per due città che nel passato hanno ospitato i Giochi Olimpici invernali, Grenoble e Albertville).
I tedofori sono stati selezionati dagli organizzatori dell'evento e da alcuni partner tra la fine di settembre e l'inizio di novembre 2005. La candidatura era aperta a tutti, e poteva essere effettuata compilando un modulo sul sito internet ufficiale. I candidati prescelti sono stati avvisati circa un mese prima della staffetta che dovevano compiere. Ad ogni tedoforo veniva fornita la divisa ufficiale, composta da tuta, berretto e guanti in lana targati Torino 2006; se lo desiderava, poteva acquistare la torcia numerata utilizzata nella propria frazione di staffetta al costo di 330 €. I tedofori della staffetta olimpica di Torino 2006 erano 10.000, più l'ultimo che, come vuole la tradizione, è stato tenuto segreto fino all'ultimo giorno. Tra i volti dei tanti tedofori che hanno preso parte al lungo viaggio della fiaccola Olimpica figura anche il nome di Roby Facchinetti, voce e tastierista dei Pooh, che accompagnò la fiaccola nella frazione di Bergamo, sua città natale.
La sera del 10 febbraio 2006, nel corso della cerimonia di apertura dei Giochi, la fiamma olimpica è stata portata all'interno dello Stadio Olimpico da Alberto Tomba, campione dello sci alpino, che ha dato inizio all'ultima parte della staffetta. Dopo di lui, la torcia è passata ai quattro componenti della staffetta italiana di sci di fondo che vinse l'oro a Lillehammer 1994: Maurilio De Zolt, Marco Albarello, Giorgio Vanzetta e Silvio Fauner. A De Zolt, il più anziano del gruppo, il compito di reggere la fiaccola nel tratto percorso dai quattro fondisti. La torcia è poi passata al piemontese Piero Gros, oro nello slalom speciale a Innsbruck 1976, poi a Deborah Compagnoni, tre volte campionessa olimpica nello sci alpino, ed infine alla fondista Stefania Belmondo, vincitrice di dieci medaglie olimpiche in carriera (record per lo sport italiano). La Belmondo, ultimo tedoforo, con la torcia ha acceso il complesso meccanismo che ha portato la fiamma in cima alla torre del braciere olimpico tra i fuochi d'artificio.
Contestazioni
modificaAl passaggio della fiamma olimpica, in alcune città (tra le quali Pisa, Genova, Bologna, Parma, Padova, Venezia, Trieste, Bergamo, Brescia, Milano) si sono verificati episodi di contestazione contro uno degli sponsor della manifestazione, la Coca-Cola, che è oggetto di una campagna di boicottaggio mondiale[senza fonte] lanciata dal sindacato colombiano SINALTRAINAL.
L'azienda sponsorizza i giochi olimpici da lungo tempo ed è classificata sul sito ufficiale delle olimpiadi Archiviato il 27 ottobre 2005 in Internet Archive. come "Worldwide Partner" assieme a Atos Origin, General Electric, Kodak, Lenovo, Manulife, McDonald's, Omega, Panasonic, Samsung e Visa. Il suo contributo economico alla manifestazione è rilevante e la sua sponsorizzazione gode di estrema visibilità: questo spiega la strategia degli attivisti che hanno scelto di contestare il passaggio del tedoforo per colpire la multinazionale.
Alle contestazioni si sono inoltre associati gruppi di militanti del movimento NO TAV che si oppone alla costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione in val di Susa.
Il 18 dicembre 2005, durante il passaggio a Genova, un gruppo di manifestanti è riuscito a bloccare il percorso della fiamma ed a spegnere la torcia per alcuni minuti. Il 23 gennaio 2006, durante il passaggio a Trento, per la prima volta nella storia dei Giochi,[senza fonte]un gruppo di contestatori è riuscito a strappare per qualche minuto la fiamma dalle mani della tedofora Eleonora Berlanda.
A livello istituzionale i commenti sulle contestazioni sono stati quasi tutti di condanna, se si escludono le formazioni politiche di sinistra più vicine al movimentismo, ovvero Verdi, Rifondazione e Comunisti italiani. Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, appartenente ai DS, ha avuto dure parole di riprovazione nei confronti dei manifestanti; il ministro Pisanu ha affermato che il rischio maggiore per il buono svolgimento delle olimpiadi sarebbero i gruppi antagonisti e no global.
Il percorso completo
modificaIl percorso della fiaccola dall'8 dicembre 2005 al 9 febbraio 2006:
- 8 dicembre Palazzo del Quirinale
- 8 dicembre Città del Vaticano
- 8 dicembre Roma
- 9 dicembre Genzano di Roma
- 9 dicembre Albano Laziale
- 9 dicembre Castel Gandolfo
- 9 dicembre Grottaferrata
- 9 dicembre Frascati
- 9 dicembre Grottaferrata
- 9 dicembre Ciampino
- 9 dicembre Roma
- 10 dicembre Viterbo
- 10 dicembre Orvieto
- 10 dicembre Terni
- 10 dicembre Labro
- 10 dicembre Rieti
- 11 dicembre Terni
- 11 dicembre Spoleto
- 11 dicembre Foligno
- 11 dicembre Assisi
- 11 dicembre Bastia Umbra
- 11 dicembre Perugia
- 12 dicembre Montepulciano
- 12 dicembre Montalcino
- 12 dicembre Cinigiano
- 12 dicembre Grosseto
- 12 dicembre Siena
- 13 dicembre Colle di Val d'Elsa
- 13 dicembre Volterra
- 13 dicembre San Gimignano
- 13 dicembre Volterra
- 13 dicembre Cecina
- 13 dicembre Rosignano Marittimo
- 13 dicembre Livorno
- 14 dicembre Pontedera
- 14 dicembre Montopoli in Val d'Arno
- 14 dicembre San Miniato
- 14 dicembre Empoli
- 14 dicembre Lastra a Signa
- 14 dicembre Scandicci
- 14 dicembre Firenze
- 15 dicembre Calenzano
- 15 dicembre Prato
- 15 dicembre Pistoia
- 15 dicembre Serravalle Pistoiese
- 15 dicembre Pieve a Nievole
- 15 dicembre Montecatini Terme
- 15 dicembre Buggiano
- 15 dicembre Pescia
- 15 dicembre Capannori
- 15 dicembre Lucca
- 16 dicembre Massarosa
- 16 dicembre Viareggio
- 16 dicembre Massarosa
- 16 dicembre Pisa
- 16 dicembre Vecchiano
- 16 dicembre San Giuliano Terme
- 16 dicembre Pisa
- 17 dicembre Camaiore
- 17 dicembre Pietrasanta
- 17 dicembre Forte dei Marmi
- 17 dicembre Montignoso
- 17 dicembre Massa
- 17 dicembre Carrara
- 17 dicembre La Spezia
- 17 dicembre Ameglia
- 17 dicembre Arcola
- 17 dicembre Lerici
- 17 dicembre La Spezia
- 18 dicembre Sestri Levante
- 18 dicembre Lavagna
- 18 dicembre Chiavari
- 18 dicembre Zoagli
- 18 dicembre Lavagna
- 18 dicembre Rapallo
- 18 dicembre Santa Margherita Ligure
- 18 dicembre Portofino
- 18 dicembre Recco
- 18 dicembre Sori
- 18 dicembre Pieve Ligure
- 18 dicembre Genova
- 19 dicembre Porto Torres
- 19 dicembre Alghero
- 19 dicembre Sassari
- 19 dicembre Nuoro
- 20 dicembre Oristano
- 20 dicembre Santa Giusta
- 20 dicembre Cagliari
- 21 dicembre Malta
- 21 dicembre Siracusa
- 21 dicembre Noto
- 21 dicembre Ragusa
- 22 dicembre Comiso
- 22 dicembre Vittoria
- 22 dicembre Gela
- 22 dicembre Licata
- 22 dicembre Lampedusa e Linosa
- 22 dicembre Agrigento
- 23 dicembre Mazara del Vallo
- 23 dicembre Marsala
- 23 dicembre Trapani
- 23 dicembre Palermo
- 26 dicembre Caltanissetta
- 26 dicembre Enna
- 26 dicembre Catania
- 27 dicembre Acireale
- 27 dicembre Giardini-Naxos
- 27 dicembre Taormina
- 27 dicembre Messina
- 27 dicembre Reggio Calabria
- 28 dicembre Gioia Tauro
- 28 dicembre Rosarno
- 28 dicembre Vibo Valentia
- 28 dicembre Pizzo
- 28 dicembre Lamezia Terme
- 28 dicembre Catanzaro
- 29 dicembre Crotone
- 29 dicembre San Giovanni in Fiore
- 29 dicembre Spezzano della Sila
- 29 dicembre Cosenza
- 29 dicembre Rende
- 29 dicembre Cosenza
- 30 dicembre Praia a Mare
- 30 dicembre Tortora
- 30 dicembre Maratea
- 30 dicembre Padula
- 30 dicembre Sala Consilina
- 30 dicembre Potenza
- 31 dicembre Salerno
- 31 dicembre Vietri sul Mare
- 31 dicembre Cava de' Tirreni
- 31 dicembre Scafati
- 31 dicembre Pompei
- 31 dicembre Torre Annunziata
- 31 dicembre Torre del Greco
- 31 dicembre Ercolano
- 31 dicembre Portici
- 31 dicembre Napoli
- 1º gennaio Formia
- 1º gennaio Gaeta
- 1º gennaio Latina
- 1º gennaio Frosinone
- 2 gennaio Cassino
- 2 gennaio Capua
- 2 gennaio Santa Maria Capua Vetere
- 2 gennaio Casagiove
- 2 gennaio Santa Maria Capua Vetere
- 2 gennaio Curti
- 2 gennaio Casapulla
- 2 gennaio Casagiove
- 2 gennaio Caserta
- 2 gennaio Mercogliano
- 2 gennaio Avellino
- 2 gennaio Benevento
- 3 gennaio Gravina in Puglia
- 3 gennaio Altamura
- 3 gennaio Matera
- 3 gennaio Taranto
- 4 gennaio Grottaglie
- 4 gennaio Francavilla Fontana
- 4 gennaio Nardò
- 4 gennaio Gallipoli
- 4 gennaio Parabita
- 4 gennaio Otranto
- 4 gennaio Lecce
- 4 gennaio Casarano
- 4 gennaio Matino
- 5 gennaio Brindisi
- 5 gennaio Ostuni
- 5 gennaio Locorotondo
- 5 gennaio Alberobello
- 5 gennaio Monopoli
- 5 gennaio Polignano a Mare
- 5 gennaio Bari
- 6 gennaio Bitonto
- 6 gennaio Foggia
- 6 gennaio Bitonto
- 6 gennaio Terlizzi
- 6 gennaio Ruvo di Puglia
- 6 gennaio Corato
- 6 gennaio Cerignola
- 6 gennaio Foggia
- 6 gennaio Trani
- 6 gennaio Barletta
- 7 gennaio Manfredonia
- 7 gennaio San Giovanni Rotondo
- 7 gennaio San Marco in Lamis
- 7 gennaio San Severo
- 7 gennaio Campobasso
- 7 gennaio Termoli
- 8 gennaio Isernia
- 8 gennaio Roccaraso
- 8 gennaio Sulmona
- 8 gennaio Chieti
- 8 gennaio Pescara
- 9 gennaio Pescara
- 9 gennaio Montesilvano
- 9 gennaio Città Sant'Angelo
- 9 gennaio Silvi
- 9 gennaio Pineto
- 9 gennaio Roseto degli Abruzzi
- 9 gennaio Morro d'Oro
- 9 gennaio Roseto degli Abruzzi
- 9 gennaio Giulianova
- 9 gennaio Teramo
- 9 gennaio L'Aquila
- 10 gennaio Ascoli Piceno
- 10 gennaio Porto San Giorgio
- 10 gennaio Fermo
- 10 gennaio Corridonia
- 10 gennaio Macerata
- 10 gennaio Recanati
- 10 gennaio Ancona
- 11 gennaio Jesi
- 11 gennaio Fabriano
- 11 gennaio Gubbio
- 11 gennaio Città di Castello
- 11 gennaio Monterchi
- 11 gennaio Arezzo
- 12 gennaio Rimini
- 12 gennaio Urbino
- 12 gennaio Pesaro
- 12 gennaio Gabicce Mare
- 12 gennaio Pesaro
- 12 gennaio Cattolica
- 12 gennaio Misano Adriatico
- 12 gennaio Riccione
- 12 gennaio Rimini
- 12 gennaio San Marino
- 13 gennaio Cesena
- 13 gennaio Forlì
- 13 gennaio Ravenna
- 13 gennaio Castel San Pietro Terme
- 13 gennaio Ozzano dell'Emilia
- 13 gennaio San Lazzaro di Savena
- 13 gennaio Bologna
- 14 gennaio Modena
- 14 gennaio Maranello
- 14 gennaio Fiorano Modenese
- 14 gennaio Maranello
- 14 gennaio Fiorano Modenese
- 14 gennaio Sassuolo
- 14 gennaio Casalgrande
- 14 gennaio Reggio Emilia
- 14 gennaio Parma
- 15 gennaio Piacenza
- 15 gennaio Caorso
- 15 gennaio Piacenza
- 15 gennaio Monticelli d'Ongina
- 15 gennaio Castelvetro Piacentino
- 15 gennaio Cremona
- 15 gennaio Castellucchio
- 15 gennaio Curtatone
- 15 gennaio Mantova
- 16 gennaio Roncoferraro
- 16 gennaio Sustinente
- 16 gennaio Serravalle a Po
- 16 gennaio Ostiglia
- 16 gennaio Borgofranco sul Po
- 16 gennaio Carbonara di Po
- 16 gennaio Vigarano Mainarda
- 16 gennaio Ferrara
- 16 gennaio Rovigo
- 16 gennaio Verona
- 17 gennaio Venezia
- 17 gennaio Rubano
- 17 gennaio Padova
- 17 gennaio Stra
- 17 gennaio Fiesso d'Artico
- 17 gennaio Mira
- 17 e 18 gennaio Venezia
- 18 gennaio Trieste
- 18 gennaio Noventa di Piave
- 18 gennaio San Donà di Piave
- 18 gennaio Ceggia
- 18 gennaio Portogruaro
- 18 gennaio San Michele al Tagliamento
- 18 gennaio Latisana
- 18 gennaio Palazzolo dello Stella
- 18 gennaio Muzzana del Turgnano
- 18 gennaio San Giorgio di Nogaro
- 18 gennaio Trieste
- 18 gennaio Sgonico
- 18 gennaio Trieste
- 19 gennaio Doberdò del Lago
- 19 gennaio Ronchi dei Legionari
- 19 gennaio Monfalcone
- 19 gennaio Ronchi dei Legionari
- 19 gennaio Fogliano Redipuglia
- 19 gennaio Sagrado
- 19 gennaio Gradisca d'Isonzo
- 19 gennaio Romans d'Isonzo
- 19 gennaio San Vito al Torre
- 19 gennaio Visco
- 19 gennaio Palmanova
- 19 gennaio Santa Maria la Longa
- 19 gennaio Pavia di Udine
- 19 gennaio Udine
- 20 gennaio Gorizia
- 20 gennaio Nova Gorica (Slovenia)
- 20 gennaio Lubiana (Slovenia)
- 20 gennaio Klagenfurt am Wörthersee (Austria)
- 20 gennaio Tarvisio
- 21 gennaio Villa Santina
- 21 gennaio Enemonzo
- 21 gennaio Socchieve
- 21 gennaio Ampezzo
- 21 gennaio Domegge di Cadore
- 21 gennaio Calalzo di Cadore
- 21 gennaio Longarone
- 21 gennaio Erto e Casso
- 21 gennaio Longarone
- 21 gennaio Ponte nelle Alpi
- 21 gennaio Belluno
- 22 gennaio Vittorio Veneto
- 22 gennaio Conegliano
- 22 gennaio San Vendemiano
- 22 gennaio Conegliano
- 22 gennaio San Fior
- 22 gennaio Conegliano
- 22 gennaio San Fior
- 22 gennaio Godega di Sant'Urbano
- 22 gennaio Orsago
- 22 gennaio Sacile
- 22 gennaio Fontanafredda
- 22 gennaio Porcia
- 22 gennaio Pordenone
- 22 gennaio San Biagio di Callalta
- 22 gennaio Treviso
- 23 gennaio Imer
- 23 gennaio Mezzano
- 23 gennaio Fiera di Primiero
- 23 gennaio Siror
- 23 gennaio Predazzo
- 23 gennaio Ziano di Fiemme
- 23 gennaio Panchià
- 23 gennaio Tesero
- 23 gennaio Cavalese
- 23 gennaio Carano
- 23 gennaio Termeno sulla Strada del Vino
- 23 gennaio Cortaccia sulla Strada del Vino
- 23 gennaio Magrè sulla Strada del Vino
- 23 gennaio Trento
- 24 gennaio Tione di Trento
- 24 gennaio Villa Rendena
- 24 gennaio Darè
- 24 gennaio Vigo Rendena
- 24 gennaio Pelugo
- 24 gennaio Spiazzo
- 24 gennaio Strembo
- 24 gennaio Caderzone Terme
- 24 gennaio Giustino
- 24 gennaio Pinzolo
- 24 gennaio Carisolo
- 24 gennaio Pinzolo
- 24 gennaio Cles
- 24 gennaio Tassullo
- 24 gennaio Sanzeno
- 24 gennaio Romeno
- 24 gennaio Cavareno
- 24 gennaio Ronzone
- 24 gennaio Bolzano
- 25 gennaio Vigo di Fassa
- 25 gennaio Pozza di Fassa
- 25 gennaio Mazzin
- 25 gennaio Campitello di Fassa
- 25 gennaio Canazei
- 25 gennaio Livinallongo del Col di Lana
- 25 gennaio Corvara in Badia
- 25 gennaio Selva di Val Gardena
- 25 gennaio Santa Cristina Valgardena
- 25 gennaio Ortisei
- 26 gennaio Cortina d'Ampezzo
- 26 gennaio Auronzo di Cadore
- 26 gennaio Cortina d'Ampezzo
- 27 gennaio Dobbiaco
- 27 gennaio Villabassa
- 27 gennaio Monguelfo-Tesido
- 27 gennaio Brunico
- 27 gennaio Varna
- 27 gennaio Bressanone
- 27 gennaio Varna
- 27 gennaio Vipiteno
- 27 gennaio Racines
- 27 gennaio Merano
- 28 gennaio Livigno
- 28 gennaio Valdidentro
- 28 gennaio Bormio
- 28 gennaio Sondrio
- 28 gennaio Lecco
- 28 gennaio Malgrate
- 28 gennaio Lecco
- 29 gennaio Bergamo
- 29 gennaio Bagnolo Cremasco
- 29 gennaio Crespiatica
- 29 gennaio Lodi
- 29 gennaio Milano
- 29 gennaio Brescia
- 29 gennaio Offanengo
- 29 gennaio Crema
- 30 gennaio Sesto San Giovanni
- 30 gennaio Cologno Monzese
- 30 gennaio Cernusco sul Naviglio
- 30 gennaio Monza
- 30 gennaio Lugano (Svizzera)
- 30 gennaio Varese
- 30 gennaio Nova Milanese
- 30 gennaio Varedo
- 30 gennaio Saronno
- 30 gennaio Varedo
- 30 gennaio Limbiate
- 30 gennaio Solaro
- 30 gennaio Como
- 30 gennaio Chiasso (Svizzera)
- 31 gennaio Verbania
- 31 gennaio Biella
- 31 gennaio Casale Monferrato
- 31 gennaio Vercelli
- 31 gennaio Novara
- 31 gennaio Vercelli
- 31 gennaio Pavia
- 1º febbraio Voghera
- 1º febbraio Tortona
- 1º febbraio Alessandria
- 1º febbraio Asti
- 1º febbraio Guarene
- 1º febbraio Alba
- 1º febbraio Savona
- 2 febbraio Imperia
- 2 febbraio Sanremo
- 2 febbraio Ospedaletti
- 2 febbraio Bordighera
- 2 febbraio Vallecrosia
- 2 febbraio Camporosso
- 2 febbraio Ventimiglia
- 2 febbraio Savona
- 2 febbraio Mondovì
- 2 febbraio Cuneo
- 3 febbraio Fossano
- 3 febbraio Savigliano
- 3 febbraio Saluzzo
- 3 febbraio Revello
- 3 febbraio Envie
- 3 febbraio Barge
- 3 febbraio Cavour
- 3 febbraio Campiglione-Fenile
- 3 febbraio Pinerolo
- 3 febbraio San Secondo di Pinerolo
- 3 febbraio Pinerolo
- 3 febbraio Bibiana
- 3 febbraio Torre Pellice
- 3 febbraio Luserna San Giovanni
- 3 febbraio Bricherasio
- 3 febbraio San Secondo di Pinerolo
- 3 febbraio Bricherasio
- 3 febbraio San Secondo di Pinerolo
- 4 febbraio Pinerolo
- 4 febbraio Porte
- 4 febbraio Villar Perosa
- 4 febbraio Pinasca
- 4 febbraio Villar Perosa
- 4 febbraio Pinasca
- 4 febbraio Perosa Argentina
- 4 febbraio Prali
- 4 febbraio Pomaretto
- 4 febbraio Perosa Argentina
- 4 febbraio Roure
- 4 febbraio Fenestrelle
- 4 febbraio Usseaux
- 4 febbraio Pragelato
- 4 febbraio Sestriere
- 5 febbraio Cesana Torinese
- 5 febbraio Oulx
- 5 febbraio Sauze d'Oulx
- 5 febbraio Oulx
- 5 febbraio Salbertrand
- 5 febbraio Exilles
- 5 febbraio Chiomonte
- 5 febbraio Gravere
- 5 febbraio Susa
- 5 febbraio Bussoleno
- 5 febbraio Borgone Susa
- 5 febbraio Condove
- 5 febbraio Bardonecchia
- 6 febbraio Claviere
- 6 febbraio Monginevro (Francia)
- 6 febbraio Briançon (Francia)
- 6 febbraio Grenoble (Francia)
- 6 febbraio Montbonnot-Saint-Martin (Francia)
- 6 febbraio Saint-Ismier (Francia)
- 6 febbraio Saint-Nazaire-les-Eymes (Francia)
- 6 febbraio Bernin (Francia)
- 6 febbraio Le Touvet (Francia)
- 6 febbraio Chambéry (Francia)
- 6 febbraio Albertville (Francia)
- 7 febbraio Chamonix-Mont-Blanc (Francia)
- 7 febbraio Monte Bianco
- 7 febbraio Courmayeur
- 7 febbraio Pré-Saint-Didier
- 7 febbraio Morgex
- 7 febbraio La Salle
- 7 febbraio Villeneuve
- 7 febbraio Saint-Pierre
- 7 febbraio Sarre
- 7 febbraio Aosta
- 8 febbraio Ivrea
- 8 febbraio Burolo
- 8 febbraio Bollengo
- 8 febbraio Caravino
- 8 febbraio Agliè
- 8 febbraio San Giorgio Canavese
- 8 febbraio Cambiano
- 8 febbraio Moncalieri
- 8 febbraio Nichelino
- 8 febbraio Orbassano
- 8 febbraio Avigliana
- 8 febbraio Chivasso
- 8 febbraio Settimo Torinese
- 8 febbraio San Mauro Torinese
- 8 febbraio Chieri
- 8 febbraio Buttigliera Alta
- 8 febbraio Rosta
- 8 febbraio Rivoli
- 8 febbraio Alpignano
- 8 febbraio Pianezza
- 8 febbraio Venaria Reale
- 9 febbraio Rivoli
- 9 febbraio Collegno
- 9 febbraio Grugliasco
- 9 febbraio Collegno
- 9 e 10 febbraio Torino
- 10 febbraio Stadio Olimpico
Il braciere olimpico
modificaIl braciere dello Stadio Olimpico, anch'esso disegnato da Pininfarina come la torcia, con i suoi 57 metri di altezza è il più alto in tutta la storia dei Giochi olimpici. Eretto all'esterno dello stadio lungo l'asse nord-sud, si compone di cinque tubi di 60 centimetri di diametro disposti in cerchio, che si torcono nella parte finale attorno ad un sesto tubo posto al centro.
È stato acceso la sera del 10 febbraio nel corso della cerimonia di apertura, ed ha continuato ad ardere fino al 26 febbraio, giornata conclusiva dei Giochi. Come tradizione, è stato spento nel corso della cerimonia di chiusura. Come per molti bracieri moderni, è stato riacceso per le Paralimpiadi ed è stato conservato anziché smantellato.
Note
modifica- ^ Marco Sampognaro, La Brescia che lavora per le Olimpiadi, in Giornale di Brescia, 01/12/2005.
Bibliografia
modifica- Torino 2006 - Cartella Stampa, Braciere[collegamento interrotto]
- WWF, GHIACCIO - NEVE - CITTA, Torino, 8 febbraio 2006
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fiamma olimpica dei XX Giochi olimpici invernali
- Wikinotizie contiene l'articolo Torino Olimpiadi invernali 2006 fiaccola olimpica, 8 dicembre 2005
Collegamenti esterni
modifica- La corsa a ostacoli della torcia, articolo di Maurizio Crosetti su Repubblica, su repubblica.it.
- Percorso completo della Fiamma Olimpica per le Olimpiadi di Torino 2006 (PDF), su ftp.torino2006.it. URL consultato il 13 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2006).