Il Celtic di Jock Stein esordì al primo turno contro gli svizzeri dello Zurigo, vincendo con un risultato complessivo di 5-0. Agli ottavi di finale i Celts sconfissero agilmente il Nantes sia all'andata che al ritorno col risultato di 3-1. Ai quarti i biancoverdi persero la partita d'andata contro il Vojvodina 1-0 per poi ribaltare il risultato al Celtic Park con un gol allo scadere di Billy McNeill. In semifinale fu la volta dei cecoslovacchi del Dukla Praha a dover fare strada a quelli che poi sarebbero stati ricordati come i Lisbon Lions.
L'Inter di Helenio Herrera iniziò il cammino europeo contro i sovietici del Torpedo Mosca, che superò con difficoltà vincendo 1-0 a Milano e pareggiando 0-0 a Mosca. Agli ottavi i nerazzurri superarono agilmente i campioni d'Ungheria del Vasas con un 4-1 totale. Ai quarti di finale fu la volta dei campioni in carica del Real Madrid, che deluse molto le aspettative dei propri tifosi arrendendosi a San Siro per 1-0 e al Bernabéu per 2-0. Più combattuta fu la sfida in semifinale con i bulgari del CSKA Sofia; le partite di andata e ritorno si conclusero entrambe con il risultato di 1-1, sicché fu necessario uno spareggio per sancire il vincitore: ebbero la meglio gli interisti che si imposero 1-0.
A Lisbona, in un clima torrido e afoso, va in scena la prima finale di Coppa dei Campioni con protagonista una squadra d'oltremanica. L'Inter, che due anni prima aveva conquistato il suo secondo trofeo, ha i favori del pronostico contro un avversario all'esordio in competizioni internazionali, ma lamenta l'assenza del suo miglior giocatore, il pallone d'oro Luis Suárez, sostituito dal veterano Bicicli, con pochissime presenze da titolare. I Nerazzurri partono subito forte e dopo appena sei minuti Renato Cappellini viene steso in area e Sandro Mazzola trasforma il calcio di rigore assegnato dall'arbitro Tschenscher.
Nella ripresa i calciatori dell'Inter calano sotto il piano fisico, complice il caldo della capitale lusitana e la "gara 3" giocata qualche settimana prima con il CSKA Sofia, e lasciano giocare il Celtic che si rende pericoloso più volte con i terzini Jim Craig e Tommy Gemmell, che macinano gioco sulle fasce e proprio da loro parte l'azione del pareggio: cross di Craig e siluro di Gemmell che trafigge Giuliano Sarti. A sette minuti dal termine arriva poi il sigillo di Stevie Chalmers che di fatto chiude il ciclo della Grande Inter[1] e apre quello dei Lisbon Lions.