Frisanco

comune italiano

Frisanco (in friulano Frisanc[5]) è un comune italiano di 557 abitanti del Friuli-Venezia Giulia.

Frisanco
comune
(IT) Frisanco
(FUR) Frisanc

}} [1]

Frisanco – Stemma
Frisanco – Bandiera
Frisanco – Veduta
Frisanco – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Pordenone
Amministrazione
SindacoSandro Rovedo (lista civica La giovane Val Colvera) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate46°13′N 12°44′E
Altitudine500 m s.l.m.
Superficie60,99 km²
Abitanti557[2] (30-4-2022)
Densità9,13 ab./km²
FrazioniCasasola, Poffabro
Comuni confinantiAndreis, Barcis, Cavasso Nuovo, Claut, Fanna, Maniago, Meduno, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto
Altre informazioni
Lingueitaliano, friulano
Cod. postale33080
Prefisso0427
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT093024
Cod. catastaleD804
TargaPN
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[3]
Cl. climaticazona F, 3 235 GG[4]
Nome abitantifrisanchini
Patronosante Fosca e Maura
Giorno festivo13 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Frisanco
Frisanco
Frisanco – Mappa
Frisanco – Mappa
Posizione del comune di Frisanco nella ex provincia di Pordenone
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Il comune di Frisanco si estende per 61,20 km². È costituito dalle tre frazioni principali Casasola, Frisanco e Poffabro e dai borghi Pian delle Merie, Valdifrina, Valdestali, Forcella, Preplans, Vals, Fulin, Valavan e Colvere, quest'ultima costituita a sua volta da vari borghi.

La superficie abitata è compresa tra i 420 m delle Colvere e i 600 di Villa Santa Maria, ma il territorio giunge ai 2.026 m della cima del Monte Raut, che sovrasta maestosamente la valle.

La frazione di Poffabro, con le sue massicce case in pietra, fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia.

Origini del nome

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Il toponimo compare per la prima volta nel 1293 (de Frasanco) e sembra derivare da Freidank, nome personale di origine germanica[6].

La storia dell'attuale comune di Frisanco è molto complessa e con livello di stratificazione (multilayer) storico anche abbastanza inestricabile.
Informazioni presuntive fanno risalire la nascita del primo agglomerato urbano o semplice Villa di compascuo all'età romana: forse alla prima romanizzazione anche dell'est europeo dal I al II secolo d.C. Di sicuro luogo di rifugio anche di gentes di stirpe longobarda dopo la caduta o durante il dominio dei Re di stirpe longobarda. Alcune montagne hanno ancora toponimi con radici o interi nomi di origine "east-gothic". Ovviamente fu predominante fin dall'inizio l'elemento antropico latino di cui anche il dialetto locale ne è comprova.

Nel 1300 luogo di rifugio per persone colpite da calamità o forse anche luogo ambito da ricercatori. Con l'indebolimento dello Stato patriarcale dovuto a vari motivi e in seguito a scontri tettonici frequenti, fu possibile un parziale abbandono dei luoghi e degli abitati. Nel 1500 con la caduta del feudo asburgico di Pordenone e l'indebolimento della feudalità patriarchina inizia la grande espansione veneziana in terra-ferma e Frisanco diventa luogo molto importante per l'estrazione di materiale e luogo di lavoro (estrazione di pietre e legname, viticoltura, fienagione, pascolo e agricoltura a terrazzamenti non sempre di successo) e commercio di derrate alimentari, spezie, sapori e quarzi nei vicini mercati cittadini.

Con il 1600 e lo spauracchio dei Turchi anche Frisanco viene investito dal fenomeno sociale del "rifugiarsi in villa" e forse in questo periodo iniziano miglioramenti o abbellimenti o nuove edificazioni per rendere permanente la popolazione. Con il 1700 e già prima iniziano le lizze tra le due comunità più coese di Frisanco e Poffabro e si acuiranno con il 1811 per la decretazione napoleonica della fine del comune di Poffabro, già più avanzato economicamente e fedele a Venezia. Del Regno Lombardo-Veneto, di cui anche Frisanco faceva parte per qualche decennio non ci furono sostanziali cambiamenti nell'amministrazione di prima. Forse dei miglioramenti nel sistema daziario e di tassazione siccome il sistema fiscale della Repubblica di Venezia era balzellistico ed eccessivamente oneroso e il sistema economico dell'ultimo settecento stava diventando eccessivamente speculativo anche se solido per sé. Di sicuro ci furono degli adeguamenti nella toponimia e degli adeguamenti a livello del catasto, dell'unità monetaria e dei trasporti (cfr. costruzione del sistema ferroviario di Pordenone).

Con la caduta del Regno Lombardo-Veneto cade anche un sistema di invassallamento tipico di un sistema feudale e quindi ancora cambiamenti sociali ai vertici e forse emigrazioni e instabilità anche economica. Dopo l'età del primo impero napoleonico la comunità di Frisanco viene minimamente inficiata dai motti insurrezionali perché zona ad limite. Sul finire del 1800 iniziano le grandi emigrazioni per motivi di vario genere e per troppi cambiamenti politici in un solo secolo o poco più. Nel 1900 i flussi aumentano ancora e fino al 1950-60 per vari paesi dell'America, dell'Europa. Si ricorda che i Conti di Maniago rinunciano al ius patronato sulle pievi solo dopo il 1950. Il comune sopravvive malgrado il numero esiguo dei residenti e il numero invece alto di "fluttuanti" e emigrati storici.

Nel 1976 il comune fu devastato dal terremoto del Friuli, che provocò enormi crolli e danni.

Simboli

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Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 26 luglio 1975.[7]

«D'azzurro, al castagno al naturale, fruttato d'oro, nodrito su di un monte all'italiana di tre cime d'argento, fondato in punta e sormontato nei cantoni del capo da due stelle dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Onorificenze

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«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d'alto senso del dovere, meritevole dell'ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta. Eventi sismici 1976.»
— 12 dicembre 2002[8]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[9]

Lingue e dialetti

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A Frisanco, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[10].
La lingua friulana che si parla a Frisanco rientra fra le varianti appartenenti al friulano occidentale[11].

Amministrazione

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Sindaci dal 1995
Periodo Primo Cittadino Partito Carica Note
1995 2009 Angelo Arturo Bernandon lista civica Sindaco
2009 2019 Sandro Rovedo lista civica Sindaco Primo mandato
2019 in carica Sandro Rovedo lista "La Giovane Valcolvera" Sindaco Secondo mandato
  1. ^ Toponimo ufficiale in lingua friulana, sancito dal DPReg 016/2014, vedi Toponomastica ufficiale, su arlef.it.
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ toponomastica ufficiale (DPReg 016/2014), su arlef.it.
  6. ^ Carla Marcato, Friasnco, in Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 288, ISBN 88-11-30500-4.
  7. ^ Frisanco, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 22 gennaio 2023.
  8. ^ Comune di Frisanco, Medaglia d'oro al merito civile, su quirinale.it.
  9. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012..
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  10. ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana., su arlef.it.
  11. ^ Lingua e cultura, su arlef.it.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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