Governo Szydło
Il Governo Szydło è stato il governo della Polonia in carica, per un totale di 2 anni e 3 settimane e 4 giorni, dal 16 novembre 2015 all'11 novembre 2017, durante l'ottava legislatura del Sejm e la nona legislatura del Senato.
Governo Szydło | |
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Il Governo al momento della sua formazione, 16 novembre 2015. | |
Stato | Polonia |
Primo ministro | Beata Szydło (PiS) |
Coalizione | PiS-PR, P-SP |
Legislatura | VIII |
Giuramento | 16 novembre 2015 |
Dimissioni | 11 dicembre 2017 |
Governo successivo | 12 dicembre 2017 |
Si tratta del primo governo polacco, dal 1989, ad aver goduto della maggioranza assoluta monocolore dei seggi in Parlamento.
Storia
modificaGuidato dalla Presidente del Consiglio dei ministri conservatrice Beata Szydło, questo governo era formato e sostenuto da una coalizione fra Diritto e Giustizia (PiS), Polonia Solidale (SP) e La Polonia Insieme (PR), che insieme disponevano di 235 deputati su 460, ovvero il 51,1% dei seggi della Camera, e di 62 senatori su 100.
Formatosi in seguito alle elezioni parlamentari del 2015, succedette al governo guidato dalla liberale Ewa Kopacz, sostenuto da Piattaforma Civica (PO) e dal Partito Popolare Polacco (PSL).
Durante lo scrutinio, il PiS e i suoi due alleati ottennero il 37,6% dei voti, contro il 24,1% della PO e il 5,1% del PSL, i quali elessero soltanto 154 deputati e 35 senatori; l'impossibilità da parte della coalizione socialdemocratica di superare la soglia elettorale richiesta comportò la cessione alla destra conservatrice della maggioranza assoluta alla Camera. Di conseguenza, il 9 novembre Szydło, insieme al presidente del PiS Jarosław Kaczyński, presentò alla stampa la composizione del futuro Governo[1].
Il 12 novembre Kopacz rimise le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica Andrzej Duda, e il giorno successivo questi incaricò Szydło di formare il nuovo esecutivo[2], che verrà presentato al capo di Stato e presterà giuramento il 16 novembre successivo[3][4]. Per il nuovo governo, formato da ventitré ministeri, di cui cinque senza portafoglio, vennero creati il Ministero dello Sviluppo (dall'unione di quelli dell'Economia e delle Infrastrutture e Trasporti) e il Ministero dell'Economia marittima, mentre furono riassegnate le competenze per la funzione pubblica al Ministero dell'Interno; all'interno della compagine vennero rinominati sei ex ministri, tra cui Jarosław Gowin, ministro della giustiza con il liberale Donald Tusk.
Il 19 novembre l'esecutivo ottenne la fiducia alla Camera, con 238 favorevoli, 202 contrari e 16 astenuti[5].
Sostegno parlamentare
modificaCamera | Collocazione | Partiti | Seggi |
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Sejm[6] | Maggioranza | PiS (235) |
235 / 460 [7]
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Opposizione | KO (138), Kukiz'15 (42), .N (28), PSL (16), MN (1) |
225 / 460 [8]
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Composizione
modificaDiritto e Giustizia (PiS)
Polonia Solidale (SP)
Partito Repubblicano (PR)
Indipendenti (IND)
Carica | Titolare | Partito | ||
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Presidente del Consiglio | Beata Szydło | PiS | ||
Primo Vice-Presidente del Consiglio Ministro della cultura e del patrimonio nazionale |
Piotr Gliński | PiS | ||
Secondo Vice-Presidente del Consiglio | Jarosław Gowin | PR | ||
Terzo Vice-Presidente del Consiglio
Ministro dello sviluppo |
Mateusz Morawiecki | PiS | ||
Ministro delle infrastrutture e dei lavori pubblici | Andrzej Adamczyk | PiS | ||
Ministro dello sport e del turismo | Witold Bańka | IND | ||
Ministro dell'interno e dell'amministrazione | Mariusz Błaszczak | PiS | ||
Ministro dell'economia marittima | Marek Gróbarczyk | PiS | ||
Ministro del tesoro di Stato
(fino al 31/12/2016) |
Dawid Jackiewickz
(fino al 15/09/2016) |
PiS | ||
Henryk Kowalczyk
(dal 21/09/2016) |
PiS | |||
Ministro dell'agricoltura e dello sviluppo rurale | Krzysztof Jurgiel | PiS | ||
Ministro della difesa nazionale | Antoni Macierewicz | PiS | ||
Ministro della Sanità | Konstanty Radziwiłł | PiS | ||
Ministro della famiglia, del lavoro e delle politiche sociali | Elżbieta Rafalska | PiS | ||
Ministro della digitalizzazione | Anna Streżyńska | IND | ||
Ministro delle finanze | Paweł Szałamacha
(fino al 28/09/2016) |
IND | ||
Mateusz Morawiecki
(dal 28/09/2016) |
PiS | |||
Ministro dell'ambiente | Jan Szyszko | PiS | ||
Ministro senza portafoglio
Ministro dell'energia |
Krzysztof Tchórzewski | PiS | ||
Ministro degli affari esteri | Witold Waszczykowski | PiS | ||
Ministro della pubblica istruzione | Anna Zalewska | PiS | ||
Ministro della giustizia | Zbigniew Ziobro | SP | ||
Ministro senza portafoglio
Coordinatore delle forze speciali |
Mariusz Kamiński | PiS | ||
Ministro senza portafoglio
Direttore della cancelleria del presidente del Consiglio dei ministri |
Beata Kempa | PR | ||
Ministro senza portafoglio
Presidente del comitato permanente del governo |
Henryk Kowalczyk | PiS | ||
Ministro senza portafoglio
Direttore del gabinetto politico del presidente del Consiglio dei ministri |
Elżbieta Witek | PiS |
Note
modifica- ^ (PL) RAPORT: Rząd Beaty Szydło, su http://www.tvp.info/, 10 novembre 2015. URL consultato l'11 novembre 2015.
- ^ Pologne: Beata Szydlo désignée officiellement Première ministre, su Le Parisien, 13 November 2015. URL consultato l'8 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2018).
- ^ Poland's new government is sworn in, su Washington Post. URL consultato il 16 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
- ^ (PL) « Prezydent Andrzej Duda powołał nowy rząd. Pokieruje nim Beata Szydło », Wyborcza, 16 novembre 2016.
- ^ (EN) New Polish government wins customary vote of confidence, su Polskie Radio dla Zagranicy, 13 novembre 2019. URL consultato il 19 novembre 2015.
- ^ Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato) poiché solo quest'ultima ha il potere di controllare il rapporto di fiducia con l'esecutivo.
- ^ In occasione del voto di fidcuia del 19 novembre la maggioranza incassò 238 voti favorevoli.
- ^ In occasione del voto di fiducia del 19 novembre soltanto 202 parlamentari non votarono la fiducia.
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