Griveaudia
Griveaudia Viette, 1958[1] è un genere di lepidotteri, appartenente alla famiglia Callidulidae, diffuso in Africa e Asia. È l'unico genere della sottofamiglia Griveaudiinae Minet, 1990.[2][3]
Etimologia
modificaIl nome generico è stato dato in onore dell'entomologo Paul Griveaud, che collaborò con Pierre Viette nelle ricerche sul campo in Madagascar.[1]
Descrizione
modificaAdulto
modificaSi tratta di falene con un'apertura alare compresa tra 23 e 41 mm, che negli adulti evidenziano un marcato dimorfismo sessuale.[4]
Capo
modificaGli occhi rivelano la presenza di minutissime setole interommatidiali; gli ocelli sono ridotti ma presenti, come pure i chaetosemata, che tuttavia sono meno sviluppati rispetto a quelli delle Callidulinae.[4][5][6]
Nell'apparato boccale, i lobi piliferi sono presenti, come pure la spirotromba, ben sviluppata e priva di scaglie.[6] I palpi mascellari sono ridotti. I palpi labiali sono trisegmentati, col III articolo che termina con un organo di vom Rath ben definito.[4][5][6]
Le antenne sono filiformi o al massimo lievemente clavate, ma mai pettinate; i sensilli tricoidei sono di lunghezza ridotta.[4][5][6]
Torace
modificaIl processo ventrale della tegula è spesso alquanto corto; gli anepisterni del mesotorace sono ben sviluppati. Il metascuto è praticamente diviso in due sezioni, come nelle Callidulinae.[4]
Nelle zampe, le tibie sono munite di spine; nel tarso delle zampe anteriori, il IV tarsomero è munito sulla superficie ventrale di una coppia di robuste spine apicali, mentre il distitarso ne è privo; l'arolio è ben sviluppato e i pulvilli sono divisi; le unghie sono semplici, prive di dentellatura.[4][5][6]
Nel maschio manca un retinaculum sulla subcosta, mentre il frenulum è presente in entrambi i sessi, ma è ridotto;[4][6] la spinarea è presente.[4]
Nell'ala anteriore, che può avere un apice falcato, R è libera, mentre i quattro rami di Rs sono retti da un'unica nervatura; M2 parte nettamente più vicina a M3 che non a M1; CuP è sostituita da una piega; 1A+2A è priva di biforcazione alla base.[4][5][6]
Nell'ala posteriore, si osserva una sorta di sperone omerale su Sc+R (talvolta molto ridotto), e quest'ultima può avvicinarsi o sfiorare Rs per un certo tratto, prima della fine della cellula discale; M2 è più vicina ad M3 che ad M1; non si osserva CuP, sostituita anche qui da una plica, mentre 3A è molto ridotta.[4][5][6]
Addome
modificaNell'addome, così come nel torace, non sono presenti organi timpanici; i bordi laterali del I tergite sono connessi anteriormente al II sternite attraverso uno sclerite tergosternale completo; nel maschio, l'VIII tergite appare considerevolmente allungato.[4]
Nell'apparato genitale maschile, le valve sono unite ventralmente rispetto alla juxta.[4]
Nel genitale femminile, l'ostium bursae è situato proprio in prossimità del margine anteriore arcuato dell'VIII sternite; le apofisi sono alquanto pronunciate; l'ovopositore appare appiattito e quadrilobato.[4]
Uovo
modificaL'uovo è liscio, ellittico e appiattito, come nelle Callidulinae.[4][5][6]
Larva
modificaNon sono state descritte larve di Griveaudia.[4][5][6]
Pupa
modificaBiologia
modificaGli adulti di Griveaudia possono talvolta volare di giorno nel sottobosco, e a riposo tengono le ali "a tetto", in conformità con la maggior parte delle falene, ma differentemente dal resto dei Callidulidae.[5][4][6]
Ciclo biologico
modificaDopo l'accoppiamento, le uova sono deposte singolarmente al margine delle foglie della pianta nutrice.[5][6][7]
Alimentazione
modificaNon si conoscono le piante nutrici delle specie di Griveaudiinae, ma si ritiene che, come nel caso delle altre Callidulidae, questi bruchi siano strettamente pteridofagi, ossia si alimentino esclusivamente di foglie di felce.[4][5][6]
Parassitoidismo
modificaNon sono disponibili dati relativi al parassitoidismo ai danni di queste larve.[8]
Distribuzione e habitat
modificaL'areale delle Griveaudiinae si estende nelle ecozone afrotropicale e indomalese, e per una piccola parte anche nel Paleartico (Cina), essendo il taxon presente in Madagascar e nella fascia geografica compresa tra l'India, la Cina occidentale, la Birmania e Taiwan.[4][5][6]
L'habitat è rappresentato dal sottobosco della foresta pluviale.[5][7]
Tassonomia
modificaGriveaudiinae Minet, 1990 - Nouv. Revue Entom. (N.S.) 6(4): 351-368[2] - genere tipo: Griveaudia Viette, 1958 - Mém. Inst. sci. Madag. (E) 9: 173[1] - specie tipo: Griveaudia vieui Viette, 1958 - Mém. Inst. sci. Madag. (E) 9: 174, tav. I, figg. 1-2.[1]
Il genere Griveaudia veniva incluso da Nye (1975) nelle Ophiderinae (Noctuidae),[9] per poi essere trasferito da Minet tra i Callidulidae nel 1986.[10] Nel 1989, Poole attribuì tre specie a questo genere.[11] Nel 1990, ancora Minet lo designò quale genere tipo per la sottofamiglia monotipica Griveaudiinae,[2] e ne confermò l'attribuzione alle Callidulidae, anche in Kristensen (1999).[4][12]
Specie
modificaLa sottofamiglia comprende un solo genere, con sette specie, diffuse in Africa e Asia; di queste, tre si trovano in Madagascar, tre in Cina e una sola in India e nel sud-est asiatico.[3]
- Griveaudia atkinsoni (Moore, 1879) - Descr. new Ind. Lep. Ins.: 21, tav. II, fig. 3 (India, Birmania e Taiwan)[13]
- Griveaudia charlesi Viette, 1968 - Bull. Soc. ent. Fr. 73(3-4): 82, tav. 2, figg. 5-6 Archiviato il 18 gennaio 2017 in Internet Archive. (Madagascar)[14]
- Griveaudia discothyrata (Poujade, 1895) - Bull. Mus. Hist. Nat. Par. 1: 59 (Cina)[15]
- Griveaudia nigropuncta (Leech, 1898) - Trans. Ent. Soc. 1898: 358 (Cina)[16]
- Griveaudia nigropuncta Viette, 1958 - Mém. Inst. sci. Madag. (E) 9: 175, tav. I (Madagascar)[1]
- Griveaudia tractiaria (Oberthür, 1893) - Et. Ent. 18: 35, tav. II, fig. 21 (Cina)[17]
- Griveaudia vieui Viette, 1958 - Mém. Inst. sci. Madag. (E) 9: 174, tav. I, figg. 1-2 (Madagascar) (specie tipo)[1]
Sinonimi
modificaFilogenesi
modificaLa posizione filogenetica dei Calliduloidea all'interno dei Ditrysia è stata oggetto di diverse rielaborazioni nel tempo, e tuttora non è definitivamente chiarita.[18]
Qui sotto è mostrato un albero filogenetico ricavato da quello proposto da Joël Minet nel 1991,[19] in cui il clade Callidulinae\Griveaudiinae è considerato un sister group delle Pterothysaninae:[4][6]
Macrolepidoptera |
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Conservazione
modificaNessuna specie appartenente a questa sottofamiglia è stata inserita nella Lista rossa IUCN.[20]
Note
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Bibliografia
modificaPubblicazioni
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Voci correlate
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modifica- Wikispecies contiene informazioni su Griveaudia
Collegamenti esterni
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