Guy Périllat
Guy Périllat Merceroz (Annecy, 24 febbraio 1940) è un ex sciatore alpino francese, campione del mondo nella combinata a Squaw Valley 1960 e nello slalom gigante a Portillo 1966 e vincitore di numerose classiche dello sci alpino.
Guy Périllat | |||||||||||||
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Guy Périllat nel 1966 | |||||||||||||
Nazionalità | Francia | ||||||||||||
Altezza | 168 cm | ||||||||||||
Peso | 68 kg | ||||||||||||
Sci alpino | |||||||||||||
Specialità | Discesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata | ||||||||||||
Squadra | CdS La Clusaz | ||||||||||||
Termine carriera | 1969 | ||||||||||||
Palmarès | |||||||||||||
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Biografia
modificaStagioni 1955-1960
modificaMembro di spicco della nazionale francese che dominò lo sci alpino tra gli anni 1960 e i primi anni 1970, Périllat, sciatore polivalente originario di La Clusaz, debuttò in campo internazionale in occasione della Coupe Émile Allais 1955 (Megève, 19-23 gennaio), classificandosi 27º nella discesa libera, 13º nello slalom speciale e 14º nella combinata[1]; esordì ai Campionati mondiali a Badgastein 1958, dove si piazzò 8º nella discesa libera, 11º nello slalom gigante e non completò lo slalom speciale[2], e nel prosieguo di quella stagione fu 2º nella discesa libera di Holmenkollen (13 marzo)[3] e nello slalom gigante del Grand Prix du Printemps (Val-d'Isère, 26 marzo)[4].
Nel 1959 vinse lo slalom gigante dell'Otto Linher Memorial (Zürs, 19 aprile)[5] e nel 1960 lo slalom speciale e la combinata della Coupe Émile Allais (Megève, 22-24 gennaio)[6]; ai successivi VIII Giochi olimpici invernali di Squaw Valley 1960, suo esordio olimpico, vinse la medaglia di bronzo nella discesa libera e si classificò 6º sia nello slalom gigante sia nello slalom speciale. Conquistò inoltre la medaglia d'oro nella combinata, disputata in sede olimpica ma valida solo ai fini dei Mondiali 1960, e nel prosieguo della stagione s'impose nella discesa libera e nello slalom speciale degli International American Championships (Stowe, 11-13 marzo)[7].
Stagioni 1961-1963
modificaLa stagione 1960-1961 fu la migliore della carriera di Périllat[8]: vinse la discesa libera e la combinata del trofeo del Lauberhorn (Wengen, 14-15 gennaio)[9], la discesa libera e la combinata del trofeo dell'Hahnenkamm (Kitzbühel, 20-21 gennaio)[10], la discesa libera e la combinata della Coupe Émile Allais (Megève, 27-29 gennaio)[11], la discesa libera e la combinata del Grand Prix du Chamonix (Chamonix, 23-26 febbraio)[12], la discesa libera e lo slalom speciale della Coppa Grischa (Davos/Lenzerheide/Sankt Moritz, 28 febbraio-3 marzo)[13], la combinata del trofeo Arlberg-Kandahar (Mürren, 10-12 marzo)[14] e lo slalom gigante del Grand Prix du Savoie (Méribel, 22-23 marzo)[15]. Quell'anno quindi Périllat conquistò tutte le principali classiche della discesa libera, divenendo inoltre il terzo atleta nella storia, dopo Christian Pravda e Toni Sailer, a vincere nella stessa stagione sia sulla Lauberhorn di Wengen sia sulla Streif di Kitzbühel[8].
Ai Mondiali di Chamonix 1962 conquistò la medaglia d'argento nello slalom speciale, chiuse 6º nella discesa libera e non completò lo slalom gigante[16]; l'anno dopo vinse lo slalom speciale e la combinata del Lauberhorn (Wengen, 12-13 gennaio)[17], lo slalom speciale della Coupe Émile Allais (Megève, 25-27 gennaio)[18], lo slalom speciale e la combinata dell'Otto Furrer Memorial (Zermatt, 15-17 marzo)[19] e lo slalom gigante del Grand Prix du Savoie (Méribel, 23-24 marzo)[20].
Stagioni 1964-1966
modificaAi IX Giochi olimpici invernali di Innsbruck 1964 Périllat non riuscì ad andare a medaglia: fu infatti 6º nella discesa libera, 10º nello slalom gigante, 12º nello slalom speciale e 5º nella combinata. In quella stagione vinse lo slalom speciale del trofeo Tre Funivie (Sestriere, 22-23 febbraio)[21], lo slalom speciale e la combinata del trofeo Årebragden (Åre, 14-15 marzo)[22] e lo slalom speciale di Östersund (17 marzo)[23].
Nel 1965 si impose nuovamente nello slalom speciale del Lauberhorn (Wengen, 10 gennaio)[24] così come nel 1966 (Wengen, 16 gennaio)[25], anno in cui vinse anche lo slalom gigante e lo slalom speciale del trofeo Duca d'Aosta (Cortina d'Ampezzo, 5-6 febbraio)[26], lo slalom speciale della Vitranc-Pokal (Kranjska Gora, 20 febbraio)[27] e lo slalom speciale e la combinata degli International American Championships (Stowe, 18-20 marzo)[28]; in chiusura di stagione ai Mondiali di Portillo 1966 vinse la medaglia d'oro nello slalom gigante, quella d'argento nello slalom speciale e si classificò 63º nella discesa libera e 14º nella combinata[29].
Stagioni 1967-1969
modificaEsordì in Coppa del Mondo nella gara inaugurale del 5 gennaio 1967, lo slalom speciale di Berchtesgaden (6º), e in quella stessa stagione 1967 conquistò nella medesima specialità i suoi due successi nel circuito, nonché suoi primi podi: il 29 gennaio a Megève (gara valida anche per la Coupe Émile Allais) e il 5 febbraio a Madonna di Campiglio (gara valida anche per la 3-Tre). A fine stagione risultò 3º nella classifica generale vinta da Jean-Claude Killy e 2º in quelle di discesa libera e di slalom speciale (superato dallo stesso Killy rispettivamente di 38 e di 18 punti); tra le gare di quell'anno non valide ai fini della Coppa del Mondo, vinse lo slalom gigante e la combinata della 3-Tre (Madonna di Campiglio, 3-5 febbraio)[30].
L'anno dopo vinse un'altra medaglia d'argento, nella discesa libera, ai X Giochi olimpici invernali di Grenoble 1968, sua ultima presenza olimpica e iridata, dove si piazzò anche 4º nello slalom gigante e non concluse lo slalom speciale. In quella stagione 1968 in Coppa del Mondo ottenne tre podi ma nessuna vittoria: salì per l'ultima volta sul podio il 31 marzo piazzandosi 3º a Rossland in slalom gigante, alle spalle degli austriaci Herbert Huber e Reinhard Tritscher. Vinse inoltre la combinata dell'Arlberg-Kandahar (Chamonix, 23-25 febbraio)[31], non valida per la Coppa del Mondo. Nella sua ultima stagione agonistica, 1968-1969, non ottenne più podi in Coppa del Mondo, ma vinse la combinata di Kitzbühel[8][32] grazie anche ai suoi ultimi piazzamenti a punti in Coppa del Mondo, il 5º posto nello discesa libera del 18 gennaio e l'8º nello slalom speciale del giorno dopo; nel massimo circuito ottenne l'ultimo piazzamento il 9 febbraio a Cortina d'Ampezzo in discesa libera (12º)[33] e prese per l'ultima volta il via il 17 febbraio a Kranjska Gora in slalom speciale, senza completare la sua ultima gara in carriera[34].
Palmarès
modificaOlimpiadi
modifica- 2 medaglie, valide anche ai fini dei Mondiali:
- 1 argento (discesa libera[35] a Grenoble 1968)
- 1 bronzo (discesa libera a Squaw Valley 1960)
Mondiali
modifica- 4 medaglie, oltre a quelle conquistate in sede olimpica e valide anche ai fini iridati:
- 2 ori (combinata a Squaw Valley 1960; slalom gigante a Portillo 1966)
- 2 argenti (slalom speciale a Chamonix 1962; slalom speciale a Portillo 1966)
Classiche
modifica- 3 vittorie (slalom gigante, slalom speciale[35], combinata a Madonna di Campiglio 1967)
- 2 vittorie (combinata a Mürren 1961; combinata a Chamonix 1968)
- 6 vittorie (slalom speciale, combinata a Megève 1960; discesa libera, combinata a Megève 1961; slalom speciale a Megève 1963; slalom speciale[35] a Megève 1967)
- 3 vittorie (discesa libera, combinata a Kitzbühel 1961; combinata a Kitzbühel 1969)
- 6 vittorie (discesa libera, combinata a Wengen 1961; slalom speciale, combinata a Wengen 1963; slalom speciale a Wengen 1965; slalom speciale a Wengen 1966)
- 1 vittoria (slalom speciale a Kranjska Gora 1966)
Coppa del Mondo
modifica- Miglior piazzamento in classifica generale: 3º nel 1967
- 8 podi:
- 2 vittorie
- 2 secondi posti
- 4 terzi posti
Coppa del Mondo - vittorie
modificaData | Località | Paese | Specialità |
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29 gennaio 1967 | Megève | Francia | SL |
5 febbraio 1967 | Madonna di Campiglio | Italia | SL |
Legenda:
SL = slalom speciale
Campionati francesi
modificaOnorificenze
modifica— 31 dicembre 1989[37]
Note
modifica- ^ (EN) 19-23.01.55. Mont Blanc, su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 02-09.02.1958. Bad Gastein, Austria, su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 13-15.03.58. Holmenkollen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 26-28.03.58. Val d'Isere (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 19.04.59. Zuers (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 22-24.01.60. Megeve (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 11-13.03.60. Stowe, su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ a b c d (EN) Guy Périllat, su olympedia.org. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 14-15.01.61. Wengen, su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 20-21.01.1961. Kitzbuehel, su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 27-29.01.61. Megeve, su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 23-26.02.61. Chamonix, su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 28.02.61. Davos (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 10-12.03.1961. Muerren, su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 22-23.03.61. Meribel (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 10-18.02.1962. Chamonix, France, su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 12-13.01.63. Wengen, su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 25-27.01.63. Megeve, su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 15-17.03.63. Zermatt (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 23-24.03.63. Meribel (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 22-23.02.64. Sestriere (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 14-15.03.64. Aare (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 17.03.64. Oestersund (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 10.01.65. Wengen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 16.01.66. Wengen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 05-06.02.66. Cortina d’Ampezzo, su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 20.02.66. Kranjska Gora (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 18-20.03.66. Stowe, su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 05-14.08.1966. Portillo, Chile, su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ (EN) 03-05.02.67. Madonna di Campiglio, su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 maggio 2024.
- ^ (EN) 23-25.02.68. Chamonix, su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 maggio 2024.
- ^ (EN) 9.01.69. Kitzbuehel (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 maggio 2024.
- ^ (EN) 08.02.69. Cortina d’Ampezzo (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 maggio 2024.
- ^ (EN) 17.02.69. Kranjska Gora (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 maggio 2024.
- ^ a b c Gara valida anche ai fini della Coppa del Mondo.
- ^ (FR) Une poussée de jeunes qui se sont affirmés dans les championnats, in Le Monde, 9 marzo 1965. URL consultato il 21 luglio 2024.
- ^ a b (FR) Décret du 31 décembre 1989 portant promotion et nomination, su legifrance.gouv.fr, 31 dicembre 1989. URL consultato il 10 maggio 2024.
- ^ (FR) BODMR n° 10 du 22 avril 1960, su legifrance.gouv.fr, 22 aprile 1960. URL consultato il 10 maggio 2024.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) Guy Périllat, su fis-ski.com, FIS.
- (EN) Matteo Pacor, Guy Périllat, su Ski-DB.com.
- (EN) Guy Périllat, su Olympedia.
- (EN) Guy Périllat, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (DE, EN) Guy Périllat, su filmportal.de.
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