Ianthopappus corymbosus
Ianthopappus corymbosus (Less.) Roque & D.J.N.Hind, 2001 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae. È l'unica specie del genere Ianthopappus Roque & D.J.N.Hind, 2001.[1][2][3]
Ianthopappus corymbosus | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Stifftioideae |
Tribù | Hyalideae |
Genere | Ianthopappus Roque & D.J.N.Hind, 2001 |
Specie | I. corymbosus |
Classificazione Cronquist | |
taxon non contemplato | |
Nomenclatura binomiale | |
Ianthopappus corymbosus (Less.) Roque & D.J.N.Hind, 2001 | |
Sinonimi | |
Actinoseris corymbosa (Less.) Cabrera |
Descrizione
modificaHabitus. Questa specie ha un habitus perenne subarbustivo.[4][5][6][7][8][9]
Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alternato. Possono essere sessili o picciolate. Le foglie sono semplici o con margini denticolati. La forma della lamina è varia: da ellittica a orbicolare. La superficie si presenta scolorita e con venature attinodrome (tre o più vene primarie ravvicinate alla base della foglie e poi divergenti). La consistenza è coriacea.
Infiorescenza. Le infiorescenze sono composte da pochi capolini in lasse formazioni pseudo-corimbose. I capolini di tipo radiato ed eterogami sono formati da un involucro a forma da oblunga a campanulata, o spiralato composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: del raggio (marginali e esterni) e del disco (centrali). Le brattee, persistenti e simili a foglie, disposte su poche serie in modo embricato e scalate in altezza, sono densamente sericee con apici lungamente acuti. Il ricettacolo, convesso e glabro, è privo di pagliette a protezione della base dei fiori (ricettacolo nudo).
Fiori. I fiori sono tetraciclici (a cinque verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e in genere pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori, da 4 a 50, possono essere isomorfi (tutti uguali) o dimorfi (con forme diverse, bilabiato quelli marginali e tubolari quelli del disco). I fiori in generale sono ermafroditi e fertili, in particolare quelli marginali sono femminili, mentre i centrali sono bisessuali e fertili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[10]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: il colore delle corolle è bianco, rosa, porpora (raramente sono gialle). Fiori del disco: la corolla, glabra, è tubolare (actinomorfa) terminante con 5 profondi lobi revoluti. Fiori del raggio: la corolla è bilabiata (zigomorfa) con un labbro esterno allungato e patente di colore bianco (colorato di porpora di sotto) terminante con tre corti denti; quello interno ha due lunghi lobi arrotolati.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami con filamenti liberi e antere saldate in un manicotto circondante lo stilo.[11] Le antere in genere hanno una forma sagittata con appendici apicali acute. Le teche sono calcarate (provviste di speroni) e provviste di code lunghe e pelose. Talvolta le code sono connate tra di loro. Il polline normalmente è tricolporato a forma sferica (può essere microechinato).
- Gineceo: il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[11]. Lo stilo è unico e con due stigmi e un nodo basale glabro. Gli stigmi sono corti con terminazioni arrotondate (ispessite) e ottuse. L'ovulo è unico e anatropo.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. La forma degli acheni è cilindrica (raramente è compressa) con superficie pubescente percorsa da 10 coste appena visibili. Il carpoforo (o carpopodium) è uno stretto anello o corto cilindro appena visibile oppure è assente. L'endosperma è cellulare. Il pappo è formato da diverse setole (circa 130) disposte su 3 serie, tutte sono piumose all'apice, alcune sono più corte; le setole sono colorate di viola. Il pappo è direttamente inserito nel pericarpo o è connato in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.
Biologia
modifica- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione e habitat
modificaLa specie di questa voce è distribuita in Argentina, Brasile e Uruguay.[2]
Tassonomia
modificaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
Filogenesi
modificaIl genere di questa voce è descritto all'interno della sottofamiglia Stifftioideae. La sottofamiglia Stifftioideae, nell'ambito della famiglia, occupa una posizione "basale" subito dopo la sottofamiglia Barnadesioideae e della recente sottofamiglia Famatinanthoideae. Questa sottofamiglia è probabilmente un "gruppo fratello" della sottofamiglia Mutisioideae. La sottofamiglia è formata da due tribù: Hyalideae e Stifftieae.[1][15][16]
Il genere Ianthopappus descritto da questa voce appartiene alla tribù Hyalideae; in particolare fa parte del "Hyalis clade". In precedenti trattamenti questo genere era descritto all'interno della sottotribù "Gochnatiinae" (tribù "Mutisieae).[17] In altri studi il genere è associato alla sottotribù "Mutisiinae".[5]
Note
modifica- ^ a b c (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 26 aprile 2021.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 26 aprile 2021.
- ^ Funk & Susanna, pag. 256.
- ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 112.
- ^ Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ Judd 2007, pag.517.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ Roque et al. 2002.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
- ^ Susanna et al. 2020.
- ^ Mandela et al. 2019.
- ^ Funk & Susanna, pag. 197.
Bibliografia
modifica- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Nádia Roque e D. J. N. Hind, Ianthopappus, a New Genus of the Tribe Mutisieae (Compositae), in Novon A Journal for Botanical Nomenclature, vol. 11, n. 1, 2002, pp. 97-101.
- Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
- Jennifer R. Mandela, Rebecca B. Dikowb, Crolina M. Siniscalchia, Ramhari Thapaa, Linda E. Watsonc and Vicki A. Funk, A fully resolved backbone phylogeny reveals numerous dispersals and explosive diversifications throughout the history of Asteraceae, in Proceedings of the National Academy of Sciences, vol. 116, n. 28, 2020, pp. 1-6.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikispecies contiene informazioni su Ianthopappus corymbosus
Collegamenti esterni
modifica- Ianthopappus corymbosus Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Ianthopappus Royal Botanic Gardens KEW - Database