Javier Sotomayor

altista cubano

Javier Sotomayor Sanabria (Limonar, 13 ottobre 1967) è un ex altista cubano, detentore dei record mondiali outdoor e indoor della specialità.

Javier Sotomayor
Javier Sotomayor nel 2009
NazionalitàCuba (bandiera) Cuba
Altezza193 cm
Peso80 kg
Atletica leggera
SpecialitàSalto in alto
SocietàAdidas
Record
Alto 2,45 m Record mondiale (1993)
Alto 2,43 m Record mondiale (indoor - 1989)
Carriera
Nazionale
1983-2001Cuba (bandiera) Cuba
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 1 1 0
Mondiali 2 2 0
Mondiali indoor 4 1 1
Giochi panamericani 3 0 0
Campionati CAC 2 0 1
Universiadi 1 0 0
Mondiali juniores 1 0 0

Vedi maggiori dettagli

 

È considerato il più grande saltatore in alto di tutti i tempi.[1] Vincitore di una medaglia d'oro ai Giochi olimpici, di due ori ai mondiali all'aperto, di quattro ori ai mondiali indoor e di tre ori ai Giochi panamericani, è stato il dominatore della specialità dalla fine degli anni ottanta fino alla fine del XX secolo.

Biografia

modifica

Anni ottanta

modifica

Sotomayor era appena diciassettenne quando, nel 1984, saltò 2,33, stabilendo il nuovo record mondiale juniores, misura che gli avrebbe permesso di salire sul podio olimpico a Los Angeles, Olimpiadi peraltro disertate da Cuba come da tutti i paesi del blocco orientale. L'anno successivo ai Giochi mondiali indoor 1985 vince la medaglia d'argento saltando 2,30 m in gennaio, e due mesi più tardi a L'Avana migliora il proprio personale arrivando a 2,34 m. Nel 1986 migliora nuovamente il personale, saltando a Santiago di Cuba 2,36 m. Il primo titolo a livello internazionale lo vince nel 1987 ai X Giochi panamericani di Indianapolis, migliorando il proprio personale e portandolo a 2,37 m, mentre ai mondiali di Roma dello stesso anno non va oltre il nono posto (2,29 m).

L'8 settembre 1988 a Salamanca, Sotomayor stabilì il record del mondo, appartenente a Patrik Sjöberg, portandolo a 2,43,[2] pochi giorni prima della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Seul, dove ancora una volta non sarà presente perché Cuba diserta anche quei Giochi, in solidarietà con la Corea del Nord. Nel 1989, dopo aver saltato ai mondiali indoor di Budapest 2,43, stabilì un nuovo record del mondo saltando 2,44 ai Campionati centroamericani e caraibici di atletica leggera di Porto Rico.[2]

Anni novanta

modifica

Il 1990 fu un anno problematico per Sotomayor, una lesione a un piede lo lasciò fuori dalle gare per buona parte della stagione, inoltre soffrì la scomparsa del suo allenatore di sempre, José Godoy, sostituito poi da Guillermo de la Torre.[2] Guarito dall'infortunio e col nuovo allenatore, vince comunque ai XVI Giochi Centroamericani di Città del Messico, mentre l'anno successivo partecipa ai mondiali di Tokyo giungendo secondo, alle spalle dello statunitense Austin. Vince inoltre la medaglia d'oro, la seconda consecutiva, ai Giochi panamericani organizzati a casa sua, a L'Avana.

Nel 1992, a Barcellona, riuscì finalmente a partecipare e a vincere la medaglia d'oro ai Giochi olimpici, con un salto vincente di 2,34 m, stessa misura raggiunta da altri 4 saltatori. Il cubano però non aveva sbagliato un solo tentativo fino a quel punto, passando le misure sempre al primo salto, a differenza degli altri e si aggiudicò la gara davanti a Sjoberg e a ben tre atleti che vinsero il bronzo, Artur Partyka, Tim Forsyth e Hollis Conway. Anni dopo Sotomayor confessò che l'evento olimpico fu quello che gli generò maggior ansietà e nervosismo di tutta la carriera.[3]

Il 27 luglio 1993, ancora a Salamanca stabilì un nuovo record mondiale saltando 2,45 metri, primato mai più avvicinato da nessun atleta negli anni seguenti. Nello stesso anno conquista anche i mondiali, sia indoor che all'aperto, saltando, nelle due occasioni, rispettivamente 2,41 m e 2,40 m. Ancora nel 1993, Sotomayor ricevette il premio "Príncipe de Asturias de los Deportes". Da questo momento Sotomayor inizierà ad accusare qualche problema fisico, che unito allo sforzo mentale nel restare al massimo livello per tanti anni, ne comprometterà le prestazioni negli anni seguenti. Nonostante nel 1995 vinca ai mondiali indoor e, per la terza volta, ai Giochi panamericani, ai mondiali all'aperto sarà solo secondo, battuto a 2,37 m da Troy Kemp, e l'anno seguente ai Giochi di Atlanta si classificherà solamente dodicesimo, non riuscendo a saltare 2,32 m.

Nel 1997 riuscì a tornare ai vertici ai mondiali di Atene, dove vinse l'oro con 2,37 m, superando Artur Partyka e Tim Forsyth.

Doping e ritiro

modifica
 
Javier Sotomayor a Pechino 2008.

Dopo un 1998 senza grandi competizioni, si presentò ai XIII Giochi panamericani di Winnipeg come chiaro favorito. Il cubano vinse la gara, e sarebbe stato l'unico atleta a vincere, in una competizione dell'atletica leggera ai panamericani, per quattro volte di fila, tuttavia pochi giorni dopo furono resi noti i test antidoping, nei quali Sotomayor risultava positivo alla cocaina, venendo quindi squalificato. La IAAF lo sospese per 2 anni ma, dopo una lunga battaglia legale condotta dal presidente della federazione cubana d'atletica, il campione olimpico di Montreal Alberto Juantorena, la pena fu ridotta della metà per "circostanze eccezionali", vale a dire l'immensa carriera di Sotomayor e l'infinità di controlli negativi a cui si era sottoposto. Rientrato in gara si aggiudicò la medaglia d'argento ai Giochi olimpici del 2000, superato dal russo Sergej Kljugin per 3 centimetri (2,35 m contro 2,32 m).

Annunciato il ritiro dalle competizioni l'11 ottobre 2001, avrebbe dovuto essere squalificato a vita per una seconda positività riscontrata nel meeting di Tenerife il 14 luglio 2001 al nandrolone.[4]

Inserito nel Salón de la Fama della Confederación Centroamericana y del Caribe de Atletismo nel 2007, nel 2011 ricevette dal Comitato olimpico internazionale il premio "Deporte inspiración para la Juventud"[5]

Statistiche

modifica
 
Javier Sotomayor ricevuto a Buenos Aires dal Capo del governo cittadino Mauricio Macri nel 2012.

Sotomayor ha avuto una netta predominanza nella storia del salto in alto. Tra i 24 salti più alti di tutti i tempi, 17 sono suoi; ha saltato oltre i 2,40 metri ben 21 volte, più di ogni altro atleta.[1]

L'ultima volta che superò i 2,40 metri fu il 25 marzo 1995 ai Giochi panamericani che si svolsero a Mar del Plata, Argentina. Da allora soltanto il qatariota Mutaz Essa Barshim e l'ucraino Bohdan Bondarenko sono saliti più di una volta oltre i 2,40 m, misura raggiunta anche all'aperto dal russo Vjačeslav Voronin il 5 agosto 2000, e al coperto dallo svedese Stefan Holm il 6 marzo 2005 e da un altro russo, Ivan Uchov, il 25 febbraio 2009.

Record nazionali

modifica

Seniores

modifica

Progressione

modifica

Salto in alto

modifica
Stagione Risultato Luogo Data Rank. Mond.
2001 2,30 m   Retimo 1-7-2001 15º
2000 2,32 m   Sydney 24-9-2000 11º
1999 2,34 m   Saint-Denis 3-7-1999
1998 2,37 m   Maracaibo 20-8-1998 -
1997 2,37 m   Atene 6-8-1997 -
1996 2,33 m   Atlanta 18-5-1996 -
1995 2,40 m   Mar del Plata 25-3-1995 -
1994 2,42 m   Siviglia 5-6-1994 -
1993 2,45 m   Salamanca 27-7-1993
1992 2,36 m   Zurigo 19-8-1992 -
  Eberstadt 4-7-1992
1991 2,40 m   Saint-Denis 19-7-1991 -
1990 2,36 m   Jerez 3-9-1990 -
1989 2,44 m   San Juan 29-7-1989
1988 2,43 m   Salamanca 8-9-1988
1987 2,37 m   Atene 20-6-1987 -
1986 2,36 m   Santiago 23-2-1986 -
1985 2,34 m   L'Avana 20-3-1985 -
1984 2,33 m   L'Avana 19-5-1984 -
1983 2,17 m - - -

Palmarès

modifica
 
Le migliori prestazioni nel salto in alto maschile dal 1976 al 2008: i salti di Sotomayor sono indicati in rosso.

Javier Sotomayor è il saltatore in alto di maggior successo al mondo, il solo ad aver vinto due volte il Campionato mondiale outdoor nel salto in alto (1993 e 1997), ha vinto quattro medaglie d'oro ai mondiali indoor (1989, 1993, 1995 e 1999), risultato eguagliato solo dallo svedese Stefan Holm. Vincitore delle Olimpiadi di Barcellona nel 1992 e medaglia d'argento a Sydney nel 2000, ha anche vinto tre titoli consecutivi ai Giochi Panamericani, e ha vinto due volte le finali della IAAF (1994 e 1998). Oltre ai titoli in campo internazionale, Sotomayor ha vinto 12 volte ai Campionati cubani di atletica: consecutivamente dal 1986 al 1989 e ancora dal 1991 al 1995, e poi nel 1998, 1999 e 2001.

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
1983 Campionati CAC   L'Avana Salto in alto   Bronzo 2,17 m
1985 Mondiali indoor   Parigi Salto in alto   Argento 2,30 m
Campionati CAC   Nassau Salto in alto   Oro 2,30 m  
1986 Mondiali juniores   Atene Salto in alto   Oro 2,25 m
1987 Mondiali indoor   Indianapolis Salto in alto 2,32 m
Giochi panamericani   Indianapolis Salto in alto   Oro 2,32 m
Mondiali   Roma Salto in alto 2,29 m
1989 Mondiali indoor   Budapest Salto in alto   Oro 2,43 m  ,  
Campionati CAC   San Juan Salto in alto   Oro 2,44 m  
Universiade   Duisburg Salto in alto   Oro 2,34 m
1991 Mondiali indoor   Siviglia Salto in alto   Bronzo 2,31 m
Giochi panamericani   L'Avana Salto in alto   Oro 2,35 m
Mondiali   Tokyo Salto in alto   Argento 2,36 m
1992 Giochi olimpici   Barcellona Salto in alto   Oro 2,34 m
1993 Mondiali indoor   Toronto Salto in alto   Oro 2,41 m
Mondiali   Stoccarda Salto in alto   Oro 2,40 m  
1995 Mondiali indoor   Barcellona Salto in alto   Oro 2,38 m
Giochi panamericani   Mar del Plata Salto in alto   Oro 2,40 m
Mondiali   Göteborg Salto in alto   Argento 2,37 m
1996 Giochi olimpici   Atlanta Salto in alto 11º 2,25 m
1997 Mondiali   Atene Salto in alto   Oro 2,37 m  
1999 Mondiali indoor   Maebashi Salto in alto   Oro 2,36 m
2000 Giochi olimpici   Sydney Salto in alto   Argento 2,32 m
2001 Mondiali indoor   Lisbona Salto in alto 2,25 m

Altre competizioni internazionali

modifica

1985

1992

1994

1998

Onorificenze

modifica
  1. ^ a b (EN) Nostalgia and happiness as javier sotomayor retires, su iaaf.org, IAAF, 14 ottobre 2001.
  2. ^ a b c El Tigre de Limonar. Javier Sotomayor
  3. ^ (ES) Sotomayor, una gloria del atletismo en Buenos Aires, su clarin.com, Clarín, 23 novembre 2012.
  4. ^ Claudio Colombo, Sotomayor, l'ultimo salto finisce nel nandrolone, Corriere.it, 26 novembre 2001. URL consultato il 2 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2015).
  5. ^ El COI premia a Javier Sotomayor, su cubadebate.cu.

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN38151818 · ISNI (EN0000 0000 2296 8793 · LCCN (ENn00089014