Legione d'argento d'America

organizzazione politica e paramilitare fascista statunitense

La Legione d'argento d'America (in inglese Silver Legion of America) è stata una organizzazione politica e paramilitare statunitense di estrema destra, fondata da William Dudley Pelley il 30 gennaio 1933. Gli aderenti furono comunemente noti come Camicie d'argento (Silver Shirts).

Legione d'argento d'America
(EN) Silver Legion of America
LeaderWilliam Dudley Pelley
StatoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Fondazione30 gennaio 1933
Dissoluzione1941
IdeologiaFascismo clericale
Conservatorismo sociale
Suprematismo bianco
Nazionalismo
Corporativismo
CollocazioneEstrema destra
Iscritti15 000 (1934)
5 000 (1938)
Bandiera del partito

Storia dell'organizzazione e simbolismo

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Il movimento venne fondato nel gennaio del 1933 da William Dudley Pelley, autore di romanzi, giornalista, sceneggiatore cinematografico e spiritualista esperto di esoterismo e occultismo che già dal 1931 predicava teorie antisemite affermando che gli ebrei fossero persone possedute da demoni. L'obiettivo della Legione d'Argento era quella di apportare un "rinnovamento spirituale e politico" ispirato dal recente successo del movimento nazionalsocialista di Adolf Hitler in Germania.

L'emblema dell'organizzazione era caratterizzato da una lettera "L" scarlatta, che si riferiva al nome del gruppo e rappresentava inoltre le iniziali delle parole "Love" (Amore in inglese), "Lealtà" (agli Stati Uniti d'America) e "Liberazione" (dal materialismo e dagli ebrei). L'organizzazione pubblicava un settimanale, Liberation, Pelley è considerato inoltre l'autore del falso storico della cosiddetta "profezia di Benjamin Franklin" la quale apparve per la prima volta sul settimanale dell'organizzazione nel 1934.

La divisa dei membri della Legione d'argento consisteva di un copricapo identico a quello indossato dalle truppe d'assalto tedesche, pantaloni blu, gambali, cravatta, e camicia di colore grigio argento, con "L" rossa ricamata sul cuore. Gli aderenti vennero dunque rinominati "camicie d'argento" in modo analogo alle camicie nere italiane della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale e alle camicie brune della Sturmabteilung naziste.

Nel 1934, la Legione d'argento aveva circa 15.000 membri, di cui la maggior parte apparteneva alla classe operaia. La forza del movimento raggiunse l'acme nel periodo della presa del potere di Hitler in Germania, ridimensionandosi negli anni successivi.

Nel 1936 Pelley e il suo gruppo si candidò alla presidenza degli Stati Uniti nelle elezioni di quell'anno in qualità di terzo partito col nome di "Christian Party". Pelley prospettò quella che definì la "rivoluzione d'argento" e di imporsi come dittatore degli Stati Uniti sotto il titolo di "Chief" (letteralmente "capo"), termine ideato come equivalente inglese di "Führer" per Adolf Hitler e di "Duce" per Benito Mussolini[1]. Alle elezioni però prevalse il candidato democratico Franklin D. Roosevelt. Nel 1938 il numero dei membri della Legione d'Argento si era ridotto a 5000 unità[2].

Nel 1941, dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbor e la successiva dichiarazione di guerra degli Stati Uniti alla Germania nazista e all'Italia fascista, il governo, con una legge federale, dichiarò illegale l'organizzazione, che venne quindi perseguita dall'FBI, provocandone in breve la scomparsa[3].

Conseguenze

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Il 10 gennaio del 1942 Pelley venne condannato dai due ai tre anni di prigione dalla corte suprema per aver minacciato le leggi per sicurezza dello stato del Nord Carolina. La stessa sentenza venne poi ridotta per buona condotta seppur successivamente la corte scoprì che in quello stesso periodo Pelley aveva continuato a far pubblicare materiale di propaganda e informazioni false col tentativo di seminare il panico nella popolazione e di causare una rivolta da parte dell'esercito falsificando report e notizie oltre a supportare un'organizzazione segreta paramilitare[4]. Pelley venne infine condannato a quindici anni di carcere ma venne rilasciato nel 1950.

I termini per il rilascio di Pelley furono la sua permanenza nello stato dell'Indiana e di non intraprendere qualunque forma di attività politica. In quegli anni Pelley fondò una complessa religione chiamato "Soulcraft" basata sugli UFO e civiltà extraterrestri di cui scrisse in alcuni libri e in una rivista chiamata Star Guests fondata nel 1950[5]. Pelley morì nella sua abitazione di Noblesville il 30 giugno del 1965. Alla sua morte il New York Times lo definì "un agitatore senza alcun seguito significativo"[6].

Riferimenti nella cultura di massa

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  1. ^ Fascism in America: Pelley’s Silver Shirts (January 1934), su marxists.org.
  2. ^ 6 Things You May Not Have Known About Nazis in America, su thehistoryreader.com.
  3. ^ Sarah Atwood, 'This List Not Complete': Minnesota's Jewish Resistance to the Silver Legion of America, 1936–1940, in Minnesota History, n. 6, 2018, pp. 142-155.
  4. ^ Associated Press, "Pelley of Silver Shirts Must Serve Prison Term," The San Bernardino Daily Sun, San Bernardino, California, Wednesday 21 January 1942, Volume 48, page 1.
  5. ^ William Dudley Pelley (1885-1965), su northcarolinahistory.org.
  6. ^ "William Dudley Pelley, 75, dies; Founded fascist Silver Shirts." The New York Times, July 2, 1965., su timesmachine.nytimes.com.
  7. ^ Mitch Horowitz, Occult America, Bantam, 2009.

Bibliografia

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  • Leo Pual Ribuffo. Protestants on the Right: William Dudley Pelley, Gerald B. Winrod and Gerald L.K. Smith (2 vol.). New Haven, Yale University Press, 1976.

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Collegamenti esterni

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