Leontinia
Leontinia è un genere estinto di mammiferi notoungulati, appartenente ai tossodonti. Visse nell'Oligocene superiore (circa 29 - 23 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Argentina e in Brasile.
Leontinia | |
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Cranio di Leontinia gaudryi | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Notoungulata |
Sottordine | Toxodonta |
Famiglia | Leontiniidae |
Genere | Leontinia |
Descrizione
modificaQuesto animale era di corporatura massiccia, e sia nelle dimensioni che nell'aspetto doveva ricordare un rinoceronte attuale. In Leontinia, i primi incisivi delle mascelle superiori erano piccoli denti taglienti, mentre i secondi erano allungati e avevano la forma di zanne caniniformi. Nella mandibola, invece, erano i terzi incisivi ad essere sviluppati come lunghe zanne. Le variazioni nella lunghezza degli incisivi è stata usata per distinguere le differenti specie, ed è possibile che vi fosse anche un certo grado di dimorfismo sessuale. È stato inoltre suggerito che differenti specie denominate sulla base delle proporzioni dei denti potrebbero rappresentare solo differenti generi della stessa specie (Loomis, 1914). Le ossa nasali erano molto elevate rispetto alla cavità nasale, e ciò suggerisce che l'animale potrebbe aver avuto delle corna nasali simili a quelle del rinoceronte arcaico Diceratherium.
Classificazione
modificaLeontinia venne descritto per la prima volta nel 1894 da Florentino Ameghino, sulla base di resti fossili ritrovati nella formazione di Deseado in Argentina. La specie tipo è Leontinia gaudryi; a questo genere, sempre grazie ad Ameghino, sono state ascritte numerose altre specie (Leontinia fissicolis, Leontinia garzoni, Leontinia oxyrhyncha, Leontinia stenognatha, Leontinia tertiaria); è tuttavia probabile che nessuna di queste fosse una specie a sé stante, tranne Leontinia garzoni.
Leontinia fa parte di un gruppo di erbivori sudamericani conosciuti come notoungulati, comprendenti numerosi animali di forme e dimensioni diverse, che andavano da quelle dei conigli a quelle dei rinoceronti o degli ippopotami. La famiglia dei leontiniidi, in particolare, comprendeva notoungulati di forme pesanti, dalla dentatura brachidonte o mesodonte e dagli incisivi superiori e inferiori a forma di zanne.
Bibliografia
modifica- F. Ameghino. 1894. Sur les oiseaux fossiles de Patagonie; et la faune mammalogique des couches à Pyrotherium. Boletin del Instituto Geographico Argentino 15:501-660
- Ameghino, F. (1895): Première contribution a la connaisance de la faune mammalogique des couches a Pyrotherium.- Bol. Inst. Geogr. de Argentina, Buenos Aires. 15: 60 - 606.
- F. Ameghino. 1897. Mamiferos Cretaceos de la Argentina. Segunda contribucion al conocimiento de la fauna mastologica de las capas con restos de Pyrotherium. Boletin Instituto Geografico Argentino 18:406-521
- F. Ameghino. 1902. Première contribution à la connaissance de la fauna mammalogique des couches à Colpodon [First contribution to the knowledge of the mammalian fauna of the Colopdon Beds]. Boletin de la Academia Nacional de Ciencias de Córdoba 17:71-141
- Loomis, F. B. (1914). The Deseado formation of Patagonia. Rumford Press, Concord. pp. 109-121.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) Leontinia, su Fossilworks.org.