Locomotive FTC 11-15
Le locomotive FTC 11-15 sono un gruppo di 5 locomotive elettriche a corrente continua a 4 kV che hanno prestato servizio sulla Ferrovia Torino-Ceres.
Locomotive FTC 11-15 | |
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Locomotiva elettrica | |
La FTC 15, completamente restaurata, ripresa davanti alla rimessa locomotive della stazione di Ceres il 14 novembre 2008, in occasione della riapertura della tratta Germagnano–Ceres. | |
Anni di progettazione | 1918 |
Anni di costruzione | 1920-1921 |
Anni di esercizio | 1920-1990 circa |
Quantità prodotta | 5 esemplari |
Costruttore | Carminati & Toselli; TIBB. |
Locomotiva elettrica a corrente continua | |
Dimensioni | lunghezza: 10.450 mm; larghezza: 2.900 mm; altezza: 3.600 mm. |
Interperno | 4.900 mm |
Passo dei carrelli | 2.400 mm |
Massa in servizio | 42.000 kg |
Massa aderente | 42.000 kg |
Rodiggio | Bo'Bo' |
Diametro ruote | 980 mm |
Rapporto di trasmissione | 1:3,95 |
Potenza oraria | 575 kW ai cerchioni |
Potenza continuativa | 456 kW ai cerchioni |
Sforzo trazione massimo | 69 kN a 30 km/h (orario) |
Sforzo all'avviamento | 103 kN |
Velocità massima omologata | 60 km/h |
Alimentazione | elettrica a 4 kV= |
Tipo di motore | 4 motori a cc TIBB tipo GDTM 82 |
Dati tratti da:
Cornolò, pp. 72, 74. |
Storia
modificaLe locomotive furono costruite, tra il 1920 e il 1921, in seguito all'elettrificazione della ferrovia Torino-Ceres in numero di 5 unità dalla Carminati & Toselli con la parte elettrica del TIBB. In seguito all'immissione in servizio dell'ultima unità il 17 marzo 1921 la trazione a vapore venne abbandonata nei servizi regolari di turno.[1][2]
Le macchine furono classificate originariamente con i numeri romani da I a V posti sulle testate, ma questa numerazione fu di breve durata: infatti, a seguito della radiazione della locomotiva a vapore Borsig n. 11[3], fu sostituita dai numeri arabi da 11 a 15 preceduti dalla sigla F.T.C.L. (Società per la Ferrovia Torino – Ciriè – Valli di Lanzo[4]).[5]
La numerazione 11–15 rimase sempre invariata, ma la sigla fu cambiata in F.T.N. (Ferrovie Torino Nord) nel 1933[4] e in F.T.C. (Ferrovia Torino Ceres) nel 1962[4]; quest'ultima rimase tale anche dopo il 1982[4] al subentro della SATTI.[5]
La colorazione iniziale non è nota con certezza: dalle foto in bianco e nero si desume che le macchine fossero di colore molto scuro, presumibilmente castano o addirittura nero come per le locomotive trifasi FS dell'epoca.[5]
La verniciatura della cassa in castano, mostrata dalle prime fotografie a colori, negli anni sessanta fu mutata in grigio e verde magnolia sulle unità con numerazione dispari; la 13 e la 15 furono ulteriormente riverniciate in grigio e arancione per coordinarne la livrea con quella delle carrozze di provenienza tedesca della serie 100[6] messe in servizio nel 1981.[5]
Le unità FTC 13 e 15 continuarono ad effettuare servizio fino alla fine degli anni ottanta, quando la tensione di alimentazione della linea di contatto fu portata da 4 kV a 3 kV per uniformarla con quella delle FS.[5]
Le FTC 12 e 14 furono demolite negli anni novanta e la FTC 11 nel primo quinquennio del terzo millennio; le due unità superstiti (FTC 13 e 15), che possono funzionare a potenza ridotta sotto la linea aerea a 3 kV, sono state conservate per la trazione di eventuali treni storici.[5]
La FTC 13 subì pesanti danni durante l'alluvione dell'ottobre 2000 a causa dell'acqua della Dora Riparia che invase fino all'altezza di circa un metro la stazione di Torino Porta Milano dov'era ricoverata.[7] Il restauro, completato nel 2008, fu limitato alla parte estetica e non comportò la revisione dei motori, il cui isolamento era stato compromesso dall'acqua.[8]
Caratteristiche
modificaSi tratta di una locomotiva elettrica a corrente continua, a due carrelli con due sale motrici ciascuno, dalla struttura semplice ma robusta. I motori, 2 per carrello, raggiungono la potenza complessiva di 391 kW (con l'alimentazione d'origine a 4 kV) e sono di costruzione TIBB come il resto delle apparecchiature elettriche. La cassa, il telaio e le parti meccaniche sono invece di costruzione Carminati & Toselli.
Galleria d'immagini
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Cabina anteriore della FTC 13 nell'officina della stazione di Torino Porta Milano.
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Il banco di manovra del combinatore di trazione della FTC 13 (cabina anteriore).
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Placca del banco di manovra anteriore della FTC 13.
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Gruppo convertitore per i servizi ausiliari nella cabina Alta Tensione della FTC 13.
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Dischi porta-contatti del combinatore di trazione nella cabina Alta Tensione della FTC 13.
Note
modifica- ^ Garzaro, p. 430.
- ^ Condolo, p. 71.
- ^ Condolo, p. 78.
- ^ a b c d Condolo, p. 25.
- ^ a b c d e f Condolo, p. 80.
- ^ La locomotiva FTC 15 fu la prima a ricevere lo schema di coloritura grigio-arancione nel dicembre 1982. Cfr. Claudio Dutto, Notizie flash, in I treni oggi, anno 4º, n. 30, maggio-giugno 1983, pp. p. 5, ISSN 0392-4602 ..
- ^ Vittorio Mario Cortese, Piemonte dopo l'alluvione, in I treni, 21 (2000), n. 221, pp. 10-15.
- ^ Attualità d'epoca, in I treni, 29 (2008), n. 306, p. 11.
Bibliografia
modifica- Clara Bertolini (coordinatore) et al., La Canavesana e la Torino-Ceres: storia e realtà di due ferrovie in concessione, Torino, CELID, 1988, ISBN 88-7661-145-2.
- Massimo Condolo, Torino – Ceres. 140 anni di storia dalla "Ciriè-Lanzo" alla metropolitana regionale, Brescia, Fondazione Negri, 2008, ISBN 978-88-89108-15-4.
- Giovanni Cornolò, La trazione elettrica in Italia nei primi anni dell'esercizio di Stato, § In Italia, la ferrovia Torino – Céres (1920), in Dall'E.626 all'Eurostar. 1928-2008: ottant'anni di locomotive elettriche FS, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 2008, pp. 71-75, ISBN 88-87372-63-2.
- Stefano Garzaro, La trazione elettrica sulla ferrovia Torino-Ceres, in Italmodel Ferrovie, n. 216, giugno 1978, pp. 426-434.
Voci correlate
modificaAltri progetti
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