Luhya
I Luhya o Luyia (nome collettivo: AbaLuyia, singolare: OmuLuyia) sono un popolo bantu che vive prevalentemente in Kenya, dove costituiscono il secondo gruppo etnico più numeroso,[1] e in misura minore in Uganda. Sono divisi in 20 o 21 clan culturalmente e linguisticamente uniti, il principale dei quali è quello dei Bukusu, che rappresenta quasi il 30% dell'intera popolazione Luhya.[3]
Luhya | ||||||
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Sottogruppi | Bukusu, Idakho, Isukha, Kabras, Khayo, Kisa, Marachi, Maragoli, Marama, Nyala, Nyole, Samia, Tiriki, Tsotso, Wanga, Batura | |||||
Luogo d'origine | Africa orientale | |||||
Popolazione | ~7 500 000 (2019)[1][2] | |||||
Lingua | Lingua luhya | |||||
Religione | Cristianesimo, religione tradizionale | |||||
Gruppi correlati | Bagisu, Basamia, Banyole | |||||
Distribuzione | ||||||
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La cultura Luhya è simile a quella degli altri popoli bantu della regione dei Grandi Laghi. Durante un’ondata di espansione iniziata tra 4.000 e 5.000 anni fa, le popolazioni di lingua bantu lasciarono gradualmente la loro patria originaria dell’Africa centro-occidentale e viaggiarono verso le regioni orientali e meridionali del continente.[4]
La migrazione nell'attuale Luhyaland (un termine che si riferisce al principale luogo di insediamento dei Luhya in Kenya) risale al 7 a.C. Gli immigrati nell'attuale Luhyaland provenivano principalmente dall'Uganda orientale e occidentale e fanno risalire i loro antenati a diversi gruppi Bantu e ad altri gruppi non Bantu come Kalenjin, Luo e Maasai. Nel 1850, la migrazione nel Luhyaland era in gran parte completa, e in seguito si verificarono solo piccoli movimenti interni a causa di malattie, siccità, conflitti interni e effetti del colonialismo britannico.
La principale area di insediamento tradizionale si trova in quella che un tempo era la Provincia Occidentale del Kenya. La migrazione nell'area della Rift Valley è relativamente recente, risalendo ai primi anni dopo l'indipendenza nel 1963, quando le fattorie precedentemente occupate dai coloni bianchi coloniali furono acquistate o cedute agli africani.[5]
Note
modifica- ^ a b c 2019 Kenya Population and Housing Census Volume IV: Distribution of Population by Socio-Economic Characteristics, su knbs.or.ke, Kenya National Bureau of Statistics. URL consultato il 24 marzo 2020.
- ^ a b Country: Uganda, su joshuaproject.net. URL consultato il 4 febbraio 2025.
- ^ George Bennett, Kenya, a political history, Londra, Oxford University Press, 1964, pp. 154–155. URL consultato il 9 agosto 2023.
- ^ THE INSTITUT PASTEUR, THE MIGRATION HISTORY OF BANTU-SPEAKING PEOPLE, su pasteur.fr, 5 maggio 2017. URL consultato il 9 agosto 2023.
- ^ Luhya, su britannica.com, Encyclopaedia Britannica. URL consultato il 9 agosto 2023.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) Luhya, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85079057 · BNF (FR) cb13496553j (data) · J9U (EN, HE) 987007538659905171 |
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