Mammana
Mammana è un termine originario dell'Italia centro-meridionale, utilizzato in passato come sinonimo di levatrice ed anticamente anche per riferirsi alle tenutarie delle case di tolleranza.
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Nel linguaggio corrente, essendo ormai in disuso come sinonimo, indica una donna che esegue aborti clandestini su commissione, valendosi di pratiche rozze e che mettono spesso a rischio la vita della gestante[1]. In molti paesi, tra cui l'Italia, la pratica dell'aborto clandestino, e di conseguenza la figura della mammana, è illegale.
Una figura analoga era quella del "cucchiaio d'oro", ovvero ogni medico che praticasse l'aborto clandestino in Italia prima che venisse legalizzato nel 1978 dalla legge 194[2]. L'espressione derivava dal cucchiaio di ferro, strumento adoperato per la pulizia dell'utero, che "diventava" d'oro per il prezzo esoso dell'aborto.[3]
Note
modifica- ^ Mannana, su treccani.it, Vocabolario Treccani online.
- ^ Saverio Luzzi, Salute e sanità nell'Italia repubblicana, Donzelli Editore, 2004, p. 258, ISBN 978-88-7989-854-6.
- ^ https://www.pianetamamma.it/la-famiglia/diventare-mamma-la-famiglia/quando-una-donna-decide-d-interrompere-la-sua-gravidanza.html