Massimo Nobili

politico italiano (1958-)

Massimo Nobili (Premosello, 8 settembre 1958) è un politico italiano, presidente della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola dal 2009 al 2014.

Massimo Nobili

Presidente della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola
Durata mandato8 giugno 2009 –
13 ottobre 2014
PredecessorePaolo Ravaioli
SuccessoreStefano Costa

Consigliere comunale di Loreglia
Durata mandato1980 – 1985

Carriera

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Omegnese d'origine, ma residente a Casale Corte Cerro, ha iniziato la sua carriera politica come consigliere comunale dal 1980 al 1985 nel comune di Loreglia; è stato poi segretario provinciale di Forza Italia dal 2000 al 2005. Ha inoltre ricoperto le cariche di presidente della SAIA S.p.A. (Società Aree Industriali e Artigianali) a Verbania, di presidente del Tecnoparco del Lago Maggiore S.p.A., di presidente della SPL (Servizi Pubblici Locali S.r.l) a Omegna, di responsabile delle relazioni esterne dell'ASL del Verbano-Cusio-Ossola (VCO) a Omegna, e di commissario della Fondazione Cariplo del VCO dal 2000 al 2007. Nel 2006 ha inoltre promosso la nascita della Fondazione Comunitaria del VCO, che opera per scopi di beneficenza.

In occasione delle elezioni amministrative del 2009 è eletto presidente della provincia col 57,5% dei voti, in rappresentanza di una coalizione di centrodestra.

È sostenuto, in consiglio provinciale, da una maggioranza costituita da Popolo della Libertà, Lega Nord, la lista Nuove Prospettive per Massimo Nobili e la lista Pensionati. Il mandato amministrativo è scaduto nel 2014.

Ha ricoperto inoltre i seguenti incarichi: presidente dell'Unione Province Piemontesi, consigliere della Fondazione delle Province del Nord Ovest, della Fondazione Minoprio, presidente del consiglio di amministrazione di Azienda Servizi Ambientali, consigliere del Centro Ortopedico di Quadrante, presidente della società consortile Eurofidi, presidente di Eurocons, presidente del consiglio d'amministrazione di Cesa.

Onorificenze

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«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
— 2 giugno 2009[1]
  1. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato, su quirinale.it. URL consultato il 20-02-2012.

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