Matto degli Arabi
Nel gioco degli scacchi, il matto degli Arabi (o anche matto arabo) è una posizione finale in cui il re in un angolo riceve scacco matto dalla torre dall'avversario difesa da un cavallo[1]. La torre attacca il re e ne impedisce la fuga in diagonale; il cavallo, a due case in diagonale dal re, protegge la torre e controlla l'altra casa di fuga accanto al re.
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Il nome
modificaQuesto tipo di matto ha anche una certa rilevanza storica visto che viene menzionato già in un antico manoscritto arabo risalente all'VIII secolo d.C.[2]. Il nome deriva dal fatto che i pezzi dell'attaccante coinvolti, torre e cavallo, avevano le stesse regole di movimento tuttora in vigore già nello Shatranj, antenato dell'attuale gioco degli scacchi diffuso in occidente dagli arabi, di cui oltretutto erano i pezzi più potenti.
Esempi in partita
modifica- Anderssen-Schallopp, Berlino 1864. Emil Schallopp dà il matto degli arabi ad Adolf Anderssen.
- Nimzowitsch-Gize, Riga 1912. Sacrificio di donna e matto degli arabi ad opera di Aaron Nimzowitsch.