Moses ibn Tibbon
Moses ibn Tibbon, anche noto come Moses ben Samuel ibn Tibbon (in arabo موسى بن تيبون?, Mūsā ibn Tībūn; Marsiglia, 1240 – Marsiglia, 1283), è stato un medico, scrittore e traduttore francese di lingua araba e religione ebraica.
Il gran numero delle sue opere scritte favorì la diffusione della cultura greca e araba in tutta Europa.
Biografia
modificaEra il figlio di Samuel ibn Tibbon, uno studioso ebreo e un medico che tradusse in ebraico Maimonide. Fu il padre di Giuda ibn Tibbon, che ebbe un ruolo importante nella controversia Maimonidea di Montpellier, nel sud della Francia. Con altri medici ebrei di Provenza, Moses ibn Tibbon fu discriminato pesantemente per ordine del Consiglio di Béziers nel maggio 1246, che vietava agli ebrei di curare i non Ebrei (detti Gentili).
Opere
modificaOriginali
modifica- Commento al Cantico dei cantici, pubblicato da Lyck nel 1874, scritto sotto l'influenza di Maimonide. Il commento, di carattere filosofico e allegorico, è simile a quello di suo fratello Jacob Anatoli.
- Commentario al Pentateuco.[1]
- Sefer Pe'ah, una spiegazione allegorica dei passaggi haggadici nel Talmud e nel Midrash[2]
- Commento sui Pesi e misure della Bibbia e del Talmud.[3]
- Sefer ha-Tanninim, opera menzionata da Isaac de Lattes, senza l'indicazione del suo esatto contenuto.
- Lettera sulle questioni sollevate dal padre, Samuel ibn Tibbon, circa il lavoro di Maimonide, Moreh Nebukim (Guida dei perplessi).[4]
Traduzioni generali
modificaLe traduzioni di Moses ibn Tibbon sono più importanti e più numerose delle sue opere originali, ed includono versioni di opere scritte in arabo da arabi ed ebrei su filosofia, matematica, astronomia e medicina.
- Averroè: Commentari su Aristotele Physica Auscultatio[5]; Kelale ha-Shamayim weha-'Olam[6]; Sefer ha-Hawayah weha-Hefsed[7]; Sefer Otot 'Elyonot[8]; Kelale Sefer ha-Nefesh[9]; Bi'ur Sefer ha-Nefesh[10] Ha-Hush ci-ha-Muḥash;[11] Mah lei-ha-AHAR Teba,[12] Bi'ur Arguza.[13]
- Avicenna: Ha-Seder ha-Katon[14].
- Batalyusi: Ha-'Agullot ha-Ra'yoniyyot,[15] a cura di D. Kaufmann.[16]
- Al-Hassar: Sefer ha-Chesbon.[17]
- Euclide: Shorashim o Yesodot.[18]
- Alfarabi: Hatḥalot ha-ha-Nimẓa'ot Tib'iyyim.[19]
- Gemino: Ḥokmat ha-Kokabim o Ḥokmat Tekunah.[20]
- Ibn al-Jazzar: Ẓedat ha-Derakim[21]
- Hunayn: Mabo el-Meleket ha-Refu'ah[22]
- Razi : Ha-Ḥilluḳ weha-Ḥilluf[23];
- Al-Iqrabadhin[24]
Per le altre sue traduzioni si veda Steinschneider.[25]
Traduzioni da Maimonide
modificaFedele traduttore tradizionale della sua famiglia, Moses ibn Tibbon ha tradotto in arabo gli scritti di Maimonide che il padre, Samuel ibn Tibbon non aveva ancora concretamente realizzato durante la sua vita:
- Miktab, o Ma'amar be Hanhagat-ha-Beir'ut, è un trattato in materia di igiene personale umana, sotto forma di una lettera al sultano.[26] La traduzione del 1244 è stata la prima , ed anche il primo testo tradotto in arabo[27]
- Commento alla Mishnah, è un frammento della sua traduzione di Pe'ah ed è stato pubblicato dal Geiger nel 1847, che ipotizzando che Moses ibn Tibbon possa aver tradotto l'intero Seder Mo'ed[28]
- Sefer ha-Mitzvot è un'altra delle sue prime traduzioni[29]. Nella prefazione Moses ibn Tibbon giustifica di continuare la sua traduzione, anche se conobbe quella di Abramo Hasdai.[30].
- Millot ha-Higgayon, è un trattato di logica, pubblicato in Venezia nel 1552, con due commenti anonimi. Nessun originale manoscritto arabo completo è tuttora noto. La terminologia utilizzata nella traduzione è stata poi, adottata in tutta la letteratura filosofica ebraica del tempo[31]
- Ha-ha-Ma'amar Nikbad è un trattato sui veleni, chiamato anche Ha-Ma'amar ben-Teri'aq[32]
- Il Commento a Ippocrate: con gli Aforismi pubblicati e datati tra gli anni 1257 - 1267[33]
Note
modifica- ^ Giuda Mosconi (1370), nel suo libro sugli scritti di Abraham Ibn Ezra, esprime qualche dubbio circa l'autenticità di questo commento per le sue spiegazioni spesso insoddisfacenti. Secondo Moritz Steinschneider, era solo un commentario su Abraham Ibn Ezra
- ^ Cit. da Neubauer, cat. Bodl.; M.S.S Vaticano Eb. n° 939, )
- ^ Cit. da M.S.S del Vaticano, n ° 298,4; vedi anche Assemani "Catal", pag. 283 di Steinschneider. "Joseph ibn Aknin", in: Ersch e Gruber Lett. Sezione II, parte 31, pag. 50; "Ginze Nistarot", III 185 e seguenti
- ^ Cit. da Neubauer, "cat. Bodl. Eb. MSS." No. 2218, 2
- ^ del 1250; cit. da Steinschneider, Eb Uebers, pag. 109)
- ^ Citato dal De Coelo et Mundo, pag. 126
- ^ Del 1250. Citato dal De Generatione et corruptione a pag. 130
- ^ Citato da Meteora a pag. 135
- ^ Del 1244, citato dal De Anima a pag. 147,
- ^ Del 1261. Citato in Il commentario medio a pag. 148
- ^ 1254: citato dai Parva Naturalia a pag. 154;
- ^ 1258: Metafisica, pag. 159
- ^ Commento dell'Arjūza di Avicenna, Renan, Averroè, p. 189 e Steinschneider, pag. 699
- ^ 1272: «Il Piccolo Canone", lcp 693, comp pag. 285
- ^ Al-Ḥada'iq, sulla "somiglianza del mondo a una sfera immaginaria", lcp 287
- ^ Die Spuren al-Bataljusi in der Jüdischen Religionsphilosophie, Lipsia, 1880
- ^ Del 1271: Trattato di Aritmetica, Steinschneider, pag. 558", Isr Letterbode", iii 8
- ^ 1270: Elementi ...; Steinschneider, lcp 506, comp pag. 510
- ^ 1248: Libro dei principi, pag. 291, comp pag. 47, a cura di H. Fillpowski, in un almanacco ebraico di 5610 pagine (Lipsia, 1849)
- ^ Del 1246, Napoli: Introduzione all' Almagesto di Tolomeo, pag. 539)
- ^ 1259. Citato da Viatico
- ^ Introduzione alla scienza medica, pag. 711
- ^ Cit. da Libro delle classificazioni, pag. 730
- ^ Cit. da "Antidotarium" a pag. 730
- ^ Vedi le pagg. 177, 231, 362, 363, 416, 542, 544, 553; "Cat. Bodl.", Idem, col. 1998 e seguenti.
- ^ Note: Venne stampato da Kerem Hemed nei capitoli III.9 e seguenti, venne stampato anche da Jacob ben Moses Zebi del "Dibre Mosheh" ( in Varsavia nel 1886), e stampato pure da Jacob Saphir ha-Levi ( in Gerusalemme, nel 1885, stampa dal suo manoscritto sotto il titolo di "Sefer ha-Hanhagat Beir'ut"
- ^ Cit. da Steinschneider in Uebers Eb, pagg. 770
- ^ note: il testo è di 924 pagg.
- ^ note: a Costantinopoli circa nel 1516-1518, anche stampato in diverse edizioni del Yad di Maimonide, ma senza la prefazione di Moses ibn Tibbon
- ^ Note: Sulla base del fatto che quest'ultimo aveva utilizzato il testo in edizione originale araba, ed usa una revisione successiva specificato a pag. 927
- ^ Note: l'opera è tra quelle scelte da Maimonide tuttora in possesso dalla Biblioteca Nazionale di Israele, mentre le immagini del manoscritto sono sul web
- ^ Ancora esistente in diversi manoscritti originali , vedi su Steinschneider: "Cat. Bodl. Col 1919, IV ; idem Uebers Eb, a pag. 764
- ^ Referenti alle pagg. 769 e 659 di Steinschneider
Bibliografia
modifica- (DE) Otfried Fraisse, Moses ibn Tibbons Kommentar zum Hohelied und sein poetologisch-philosophisches Programm: synoptische Edition, Übersetzung und Analyse, De Gruyter, 2004, ISBN 9783110179002.
- (EN) Elimelekh M.S. Polinsky (a cura di), Moses Maimonides' treatise on resurrection : with Rabbi Shmuel ibn Tibbon's Hebrew translation, Ta Shma Media, 1982, LCCN 82062036.
- L'Ottocento ebraico in Italia fra tradizione e innovazione: la figura e l'opera di Marco Mortara, Convegno Internazionale dell'AISG, Ravenna, Casa Editrice Giuntina, 14-16 settembre 2009, ISBN 9788880574545.
- (EN) Gregg Stern, Philosophy and Rabbinic Culture: Jewish Interpretation and Controversy in Medieval Languedoc, Routledge, 2009, ISBN 9780415782104.
- (EN) Colette Sirat, A History of Jewish Philosophy in the Middle Ages, Cambridge University Press, 1990, ISBN 9780521397278.
- (EN) Zevi Diesendruck, Samuel and Moses Ibn Tibbon on Maimonides' Theory of Providence, in Hebrew Union College Annual, vol. 11, 1936, pp. 341–66.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Moses ibn Tibbon
Collegamenti esterni
modifica- Moses ibn Tibbon voce su Enciclopedia Britannica
- Ibn Tibbon sulla famiglia di traduttori Tibbon, lemma su The Jewish Encyclopedia
Controllo di autorità | VIAF (EN) 64172358 · ISNI (EN) 0000 0001 1887 4791 · BAV 495/306389 · CERL cnp00434029 · LCCN (EN) nr92022426 · GND (DE) 121403114 · BNF (FR) cb135652233 (data) · J9U (EN, HE) 987007262875105171 |
---|