Motore anteriore e posteriore

Per autovettura a motore anteriore e posteriore o a doppio motore s'intende un'automobile con due motori della stessa tipologia, quindi da non confondere con il veicolo ibrido.

A: Motore
B: Trazione

Disposizione

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In questi veicoli, uno dei motori è montato nello spazio che intercorre tra l'abitacolo ed il paraurti, mentre l'altro è montato a sbalzo (cioè subito dietro l'asse posteriore) sul retrotreno.

Una variante è il doppio motore disposto in un unico alloggiamento (anteriore o posteriore), come nel caso dell'uso di due motori motociclistici.

Impiego

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Questa soluzione è usata per vetture a impiego speciale e generalmente del tipo 4x4, come le competizioni, un esempio è la Citroën 2CV Sahara, ma anche veicoli di produzione artigianale[1], un altro impiego è stato nella Pikes Peak International Hillclimb con la Suzuki Cultus Pikes Peak e la prima versione prototipale della Suzuki Escudo Pikes Peak[2][3], così come anche Alfa Romeo 16C Bimotore, la Austin Cooper S Twin del 1965[4], la Volkswagen Golf Twin Engine del 1987, la Lancia Trevi Bimotore by Pianta del 1984[5], la Mercedes A 190 Twin Study o A 38 AMG del 1998[6], ma anche la MTM BIMOTO 2007, derivata dell'Audi TT[7].

Vantaggi e svantaggi

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I vantaggi di questa disposizione sono: impiegata sulle automobili per uso speciale

  • Poter usare due motori uguali senza dover riprogettarne uno nuovo

Gli svantaggi:

  • Con questa soluzione si ha una maggiore difficoltà nella gestione del cambio, che può essere messo in sincronizzazione (ogni motore ha un cambio e sono azionati in contemporanea) o integrato (i motori hanno un unico cambio).

Voci correlate

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