Museo diocesano (Amalfi)
Il Museo diocesano di Amalfi si trova accanto al duomo in salita Episcopio. Esso è parte integrante del complesso monumentale cattedralizio e l'accesso avviene attraverso il chiostro del Paradiso.
Museo diocesano di Amalfi | |
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interno della basilica del Crocifisso in direzione della controfacciata | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Amalfi |
Indirizzo | Salita Episcopio 3, Amalfi, Salita Episcopio , 84011 Amalfi (SA) e Piazza Duomo, 1 - Amalfi |
Coordinate | 40°38′04.58″N 14°36′10.99″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Arte |
Apertura | 1º luglio 1995 |
Visitatori | 320 000 (2018) |
Sito web | |
Storia
modificaInaugurato il 1º luglio 1995, conserva, valorizza e promuove la conoscenza di pregevoli reperti della storia religiosa della diocesi, proveniente dalla cattedrale di sant'Andrea apostolo e dal territorio diocesano. Il museo è allestito nella basilica del Crocifisso e nell'adiacente chiostro del Paradiso.
Descrizione
modificaL'itinerario museale si sviluppa in quattro sezioni espositive:
- Chiostro
- Dipinti murali
- Tesoro del Duomo
- Dipinti e le sculture
Sezione I - Chiostro
modificaLungo le gallerie del chiostro, sono conservate opere provenienti dalla cattedrale, tra cui spiccano:
- Sarcofago greco con Ratto di Proserpina (prima metà del II secolo d.C.).
- Sarcofago romano con Nozze di Peleo e Teti (seconda metà del II secolo d.C.), riutilizzato in epoca altomedievale come tomba dell'arcivescovo Cesario de Alanio.
- Resti degli amboni romanici (1174 - 1202) decorati con mosaici di scuola cosmatesca.
Sezione II - Dipinti murali
modificaLa sezione presenta, nel chiostro e nella Basilica, i dipinti murali ad affresco già precedentemente in loco, databili tra il XIII e il XIV secolo, raffiguranti:
- nel chiostro: Crocifissione (seconda metà del XIII secolo), attribuita a Roberto d'Oderisio;
- nella Basilica:
- sul lato destro, Madonna con Gesù Bambino di scuola senese;
- sul lato sinistro, Storie della vita dei santi Cosma e Damiano e Storie della vita del beato Gerardo Sasso (XIII secolo), di anonimo pittore dell'ambito di Pietro Cavallini.
Sezione III - Tesoro del Duomo
modificaNell'aula dell'antica basilica sono esposti preziosi oggetti liturgici e paramenti sacri, appartenenti al Tesoro del Duomo, tra i quali si segnalano:
- Mitria (ante 1297), in oro, argento, gemme, paste vitree perle e smalti, realizzata da una bottega orafa napoletana per san Ludovico, figlio di Carlo II di Napoli, divenuto vescovo di Tolosa.
- Calice (XIV secolo) a base ottagonale, lavorato a cesello e decorato con gemme e pietre preziose.
- Reliquiario a cassetta con la Sacra Manna (fine XIV - inizio XV secolo), in osso di bue sbiancato (così assume la trasparenza dell'avorio), opera della bottega degli Embriachi, proveniente dalla Cripta della Cattedrale.
- Reliquiario a cassetta dei santi Cosma e Damiano con Scene della vita dei due Santi (fine XIV - inizio XV secolo), in osso di bue sbiancato, riferite alla bottega degli Embriachi.
- Pace (XV secolo), in smalto e rame, entro la quale è una miniatura su pergamena con Annunciazione.
- Madonna con Gesù Bambino (XV secolo), affresco.
- Collare del Toson d'Oro (XVII secolo), composto da una maglia a placche d'oro figurate (fiordalisi, panoplie, immagini di sant'Andrea apostolo, ecc.) e culminante in un grande rubino, dal castone del quale pende il caratteristico simbolo del Vello di caprone: questa è la più importante onorificenza cattolica concessa dai sovrani di Spagna ai monarchi europei, spettante di diritto al Gran Maestro dell'Ordine di Malta, fondato dall'amalfitano beato Gerardo Sasso da Scala.
- Croce pettorale (fine XVII - inizio XVIII secolo) in oro, smeraldi e brillanti.
- Paliotto con Flagellazione e Crocifissione di sant'Andrea (1711), in argento, di bottega napoletana.
- Portantina (XVIII secolo), in legno scolpito e dorato con pannelli in lacca nera, decorata a chinoiserie, realizzata a Macao per la Compagnia delle Indie.
- Ostensorio (seconda metà del XVIII secolo), in argento dorato e paste vitree, di bottega napoletana.
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Mitra (ante 1297)
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Reliquiario a cassetta con la Sacra Manna
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Reliquiario a cassetta dei santi Cosma e Damiano
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Croce pettorale
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Paliotto argenteo del 1711
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Portantina del XVIII secolo
Sezione IV - Dipinti e sculture
modificaLa sezione conserva pregevoli dipinti e sculture, tra i quali si notano:
- Madonna con Gesù Bambino in trono (XIV secolo), affresco staccato, attribuito alla scuola senese.
- Statua della Madonna con Gesù Bambino detta Madonna delle Grazie o Madonna dell'Idra (seconda metà del XIV secolo), in legno policromo, di scuola napoletana.
- Bassorilievo con Madonna della Neve (seconda metà del XV secolo), in marmo, attribuito al celebre scultore Francesco Laurana.
- Pala d'altare con Madonna con Gesù Bambino tra sant'Andrea e san Giacomo, detta Madonna del latte, sormontata da una cimasa con Compianto su Gesù Cristo morto (1505), dipinto su tavola dal cosiddetto Maestro del Duomo di Amalfi.
- Lastra a bassorilievo con Madonna con Gesù Bambino in trono tra sant'Andrea e san Giovanni Battista (inizio del XVI secolo), in marmo, realizzato da uno scultore amalfitano utilizzando a rovescio una lastra, proveniente da un pluteo altomedievale (VIII secolo), decorato sul lato opposto con motivi geometrici.
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Statua della Madonna dell'Idra
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Bassorilievo della Madonna della Neve
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Pala della Madonna del latte
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Lastra a bassorilievo con Madonna e Santi proveniente da un pluteo medievale
Note
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Bibliografia
modifica- Erminia Giacomini Miari, Paola Mariani, Musei religiosi in Italia, Editore Touring, Milano 2005, p. 41 ISBN 9788836536535
- Stefano Zuffi, I Musei Diocesani in Italia, vol. 3, Editore San Paolo, Palazzolo sull'Oglio (BS) 2003, pp. 34 – 41
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikibooks contiene testi o manuali sulla disposizione fonica dell'organo Serassi
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Museo diocesano di Amalfi
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su incampania.com.
- Museo diocesano, su Anagrafe degli istituti culturali ecclesiastici, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
- Museo diocesano, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.