Pelé

calciatore e dirigente sportivo brasiliano (1940-2022)
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Pelé, pseudonimo di Edson Arantes do Nascimento[6][7] (Três Corações, 23 ottobre 1940[6]San Paolo, 29 dicembre 2022[8]), è stato un calciatore e dirigente sportivo brasiliano, di ruolo centrocampista o attaccante. È considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi.[9][10][11][12][13][14][15][16][17][18]

Pelé
Pelé, con la maglia della nazionale brasiliana, nel 1970
NazionalitàBrasile (bandiera) Brasile
Altezza173 cm
Peso74 kg
Calcio
RuoloCentrocampista, attaccante
Termine carriera1º ottobre 1977
Carriera
Giovanili
1952-1956Bauru
1956Santos
Squadre di club1
1956-1975Santos580 (568)[1][2]
1975-1977N.Y. Cosmos56 (31)[3]
Nazionale
1957-1971Brasile (bandiera) Brasile92 (77)[4][5]
Palmarès
 Mondiali di calcio
OroSvezia 1958
OroCile 1962
OroMessico 1970
 Campeonato Sudamericano de Football
ArgentoArgentina 1959
 Taça das Nações
ArgentoBrasile 1964
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Soprannominato O Rei (in italiano Il Re),[19] O Rei do Futebol (Il Re del Calcio)[20] e Perla Nera[21] (in portoghese Pérola Negra), è il Calciatore del Secolo per la FIFA,[22][23][24][25][26][27] per il Comitato Olimpico Internazionale[28][29] e per l'International Federation of Football History & Statistics (IFFHS),[30] nonché Pallone d'oro FIFA del secolo, votato dai precedenti vincitori del Pallone d'oro.[31] Successivamente ha ricevuto, unico calciatore al mondo, il Pallone d'oro FIFA onorario.[32] Sebbene non poté mai entrare nelle graduatorie del Pallone d'oro perché fino al 1994 il premio era riservato ai giocatori europei, nel 2016 la rivista francese France Football, in occasione del 60º anniversario del premio, pubblicò una lista rivisitata dei vincitori nominati prima del 1995 nella quale Pelè viene ritenuto vincitore di ben sette edizioni[33][34].

Occupa la 1ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo sia nella lista pubblicata dalla rivista World Soccer[35] che in quella stilata dall'IFFHS.[36] Quest'ultima rivista lo ha posizionato di conseguenza primo nella classifica dei migliori calciatori sudamericani del XX secolo[37] mentre la FIFA lo ha invece piazzato al primo posto nella classifica dei migliori numeri dieci della storia del calcio.[38][39]

Da calciatore ha legato la sua carriera principalmente al Santos, con cui ha vinto dieci volte il campionato Paulista, quattro il Torneo Rio-San Paolo, sei il Campeonato Brasileiro Série A (cinque, peraltro consecutive, la Taça Brasil e una il Torneo Roberto Gomes Pedrosa), oltre a due edizioni della Copa Libertadores, altrettante della Coppa Intercontinentale e la prima edizione (su due disputate) della Supercoppa dei Campioni Intercontinentali. Trasferitosi negli Stati Uniti d'America nella parte finale di carriera, ha conquistato un Campionato NASL con i New York Cosmos. Con 37 trofei conquistati, è uno dei dieci giocatori più titolati della storia del calcio.

È l'unico calciatore al mondo ad aver vinto tre edizioni del campionato mondiale di calcio, evento avvenuto con la nazionale brasiliana nel 1958, 1962 e 1970.[40] Il suo gol realizzato alla Svezia nella finale del 1958 è considerato il terzo più grande gol nella storia della Coppa del Mondo FIFA[41] e primo tra quelli realizzati in una finale di un campionato del mondo. La FIFA gli riconosce il record di reti realizzate in carriera, 1281 in 1363 partite,[19][42][43] mentre in gare ufficiali ha messo a segno 757 reti in 816 incontri con una media realizzativa pari a 0,93 gol a partita.

Fa parte della National Soccer Hall of Fame[44] ed è stato inserito dal settimanale statunitense Time nel "TIME 100 Heroes & Icons" del XX secolo.[45] È stato dichiarato "Tesoro nazionale" dal presidente del Brasile Jânio Quadros[19] e, nel luglio 2011, "Patrimonio storico-sportivo dell'umanità".[46][47]

Firma di Pelé.

Caratteristiche tecniche

 
Pelé durante l'amichevole al Malmö Stadion, Malmö FF-Brasile (1-7) del maggio 1960, partita in cui segnò due gol

«Pelé vede il gioco suo e dei compagni: lascia duettare in affondo chi assume l'iniziativa dell'attacco e, scattando a fior d'erba, arriva a concludere. Mettete tutti gli assi che volete in negativo, poneteli uno sull'altro: esce una faccia nera, un par di cosce ipertrofiche e un tronco nel quale stanno due polmoni e un cuore perfetti»

Pelé nel corso della sua carriera si è dimostrato un calciatore completo, capace di coniugare tecnica e abilità atletiche,[26] intelligenza e velocità, precisione nei passaggi e senso del gol.[19][49] A tal proposito, si ricorda che segnò cinque reti in un solo incontro in almeno sei occasioni, realizzò quattro gol in una singola partita trenta volte ed aggiunse a ciò novantadue triplette.[19]

Il repertorio di dribbling di Pelé includeva una particolare giocata che in Brasile viene chiamata drible da vaca; un esempio di questa si ebbe nella partita contro l'Uruguay del Mondiale del 1970, quando l'attaccante lasciò passare il pallone – senza toccarlo – verso un lato del portiere Ladislao Mazurkiewicz e si lanciò su quello opposto, disorientando l'avversario.[19][50] Abile con entrambi i piedi,[51][52] Pelé fu anche un eccelso colpitore di testa, nonostante la statura relativamente ridotta; nella finale della citata edizione dei Mondiali di calcio marcò un gol effettuando un balzo da atleta.[19] Era inoltre un ottimo tiratore di calci piazzati: nell'arco della sua carriera ha infatti realizzato ben 70 reti su calcio di punizione che lo rendono il secondo miglior realizzatore di punizioni di sempre dietro al solo Juninho Pernambucano.[53]

Carriera

Club

Inizi

Figlio dell'ex calciatore Dondinho (all'anagrafe João Ramos do Nascimento; 1917-1996), che terminò la propria carriera a causa di un infortunio al ginocchio, e di Maria Celeste Arantes (20 novembre 1922 - 21 giugno 2024),[54] Edson fu inizialmente soprannominato Dico dai suoi parenti.[55] Era il maggiore di tre figli, prima del fratello Jair (soprannominato Zoca, anch'egli calciatore; 22 luglio 1942 - 25 marzo 2020) e della sorella Maria Lucia. A 5 anni, nel 1945, si trasferì con la famiglia a Bauru. Da bambino si guadagnò compensi extra lavorando come lustrascarpe; quando il padre gli disse di giocare a calcio, vista la povertà della famiglia inizialmente non poté comprare un pallone, ma giocò solitamente con un calzino o degli stracci riempiti con carta e legati con un laccio, oppure con un frutto di mango.[56]

Fu in quel periodo che un suo compagno di scuola gli diede il soprannome Pelé (secondo uno dei film autobiografici su Pelé, tra questi ragazzi c'era anche José Altafini; tuttavia lo stesso giocatore smentì quest'ipotesi[57]). Il nomignolo gli fu dato per farlo arrabbiare, poiché Pelé pronunciava Pilé il nome del portiere Bilé.[58] Sebbene egli non abbia mai nascosto di non gradirlo, esso rimane l'appellativo con cui è stato consegnato alla storia del calcio. In realtà, Pelé ricordò sempre con orgoglio come il suo vero nome, cioè Edson, con il quale preferiva essere chiamato, gli fu imposto in onore di Thomas Edison.[7] La prima squadra in cui giocò Pelé fu il Bauru, squadra dilettantistica locale, ma a breve fu notato da Waldemar de Brito, ex nazionale brasiliano degli anni trenta e quaranta, che all'età di 15 anni lo convinse a fare un provino per il Santos.[59]

Santos

 
Pelé al Santos nel 1963

Nel 1956 Waldemar de Brito disse alla dirigenza del Santos che quel ragazzino di 15 anni sarebbe diventato il miglior calciatore del mondo.[60] Pelé raggiunse così le giovanili del Santos e vi giocò per una stagione prima di approdare in prima squadra. Pelé debuttò con la maglia del Santos il 7 settembre 1956 in amichevole contro il Corinthians de Santo André,[61] subentrando a Del Vecchio e segnando al 36º minuto un gol nel 7-1 finale per la squadra di Santos.[62]

Nel 1957, all'inizio della stagione, Pelé, che fu soprannominato Gasolina in onore di un cantante brasiliano,[55] fu inserito stabilmente come titolare della prima squadra e, all'età di soli 16 anni, divenne il capocannoniere del Campionato Paulista.[63][64] Dieci mesi dopo aver firmato il suo primo contratto professionistico il ragazzo fu anche convocato in Nazionale.

Sia dopo il Mondiale 1958 che quello del 1962, diverse squadre europee offrirono cifre importanti per acquistare il giovane giocatore, fra cui il Real Madrid, la Juventus e il Manchester United;[65] nel 1958 l'Inter riuscì persino a fargli stipulare un regolare contratto, ma Angelo Moratti si vide costretto a stracciarlo in seguito a un'aggressione subita dal presidente del Santos a opera di un tifoso.[66] Nel 1961, comunque, il governo del Brasile dichiarò Pelé "Tesoro nazionale" per evitare qualsiasi possibile trasferimento.[19]

Il 22 novembre 1964, nella gara Santos-Botafogo (11-0), batté otto volte il portiere Machado, stabilendo il nuovo record di marcature in una sola partita del Campionato Paulista, che in precedenza apparteneva ad Arthur Friedenreich con i sette gol realizzati nel 1929.[67] Il 19 novembre 1969 Pelé segnò il 1.000º gol in carriera. La rete, chiamata familiarmente O Milésimo (Il Millesimo),[68] è stata realizzata contro Edgardo Andrada del Vasco da Gama su calcio di rigore allo Stadio Maracanã.[69]

 
Pelé (a sinistra) e Omar Sívori prima dell'amichevole tra Juventus e Santos, Torino, 26 giugno 1963

Secondo Pelé il suo più bel gol fu quello segnato allo Stadio Rua Javari il 2 agosto 1959 in una partita del Campionato Paulista contro il Clube Atlético Juventus. Siccome non esiste una registrazione visiva di quella partita la rete è stata ricostruita con un'animazione a computer su richiesta dello stesso Pelé.[56][70] A ricordo di quel gol nell'agosto 2006 sono stati realizzati un busto e una targa all'esterno del Rua Javari. Nel marzo 1961, Pelé invece ha realizzato il cosiddetto gol de placa (gol da targa): una rete contro il Fluminense, ritenuta così spettacolare che fu realizzata una targa con una dedica al più bel gol mai segnato al Maracanã.[69]

Negli anni sessanta e settanta il Santos era considerata tra le squadre migliori del mondo, tanto che girava i continenti disputando amichevoli con innumerevoli squadre, una sorta di Harlem Globetrotters del calcio. Singolare è l'episodio avvenuto in Colombia in cui un arbitro espulse O Rei: il pubblico si imbestialì a tal punto che Pelé rientrò in campo e fu il direttore di gara stesso a dover abbandonare il rettangolo verde.[71] Per non parlare del fatto che nel 1967 le due fazioni che stavano combattendo la guerra civile in Nigeria siglarono una tregua di 48 ore per poter vedere giocare Pelé in amichevole a Lagos.[59] Questo episodio fu la testimonianza che la figura di Pelé trascese i confini sportivi più di qualunque altro atleta al mondo, entrando nella storia come una delle maggiori icone contemporanee.

Il 27 maggio 1971, allo stadio Lužniki di Mosca, partecipò alla partita d'addio di Lev Jašin, da lui considerato "un grande portiere ed un uomo dalla grandissima generosità".[72]

Nel 1974 dopo 19 stagioni con la maglia del Santos, Pelé decise di ritirarsi dal calcio dopo aver giocato insieme a grandissimi calciatori come Zito, Pepe e Coutinho, vincendo 10 titoli paulisti, 5 Taça Brasil consecutive dal 1961 al 1965, record del calcio brasiliano (allora il campionato brasiliano ancora non esisteva e la coppa nazionale di fatto eleggeva la squadra migliore del Paese), 3 Tornei Rio-San Paolo, una Taça de Prata, 2 Coppe Libertadores, 2 Coppe Intercontinentali[63] e una Supercoppa dei Campioni Intercontinentali.[73]

New York Cosmos

 
Pelé (a sinistra) con Brian Joy (al centro) e con Eusébio (a destra) prima di una partita della NASL nell'aprile del 1977

Nel 1975 dopo un anno lontano dai campi di gioco, Pelé fu ingaggiato dai New York Cosmos, squadra della North American Soccer League (NASL), che gli offrì, con il beneplacito del governo brasiliano, un contratto di circa 4,5 milioni di dollari per tre anni.[74] La Warner Communications, proprietaria del club, volle Pelé, oltre che per le sue doti tecniche, anche per promuovere il calcio nell'America del Nord[19][75] e mise insieme una parata di giocatori d'eccezione quali, oltre a Pelé, Carlos Alberto, Beckenbauer e Chinaglia.

Pelé esordì con i Cosmos il 15 giugno 1975 in amichevole contro i Dallas Tornado (2-2), partita nella quale realizzò un gol e fu autore di un assist.[76] Con la squadra di New York riuscì a vincere l'edizione del 1977 del giovane campionato nordamericano di calcio. In tutte e tre le stagioni di militanza fu inserito nell'All-Star Team della NASL,[77] di cui fu nominato MVP nel 1976.[78]

Il ritiro

Il 1º ottobre 1977 Pelé concluse la sua carriera disputando un'amichevole tra Cosmos e Santos, le sue due squadre. La partita fu disputata in un Giants Stadium tutto esaurito e fu trasmessa dalle televisioni di 38 Paesi di tutto il mondo.[79] Il brasiliano giocò il primo tempo con i Cosmos e il secondo con il Santos.[80] Il match fu vinto dalla squadra statunitense: a segnare furono Reynaldo per l'1-0 del Santos e Pelé su punizione nella prima metà della gara e Mifflin, che all'intervallo aveva preso il posto dello stesso Pelé nelle file dei Cosmos, per il 2-1 finale. Durante l'intervallo i Cosmos ritirarono la maglia numero 10 di Pelé[81][82] e alla fine della partita O Rei, impugnando una bandiera del Brasile nella mano destra e una degli Stati Uniti in quella sinistra, fu caricato sulle spalle dai compagni di squadra e portato in trionfo fuori dal campo.[59] Dopo il suo ritiro J.B. Pinheiro, ambasciatore brasiliano presso l'ONU, dichiarò:[79][83]

«Pelé ha giocato a calcio per ventidue anni e durante quel periodo ha promosso l'amicizia e la fraternità mondiali più di qualunque ambasciatore»

Pelé si ritirò dal mondo del calcio dopo aver realizzato 1.281 gol,[42][43] che gli valsero il titolo di più grande goleador della storia del calcio. Arthur Friedenreich, secondo alcune fonti, forse anche per un errore di trascrizione, avrebbe segnato ancora di più: ben 1.329 reti dal 1909 al 1935,[84] ma a differenza di O Rei non esistono statistiche ufficiali per confermarlo e quindi per la FIFA il primato spetta a Pelé.[19]

Nazionale

Pelé debuttò nella Nazionale brasiliana il 7 luglio 1957, tre mesi prima del suo 17º compleanno, contro gli storici rivali dell'Argentina che in quell'occasione sconfissero il Brasile per 2-1. L'unica rete dei verdeoro fu messa a segno proprio da Pelé.[85]

Mondiale 1958

 
Pelé (a destra) e il portiere della Svezia, Kalle Svensson, durante la finale del Mondiale 1958

Pelé fu convocato dal CT verdeoro Feola per i Mondiali 1958 svoltisi in Svezia.[86] Pelé disputò la prima partita ai Mondiali contro l'Unione Sovietica nella fase a gironi. Era il più giovane del torneo e il più giovane ad avere mai giocato una partita della fase finale della Coppa del Mondo.[87][88] Realizzò il primo gol ai Mondiali contro il Galles il 19 giugno 1958, rete che determinò l'1-0 finale consentendo al Brasile di qualificarsi alle semifinali; con questa rete Pelè diventò il più giovane marcatore nella storia della Coppa del Mondo (17 anni e 239 giorni). In semifinale contro la Francia il 24 giugno Pelé segnò una tripletta che determinò il 5-2 finale. Grazie a queste reti diventò il più giovane marcatore nella storia della Coppa del Mondo a realizzare tre gol (17 anni e 244 giorni).[89]

Il 29 giugno 1958 Pelé scese in campo allo stadio Råsunda nella finale contro i padroni di casa della Svezia e a 17 anni e 249 giorni fu il più giovane calciatore a giocare una finale di Coppa del Mondo.[89] La Seleção sconfisse la Svezia per 5-2 aggiudicandosi il suo primo titolo mondiale, anche grazie a due reti di O Rei. Il primo gol di Pelé, un pallonetto a superare il difensore che lo marcava, seguito da un preciso tiro al volo, in seguito è stato scelto come uno dei più grandi gol nella storia della Coppa del Mondo.[41] A fine torneo Pelé poteva vantare sei gol realizzati in quattro partite giocate, secondo miglior marcatore a pari merito con il tedesco Helmut Rahn (che però giocò sei partite) e alle spalle del francese Just Fontaine, che in quell'edizione realizzò ben tredici reti, segnando almeno un gol in tutte e sei le gare disputate dalla sua Nazionale.[90]

Campeonato Sudamericano de Football 1959

Nel 1959 Pelé disputò il Campeonato Sudamericano de Football in Argentina. Il Brasile arrivò secondo nel torneo alle spalle dell'Argentina (10 punti contro gli 11 dell'Albiceleste) e Pelé si laureò capocannoniere con 8 gol in 6 partite.[91]

Mondiale 1962

Il 30 maggio 1962 contro il Messico, prima partita dei Mondiali di Cile '62 ai quali il Brasile, guidato da Moreira, era qualificato di diritto in qualità di detentore del titolo, Pelé fu autore dell'assist per il primo gol di Zagallo e segnò il secondo che decretò il 2-0 finale dopo avere superato quattro difensori. Il 2 giugno, però, nella seconda gara contro la Cecoslovacchia, O Rei si infortunò mentre stava tentando un tiro da lontano e fu sostituito da Amarildo.[56] Pelé a causa di quell'infortunio dovette saltare tutte le altre gare della competizione, ma a guidare il Brasile verso il suo secondo titolo mondiale fu Garrincha.

 
Pelé guida in campo il Brasile allo stadio San Siro di Milano, in occasione dell'amichevole del 1963 contro l'Italia.

Inizialmente Pelé non fu premiato con alcuna medaglia, non avendo disputato la finale, ma nel novembre del 2007 la FIFA annunciò che avrebbe consegnato una medaglia d'oro anche ai 122 componenti delle rose campioni del mondo prima del 1978 che non l'avevano ricevuta, quindi anche a O Rei per i Mondiali 1962.[92]

Mondiale 1966

Anche per i Mondiali del 1966 in Inghilterra il Brasile, alla cui guida era tornato Feola, era qualificato di diritto avendo vinto l'edizione precedente della Coppa del Mondo. Il torneo del 1966 fu contraddistinto da un gioco molto duro e Pelé fu uno dei giocatori che ne fecero le spese. Con la rete realizzata su punizione il 12 luglio contro la Bulgaria, prima gara dei verdeoro, O Rei divenne il primo giocatore a segnare in tre diverse edizioni dei Mondiali. Dopo quella partita, Pelé dovette fermarsi per recuperare da un infortunio al ginocchio subito per un rude intervento del difensore bulgaro Žekov e fu costretto a saltare il secondo match contro l'Ungheria, perso dalla Seleção per 3-1. Fu nuovamente disponibile per la terza gara del girone eliminatorio contro il Portogallo di Eusébio, ma diversi contrasti violenti dei difensori portoghesi (in particolare uno di João Morais),[93] tollerati dall'arbitro inglese McCabe, non essendo permesse sostituzioni lo costrinsero a giocare buona parte dell'incontro zoppicando.[94][95] Il Brasile fu nuovamente sconfitto per 3-1 e venne così eliminato al primo turno dei Mondiali per la prima volta dal 1934. Dopo la fine della manifestazione Pelé dichiarò che non avrebbe più giocato nella Coppa del Mondo.[56]

Mondiale 1970

(EN)

«How do you spell Pelé? G-O-D»

(IT)

«Come si scrive Pelé? D-I-O»

 
Pelé (il secondo in basso partendo da destra) prima della partita contro il Perù durante la Coppa del Mondo 1970

Quando fu chiamato dal CT nel 1969, Pelé rispose alla convocazione e disputò sei partite di qualificazione ai Mondiali del 1970 segnando altrettanti gol.

La squadra brasiliana che partecipò alla fase finale dei Mondiali settanta in Messico, che sarebbero stati gli ultimi per Pelé, fu guidata da Zagallo e fu radicalmente diversa da quella dei Mondiali 1966 anche per il ritiro di diversi giocatori quali Garrincha, Nílton Santos, Djalma Santos e Gilmar.[96] Il 3 giugno 1970, nella prima partita contro la Cecoslovacchia, Pelé segnò la seconda rete verdeoro del 4-1 finale su assist di Gérson, diventando il secondo giocatore della storia a segnare in quattro diverse edizioni della coppa del mondo (il tedesco Uwe Seeler lo precedette di soli 3 minuti nella partita Germania Ovest - Marocco, iniziata in contemporanea. Seller segno al 56', Pelè al 59').[97] Il 10 giugno, nell'ultima partita della fase a gironi, O Rei realizzò una doppietta contro la Romania che, insieme al gol di Jairzinho, consentì ai verdeoro, comunque già qualificati, di vincere 3-2. Nei quarti contro il Perù, Pelé non andò a segno ma fornì l'assist a Tostão per la terza rete della Seleção (4-2 il risultato finale). Anche in semifinale contro l'Uruguay O Rei non figurò tra i marcatori, ma fornì a Rivelino l'assist per il 3–1 finale. Il 21 giugno il Brasile affrontò in finale l'Italia, reduce dal successo per 4-3 dopo i supplementari contro la Germania Ovest. Fu proprio Pelé ad aprire le marcature al 18º minuto di gioco, segnando di testa su cross di Rivelino, realizzando poi anche gli assist per le reti di Jairzinho e Carlos Alberto. Con quel gol O Rei divenne il secondo calciatore a segnare in due diverse finali dei Mondiali dopo Vavá.[97] Il Brasile vinse per 4-1 (segnarono anche Gérson per i verdeoro e Boninsegna per gli azzurri), conquistando, come Pelé, il terzo titolo mondiale della sua storia e potendo così tenere definitivamente la Coppa Jules Rimet. Burgnich, difensore italiano che ebbe il compito di marcare O Rei in finale, dopo la partita dichiarò:[22][83]

«Prima della partita mi ripetevo che era di carne ed ossa come chiunque, ma sbagliavo»

Ritiro dalla nazionale

Pelé dopo la vittoria del Mondiale 1970 giocò altre quattro partite amichevoli con la Seleção, l'ultima delle quali il 18 luglio 1971 a Rio de Janeiro contro la Jugoslavia.

Nel 1976 Pelé fu convocato nella selezione degli Stati Uniti per una gara contro l'Italia (persa per 0-4). La gara era inserita nel programma del Torneo del Bicentenario dell'Indipendenza degli Stati Uniti.

Con la maglia del Brasile Pelé ha disputato in totale 92 partite[5] (67 vittorie, 14 pareggi e 11 sconfitte), realizzando 77 reti (miglior cannoniere della Nazionale brasiliana di sempre con una media 0,837 gol a partita) e vincendo tre Mondiali. Con in campo sia Garrincha che Pelé la Nazionale brasiliana non ha mai perso una partita.[98]

Dopo il ritiro

 
Il presidente brasiliano Lula (a sinistra) e Pelé durante la commemorazione dei cinquant'anni della vittoria del primo Mondiale della Seleção

Terminata la carriera agonistica, Pelé, a differenza di molti suoi colleghi, preferì non fare l'allenatore di calcio.

Inizialmente, Pelé pubblicò alcune autobiografie e comparve in diversi documentari, oltre a comporre alcuni brani musicali, tra cui l'intera colonna sonora del film Pelé del 1977. Nel 1981, insieme ad altri celebri calciatori degli anni sessanta e settanta e a Michael Caine e Sylvester Stallone, recitò in Fuga per la vittoria, film sul tentativo di fuga di alcuni detenuti in un campo di concentramento nazista durante la seconda guerra mondiale.[99]

È stato il primo personaggio sportivo intorno a cui è stato realizzato un videogioco, Pelé's Championship Soccer per Atari 2600 nel 1980[100][101], dall'anno successivo con il nome Pelé's Soccer[102][103]; gli è stato anche intitolato lo stadio di Maceió, l'Estádio Rei Pelé (in italiano Stadio Re Pelé), conosciuto anche come Trapichão e costruito nel 1970.[104]

Nel 1992 fu nominato ambasciatore delle Nazioni Unite per l'ecologia e l'ambiente[105] e nel giugno 1994 Goodwill Ambassador dall'UNESCO.[106] Nel 1995 il presidente brasiliano Cardoso lo nominò ministro straordinario per lo sport.[107] In questo periodo Pelé propose una legge per ridurre la corruzione nel calcio brasiliano, che divenne nota con il nome di "Legge Pelé".[108] O Rei ricoprì tale carica fino all'aprile del 1998, quando si dimise.[109]

 
Pelé mentre palleggia con Bill Clinton a Rio de Janeiro nel 1997

Pelé è ritornato a ricoprire un ruolo nelle squadre di calcio nel 2002, quando è stato talent scout per gli inglesi del Fulham, squadra di Premier League.[110]

Ambasciatore per il calcio della FIFA e membro del Football Committee[111], è stato scelto per effettuare i sorteggi delle qualificazioni ai Mondiali 2002 in Giappone e Corea del Sud[112] e come ospite all'inaugurazione dei Mondiali 2006 in Germania insieme alla top model Claudia Schiffer.[113] Ha inoltre supervisionato per la FIFA la stesura del FIFA 100, lista dei 125 calciatori viventi (123 uomini e 2 donne) considerati i migliori al mondo.[114]

Nel novembre 2007 è stato ospite d'onore ai festeggiamenti per il 150º anniversario dello Sheffield Utd, la più antica squadra di calcio ancora in attività, che ha disputato un'amichevole con l'Inter (finita 5-2 per i nerazzurri).[115] Pelé ha inaugurato una mostra nella quale veniva esposta al pubblico per la prima volta in quarant'anni la copia originale scritta a mano delle regole del calcio.[116]

Per anni ha lottato per l'educazione dei giovani contro l'uso di sostanze stupefacenti, causa dell'arresto del figlio Edinho, ex portiere, nel 2005.[117] Importante è stato anche il suo impegno contro le discriminazioni razziali e sessuali fuori e dentro il mondo sportivo.[118][119]

Nonostante il suo vasto patrimonio, derivante in gran parte da attività extracalcistiche, dal 2008 è stato registrato presso la previdenza brasiliana come ex atleta professionista e da ottobre ha ricevuto una pensione mensile di quasi 3 000 real.[120]

 
Pelé ai festeggiamenti del 150º anniversario dello Sheffield nel 2007

Nell'agosto del 2010 è stato nominato presidente onorario dei New York Cosmos[121][122][123] per riuscire a rilanciare la società newyorkese, coadiuvato anche da Éric Cantona, Giorgio Chinaglia,[123] Carlos Alberto e dall'attore Robert De Niro.[124] in vista di un futuro approdo nella Major League Soccer.[125]

Il 27 luglio 2011 è stato nominato, insieme all'argentino Lionel Messi e al messicano Hugo Sánchez, "Patrimonio storico-sportivo dell'umanità" dall'Ufficio internazionale del capitale culturale a seguito di un sondaggio popolare cui hanno partecipato 327 496 persone provenienti da 72 paesi diversi.[46][47]

I nipoti di Pelé, Octavio Felinto Neto e Gabriel Arantes do Nascimiento di 12 e 10 anni e figli di Sandra Regina Arantes do Nascimiento, riconosciuta da O Rei nel 1996, a partire da luglio 2011 sono entrati a far parte delle giovanili del San Paolo, dopo essersi messi in mostra con il Paraná.[126] Anche l'altro suo figlio Joshua, avuto a 56 anni, è un calciatore.[127]

Il 12 agosto 2012 partecipa alla Cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Londra nel segmento di presentazione dei Giochi Olimpici che si sono tenuti a Rio de Janeiro nel 2016.

Il 15 giugno 2015 Pelè partecipa alla conferenza di Electronic Arts all'Electronic Entertainment Expo 2015 per presentare il videogioco a tema calcistico FIFA 16. Lo stesso Pelè sarà poi protagonista del primo trailer del videogioco.[128]

Nel maggio 2016 è in Italia per la promozione del suo film Pelé e partecipa alla Bocelli & Zanetti Night, insieme a Roberto Carlos e Leonardo. Il 5 giugno è ospite alla partita benefica Soccer Aid a Manchester insieme a José Mourinho e altre personalità del mondo calcistico. Quattro giorni dopo a Parigi, prima dell'inizio dell'Europeo, partecipa con Diego Armando Maradona alla Partita della Pace.

Malattia e morte

Il 12 novembre 2014 è ricoverato in ospedale per calcoli renali al livello dell'uretra e della vescica e per un'infezione urinaria, venendo sottoposto a emodialisi; è dimesso il 9 dicembre. Nel maggio seguente viene operato alla prostata all'ospedale Albert Einstein di San Paolo.[129] Il 4 settembre 2021 viene operato per un tumore al colon.[130]

Muore il 29 dicembre 2022 all'età di 82 anni per insufficienza multiorgano, come si legge nel bollettino medico dell'ospedale Einstein di San Paolo.[131][132] I funerali di Stato si svolgono a San Paolo il 2 gennaio 2023. È sepolto nel Memorial Necrópole Ecumênica di Santos.

Statistiche

Tra squadre di club e nazionale maggiore, Pelé ha giocato globalmente 816 incontri ufficiali segnando 757 reti, alla media di 0,93 gol a partita.[2][133]

Presenze e reti nei club

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1957   Santos A1/SP 29[134] 36[134] RS 9 5 - - - TCE 1 0 39 41
1958 A1/SP 38 58 RS 8 8 - - - - - - 46 66
1959 A1/SP+TB 32[135]+4 44[135]+3 RS 7 6 - - - - - - 43 53
1960 A1/SP 33 34 RS 3 0 - - - - - - 36 34
1961 A1/SP+TB 26+5 47+7 RS 7 8 - - - - - - 38 62
1962 A1/SP+TB 23+3 37+2 - - - CL 4 3 CI 2 5 32 47
1963 A1/SP+TB 18+4[136] 22+5[136] RS 8 14 CL 4 5 CI 1 2 35 48
1964 A1/SP+TB 21+6 34+8 RS 4 3 - - - - - - 31 45
1965 A1/SP+TB 27+3 49+1 RS 7 5 CL 7 8 - - - 44 63
1966 A1/SP+TB 14+5 11+4 RS 0 0 - - - - - - 19 15
1967 A1/SP+TP 18+14 16+9 - - - - - - - - - 32 25
1968 A1/SP+TP 21+18 18+12 - - - - - - SCI 2 1 41 31
1969 A1/SP+TP 25+12 26+12 - - - - - - SCI+SCI 1+5 0+2 43 40
1970 A1/SP+TP 16+13 7+4 - - - - - - - - - 29 11
1971 A1/SP+CB 19+21 6+1 - - - - - - - - - 40 7
1972 A1/SP+CB 20+16 9+5 - - - - - - - - - 36 14
1973 A1/SP+CB 19+30[137] 11+18[137] - - - - - - - - - 49 29
1974 A1/SP+CB 11+16 2+10 - - - - - - - - - 27 12
Totale Santos 410+170[138] 467+101[138] 53 49 15 16 12 10 660 643
1975   N.Y. Cosmos NASL 9 5 - - - - - - - - - 9 5
1976 NASL 22+2[139] 13+2[139] - - - - - - - - - 24 15
1977 NASL 25+6[139] 13+4[139] - - - - - - - - - 31 17
Totale N.Y. Cosmos 56+8 31+6 - - - - - - 64 37
Totale carriera 644 605 53 49 15 16 12 10 724 680

Cronologia presenze e reti in nazionale

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Brasile
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
7-7-1957 Rio de Janeiro Brasile   1 – 2   Argentina Copa Roca 1   65’
10-7-1957 San Paolo Brasile   2 – 0 dts   Argentina Copa Roca 1
4-5-1958 Rio de Janeiro Brasile   5 – 1   Paraguay Coppa Oswaldo Cruz 1   ?’
14-5-1958 Rio de Janeiro Brasile   4 – 0   Bulgaria Amichevole -   ?’
18-5-1958 San Paolo Brasile   3 – 1   Bulgaria Amichevole 2
15-6-1958 Göteborg Brasile   2 – 0   Unione Sovietica Mondiali 1958 - 1º turno -
19-6-1958 Göteborg Brasile   1 – 0   Galles Mondiali 1958 - Quarti di finale 1
24-6-1958 Stoccolma Brasile   5 – 2   Francia Mondiali 1958 - Semifinale 3
29-6-1958 Stoccolma Brasile   5 – 2   Svezia Mondiali 1958 - Finale 2 [140]
10-3-1959 Buenos Aires Brasile   2 – 2   Perù Sudamericano 1959 (Argentina) 1   75’
15-3-1959 Buenos Aires Brasile   3 – 0   Cile Sudamericano 1959 (Argentina) 2
21-3-1959 Buenos Aires Brasile   4 – 2   Bolivia Sudamericano 1959 (Argentina) 1
26-3-1959 Buenos Aires Brasile   3 – 1   Uruguay Sudamericano 1959 (Argentina) -
29-3-1959 Buenos Aires Brasile   4 – 1   Paraguay Sudamericano 1959 (Argentina) 3
4-4-1959 Buenos Aires Argentina   1 – 1   Brasile Sudamericano 1959 (Argentina) 1 [141]
13-5-1959 Rio de Janeiro Brasile   2 – 0   Inghilterra Amichevole -
17-9-1959 Rio de Janeiro Brasile   7 – 0   Cile Coppa O'Higgins 3
20-9-1959 San Paolo Brasile   1 – 0   Cile Coppa O'Higgins -
29-4-1960 Il Cairo Rep. Araba Unita   0 – 5   Brasile Amichevole -
1-5-1960 Alessandria d'Egitto Rep. Araba Unita   1 – 3   Brasile Amichevole 3   ?’
6-5-1960 Il Cairo Rep. Araba Unita   0 – 3   Brasile Amichevole -   ?’
10-5-1960 Copenaghen Danimarca   3 – 4   Brasile Amichevole - [142]
9-7-1960 Montevideo Uruguay   0 – 1   Brasile Coppa dell'Atlantico -   ?’
12-7-1960 Rio de Janeiro Brasile   5 – 1   Argentina Coppa dell'Atlantico 1   ?’
21-4-1962 Rio de Janeiro Brasile   6 – 0   Paraguay Coppa Oswaldo Cruz 1
24-4-1962 San Paolo Brasile   4 – 0   Paraguay Coppa Oswaldo Cruz 2   ?’
6-5-1962 San Paolo Brasile   2 – 1   Portogallo Amichevole -
9-5-1962 Rio de Janeiro Brasile   1 – 0   Portogallo Amichevole 1
12-5-1962 Rio de Janeiro Brasile   3 – 1   Galles Amichevole 1
16-5-1962 San Paolo Brasile   3 – 1   Galles Amichevole 2
30-5-1962 Viña del Mar Brasile   2 – 0   Messico Mondiali 1962 - 1º turno 1
2-6-1962 Viña del Mar Brasile   0 – 0   Cecoslovacchia Mondiali 1962 - 1º turno -
13-4-1963 San Paolo Brasile   2 – 3   Argentina Copa Roca -
16-4-1963 Rio de Janeiro Brasile   5 – 2 dts   Argentina Copa Roca 3
21-4-1963 Lisbona Portogallo   1 – 0   Brasile Amichevole -
28-4-1963 Parigi Francia   2 – 3   Brasile Amichevole 3
2-5-1963 Amsterdam Paesi Bassi   1 – 0   Brasile Amichevole -   46’
5-5-1963 Amburgo Germania Ovest   1 – 2   Brasile Amichevole 1
12-5-1963 Milano Italia   3 – 0   Brasile Amichevole -   26’
30-5-1964 Rio de Janeiro Brasile   5 – 1   Inghilterra Taça das Nações 1
3-6-1964 San Paolo Brasile   0 – 3   Argentina Taça das Nações -
7-6-1964 Rio de Janeiro Brasile   4 – 1   Portogallo Taça das Nações 1
2-6-1965 Rio de Janeiro Brasile   5 – 0   Belgio Amichevole 3
6-6-1965 Rio de Janeiro Brasile   2 – 0   Germania Ovest Amichevole 1
9-6-1965 Rio de Janeiro Brasile   0 – 0   Argentina Amichevole -
17-6-1965 Orano Algeria   0 – 3   Brasile Amichevole 1   ?’
24-6-1965 Porto Portogallo   0 – 0   Brasile Amichevole -
30-6-1965 Stoccolma Svezia   1 – 2   Brasile Amichevole 1
4-7-1965 Mosca Unione Sovietica   0 – 3   Brasile Amichevole 2
21-11-1965 Rio de Janeiro Brasile   2 – 2   Unione Sovietica Amichevole 1
19-5-1966 Rio de Janeiro Brasile   1 – 0   Cile Amichevole -   ?’
4-6-1966 San Paolo Brasile   4 – 0   Perù Amichevole 1
8-6-1966 Rio de Janeiro Brasile   2 – 1   Polonia Amichevole -
12-6-1966 Rio de Janeiro Brasile   2 – 1   Cecoslovacchia Amichevole 2   46’
15-6-1966 Rio de Janeiro Brasile   2 – 2   Cecoslovacchia Amichevole 1
25-6-1966 Glasgow Scozia   1 – 1   Brasile Amichevole -
30-6-1966 Göteborg Svezia   2 – 3   Brasile Amichevole -
12-7-1966 Liverpool Brasile   2 – 0   Bulgaria Mondiali 1966 - 1º turno 1
19-7-1966 Liverpool Portogallo   3 – 1   Brasile Mondiali 1966 - 1º turno -
25-7-1968 Asunción Paraguay   0 – 4   Brasile Coppa Oswaldo Cruz 2
28-7-1968 Asunción Paraguay   1 – 0   Brasile Coppa Oswaldo Cruz -
31-10-1968 Rio de Janeiro Brasile   1 – 2   Messico Amichevole -
3-11-1968 Belo Horizonte Brasile   2 – 1   Messico Amichevole 1
6-11-1968 Rio de Janeiro Brasile   2 – 1   FIFA XI Amichevole - [143]
14-12-1968 Rio de Janeiro Brasile   2 – 2   Germania Ovest Amichevole -
17-12-1968 Rio de Janeiro Brasile   3 – 3   Jugoslavia Amichevole 1
7-4-1969 Porto Alegre Brasile   2 – 1   Perù Amichevole -   75’
9-4-1969 Rio de Janeiro Brasile   3 – 2   Perù Amichevole 1
12-6-1969 Rio de Janeiro Brasile   2 – 1   Inghilterra Amichevole -
6-8-1969 Bogotà Colombia   0 – 2   Brasile Qual. Mondiali 1970 -
10-8-1969 Caracas Venezuela   0 – 5   Brasile Qual. Mondiali 1970 2
17-8-1969 Asunción Paraguay   0 – 3   Brasile Qual. Mondiali 1970 -
21-8-1969 Rio de Janeiro Brasile   6 – 2   Colombia Qual. Mondiali 1970 1   67’
24-8-1969 Rio de Janeiro Brasile   6 – 0   Venezuela Qual. Mondiali 1970 2
31-8-1969 Rio de Janeiro Brasile   1 – 0   Paraguay Qual. Mondiali 1970 1
4-3-1970 Porto Alegre Brasile   0 – 2   Argentina Amichevole -
8-3-1970 Rio de Janeiro Brasile   2 – 1   Argentina Amichevole 1
22-3-1970 San Paolo Brasile   5 – 0   Cile Amichevole 2
26-3-1970 Rio de Janeiro Brasile   2 – 1   Cile Amichevole -
12-4-1970 Rio de Janeiro Brasile   0 – 0   Paraguay Amichevole -
26-4-1970 San Paolo Brasile   0 – 0   Bulgaria Amichevole -   ?’[144]
29-4-1970 Rio de Janeiro Brasile   1 – 0   Austria Amichevole -
3-6-1970 Guadalajara Brasile   4 – 1   Cecoslovacchia Mondiali 1970 - 1º turno 1
7-6-1970 Guadalajara Brasile   1 – 0   Inghilterra Mondiali 1970 - 1º turno -
10-6-1970 Guadalajara Brasile   3 – 2   Romania Mondiali 1970 - 1º turno 2
14-6-1970 Guadalajara Brasile   4 – 2   Perù Mondiali 1970 - Quarti di finale -
17-6-1970 Guadalajara Brasile   3 – 1   Uruguay Mondiali 1970 - Semifinale -
21-6-1970 Città del Messico Brasile   4 – 1   Italia Mondiali 1970 - Finale 1 [145]
30-9-1970 Rio de Janeiro Brasile   2 – 1   Messico Amichevole -
4-10-1970 Santiago del Cile Cile   1 – 5   Brasile Amichevole 1   ?’
11-7-1971 San Paolo Brasile   1 – 1   Austria Amichevole 1   46’
18-7-1971 Rio de Janeiro Brasile   2 – 2   Jugoslavia Amichevole -   ?’
Totale Presenze 92 Reti (2º posto) 77
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale (partite non ufficiali) ― Brasile
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
21-5-1958 San Paolo Brasile   5 – 0 Corinthians -
8-5-1960 Malmö Malmö FF 1 – 7   Brasile 2
12-5-1960 Milano Inter 2 – 2   Brasile 2
16-5-1960 Lisbona Sporting Lisbona 0 – 4   Brasile -
3-5-1963 Eindhoven PSV 0 – 1   Brasile -
1-5-1966 Rio de Janeiro Brasile   2 – 0   Rio Grande do Sul -
21-6-1966 Madrid Atlético Madrid 3 – 5   Brasile 3
4-7-1966 Stoccolma AIK 2 – 4   Brasile 2
6-7-1966 Malmö Malmö FF 1 – 3   Brasile 2
13-11-1968 Curitiba Coritiba 1 – 2   Brasile -
6-7-1969 Salvador Bahia 0 – 4   Brasile 1
9-7-1969 Aracaju Rio Grande do Sul   2 – 8   Brasile -
13-7-1969 Recife Pernambuco   1 – 6   Brasile 1
1-8-1969 Bogotà Millonarios 0 – 2   Brasile -
3-9-1969 Belo Horizonte Atlético Mineiro  [146] 2 – 1   Brasile 1
14-3-1970 Rio de Janeiro Bangu 1 – 1   Brasile[147] -
5-4-1970 Manaus Amazonas A   1 – 4   Brasile 1
19-4-1970 Belo Horizonte Minas Gerais   1 – 3   Brasile -
6-5-1970 Guadalajara Guadalajara XI   0 – 3   Brasile 1
17-5-1970 León León XI   2 – 5   Brasile 2
24-5-1970 Irapuato Irapuato 0 – 3   Brasile -
Totale Presenze 21 Reti 18

[148]

Record

  • Calciatore ad aver segnato più reti (654) in competizioni nazionali e statali di massima divisione (605 nei campionati[149], dei quali 6 in playoff e spareggi e 49 nel Torneo Rio-San Paolo) ed in assoluto con squadre militanti nei tornei di massima divisione (680).
  • Calciatore ad aver segnato più gol in campionato (o massima competizione nazionale) con la stessa maglia (568 gol nel Santos).
  • Calciatore ad aver segnato più gol con la stessa maglia in un club sudamericano (643 nel Santos).[150]
  • Uno dei soli cinque calciatori, insieme a Vava, Mbappé, Paul Breitner e Zidane, ad aver segnato in due finali diverse di un campionato del mondo.[151]
  • Maggior cannoniere della storia della Selecão insieme a Neymar e miglior media gol a partita in nazionale verde-oro (77 reti in 92 presenze, pari a 0,84 gol/partita) tra coloro che hanno messo a segno almeno 30 reti.
  • La FIFA gli riconosce il maggior numero di reti realizzate in assoluto in carriera[152] nonostante le sue marcature totali siano oggetto di dibattito e, stando ai dati ufficiali, non sia il più prolifico bomber della storia del calcio (1281 gol comprensivi di amichevoli, incontri non ufficiali e nelle giovanili, che si riducono a 757 accreditati).[153]
  • Unico nella storia ad aver segnato più di 70 gol tra club e nazionale in due annate (1958 e 1965).

Palmarès

Club

Competizioni statali

Santos: 1958, 1960, 1961, 1962, 1964, 1965, 1967, 1968, 1969, 1973
Santos: 1959, 1963, 1964,[154] 1966[155]

Competizioni nazionali

Santos: 1961, 1962, 1963, 1964, 1965, 1968[156]
  • Campionato interstatale brasiliano: 1
Selezione di San Paolo: 1959
New York Cosmos: 1977

Competizioni internazionali

Santos: 1962, 1963
Santos: 1962, 1963
Santos: 1968

Nazionale

 
Maglia autografata di Pelè al Museo del calcio di Coverciano
Svezia 1958, Cile 1962, Messico 1970
1957, 1963
1958, 1962, 1968
1959
1960

Individuale

Svezia 1958
1957 (36 gol), 1958 (58 gol, record per il Campionato Paulista), 1959 (45 gol), 1960 (34 gol), 1961 (47 gol), 1962 (37 gol), 1963 (22 gol), 1964 (34 gol), 1965 (49 gol), 1969 (26 gol), 1973 (11 gol)
1961 (7 gol), 1964 (8 gol)
1963 (14 gol)
1965 (8 gol)
Argentina 1959 (8 gol)
1973
1976
1975, 1976, 1977
1993
1999
  • Calciatore del secolo della FIFA:
2000
  • Patrimonio storico-sportivo dell'umanità del Brasile:
2011
2013
2022

Filmografia

Cinema

  • O Barão Otelo no Barato dos Bilhões (1971)
  • A Marcha (1973)
  • Isto É Pelé – documentario (1974)
  • Os Trombadinhas (1978)
  • Fuga per la vittoria (Escape to Victory), regia di John Huston (1981)
  • A Minor Miracle (1983)
  • Pedro Mico (1985)
  • Os Trapalhões e o Rei do Futebol (1986)
  • Hotshot (1987)
  • Solidão, Uma Linda História de Amor (1990)
  • Mike Bassett: England Manager (2001)
  • ESPN SportsCentury (2004)
  • Pelé eterno – documentario (2004)
  • Pelé (Pelé: Birth of a Legend), regia di Jeff e Michael Zimbalist (2016)
  • Pelé: il re del calcio (Pelé: the King of Soccer), regia di David Tryhorn e Ben Nicholas – documentario (2021)

Televisione

  • Os Estranhos – serie TV (1969)

Onorificenze

Ordine al Merito Culturale
«Per il contributo allo sviluppo della cultura del paese»
— Brasilia, 9 novembre 2004[162]

Note

  1. ^ Assieme al Campionato brasiliano di serie A (nato nel 1971), sono incluse le statistiche relative alla Taça Brasil e al Torneo Roberto Gomes Pedrosa (che all'epoca erano l'omologo del campionato di massima divisione). È considerato anche il Campionato Paulista.
  2. ^ a b (EN) Pelé - All Data, su rsssf.com. URL consultato l'11 marzo 2021.(EN) Pelé - All Data, su rsssf.org. URL consultato l'11 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2023). Dal computo sono esclusi gli incontri disputati con le Selezioni Statali (come ad esempio quella Paulista), con la rappresentativa militare e la Pelé Cup del 1987.
  3. ^ 64 (37) considerando anche play-off e spareggi.
  4. ^ (EN) Pelé International Matches, su rsssf.com. URL consultato il 10 marzo 2021.
  5. ^ a b Comprese le partite Brasile-Selezione FIFA del 6 novembre 1968 e Brasile-Bulgaria del 26 aprile 1970, che rispettivamente la FIFA e la BFS, a differenza della CBF, non considerano ufficiali. Escluse tutte le altre amichevoli non ufficiali disputate con la Nazionale maggiore brasiliana. Se si comprendono anche queste il totale è di 113 partite e 95 gol.
  6. ^ a b Il certificato di nascita (nº 7095, foglio 123, libro 21-A dell'anagrafe di Três Corações) riporta il nome "Edison Arantes do Nascimento" e la data di nascita 21 ottobre 1940. Tuttavia, il certificato di battesimo indica come nome "Edson" e come data di nascita il 23 ottobre 1940: (PT) Adilson Barros, Certidão de nascimento de Pelé tem 'correção' no nome e erro na data, su globoesporte.globo.com, GlonoEsporte, 18 ottobre 2010. URL consultato il 23 ottobre 2010.
    Lo stesso Pelé, nella sua autobiografia, indica come errati i dati presenti nel certificato di nascita: (EN) Pele: The Autobiography, su books.simonandschuster.com.au, simonandschuster.com.au. URL consultato il 23 ottobre 2010.
  7. ^ a b Paolo Tomaselli, «Basta chiamarmi Pelé. Il mio vero nome è Edson», su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 2 gennaio 2006. URL consultato il 7 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
  8. ^ Pelé è morto, aveva 82 anni: il mondo del calcio in lutto, su gazzetta.it, 29 dicembre 2022. URL consultato il 29 dicembre 2022.
  9. ^ Pelé, Rivera non ha dubbi: "Per me il più grande di tutti i tempi", su corrieredellosport.it, 31 dicembre 2022. URL consultato il 28 gennaio 2023.
  10. ^ (ES) César Luis Menotti: “Pelé fue el más grande de todos”, su Crónica, 29 dicembre 2022. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  11. ^ Pelè, il più grande di tutti i tempi, su ilGiornale.it, Orlando Sacchelli, 29 dicembre 2022. URL consultato il 28 gennaio 2023.
  12. ^ (EN) Ex-England ace Reid believes Pele is the greatest of all time, su www.myinfo.com.gh, 21 dicembre 2022. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  13. ^ (EN) Oreva Benedict, Pele is still the GOAT ahead of Messi, Ronaldo - Oliseh - Kemi Filani News, su Kemi Filani, 19 dicembre 2022. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  14. ^ (EN) Sushan Chakraborty, 10 greatest football players of all time, su www.sportskeeda.com, 19 dicembre 2022. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  15. ^ I 10 migliori calciatori di tutti i tempi - Calcio, su ita.gov-civil-portalegre.pt. URL consultato il 28 gennaio 2023.
  16. ^ (EN) Vishal Subramanian, "An unbelievable player" - Manchester United legend Bryan Robson names the greatest footballer he's seen, su www.sportskeeda.com, 11 marzo 2022. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  17. ^ (EN) Zahid Mahmood, Vincent Kompany: 'Pele is the greatest player of all time', su CNN, 12 giugno 2018. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  18. ^ (EN) Rob Knight, Pelé voted greatest footballer of all time, su The Independent, 27 maggio 2022. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  19. ^ a b c d e f g h i j k (EN) Classic Football - Pele - The King of football, su fifa.com. URL consultato il 25 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2009).
  20. ^ (PT) O triunfo do Rei Pelé, su br.sambafoot.com, sambafoot.com, 2 novembre 2005. URL consultato il 7 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2009).
  21. ^ Pele, i 75 anni della "perla nera", su ansa.it.
  22. ^ a b (EN) Pele, King of Futbol, su espn.go.com, ESPN. URL consultato il 16 luglio 2008.
  23. ^ http://it.ibtimes.com/la-fifa-ha-deciso-e-pele-il-piu-forte-di-tutti-i-tempi-1321545 Archiviato il 2 giugno 2015 in Internet Archive..
  24. ^ La FIFA ha deciso: è PELÈ il più FORTE di tutti i tempi, su it.ibtimes.com. URL consultato il 1º giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2015).
  25. ^ (EN) The Best of The Best, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 16 luglio 2008.
  26. ^ a b Pelé miglior calciatore di sempre, su repubblica.it, LaRepubblica. URL consultato il 1º giugno 2015.
  27. ^ (EN) Pelé "The King" to be crowned in Monte Carlo at 10th edition of the "Golden Foot" Awards, su monacochannel.mc, Monacochannel, 17 settembre 2012. URL consultato il 2 giugno 2015.
  28. ^ Copia archiviata, su www2.raisport.rai.it. URL consultato il 1º giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2015).
  29. ^ Pele | biography - Brazilian athlete | Britannica.com
  30. ^ Ingo Faulhaber, IFFHS, su iffhs.de. URL consultato il 19 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2012).
  31. ^ Dei 34 vincitori, furono in 30 a esprimere il loro voto: Stanley Matthews, Omar Sívori e George Best si astennero, mentre Lev Jašin era deceduto. Ciascuno dei votanti poté esprimere cinque preferenze per un valore massimo di cinque punti: Pelé fu scelto come il migliore da 17 votanti, ricevendo quasi il doppio dei punti assegnati al secondo classificato, Diego Armando Maradona. Cfr. (EN) Karel Stokkermans, France Football's Football Player of the Century, su rsssf.com, 23 dicembre 2015. URL consultato il 31 gennaio 2016.
  32. ^ Pallone d'Oro: le lacrime di CR7 e Pelé commuovono il mondo - Fotogallery | Sky Sport, su sport.sky.it. URL consultato il 18 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  33. ^ Il vero Pallone d’oro a partire dal 1956: due a Maradona e sette a Pelé, su gazzetta.it.
  34. ^ Pallone d'Oro, Messi a quota sei: ma Pelé sarebbe a quota sette, su goal.com.
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  142. ^ La DBU, al contrario della CBF, non considera questa partita come ufficiale.
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  144. ^ La Federcalcio bulgara, a differenza di quella brasiliana, non considera ufficiale questa partita.
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