Phyteuma ovatum
ll raponzolo plumbeo (nome scientifico Phyteuma ovatum Honck., 1782) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Campanulaceae.[1][2]
Etimologia
modificaIl nome generico (Phyteuma), utilizzato per la prima volta da Dioscoride (Anazarbe, 40 circa – 90 circa) medico, botanico e farmacista greco antico che esercitò a Roma ai tempi dell'imperatore Nerone, deriva dalla parola greca "phyto" (= pianta) e significa: "ciò che è piantato"[3], mentre L'epiteto specifico (ovatum) è stato dato in riferimento alla forma dell'infiorescenza.[4][5] Il nome scientifico di questa pianta è stato definito per la prima volta dal botanico germanico Gerhard August Honckeny (1724-1805) nella pubblicazione "Verzeichn. Gewachse Teutschl. i. 653 (1782)" del 1782.[6]
Descrizione
modificaQueste piante arrivano al massimo ad una altezza di 4 - 8 dm. La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Gli scapi sono semplici e indivisi. Queste piante contengono lattice.[7][8][9][10]
Radici
modificaLe radici sono secondarie da rizoma.
Fusto
modifica- Parte ipogea: la parte sotterranea è un rizoma ingrossato.
- Parte epigea: la parte aerea del fusto è eretta con superficie glabra e sezione angolosa.
Foglie
modificaLe foglie sono sia basali che cauline. Il picciolo delle foglie basali è lungo 5 – 15 cm; la lamina ha un contorno triangolare-sagittato con apice acuminato e base cuoriforme con lobi allargati e formanti un angolo ottuso; i margini sono doppiamente seghettati. Le foglie basali sono 1,2 - 1,5 volte più lunghe che larghe. La lamina delle foglie cauline ha un contorno triangolare, sono progressivamente subsessili e più ristrette alla base.
Infiorescenza
modificaLe infiorescenze sono composte da diversi fiori disposti a forma di spiga ovale. Dopo l'antesi acquista una forma più cilindrica (2 x 10 cm). La spiga è sottesa da alcune brattee dal contorno lanceolato-lineare a portamento patente o riflesso con bordi dentellati. Dimensione delle brattee: larghezza 1 cm; lunghezza 5 – 7 cm.
Fiore
modificaI fiori tetra-ciclici, ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo (in questo caso il perianzio è ben distinto tra calice e corolla) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono gamopetali, ermafroditi e attinomorfi.
- Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:
- K (5), C (5), A (5), G (2-5), infero, capsula
- Calice: il calice è un tubo campanulato, saldato all'ovario; i sepali sono 5 uniti a portamento patente.
- Corolla: la corolla con 5 lobi uniti all'apice, è colorata di azzurro-violetto. La corolla all'inizio (e prima) dell'antesi è arcuata.
- Androceo: gli stami sono 5 con antere libere (ossia saldate solamente alla base) e filamenti sottili ma membranosi (barbati di bianco) alla base. La deiscenza delle antere è longitudinale. Il polline è 4-porato e spinuloso (esina irta di punti). Gli stami sporgono dalle aperture.
- Gineceo: lo stilo è unico con 2 stigmi. L'ovario è infero, 2-3-loculare con placentazione assile (centrale), formato da 3 carpelli (ovario sincarpico). Lo stilo, sporgente dalla corolla, possiede dei peli per raccogliere il polline. Le superfici stigmatiche sono posizionate sulla faccia superiore degli stigmi.
- Fioritura: da giugno ad agosto.
Frutti
modificaI frutti sono delle capsule poricide 3-loculari; la deiscenza avviene tramite 2 - 3 pori situati nella parte laterale. I semi sono molto numerosi, minuti e lisci.
Riproduzione
modifica- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama con api e farfalle anche notturne). In queste piante è presente un particolare meccanismo a "pistone": le antere formano un tubo nel quale viene rilasciato il polline raccolto successivamente dai peli dallo stilo che nel frattempo si accresce e porta il polline verso l'esterno.[9]
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento, essendo molto minuti e leggeri – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
modifica(Distribuzione regionale[11] – Distribuzione alpina[12])
- Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Orofita - Sud Europeo.
- Distribuzione: in Italia si trova comunemente al Nord (Alpi). Fuori dall'Italia, sempre nelle Alpi, questa specie si trova in Francia, Svizzera, Austria (Länder del Vorarlberg, Tirolo Settentrionale, Tirolo Orientale e Carinzia) e Slovenia. Sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi si trova nel Massiccio Centrale, Pirenei e Alpi Dinariche.[12]
- Habitat: l'habitat tipico per questa pianta sono i prati e i pascoli, i cespuglieti e i boschi chiari; ma anche i margini erbacei, i megaforbieti e i popolamenti a felci. Il substrato preferito è calcareo ma anche calcareo/siliceo con pH neutro, alti valori nutrizionali del terreno che deve essere umido.[12]
- Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 1000 fino a 2300 m s.l.m. (raramente scende fino a 300 m s.l.m.); frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: montano e subalpino, e in parte quello collinare.
Fitosociologia
modificaDal punto di vista fitosociologico Phyteuma ovatum appartiene alla seguente comunità vegetale:[12]
- Formazione: delle comunità delle macro- e megaforbie terrestri
- Classe: Mulgedio-Aconitetea
- Ordine: Calamgrostietalia villosae
- Alleanza: Adenostylion
- Ordine: Calamgrostietalia villosae
- Classe: Mulgedio-Aconitetea
- Formazione: delle comunità delle macro- e megaforbie terrestri
Tassonomia
modificaLa famiglia di appartenenza del Phyteuma ovatum (Campanulaceae) è relativamente numerosa con 89 generi per oltre 2000 specie (sul territorio italiano si contano una dozzina di generi per un totale di circa 100 specie); comprende erbacee ma anche arbusti, distribuiti in tutto il mondo, ma soprattutto nelle zone temperate. Il genere di questa voce appartiene alla sottofamiglia Campanuloideae (una delle cinque sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Campanulaceae) e comprende una trentina di specie 16 delle quali sono presenti sul territorio italiano.
Il Sistema Cronquist assegna il genere Phyteuma alla famiglia delle Campanulaceae e all'ordine delle Campanulales mentre la moderna classificazione APG la colloca nell'ordine delle Asterales (stessa famiglia). Sempre in base alla classificazione APG sono cambiati anche i livelli superiori (vedi tabella all'inizio a destra).
Variabilità
modificaQuesta specie è variabile nella lunghezza delle foglie, nel colore e lunghezza della corolla, nella disposizione dei lobi alla base della foglie (ravvicinati o sovrapposti). Pignatti nella "Flora d'Italia" descrive due sottospecie (non riconosciute da tutte le checklist):[7][13]
- subsp. ovatum: la lamina delle foglie è breve e larga (dimensione delle foglie: larghezza 4 – 6 cm; lunghezza 5 – 8 cm); la corolla è colorata di violetto-nerastro ed è lunga 15 mm. È la stirpe più comune e si trova soprattutto nelle Alpi.
- subsp. pseudospicatum Pign.: la lamina delle foglie è allarga (dimensione delle foglie: larghezza 5 – 6 cm; lunghezza 7,5 – 9 cm); la corolla è colorata di bianco-giallastro ed è lunga 10 mm. Si trova nell'Appennino Tosco-Emiliano.
Sinonimi
modificaQuesta entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[14]
- Phyteuma alpestre (Godr.) Prain
- Phyteuma halleri All.
- Phyteuma halleri f. brevibracteatum Rich.Schulz
- Phyteuma halleri var. caerulescens Bonnet
- Phyteuma halleri var. coeruleum Rich.Schulz
- Phyteuma halleri var. cordifolium Rich.Schulz
- Phyteuma halleri var. glabriflora Rouy
- Phyteuma halleri f. longibracteatum Rich.Schulz
- Phyteuma halleri f. macrophyllum Rich.Schulz
- Phyteuma halleri f. microphyllum Rich.Schulz
- Phyteuma halleri f. pilosum Rich.Schulz
- Phyteuma halleri var. pseudonigrum Murr
- Phyteuma halleri f. pubescens Rich.Schulz
- Phyteuma halleri f. silvaticum Rich.Schulz
- Phyteuma halleri f. umbrosum Rich.Schulz
- Phyteuma ovale Hoppe
- Phyteuma spicatum subsp. alpestre (Godr.) Kerguélen
- Phyteuma spicatum var. alpestre Godr.
- Phyteuma spicatum var. rapunculus Pers.
- Phyteuma urticifolium Clairv.
Specie simili
modificaLe seguenti specie dello stesso genere, con distribuzione alpina, possono essere confuse con quella di questa voce (sono indicati alcuni caratteri utili a distinguere una specie dall'altra):
- Phyteuma spicatum L. - Raponzolo spigato: la lamina delle foglie ha una forma ovato-cuoriforme con bordi appena dentati; la corolla è bianca, gialla o screziata di violetto; gli stigmi sono 2. Si trova su tutto l'arco alpino.
- Phyteuma ovatum Honck. - Raponzolo ovato: la lamina delle foglie ha una forma ovato-cuoriforme con bordi profondamente seghettati; la corolla è violaceo-nerastra; gli stigmi sono 2. Si trova su tutto l'arco alpino.
- Phyteuma persicifolium Hoppe - Raponzolo di Zahlbruckner: la lamina delle foglie ha una forma lanceolato-lineare con base tronca; le foglie basali formano una rosetta; la superficie delle foglie è glabra; gli stigmi sono 2/3. Si trova nelle Alpi Orientali.
- Phyteuma betonicifolium Vill. - Raponzolo con foglie di betonica: la lamina delle foglie ha una forma lanceolato-lineare con base cuoriforme; le foglie basali formano una rosetta; la superficie delle foglie è pubescente; gli stigmi sono 2. Si trova su tutto l'arco alpino.
- Phyteuma scorzonerifolium Vill. - Raponzolo a foglie di scorzonera: la lamina delle foglie ha una forma lanceolato-lineare; le foglie basali non formano una rosetta; la superficie delle foglie è glabra; l'infiorescenza è una spiga cilindrica; gli stigmi sono 2. Si trova nelle Alpi Occidentali.
- Phyteuma michelii All. - Raponzolo di Micheli: la lamina delle foglie ha una forma lanceolato-lineare; le foglie basali non formano una rosetta; la superficie delle foglie è cigliata; l'infiorescenza è una spiga ovoide; gli stigmi sono 2. Si trova nelle Alpi Occidentali.
Altre notizie
modificaIl raponzolo ovato in altre lingue è chiamato nei seguenti modi:
- (DE) Hallers Rapunzel
- (FR) Raiponce ovoide
Note
modifica- ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 21 gennaio 2021.
- ^ David Gledhill 2008, pag. 302.
- ^ David Gledhill 2008, pag. 286.
- ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 29 settembre 2014.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 29 settembre 2014.
- ^ a b Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 704.
- ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 45.
- ^ a b Judd 2007, pag. 516.
- ^ Motta 1960, Vol. 3 - pag. 318.
- ^ Conti et al. 2005, pag. 142.
- ^ a b c d Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 334.
- ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 29 settembre 2014.
- ^ The Plant List - Checklist Database, su theplantlist.org. URL consultato il 29 settembre 2014.
Bibliografia
modifica- David Gledhill, The name of plants (PDF), Cambridge, Cambridge University Press, 2008. URL consultato il 29 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume 2, Bologna, Edagricole, 1982, pag. 704, ISBN 88-506-2449-2.
- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. Pag 45, Berlin, Heidelberg, 2007.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat, Flora Alpina. Volume 2, Bologna, Zanichelli, 2004, pag. 334.
- 1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore. Volume 3, 1960, pag. 318.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Phyteuma ovatum
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Collegamenti esterni
modifica- Pyteuma ovatum Catalogazione floristica - Università di Udine
- Pyteuma ovatum IPNI Database
- Pyteuma ovatum EURO MED - PlantBase Checklist Database
- Phyteuma ovatum Royal Botanic Gardens KEW - Database