Pia Giancaro
Pia Giancaro, pseudonimo di Maria Pia Giamporcaro (Palermo, 12 marzo 1951[2]), è un'attrice ed ex modella italiana che è stata attiva essenzialmente negli anni settanta in film della commedia erotica all'italiana.
Pia Giancaro | |
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Altezza | 176 cm |
Misure | 92-50-92 |
Dati riferiti al 1972[1] | |
Biografia
modificaMaria Pia Giamporcaro è nata a Palermo da padre siciliano, di professione ferroviere, e madre jugoslava.[3][4] Nel 1968 ha partecipato a Miss Italia in qualità di Miss Sicilia[5] e ha rappresentato l'Italia al concorso di bellezza di Miss Mondo, venendo esclusa al primo turno[6]. Spostatasi a Roma, ha lavorato in televisione come valletta di Corrado in A che gioco giochiamo? nel 1969[7] e ha studiato al Centro sperimentale di cinematografia.[8]
È stata interprete anche di fotoromanzi e, in diversi casi, di b-movie di vario genere, dagli spaghetti western al filone poliziottesco e horror. Nel 2010 torna al cinema al fianco di F. Murray Abraham nel lungometraggio The Unseen World con la regia di Liana Marabini.
Vita privata
modificaSolitamente era accreditata come Maria Pia Giancaro e — dopo il matrimonio con l'aristocratico romano Lillio Sforza Marescotti Ruspoli[9] — come Maria Pia Ruspoli. Ha una figlia, Giacinta, nata nel 1989.
Filmografia
modifica- Tempo d'immagini, regia di Adimaro Sala (1970)[3][8][4]
- Se t'incontro t'ammazzo, regia di Gianni Crea (1970)
- Principe coronato cercasi per ricca ereditiera, regia di Giovanni Grimaldi (1970)
- K2 + 1 – serie TV (1971)[3]
- Homo Eroticus, regia di Marco Vicario (1971)
- Roma bene, regia di Carlo Lizzani (1971)
- È tornato Sabata... hai chiuso un'altra volta!, regia di Gianfranco Parolini (1971)
- Quando gli uomini armarono la clava e... con le donne fecero din-don, regia di Bruno Corbucci (1971)
- Il furto è l'anima del commercio!?..., regia di Bruno Corbucci (1971)
- Boccaccio, regia di Bruno Corbucci (1972)
- La dama rossa uccide sette volte, regia di Emilio P. Miraglia (1972)
- Le mille e una notte all'italiana, regia di Carlo Infascelli e Antonio Racioppi (1972)
- Mamma... li turchi!, regia di Mauro Stefani (1973)
- Quando i califfi avevano le corna, regia di Amasi Damiani (1973)
- La mano spietata della legge, regia di Mario Gariazzo (1973)
- Il romanzo di un giovane povero, regia di Cesare Canevari (1974)
- Malocchio, regia di Mario Siciliano (1975)
- Geometra Prinetti selvaggiamente Osvaldo, regia di Ferdinando Baldi (1976)
- L'amantide, regia di Amasi Damiani (1977)
- Tosca e altre due, regia di Giorgio Ferrara (2003)
- The Unseen World, regia di Liana Marabini (2010)
Doppiatrici
modifica- Micaela Esdra in Quando gli uomini armarono la clava e... con le donne fecero din-don
- Ada Maria Serra Zanetti in Quando i califfi avevano le corna
- Ludovica Modugno in La dama rossa uccide sette volte
- Flaminia Jandolo in La mano spietata della legge
Note
modifica- ^ Sandro Villa, Pia l'instancabile, in Tempo, vol. XXXIV, n. 17, 30 aprile 1972, pp. 66-69.
- ^ Enrico Lancia e Roberto Poppi, Le attrici. Dal 1930 ai giorni nostri, Gremese Editore, 2003, p. 160.
- ^ a b c Paola Fallaci, Visoni e piscine. Non voglio altro, in Tempo, vol. XXXII, n. 6, 7 febbraio 1970, pp. 56-58.
- ^ a b Ettore Vittorini, Tutto merito di un antico normanno, in Tempo, vol. XXXV, n. 14, 8 aprile 1973, pp. 62-65.
- ^ Dal 1966 al 1968, su missitalia.rai.it (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2007).
- ^ Miss Mondo è Penelope la "timida", in Stampa Sera, 15 novembre 1968, p. 2.
- ^ Scelta sul filo del traguardo, in Radiocorriere TV, 9/15 marzo 1968, p. 28.
- ^ a b Marina De Simone, Se piacessi anche a Nino Manfredi..., in Tempo, vol. XXXIII, n. 8, 20 febbraio 1971, pp. 50-53.
- ^ Chiesa, famiglia e Borghezio La sfida dei principi Ruspoli, in Corriere della Sera (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2010).
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Pia Giancaro
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pia Giancaro
Collegamenti esterni
modifica- Pia Giancaro, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Pia Giancaro, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 313248183 · ISNI (EN) 0000 0004 4250 2404 · BNF (FR) cb16931143z (data) |
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