Qatar Charity
La Qatar Charity (QC) (in arabo قطر الخيرية?, letteralmente: Beneficenza del Qatar) è un'organizzazione non governativa e di beneficenza fondata nel 1992 per l'assistenza e il miglioramento delle condizioni di vita della comunità bisognose del Qatar e di altri luoghi. I diversi progetti della QC sono vanno dal far fronte alle catastrofi naturali alle iniziative economiche per la creazione di un reddito minimo, per favorire l'istruzione e promuovere l'assistenza sanitaria delle persone in difficoltà. Agisce a livello locale ed internazionale e raccoglie fondi dal grande pubblico sia on line sia con l'installazione di contenitori per le donazioni situati in particolare nei vari centri commerciali del Qatar.[1][2]
Qatar Charity | |
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قطر الخيرية | |
Abbreviazione | QC |
Tipo | organizzazione non governativa |
Fondazione | 1992 |
Sede centrale | Doha |
Area di azione | Golfo Persico e globale |
Presidente | Sheikh Hamad bin Nasser al-Thani |
Direttore | Yousef bin Ahmed al-Kuwari |
Lingue ufficiali | inglese, arabo |
Motto | Trusted partners in delivering hope (Soci di fiducia nel fornire speranza) |
Sito web | |
Un tempo conosciuta come "Qatar Charitable Society" (Associazione di beneficenza del Qatar), la Qatar Charity è oggi la più grande ONG del Qatar[3] e una delle più importanti associazioni di beneficenza non governative in seno al Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG) e a livello globale.[4]
Sheikh Hamad bin Nasser al-Thani è l'attuale presidente della Qatar Charity, la quale è attiva in più di 25 paesi e ha filiali nel Regno Unito,[5] Pakistan[6] ed Indonesia.[7]
Gestione
modificaNel 2015 la Qatar Charity era presieduta da Hamad bin Nasser al-Thani,[5] mentre il direttore era Yousef bin Ahmed al-Kuwari.[8]
Principali progetti
modificaTra i principali programmi a lungo termine di QC vi è il “Tayf,” un programma di beneficenza che raccoglie donazioni in natura,[4] e l'annuale progetto “Ifṭār” durante il mese del Ramadan, che mira a fornire pasti serali per migliaia di mussulmani a digiuno in determinati paesi.[9]
Nell'aprile 2014 QC nell'ambito del programma Tayf vince il Guinness dei primati per avere raccolto il maggior quantitativo di abbigliamenti entro 24 ore, pari a 29.626 tonnellate (contro il precedente record vietnamita di 12.111 tonnellate).[10]
Nel luglio 2015, Vodafone Qatar e Qatar Charity hanno stabilito una collaborazione: i dipendenti di Vodafone hanno aiutato a fornire l'ifṭār agli operai nei campi della città industriale di Ras Laffan durante il Ramadan. Vodafone promise di donare $275 per ogni ora di volontariato effettuata dai propri dipendenti, da destinare programma "Qatar Charity’s Family Sponsorship", che prevede l'aiuto delle famiglie a basso reddito dell'area del Golfo Persico.[11] Nel 2015 Qatar Charity ha lanciato il sito web "Travel and Aid” per pubblicizzare la propria attività di beneficenza.[12]
Qatar Charity è impegnata anche nell'attività di soccorso a fronte di gravi catastrofi naturali, come nel caso del terremoto del Nepal del 2015, dove Qatar Charity distribuì $100.000 in aiuti umanitari di cibo, biancheria, materassi e altri beni non alimentari, inclusi prodotti per l'igiene.[13] In Sierra Leone, l'ente di beneficenza ha sostenuto l'acquisto di apparecchiature salvavita per il centro di trattamento dell'Ebola (ETC) a Lunsar.[14] Nel 2008-2009 ha distribuito $140.000 di medicinali nella striscia di Gaza e 2 milioni di Riyal del Qatar per l'alluvione del Pakistan del 2010.[15]
In Niger, Qatar Charity sostiene i progetti locali per combattere la siccità e migliorare le condizioni di povertà nei villaggi di Sowna e Aichign finanziando l'installazione di moderni pozzi artesiani a energia solare.[16] Nel Mali meridionale, ha aperto asili per i bambini sfollati. Nel 2014 sono stati rinnovati i progetti a lungo periodo verso la popolazione della Somalia con programmi di salvataggio, recupero e riabilitazione per un ammontare di 25,5 milioni di Riyal ($ 7 milioni).[17] Nel settembre 2015 QC ha lanciato il progetto di costruire il villaggio di Doha Alkhair a Gibuti con un costo stimato di 4 milioni di Riyal, che prevede la costruzione di un centinaio di case, strutture di base e servizi di pubblica utilità.[18]
QC ha inviato convogli di aiuti umanitari ai rifugiati del Sudan del Sud e finanzia programmi a sostegno dei rifugiati siriani in Libano.[19] A partire dall'ottobre 2015, l'organizzazione ha effettuato quattro progetti di edilizia abitativa in Siria, con cui si è provveduto a riparare e costruire nuovi villaggi,[20] tra cui quello di Al Rayyan che potrà ospitare fino a 7.000 persone[21]; inoltre sono state predisposte circa 400 case prefabbricate in Siria.[20]
Infine, l'organizzazione di beneficenza promuove l'impegno, l'occupazione e lo sviluppo dei giovani imprenditori del mondo arabo, tra cui il progetto di ristrutturazione dell'Università di Al-Quds con un finanziamento di 4,5 milioni di Riyad.[22]
Programmi
modificaQatar Charity promuove 12 programmi di beneficenza, in aggiunta ad altre attività di cooperazione con altri partner.[4]
Acquista ed aiuta
modificaIl programma "acquista ed aiuta" (Shop And Aid program) raccoglie donazioni private tramite la vendita di beni via internet.[23]
Dal ala alkheer
modificaDal ala alkheer (letteralmente "colui che parla del bene") è un programma in cui le persone possono condividere un caso sul sito web dell'organizzazione e quindi vincere punti come ricompensa. L'obiettivo del programma è quello di incentivare le persone a donare all'organizzazione senza spendere soldi[24][25] Il nome del programma deriva da una frase del profeta Maometto he dice: "Dio ricompensa colui che parla del bene agli altri con la stessa ricompensa di colui che fa cose buone in concreto".
One Heart
modificaUn documentario prodotto dalla Qatar Charity Society in cui viene rappresentata l'idea di un gruppo di eccellenza di giovani del Qatar impegnati in attività di beneficenza in Turchia a testimonianza delle difficoltà della popolazione locale.[26]
Tayef
modificaTayef è un'applicazione web basata su mappe che aiuta i donatori a mettersi in contatto con persone bisognose del Qatar.[27]
Viaggia ed aiuta
modificaTravel And Aid (viaggia ed aiuta) è un sito web per prenotare voli aerei ed alberghi in cui è possibile effettuare donazioni per ogni prenotazione[28]
Cooperazione con altre organizzazioni
modificaEssendo una delle principali organizzazioni non governative dell'area del Golfo Persico, la Qatar Charity ha attivato numerose collaborazioni con altre organizzazioni in tutto il mondo, tra cui l'UNICEF[29], l'UNHCR[30], la Fondazione Bill & Melinda Gates contro la poliomielite[31] e la Vodafone[32]
Promozione della cultura islamica
modificaLa Qatar Charity ha erogato diversi contributi per la realizzazione di moschee e centri di cultura islamica in Europa[33], all'interno del programma Gaith (letteralmente: "pioggia")[34].
In Italia la QC ha erogato finanziamenti per 25 milioni di euro[35] per realizzare 43 nuove[36] moschee e centri islamici a Bergamo[37], Brescia, Catania, Centocelle, Colle di Val d'Elsa, Comiso, Donnalucata, Ispica, Mazara del Vallo, Messina, Milano, Mirandola[38][39], Modica, Monteroni (dove è in progetto la costruzione di un'università islamica)[40], Omegna, Olbia, Piacenza, Ravenna, Saronno, Scicli, Torino, Verona, Vicenza[41] e Vittoria[42].
Controversie
modificaIn passato lo stato del Qatar è stato accusato di fornire sostegno finanziario all'organizzazione terroristica al-Qaida, convogliando il denaro tramite la Qatar Charitable Society: in particolare nel giudizio "Stati Uniti contro Osama bin Laden" il disertore al-Fadl, anch'egli ex membro della Qatar Charity, ha testimoniato in tribunale che l'ex direttore di QC, Abdullah Mohammed Yusef, era affiliato ad al-Qaida e contemporaneamente al Fronte Nazionale Islamico (gruppo politico sudanese in cui Osama Bin Laden iniziò le proprie attività nei primi anni 1990)[43]. In altri procedimenti giudiziari, come "Stati Uniti contro Enaam M. Arnaout", Qatar Charity è stata accusata di essere una delle associazioni di beneficenza utilizzate da Osama bin Laden nel 1993 per incanalare il sostegno finanziario agli attivisti di al-Qaida operativi all'estero[44]. L'organizzazione è stata accusata di finanziare anche il terrorismo in Cecenia nel 1999[45]. Infine, Qatar Charity è presumibilmente tra le ONG utilizzare per canalizzare fondi per Ansar Dine nel nord del Mali, come confermato da rapporti di intelligence militari francesi del 2013[46].
L'organizzazione tuttavia ha sempre negato ogni coinvolgimento con le attività terroristiche.
Note
modifica- ^ IHSAN YOUSSEF, QC signs pact with Shoprite, Mega Mart, su Qatar Tribune, Qatar Tribune. URL consultato il 27 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2012).
- ^ Msheireb Properties and Qatar Charity launch Box Appeal campaign, to coincide with International Workers' Day, su Al Bawaba, Al Bawaba, 2 maggio 2012. URL consultato il 27 maggio 2012.
- ^ Qatar Charity And WFP Join Forces To Engage The Private Sector In The Fight Against Hunger | WFP | United Nations World Food Programme - Fighting Hunger Worldwide, su wfp.org. URL consultato il 9 luglio 2015.
- ^ a b c الرئيسية, su qcharity.org. URL consultato il 9 luglio 2015.
- ^ a b Qatar Charity opens office to oversee projects in Europe, in Gulf Times, 7 giugno 2014. URL consultato il 9 luglio 2015.
- ^ Qatar Charity Pakistan, su qcharity.org.pk. URL consultato il 9 luglio 2015.
- ^ Home, su qcharityid.org. URL consultato il 9 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2015).
- ^ Qatar Charity Haj campaign takes off, su gulf-times.com, Gulf Times, 18 settembre 2015. URL consultato il 18 settembre 2015.
- ^ Qatar Charity Launches its Annual Iftar Project across the World, su Qatar Charity, 11 giugno 2015. URL consultato il 9 luglio 2015.
- ^ (EN) Guinness World Records - Qatar Charity smashes Most Clothes Collected Record with 30 tonnes sorted ready to bring aid to Africa, Middle East and Asia
- ^ Vodafone and Charity Qatar team to deliver Ramadan meals, su Gulf News Journal, 8 luglio 2015. URL consultato il 20 agosto 2015.
- ^ QC launches Travel and Aid website, su Qatar Charity, 17 giugno 2015. URL consultato il 9 luglio 2015.
- ^ Peter Kovessy, Qatar relief workers arrive in Nepal, extend mission to three months, in Doha News, 7 maggio 2015. URL consultato il 9 luglio 2015 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2015).
- ^ Qatar Charity Steps up Efforts to Help Fight Ebola in Sierra Leone, su Qatar Charity, 13 giugno 2015. URL consultato il 9 luglio 2015.
- ^ Qatar Charity Pakistan, su Qatar Charity Pakistan, Qatar Charity. URL consultato il 27 maggio 2012.
- ^ Qatar Charity is Combatting Drought Via Solar Power Artesian Water Wells and Establishing Community-Managed Health Services in Niger, su reliefweb.int. URL consultato il 9 luglio 2015.
- ^ Qatar Charity Somalia: Active in Life Saving Relief and Longer-Term Recovery, su reliefweb.int. URL consultato il 9 luglio 2015.
- ^ Djibouti PM lays foundation stone for Doha Alkhair village, su thepeninsulaqatar.com, The Peninsula Qatar, 22 settembre 2015. URL consultato il 27 settembre 2015.
- ^ QC water project offers lifeline to Syrian refugees in Lebanon, su gulf-times.com. URL consultato il 9 luglio 2015.
- ^ a b Qatar Charity rebuilds Syrian village battered in war, su thepeninsulaqatar.com, The Peninsula, 5 ottobre 2015. URL consultato il 5 ottobre 2015.
- ^ $1.5bn Qatari aid for Syrians since uprising, su thepeninsulaqatar.com, The Peninsula, 20 settembre 2015. URL consultato il 4 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2016).
- ^ Qatar Charity to rebuild Palestinian university, su Gulf Times, Gulf Publishing & Printing Co. (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2012).
- ^ About - Shop And Aid, su shopandaid.com. URL consultato il 24 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2016).
- ^ Dal ala alkheer, su qcharity.org. URL consultato il 24 giugno 2016.
- ^ (EN) Donate to charity without spending money | arab.org, su arab.org, 6 giugno 2016. URL consultato il 24 giugno 2016.
- ^ https://www.qcharity.org/en/global/programs?storytypeid=14, su qcharity.org. URL consultato il 24 giugno 2016.
- ^ Tayef - Qatar Charity, su qcharity.org. URL consultato il 24 giugno 2016.
- ^ Travel and Aid – Book cheap flights & hotels for charity, su travelandaid.com. URL consultato il 24 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2016).
- ^ Unicef signs MoU with Qatar Charity, su gulf-times.com, 4 maggio 2013. URL consultato il 24 giugno 2016.
- ^ Qatar Charity, UNHCR in pact to aid Rohingya, su gulf-times.com, 30 aprile 2013. URL consultato il 24 giugno 2016.
- ^ (EN) Qatar Charity joins Bill Gates in fight against polio - Doha News, su Doha News, 24 aprile 2013. URL consultato il 25 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2016).
- ^ Vodafone Qatar and Qatar Charity Sign Partnership Agreement, su vodafone.qa. URL consultato il 24 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2016).
- ^ Alessandra Coppola e Giuseppe Alberto Falci, Da Qatar, Turchia e Arabia Saudita un flusso di soldi per l’Islam italiano, su Corriere della Sera, 29 settembre 2016.
- ^ Caudio Del Frate, Moschee, scuole, ospedali: soldi dal Qatar all’Italia, in Corriere della Sera, 8 aprile 2016.
- ^ Lorenzo Bagnoli, Moschee, decenni di opacità sui fondi: in 3 anni 25 milioni solo dal Qatar. Ucoii: “Comuni non ci chiedono i bilanci, noi li diamo”, in Il Fatto Quotidiano, 5 agosto 2016.
- ^ Claudio Del Frate, Il giro d’Italia dello sceicco del Qatar che regala moschee agli islamici, in Corriere della Sera, 7 agosto 2016.
- ^ Silvia valenti, Bergamo, il pasticciaccio della moschea: il giallo dei 5 milioni del Qatar. Sequestrata l'area, indaga la digos, in Repubblica, 17 gennaio 2016.
- ^ Viviana Bruschi, Centro islamico ‘Al Ikhlas’ di Mirandola, le foto dell’inaugurazione, in Il Resto del Carlino, 26 maggio 2016.
- ^ Lo sceicco del Qatar apre la nuova moschea, 26 maggio 2016.
- ^ Flavia Serravezza, Università islamica ora c’è il progetto, in Gazzetta del Mezzogiorno, 22 febbraio 2015.
- ^ Vladimiro Polchi, Chi finanzia le moschee. Dal Qatar alla Turchia: fondazioni e (tanti) soldi per l’Islam italiano, in Repubblica, 4 agosto 2016.
- ^ Marina Pupella, Gli sceicchi del Qatar conquistano la Sicilia, 21 maggio 2016.
- ^ United States of America v. Usama bin Laden, su en.wikisource.org, 6 febbraio 2001.
- ^ United States vs. Enaam M. Arnaout (PDF). URL consultato il 10 agosto 2016.
- ^ (EN) IPT Exclusive: Qatar's Insidious Influence on the Brookings Institution, in Qatar Daily Star. URL consultato il 21 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2016).
- ^ Qatar Charity, Pioneer and Master of Terror Finance, su stopterrorfinance.org, 19 agosto 2015. URL consultato il 10 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2016).
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