La rathite (simbolo IMA: Rat[8]) è un raro minerale del gruppo della sartorite appartentente alla famiglia dei "solfuri e solfosali" con composizione chimica Ag2Pb12-xTlx/2As18+x/2S40[2]

Rathite
Classificazione Strunz (ed. 10)2.HC.05d[1]
Formula chimicaAg2Pb12-xTlx/2As18+x/2S40[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinomonoclino[3]
Parametri di cellaa = 8,496(1) Å, b = 7,969(1) Å, c = 25,122(3) Å, β = 100,704(2)°, V = 1671,28 ų[4]
Gruppo puntuale2/m[5]
Gruppo spazialeP21/n[5]
Proprietà fisiche
Densità misurata5,33 - 5,41[6] g/cm³
Densità calcolata5,31[6] g/cm³
Durezza (Mohs)3[7]
Sfaldaturaperfetta lungo {001}[7]
Coloreda argento a grigio piombo[6]
Lucentezzametallica[5]
Opacitàsemi concoide[7]
Strisciomarrone-cioccolato[6]
Diffusionerara
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Etimologia e storia

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La rathite è stata nominata in questo modo in onore di Gerhard vom Rath (1830-1888), professore di mineralogia dell'Università di Bonn, in Germania.[6]

Classificazione

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Nella classica nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz la rathite è elencata nella classe "2. Solfuri e solfosali" e nella sottoclasse "2.H Solfosali di archetipo SnS"; questa viene suddivisa a sua volta in base all'eventuale presenza di certi metalli nel composto, in modo tale da trovare la rathite nella sezione "2.HC Con solo Pb" dove forma il sistema nº 2.HC.05.d insieme a veenite, dufrénoysite e rathite IV.

Nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat, la rathite mantiene la stessa classificazione all'interno della quale, oltre ai minerali già citati, si aggiunge l'argentodufrénoysite.[1]

Anche nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la rathite è elencata nella classe dei "solfuri e solfosali" e da lì nella sottoclasse dei "solfosali (S : As,Sb,Bi = x)" dove si trova nella sezione dei "solfosali di piombo con As/Sb (x= 2,3 - 1,8)"; qui forma il sistema nº II/E.25 insieme ad argentoliveingite, barikaite, carducciite, decatriasartorite, endecasartorite, enneasartorite, eptasartorite, guettardite, hyršlite, incomsartorite, liveingite, marumoite, polloneite, sartorite e twinnite.[9]

Nella classificazione dei minerali secondo Dana, usata principalmente nel mondo anglosassone, la rathite si trova nella classe dei "solfuri e solfosali" e nella sottoclasse dei "solfosali con rapporto z/y = 2 e composizione (A+)i(A2+)j[ByCz], A = metalli, B = semimetalli, C = non metalli"; qui il minerale si trova nella sezione 03.07.12 dove è l'unico membro.[10]

Abito cristallino

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La rathite cristallizza nel sistema monoclino nel gruppo spaziale P21/c (gruppo n ) con i parametri reticolari a = 8,496(1) Å, b = 7,969(1) Å, c = 25,122(3) Å e β = 100,704(2)°.[4]

Origine e giacitura

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La rathite si trova in dolomia cristallina insieme ad altri minerali di piombo-arsenico-zolfo; qui è in paragenesi con liveingite, baumhauerite, sartorite, hutchinsonite, dufrénoysite, tennantite e pirite.[7]

La rathite è un minerale piuttosto raro ed è stato trovato solo in pochi siti: la cava di "Lengenbach" (46.365°N 8.22111°E) nella valle di Binn (Canton Vallese, Svizzera), che è anche la località tipo; Crémenes, nella comunità autonoma di Castiglia e León (Spagna); nel distretto di Podil's'k (Ucraina).[11]

Forma in cui si presenta in natura

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La rathite si presenta come cristalli da prismatici a prismatici corti e striati paralleli a [100]; la sua lucentezza è metallica e il colore va dall'argento al grigio piombo, con superficie a volte iridescente. Il colore dello striscio è marrone-cioccolato.[6]

Il nome rathite per altri minerali

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Il nome rathite è stato in passato usato per altri minerali, anche se poi è stata fatta chiarezza:

  • rathite-I: era un termine generico che faceva riferimento sia alla rathite vera e propria, ma anche alla dufrénoysite.[12]
  • rathite-II: ora è conosciuta e classificata come liveingite.[13]
  • rathite-III: specie non riconosciuta dall'IMA e probabilmente identica alla dufrénoysite.[14]
  • rathite-IV: ha formula PbAs2S4; i parametri di cella sono simili a quelli dell'argentoliveingite, che cristallizza nel sistema triclino-pseudomonoclino, ma la ratite-IV sembra essere monoclina.[15]
  • rathite-V: identica alla sartorite.[16]
  • rathite-1a: identica alla dufrénoysite.[17]
  • α-Rathite: altro sinonimo di rathite.[18]
  1. ^ a b (EN) Strunz-mindat (2025) Classification - With only Pb, su mindat.org. URL consultato il 28 gennaio 2025.
  2. ^ a b (EN) Malcolm Back et al., The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: January 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, gennaio 2025. URL consultato il 28 gennaio 2025.
  3. ^ (DE) Rathite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 28 gennaio 2025.
  4. ^ a b (EN) P. Berlepsch, Th. Armbrusterl e D. Topa, Structural and chemical variations in rathite, PbgPb4-x(TI2As2)x(Ag2As2)As16S40 (PDF), in Z. Kristallogr, vol. 217, 2002, pp. 581-59O. URL consultato il 28 gennaio 2025.
  5. ^ a b c (EN) Rathite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 28 gennaio 2025.
  6. ^ a b c d e f (EN) Rathite, su mindat.org. URL consultato il 28 gennaio 2025.
  7. ^ a b c d (EN) Rathite (PDF), su handbookofmineralogy.org. URL consultato il 28 gennaio 2025.
  8. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 28 gennaio 2025.
  9. ^ (DE) Lapis Classification - II SULFIDE UND SULFOSALZE (Sulfide, Selenide, Telluride, Arsenide, Antimonide, Bismutide) - II/E Sulfosalze (S : As,Sb,Bi = x), su mineralienatlas.de. URL consultato il 28 gennaio 2025.
  10. ^ (DE) Dana 8 Classification - 03 Sulfides - Sulfosalts - 03.07 Sulfides - Sulfosalts where z/y = 2 - (A+)i(A2+)j[ByCz], A=metals, B=semi-metals, C=non-metals, su mineralienatlas.de. URL consultato il 28 gennaio 2025.
  11. ^ (EN) Localities for Rathite, su mindat.org. URL consultato il 28 gennaio 2025.
  12. ^ (EN) Rathite-I, su mindat.org. URL consultato il 28 gennaio 2025.
  13. ^ (DE) Liveingite (Rathite-II), su mineralienatlas.de. URL consultato il 28 gennaio 2025.
  14. ^ (EN) Rathite III, su mindat.org. URL consultato il 28 gennaio 2025.
  15. ^ (EN) Rathite-IV, su mindat.org. URL consultato il 28 gennaio 2025.
  16. ^ (EN) Synonyms of Sartorite, su mindat.org. URL consultato il 28 gennaio 2025.
  17. ^ (EN) Synonyms of Dufrénoysite, su mindat.org. URL consultato il 28 gennaio 2025.
  18. ^ (EN) Synonyms of Rathite, su mindat.org.

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