Romagna Albana
Romagna Albana è la denominazione di alcuni vini a DOCG prodotti in Emilia-Romagna, e precisamente: secco, amabile, dolce, passito, passito riserva.
Romagna Albana Disciplinare DOCG | |
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Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Data decreto | 30.11.2011 |
Tipi regolamentati | |
Fonte: catalogoviti.politicheagricole.it[1] |
Zona di produzione
modificaLa zona di produzione comprende l'intero territorio dei seguenti comuni:
- in provincia di Forlì-Cesena: Castrocaro Terme e Terra del Sole, Forlì, Forlimpopoli, Meldola, Bertinoro, Cesena, Montiano, Roncofreddo, Savignano sul Rubicone, Longiano;
- in provincia di Ravenna: Castel Bolognese, Riolo Terme, Faenza, Casola Valsenio, Brisighella
- in Città metropolitana di Bologna: Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel San Pietro Terme, Dozza, Fontanelice, Imola, Ozzano dell'Emilia[1]
Storia
modificaL'ipotesi che l'Albana sia stato introdotto in Romagna dai Romani non è provata.[senza fonte] La prima testimonianza certa risale al 1300 quando Pier de' Crescenzi traccia una specie di mappa qualitativa del vitigno individuando appunto le località in cui esso si esprimeva al massimo. Nel 1900 la stessa operazione è ripetuta da Mariani Savelli del Regio Laboratorio Autonomo di Chimica Agraria di Forlì.[1]
A testimoniare l'importanza della vitivinicoltura della zona fanno fede le numerose cantine scavate nello “Spungone” e la tradizione antica di trarre dal vitigno Albana diverse qualità di vino. Dall'uva di primo raccolto derivava un vino secco da usare durante le assolate giornate di lavoro estivo; dal secondo raccolto si ricavava invece il vino “amabile” ed infine dai grappoli appesi nei solai, il “passito” delle feste ed il “vino da messa”. Di conseguenza una vigna di Albana era presente in ogni azienda agricola della zona ed i vini prodotti sono stati per secoli perfettamente “integrati” nella vita quotidiana dei romagnoli.[1]
Tecniche di produzione
modificaErano previste anche le tipologie Albana di Romagna e Albana di Romagna spumante
- Informazioni sulla zona geografica
Il territorio di produzione della DOCG si snoda a fianco della catena o “vena” dello “Spungone romagnolo”[2], una dorsale costituita da calcari arenacei organogeni risalenti al pliocene. I terreni che l'affiancano sono argillosi o argillo-limosi più o meno ricchi di calcare, ma in parte anche sabbiosi (questi ultimi poveri di calcare); tutti situati ad una quota superiore ai 100 m s.l.m. e quindi ben esposti. Sono comunque terreni capaci di contenere la vigoria delle viti a tutto vantaggio del quadro aromatico dell'uva prodotta.[1]
I vini della DOCG sono quindi il frutto precipuo di questo particolare contesto al punto tale che i numerosi tentativi di ambientazione del vitigno Albana in altre zone ha dato sempre risultati scadenti. Essi posseggono una “nota” unica; sono ascrivibili alla categoria dei sentori vegetali (sono anche definiti come fortemente tanninici)[3], ma di difficile classificazione per cui si preferisce parlare di odore caratteristico dell'Albana. A seconda della percentuale di calcare nel terreno, ad esso si accompagnano note floreali ed un fruttato in cui prevale il sentore di albicocca.[1]
Disciplinare
modificaL'Albana di Romagna è stato riconosciuto come DOC con DPR 21.07.1967, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 209 del 21.8.1967;
È stato riconosciuto come DOCG con D.P.R. del 13.04.1987 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 245 del 20.10.1987.
Successivamente il disciplinare è stato modificato con
- DM 02.07.2004 - G.U. n. 170 del 22.07.2004
- DM 31.08.2004 - G.U. n. 216 del 14.09.2004
- DM 22.09.2011 G.U. 235 – 8.10.2011
- DM 30.11.2011 G.U. 295 – 20.12.2011
- DM 20.05.2013 Sito ufficiale Mipaaf
- DM 07.03.2014 Sito ufficiale Mipaaf
- Provvedimento n.23006 del 22.3.2016 Sito ufficiale Mipaaf
- DM 20.03.2018 G.U. 84 – 11.04.2018
La versione attuale è stata approvata con Provvedimento Ministeriale 12.07.2019 Sito ufficiale Mipaaf
Tipologie
modificaRomagna Albana
modificauvaggio | Albana 95% |
resa massima di uva per ettaro | 100 q. |
Romagna Albana | secco | amabile | dolce | passito | passito riserva |
titolo alcolometrico minimo | 12.00% vol. | 12.50% vol. | 12,50% vol. | 17,00% vol. | 24,00% vol |
acidità totale minima | 4,50 g/l. | 4,50 g/l. | 4,50 g/l. | 5,0 g/l | 6,5 g/l |
estratto secco minimo | 16,00 g/l. | 16,00 g/l. | 18,00 g/l. | 27,00 g/l. | 44 g/l. |
zuccheri riduttori | - | - | - | 70 g/l. | - |
resa massima di uva in vino | 70%. | 70% | 70% | 50% | 50% |
Caratteri organolettici
modificaIl vino si presenta di color giallo paglierino tendente al dorato con l’età. Al naso presenta un profumo lieve e caratteristico. Al palato il sapore è asciutto, un po’ tannico, caldo armonico.
Abbinamenti consigliati
modificaIn particolare è indicato l’abbinamento a pietanza di pesce, tra cui zuppe e brodetti.[4]
Note
modifica- ^ a b c d e f Disciplinare di produzione dei vini a denominazione di origine controllata “Romagna Albana”, su catalogoviti.politicheagricole.it. URL consultato il 6 novembre 2024.
- ^ Lo Spungone
- ^ Bertinoro, terra di antiche tradizioni, su fattoriacarossa.it. URL consultato il 20/05/2015.
- ^ Albana di Romagna DOCG, origine e principali informazioni, su buonissimo.it. URL consultato il 7 novembre 2024.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Consorzio Vini di Romagna, su consorziovinidiromagna.it.
- Appennino Romagnolo, su appenninoromagnolo.it.