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Saint Levant

cantautore e rapper palestinese

Saint Levant (pronuncia francese: /sɛ̃ ləˈvɑ̃/; in arabo سانت ليفانت‎?, Sānt Līfānt), pseudonimo di Marwan Abdelhamid (in arabo مروان عبد الحميد‎?, Marwān ʿAbd al-Ḥamīd; Gerusalemme, 6 ottobre 2000[1][2]), è un rapper, cantautore e musicista palestinese.[3] Artista multilingue, è principalmente noto per il suo brano Very Few Friends.

Saint Levant
NazionalitàPalestina (bandiera) Palestina
GenerePop
Contemporary R&B
Alternative R&B
Hip hop
World music
Periodo di attività musicale2020 – in attività
StrumentoChitarra
Sassofono
Pianoforte
EtichettaUniversal Arabic Music
SALXCO
Abu Recordings
Album pubblicati1
Sito ufficiale

Biografia

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Abdelhamid nasce a Gerusalemme durante la seconda intifada da madre franco-algerina, Maria Mohammedi, e padre serbo-palestinese, Rashid Abdelhamid, entrambi cresciuti in Algeria. Il padre, architetto, imprenditore alberghiero, DJ e produttore cinematografico, è figlio di una dottoressa serba e di un palestinese di Safad che, espulso nel 1948, si trasferisce in Jugoslavia per studiare ingegneria; la madre, che lavora per l'UNRWA, è figlia di un'insegnante di musica. Ha un fratello minore, Khaled. Poco dopo la sua nascita la famiglia si riunisce con i nonni paterni a Gaza, dove costruiscono un hotel vista mare con 22 stanze a Rimal, battezzato "Al Deira", sulla base di un progetto architettonico del padre. A Gaza Abdelhamid trascorre buona parte della propria infanzia, frequentando l'American International School, fino alla battaglia del 2007, in seguito alla quale la famiglia si stabilisce ad Amman, Giordania.[1][2][3][4][5][6][7][8][9] L'artista ha definito gli anni trascorsi a Gaza "i migliori della [propria] vita".[10]

Abdelhamid eredita la passione per la musica dal padre e dalla nonna materna, studiando pianoforte e sassofono.[2][9] Cresce poliglotta, parlando francese a casa, inglese a scuola e arabo al campo profughi di Al-Wehdat ad Amman, dove gioca a calcio con la squadra del posto nel doposcuola.[4][7]

Nel 2018, diciassettenne,[1] Abdelhamid si trasferisce negli Stati Uniti per studiare relazioni internazionali all'Università della California (campus di Santa Barbara), laureandosi nel 2022.[4][11]

Carriera e attivismo

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Prima di adottare lo pseudonimo "Saint Levant" (un gioco di parole su "Yves Saint Laurent" e "Levant"),[1][12] Abdelhamid scrive Jerusalem Freestyle e Nirvana in Gaza, due pezzi politicamente impegnati. Nello stesso periodo, comincia a postare video su TikTok in cui tratta temi quali la storia della Palestina o la mascolinità tossica nella cultura araba. Qualche tempo dopo è uno dei confondatori di GrowHome, una società volta a mettere in contatto gli imprenditori palestinesi con potenziali finanziatori per i loro progetti.[8][13] Agli inizi del 2022 fonda insieme a Stephanie Moukhaiber la 2048 Fellowship, un progetto volto a fornire sostegno economico e tutoraggio a palestinesi che lavorano in ambiti creativi; il nome del progetto, mutato in "2048 Foundation" nel 2024, fa riferimento al centesimo anniversario della Nakba.[8][9][14]

Nel novembre 2022, Saint Levant pubblica il brano rap trilingue Very Few Friends, che nel giro di un mese arriva a 2 milioni di visualizzazioni su YouTube[3] e in seguito si diffonde su TikTok e Instagram.[11]

 
Logo promozionale per l'album Deira

Nel maggio 2023, Saint Levant diventa il primo ambassador per le fragranze Dior in Medio Oriente.[15] Lo stesso anno pubblica l'EP From Gaza, with Love. La rivista GQ Middle East lo nomina uno degli uomini dell'anno 2023.[8] Nel 2024 firma un contratto con Universal Arabic Music (UAM) e pubblica il singolo Deira in collaborazione con MC Abdul; nella canzone, realizzata nello stile algerino chaabi, è dedicata all'albergo di famiglia a Gaza, distrutto da un bombardamento israeliano nel gennaio 2024 durante l'offensiva di Israele sulla Striscia; la canzone dà il titolo al primo album dell'artista, contenente duetti con altri artisti quali Cheb Bilal e Kehlani.[5][6] Saint Levant si esibisce poi all'edizione 2024 del Coachella Festival,[16] sfruttando l'evento per sensibilizzare su quanto in corso a Gaza.[17] Il successivo 22 maggio è uno degli artisti in scena allo Zénith di Parigi per un concerto di beneficenza a sostegno dell'ONG britannica Medical Aid for Palestinians.[18]

Saint Levant è apertamente schierato a sostegno della lotta palestinese; intervistato per Harper's Bazaar, parla così:[1]

"Tutto ciò che faccio è incentrato su Israele e basato sulla causa e la lotta palestinesi, faccio molta contestualizzazione [...] perché sono venuto in America [...] e mi sono accorto che la gente crede che [...] sia un conflitto fra due pari [che] per qualche motivo si detestano, [che] i palestinesi semplicemente odino gli israeliani. E quello che non capiscono è che sono 80 anni di occupazione e oppressione e sfollamento e pulizia etnica, quindi penso sia molto importante insistere [a parlarne] sempre, e io cerco di farlo attraverso la musica; cerco di farlo attraverso le mie azioni e tutto quello che faccio."

L'artista ha dichiarato che, con lo scoppio della guerra a Gaza, la propria produzione è influenzata dalla "sindrome del sopravvissuto".[19] Si considera femminista.[7]

Saint Levant afferma di essere ispirato da artisti quali Wyclef Jean, Cheb Khaled, Fairuz, Marwan Moussa, Lenny Kravitz, Michael Jackson, Stromae, Timbaland Eminem e Mika.[2][12][20]

Vita privata

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Abdelhamid è musulmano.[21][22] Vive a Los Angeles, ma viaggia regolarmente ad Amman.[3] Dal 2023 ha una relazione con la cantante franco-haitiana Naïka.[2][23]

Discografia

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EP

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  • 2023: From Gaza, with Love

Album

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Singoli

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  • 2020: Jerusalem Freestyle
  • 2020: Nirvana in Gaza
  • 2021: 7ajir
  • 2021: Tourist
  • 2021: Haifa in a Tesla
  • 2021: Desert Rose (feat. Bayou)
  • 2021: Sahrawi
  • 2021: 1001 Nights
  • 2022: Jon Carlow Freestyle (feat. Jon Carlow)
  • 2022: Nasser
  • 2022: Caged Birds Sing
  • 2022: Mandela
  • 2022: Tête à Tête/Eye to Eye
  • 2022: By the Sea
  • 2022: One More Time/Baby
  • 2022: Mistakes
  • 2022: Here and There (feat. Bayou)
  • 2022: Very Few Friends
  • 2022: I Guess (feat. Playyard)
  • 2023: FaceTime
  • 2023: Nails
  • 2024: Deira (feat. MC Abdul)
  • 2024: 5am in Paris
  • 2024: Galbi
  • 2024: Daloona (feat. 47Soul, Shadi Alborini e Qasem AlNajjar)
  • 2025: Exile

Featuring

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Note

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  1. ^ a b c d e   (EN) Harper's Bazaar, Saint Levant Represents Palestine, Raps in 3 Languages & is Thankful for His TikTok Success, su YouTube, 2 maggio 2023. URL consultato l'11 marzo 2024.
  2. ^ a b c d e (FR) Rachid Laïreche, Saint Levant, Libre rêveur, su Libération, 3 giugno 2024. URL consultato il 9 gennaio 2025.
  3. ^ a b c d (EN) Laiba Babar, Who is Saint Levant? Everything We Know About the Viral Arab Rapper, su GQ Middle East, 30 gennaio 2023. URL consultato il 31 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2023).
  4. ^ a b c (EN) Asad Siddique, Saint Levant: Home-maker, su Alserkal Avenue, 13 gennaio 2024. URL consultato l'11 dicembre 2024.
  5. ^ a b (EN) Jem Aswad, Palestinian-Algerian Rapper Saint Levant Drops 'Deira' Single With MC Abdul, Paying Tribute to Gaza, su Variety, 23 febbraio 2024. URL consultato l'11 marzo 2024.
  6. ^ a b (EN) Katie Bain, Saint Levant & Gazan Rapper MC Abdul Celebrate the Culture of Palestine in 'Deira' Video, su Billboard, 24 febbraio 2024. URL consultato l'11 marzo 2024.
  7. ^ a b c (EN) Saif Hidayah, Saint Levant Is Out For Hearts And Minds, su Yung, 18 ottobre 2022. URL consultato il 12 dicembre 2024.
  8. ^ a b c d (EN) Leen Al Saadi, GQ Men of the Year 2023: Saint Levant, From Gaza With Love And Towards Liberation, su GQ Middle East, 29 novembre 2023. URL consultato il 17 dicembre 2024 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2024).
  9. ^ a b c (FR) Meryem Belkaïd, Saint Levant, une nouvelle voix sort du rang pour Gaza, su Orient XXI, 7 marzo 2024. URL consultato il 10 gennaio 2025.
  10. ^ (EN) Palestinian artist Saint Levant to make Coachella debut, su Arab News, 19 gennaio 2024. URL consultato il 17 aprile 2024.
  11. ^ a b (EN) Boutayna Chokrane, Saint Levant on Shattering Arab Stereotypes and Why He's Keeping the Mustache, su Rolling Stone, 21 dicembre 2022. URL consultato il 31 gennaio 2024 (archiviato il 2 novembre 2023).
  12. ^ a b (EN) Chyenne Tatum, 7 Things To Know About Saint Levant, su EnVi Media, 25 luglio 2024. URL consultato il 12 dicembre 2024.
  13. ^ (EN) Jon Caramanica, For Saint Levant, Sexy Music Is Personal, and Political, su The New York Times, 6 marzo 2023. URL consultato il 31 gennaio 2024 (archiviato il 2 dicembre 2023).
  14. ^ (FR) Clément Camil Mounzer e Anouk Lila Honore, De « lover boy » à symbole de la résistance palestinienne, le tournant artistique de Saint Levant depuis le 7 octobre, su L'Orient-Le Jour, 30 giugno 2024. URL consultato il 10 gennaio 2025.
  15. ^ (EN) Shaheera Anwar, Dior makes history with Saint Levant, the first Middle East fragrance ambassador, su Fact Magazines, 5 maggio 2023. URL consultato il 2 novembre 2023 (archiviato il 2 novembre 2023).
  16. ^ (EN) Meeran Mekkaoui, Saint Levant at Coachella is Finally Happening, su GQ Middle East, 18 gennaio 2024. URL consultato il 22 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2024).
  17. ^ (EN) Saint Levant addresses Gaza war on stage at Coachella music festival, su Arab News, 14 aprile 2024. URL consultato il 17 aprile 2024.
  18. ^ (FR) Constance Vilanova, Saint Levant : le rappeur franco-palestinien qui cartonne sur les réseaux, su Mouv', 30 maggio 2024. URL consultato il 10 gennaio 2025.
  19. ^ (FR) Ahmed Shihab-Eldin, Saint Levant : "Je pense que les artistes ne sont jamais pleinement satisfaits de leur travail", su GQ France, 8 dicembre 2023. URL consultato il 10 gennaio 2025.
  20. ^   (EN) Rolling Stone, Saint Levant on Collaborating with Kehlani, Elyanna, and More on his Latest Project 'Deira', su YouTube, 13 giugno 2024. URL consultato l'8 gennaio 2025.
  21. ^ (EN) Everything You Need To Know About Rapper Saint Levant, su Highsnobiety, 8 luglio 2024. URL consultato l'8 gennaio 2025.
  22. ^ (EN) Azmia Ricchuito, 12 Muslim Artists to Listen to on Muslim Women's Day, su Paper Mag, 27 marzo 2023. URL consultato l'8 gennaio 2025.
  23. ^ (EN) Quinn Catabui, A Complete Timeline Of Saint Levant & Naika's Relationship, su Grazia Middle East, 7 gennaio 2025. URL consultato il 7 gennaio 2025.

Collegamenti esterni

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