Stazione di Cocconato
La stazione di Cocconato è una fermata ferroviaria posta sulla linea Chivasso-Asti, al servizio dell'omonimo comune, priva di traffico ordinario dal 2011.
Cocconato stazione ferroviaria | |
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Due automotrici nel dicembre 1993 | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Cocconato |
Coordinate | 45°05′01.71″N 8°04′10.77″E |
Linee | ferrovia Chivasso-Asti |
Storia | |
Stato attuale | Senza traffico |
Attivazione | 1912 |
Caratteristiche | |
Tipo | Fermata in superficie, passante |
Binari | 1 |
Storia
modificaL'impianto venne attivato come stazione il 20 ottobre 1912 dalle Ferrovie dello Stato, contestualmente all'inaugurazione della linea[1]. In origine l'impianto era dotato di due binari e di uno scalo merci.
Lontana dal fronte della prima guerra mondiale e poco interessata anche dalle vicende della seconda non costituendo obiettivo strategico primario, la stazione risentì di tali eventi solo per le conseguenti fluttuazioni della domanda di trasporto, iniziando nel secondo dopoguerra un periodo di costante calo dei proventi da traffico dovuto all'avvento della motorizzazione privata e a un orientamento comune non più favorevole al trasporto su ferro.
nel 1988 l'impianto fu trasformato in fermata abilitata ai servizi viaggiatori e bagagli con le restrizioni previste per le case cantoniere[2].
All'inizio degli anni novanta l'intera rete secondaria piemontese fu oggetto di un profondo programma di rinnovamento che mirava a diminuire i costi di esercizio attraverso l'automazione e il telecomando degli impianti[3]; chiusa nel 1991[4][5], la Asti-Chivasso fu dunque oggetto di lavori[6][7] che comportarono l'eliminazione dei binari di incrocio di Cocconato; la linea fu riaperta il 19 novembre 1992[8].
Dal 2001 la gestione dell'intera linea, e con essa quella della fermata di Cocconato, passò in carico a Rete Ferroviaria Italiana la quale ai fini commerciali classifica l'impianto nella categoria "Bronze"[9].
Essa rimase senza traffico dal 1 settembre 2011 per effetto della sospensione del traffico sulla linea[10], a causa deil'instabilità alla galleria di Brozolo, che necessitava di ingenti interventi strutturali per la messa in sicurezza. Tale sospensione fu rimarcata definitivamente dal 17 giugno 2012 per decisione della Regione Piemonte che, considerata la sua pesante situazione economico-finanziaria non intese avviare un programma di valorizzazione del trasporto su ferro a differenza della confinante Lombardia, decretando la sospensione dei contratti di servizio su numerose linee secondarie di propria competenza[11][12][13].
In vista della riapertura della linea a scopi turistica, il 15 maggio 2022 la fermata vide transitare per la prima volta dopo un decennio un treno speciale, composto da due automotrici ALn 668, che effettuò una corsa prova nel tratto tra Chivasso e Montiglio[14].
Dal 2 ottobre 2022, in occasione della "Fiera Nazionale del Tartufo" a Montiglio, è stata inaugurata la riapertura della linea come ferrovia turistica e nella fermata è transitato il treno vapore proveniente da Torino, trazionato fino a Chivasso con locomotore elettrico[15].
Strutture e impianti
modificaLa fermata è dotata del solo binario di corsa della linea ferroviaria. Essa dispone di un fabbricato viaggiatori su due piani e un magazzino merci (in fase di restauro).
Architettura
modificaI fabbricati della ferrovia Chivasso-Asti risalenti all'inaugurazione della linea, si distinguono grazie alla loro particolare architettura in stile laterizio e intonaco, che richiama le tradizionali ville piemontesi, rendendo uniche queste stazioni in Italia; ad opera dell'architetto svizzero J. Sutter[16].
Movimento
modificaLa stazione era servita da treni regionali di Trenitalia fino al 1º settembre 2011, giorno in cui è stato sospeso il traffico sulla linea per problemi infrastrutturali e sostituito da autocorse, mentre la definitiva sospensione è avvenuta dal 17 giugno 2012 per decisione della Regione Piemonte.
Note
modifica- ^ La stazione compare nei quadri orario FS dell'epoca.
- ^ Notizia su I Treni, n. 82, maggio 1988, p. 6.
- ^ Angelo Nascimbene, Mai più "secchi"?, in Tutto Treno, n. 32, maggio 1991, pp. 28-29.
- ^ Notizia su I Treni, n. 114, aprile 1991, p. 5.
- ^ Notizia su Tutto Treno, n. 31, aprile 1991, p. 10.
- ^ Notizia su Tutto Treno, n. 37, novembre 1991, p. 8.
- ^ Notizia su Tutto Treno, n. 38, dicembre 1991, p. 10.
- ^ Genua, Asti-Chivasso. Un centenario mancato, p. 56.
- ^ www.rfi.it, Stazioni del Piemonte, su rfi.it. URL consultato il 19 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2013).
- ^ Notizia su I Treni, n. 342, novembre 2011, p. 4.
- ^ redazionale, Servizio con autobus sulle ferrovie a bassa frequentazione, in Piemonte Informa, 16 giugno 2012. URL consultato il 17 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2013).
- ^ Silvia Adorno, Chiusure in Piemonte, in "I Treni" n. 351 (settembre 2012), pp. 14-19
- ^ Notizia su Tutto Treno, n. 259, febbraio 2012, p. 7.
- ^ Ferrovie.it - Dopo 12 anni un treno torna a percorrere la linea Asti - Chivasso
- ^ La voce di Asti - Tutto esaurito per la riapertura della linea ferroviaria Chivasso-Asti
- ^ StagniWeb - Le iscrizioni nelle stazioni - Parte 1-9
Bibliografia
modifica- Fabio Genua, Asti-Chivasso. Un centenario mancato, in Tutto treno & storia, n. 34, secondo semestre 2015, pp. 50-57.
- Rassegna dei lavori pubblici e delle strade ferrate, Volume 8, 1915.
- Fabrizio Torella, Teresa Coltellese, Le stazioni impresenziate sulla rete ferroviaria italiana. Definire il fenomeno per definire le opportunità Archiviato il 26 giugno 2013 in Internet Archive., 2002.
- Rete Ferroviaria Italiana, https://donet.rfi.it/RFIPlatform/viewDocumentWebById.do?docId=%7BAD9F58B4-DA29-4230-A319-7EA17354702E%7D&docType=FL[collegamento interrotto], edizione 2003.
- Francesco Ogliari, Franco Sapi, Scintille tra i monti. Storia dei trasporti italiani volume 8°. Piemonte-Valle d'Aosta, a cura degli autori, Milano, 1968
- Luigi Ballatore, Storia delle ferrovie in Piemonte, Torino, Editrice Il Punto, 2002. ISBN 88-88552-00-6.
Voci correlate
modificaAltri progetti
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